Fino a qualche settimana fa non sapevo nemmeno cosa fosse il geocoding. Non è che adesso sia un guru in materia, ma per lo meno ho un'idea di quello che è. In pratica si tratta del motore di ricerca che sta dietro servizi come Google Maps, in cui tu inserisci un indirizzo più o meno completo, e lui ti risponde con uno o più punti su una mappa.
Quando riempiamo il database con i dati della contaminazione alimentare ci ritroviamo con enormi quantità di dati da geocodificare, perché ogni alimento ha una sua prefettura di origine e molto spesso anche una località associata. Il punto critico è che tutte le volte che voi, cari utenti, interpellate il nostro database, un server di google deve accollarsi il compito di calcolare tutte le posizioni rallentando di gran lunga la risposta.
Così abbiamo deciso che per migliorare la vostra esperienza, non tanto il carico dei server di BigG, abbiamo fatto noi a monte il geocoding una volta per tutte e google non deve fare altro che posizionare un indicatore in corrispondenza delle coordinate (latitudine, longitudine) sulla mappa. Abbiamo quindi spostato il problema da Google a unico-lab, come si ricavano le coordinate GPS di un indirizzo? Semplicissimo usando l'applicazione qui sotto.
Cerca nel blog
Loading
29 agosto 2011
Fukushima: rapporto sulla contaminazione alimentare del 01/09/2011
Rapporto sulla contaminazione alimentare del 29/08/2011
Clicca per leggere gli aggiornamenti del 29 agosto
Rapporto sulla contaminazione alimentare del 31/08/2011
Clicca per leggere gli aggiornamenti del 31 agosto
Lista degli alimenti al di sopra dei limiti di legge.
Solo quattro le misure riportate in questi due rapporti risultate al di sopra dei limiti di legge, per due soli alimenti. Si tratta di carne di manzo nelle prefetture di Fukushima, Miyagi e Tochigi con rispettivamente 530, 503 e 1302 Bq/kg di cesio totale.
L'altra misura riguarda lo smelt, un pesce di acqua dolce, trovato nella prefettura di Gunma con 640 Bq/kg di cesio totale.
Lista degli alimenti con contaminazione importante.
In questa fascia di contaminazione compare essenzialmente la carne di manzo dell'area nord-est del Giappone intorno a Fukushima (prefetture di Fukushima, Tochigi, Miyagi, Iwate).
L'unico altro caso riguarda la tsukadani, trovata con 106 Bq/kg di cesio totale nella prefettura di Tochigi, area di Nikko-shi. Un'altra misura nella stessa area ha riportato una contaminazione lieve (74 Bq/kg di cesio totale)
Alimenti riportati con contaminazione lieve o nulla.
Lunga come al solito la lista degli alimenti trovati non contaminati. Vediamo i più importanti.
latte e derivati
Il latte riportato in queste misure è stato trovato senza alcuna contaminazione. Le misure sono riportate dalle zone seguenti:
- Iwate, area di Kuzumaki-machi
- Tokyo
- Tochigi
- Miyagi
- Fukushima, aree di Izumizaki-mura, Ono-machi, Aizubange-machi, Motomiya-shi, Minamiaizu-machi, Iwaki-shi, Motomiya-shi, Fukushima-shi, Aizubange-machi, Koriyama-shi
- Chiba, aree di Tateyama-shi, Bousou-shi, Noda-shi
- Ibaraki
Cereali e riso Nessuna misura di grano riportata in questi rapporti, ma sembra chiaro che una intensa campagna di controllo del riso è stata messa in atto. Sembra proprio che il governo non voglia ripetere l'errore fatto con la carne di manzo. Vediamo quindi quali sono le zone controllate.
- Prefettura di Fukushima, aree di Motomiya-shi, Kunimi-machi, Aizubange-machi, Nihonmatsu-shi, Fukushima-shi, Yanaizu-machi, Mishima-machi
- Prefettura di Hyogo, aree di Sasayama-shi, Tamba-shi
- Prefettura di Chiba, aree di Yotsukaidou-shi, Kujukuri-machi
- Prefettura di Ibaraki, aree di Shimotsuma-shi, Omitama-shi, Ibaraki-machi, Sakai-machi, Moriya-shi
- Prefettura di Toyama, aree di Toyama-shi, Asahi-machi, Nyuzen-machi, Tonami-shi, Himi-shi, Oyabe-shi, Tateyama-shi, Nanto-shi, Imizu-shi, Takaoka-shi, Kamiichi-machi, Uonuma-shi, Namerikawa-shi, Kurobe-shi
Frutta e verdura
Come di solito, le misure sui prodotti vegetali non riportano contaminazione. Le eccezioni a questa regola sono composte da mele, pere, pesche e fichi che riportano una contaminazione grosso modo fra i 20 e 50 Bq/kg di cesio totale. Soli i funghi riportano -- quando contaminati -- valori leggermente superiori.
Carne
Per quanto riguarda le misure di carnesuina, queste sono risultata tutte pulite. L'elenco delle zone controllate è riportato qui:
- Prefettura di Saitama, area di Fukaya-shi
- Prefettura di Fukushima, aree di Izumizaki-mura, Aizubange-machi, Shirakawa-shi, Tanagura-machi, Kitakata-shi, Asakawa-machi
Per la carne di manzo invece, le misure effetuate nelle aree riportate sono risultate fondamentalmente pulite:
- Prefettura di Fukushima, area non comunicata
- Prefettura di Gunma, aree di Ota-shi, Annaka-shi, Numata-shi, Isesaki-shi, Itakura-machi, Naganohara-machi, Syowa-mura, Shinto-mura, Ora-machi, Yoshioka-machi, Maebashi-shi, Tatebayashi-shi, Shibukawa-shi, Kiryu-shi
- Prefettura di Ibaraki, aree di Kasumigaura-shi, Chikusei-shi, Shirosato-machi, Kitaibaraki-shi, Kamisu-shi, Tsukuba-shi, Hitachiota-shi, Tsuchiura-shi, Itako-shi, Jyousou-shi, Ibaraki-machi, Ishioka-shi, Bando-shi, Hitachioomiya-shi, Inashiki-shi, Mito-shi, Kasama-shi, Takahagi-shi, Hokota-shi, Daigo-machi, Naka-shi, Tsukubamirai-shi, Omitama-shi, Yachiyo-machi, Hitachi-shi, Sakai-machi, Shimotsuma-shi, Moriya-shi
- Prefettura di Iwate, area non comunicata
- Prefettura di Kanagawa, area di Atsugi-shi
- Prefettura di Miyagi, area non comunicata
- Prefettura di Shizuoka, area di Fujinomiya
- Prefettura di Tochigi, area non comunicata
Rapporto sulla contaminazione alimentare del 01/09/2011
Clicca per leggere gli aggiornamenti del 1 settembre
Un solo rapporto pubblicato in questi due giorni dal Ministero della Salute, quello del 30 agosto. Vediamone il contenuto.
Lista degli alimenti al di sopra dei limiti di legge.
Ancora una volta pochi gli alimenti risultati al di sopra dei limiti di legge, tutti nella prefettura di Fukushima. si tratta di carne di manzo (1,2 kBq/kg) in un'area non specificata, di razza e passera di mare (circa 500 Bq/kg) nell'area di Iwaki-shi e di Ayu nel fiume Abukuma in zona Date-shi.
Lista degli alimenti con contaminazione importante.
In questa categoria segnaliamo a parte alcuni prodotti ittici e la carne di manzo, delle foglie di the con contaminazione fra i 100 e 280 Bq/kg di cesio totale. Consigliamo la lettura del rapporto completo o la consultazione dei grafici per i dettagli di questa categoria.
Alimenti riportati con contaminazione lieve o nulla.
Come abbiamo già detto in altri rapporti, il pesce presente ancora diversi livelli di contaminazione. La situazione tenderà senz'altro a rimanere stabile sui livelli attuali finché la riduzione del cesio radioattivo per decadimento naturale non sarà abbastanza sensibile da far apprezzare un abbassamento della contaminazione generale.
Passiamo quindi agli altri tipi di alimenti.
grano,mais e cereali
Due misure di grano fatte nella prefettura di Hokkaido, area di Kyowa-cho sono risultate leggermente contaminate con debolissime tracce di cesio. Riportiamo la misura per completezza in quanto i valori trovati (0,08 e 0,18 bq/kg) sono assolutamente irrilevanti.
Le misure di riso riportate in questo rapporto sono state fatte nelle aree riportate nella lista:
- Prefettura di Fukushima, aree di Nihonmatsu-shi, Aizubange-machi, Motomiya-shi
- Prefettura di Chiba, aree di Sakura-shi, Tomisato-shi, Shirai-shi
- Prefettura di Toyama, aree di Tateyama-shi, Himi-shi, Takaoka-shi, Tonami-shi, Nanto-shi, Oyabe-shi, Namerikawa-shi, Imizu-shi, Toyama-shi
- Prefettura di Nagano, aree di Matsumoto-shi
- Prefettura di Gunma, aree di Itakura-machi
Una misura di mais nella prefettura di Iwate è risultata pulita.
Latte, uova e derivati
Alcune misure di latte sono state fatte nelle prefetture elencate di seguito, purtroppo non tutte sono risultate completamente pulite. Tuttavia i valori registrati sono assolutamente bassi, certamente non tali da destare preoccupazione. Ecco l'elenco completo:
- Prefettura di Fukushima, aree di Motomiya-shi
- Prefettura di Yamagata, aree di Asahi-machi, Shirataka-machi
- Prefettura di Miyagi, aree di Tome-shi, Osaki-shi (5.0 Bq/kg di cesio totale), Shiroishi-shi (4.0 Bq/kg di cesio totale)
- Prefettura di Gunma, aree di Yoshioka-machi, Shibukawa-shi (1.9 Bq/kg di cesio totale), Maebashi-shi (1.0 bq/kg di cesio totale)
frutta e verdura
La situazione riguardante la frutta e verdura è stabile, ovvero generalmente non contaminata.
Consigliamo di consultare comunque le mappe e i rapporti completi che potete trovare ai link:
28 agosto 2011
Fukushima: aggiornamento centrale del 28/8/2011
Piccoli guasti e radioattività nell'aria
La situazione all'interno della centrale è stabile, i lavori procedono anche se la quantità delle notizie che vengono diffuse dall'operatore è sempre più piccola e molto spesso non forniscono aggiornamenti sul progresso delle attività. Un caso emblematico è l'installazione del sistema alternativo di raffreddamento del reattore 3 il cui commissioning era previsto a partire dallo scorso venerdì 26, ma di cui non abbiamo più avuto notizie da martedì 23.
I vari bollettini TEPCO con gli aggiornamenti molto spesso si riducono a poche righe di novità riportando piccoli guasti, come la perdita di olio minerale usato per il raffreddamento di questo (foto) trasformatore già parecchio disastrato, o la frattura del dito medio di un lavoratore di una ditta esterna.
Stanno prendendo molto sul serio le misure di radioattività nell'aria, perché insieme alla temperatura dei reattori questo sarà un parametro importante per definire l'avvenuto cold-shutdown secondo la definizione su cui governo e TEPCO sono convenuti. Mentre la misura della temperatura dei reattori è un parametro chiaro e oggettivo, stimare la quantità di nuovi contaminanti emessi in atmosfera non è così trasparente e si stanno approntando e testando nuovi metodi. Nell'immagine qui a lato vedete uno dei sistemi che sono stati messi in pratica per la raccolta e la misura del pulviscolo atmosferico: si tratta di una serie di bacinelle con acqua posizionate sia all'interno della centrale sia nello specchio di mare antistante e anche nei villaggi vicini. L'acqua raccoglie e imprigiona i contaminanti e la misura della concentrazione dei contaminanti nell'acqua ci fornisce un'informazione circa la contaminazione dell'aria. Allo stesso tempo stanno utilizzando anche la mega gru (foto) per misurare i livelli di contaminazione dell'aria nei pressi della parte alta del reattore. Questi numeri, correlati con la direzione e l'intensità del vento ci sono di aiuto nella stima delle nuove emissioni. I valori ottenuti da queste misure sono riassunti nella tabella qui sotto:
Da notare come i valori non siano particolarmente alti, ma ben differenti sui quattro lati. Il valore più basso è misurato sul lato orientale, quello più vicino al mare per intenderci probabilmente dovuto alla brezza marina. I livelli più alti sono stati misurati, infatti, sul lato opposto. Il lato a sud, dove è localizzata la piscina con il combustibile esausto è caratterizzato da un livello di contaminazione dieci volte superiore a quello del lato mare, ma dieci volte inferiore a quello del lato nord dove evidentemente c'è una sorgente più importante di contaminazione. Fatte queste considerazioni, vale la pena di ricordare che anche sul lato occidentale, dove si è misurata la concentrazione più grande, il fattore di scala è inferiore a 1, ovvero al di sotto dei limiti di notifica alle autorità competenti.
Decontaminazione acqua: bene ma si può fare meglio
Questa è la prima settimana che ha visto SARRY almeno parzialmente in funzione, ma dopo la settimana scorsa da record negli ultimi sette giorni abbiamo visto comunque una diminuzione dell'acqua totale contamianta (320 metri cubi), ma è anche stato necessario aggiungere dell'acqua fresca (quasi 400 metri cubi) nell'impianto. Questa aggiunta si è resa necessaria a causa della sospensione delle attività legata ai test effettuati su SARRY, cosa che quindi non dovrebbe ripetersi molto spesso. Il fatto che la portata sia aumentata si vede dal fatto che adesso sono due le pompe ad inviare acqua dai reattori 2 e 3 ai due edifici che le raccolgono: l'edificio principale da cui poi prosegue via Kurion + Areva e l'edificio inceneritore da cui passa a SARRY. A seconda della disponibilità di stoccaggio e dell'operatività dell'impianto, l'acqua viene pompata simultaneamente verso le due destinazioni o solo verso una delle due. E' anche evidente che il sistema per l'osmosi inversa - che solo a metà settimana è tornato a funzionare a pieno ritmo, ma che ha avuto un'altra interruzione martedì - non riesce a tenere il passo e nella cisterna STP(B) si sta accumulando acqua già decontaminata pronta per la rimozione dei sali.
SARRY ha avuto il suo primo problema il 23 agosto. Durante le operazioni di ventilazione necessarie per poter sostituire in modo automatico uno dei contenitori dei filtri, parte del materiale altamente contaminato è uscito dal contenitore schermato e si è accumulato in una tubatura. La dose a contatto di questo hot-spot era estremamente alta (fino a 3 Sv/h) ed è stato necessario flussare acqua per parecchio tempo per rimuovere questo detrito. L'operazione di sostituzione del cilindro che doveva richiedere poco tempo in realtà ha preso circa 7 ore durante le quali il sistema non è stato in funzione. La spiegazione proposta da TEPCO per questo malfunzionamento è riassunta nello schema allegato. Non siamo a conoscenza di eventuali azioni correttive che sono state intraprese per evitare il ripetersi del problema, quindi non ci resta che attendere la prossima sostituzione di un filtro per vedere se e come è stato risolto.
I contaminanti nelle piscine e nel canale della centrale
TEPCO ha eseguito una campagna di misure per verificare la qualità dell'acqua contenuta nelle piscine del combustibile esausto dei reattori dall'1 al 4. I risultati sono riassunti in questa tabella.
In generale si tratta di valori di contaminazione piuttosto elevati per le piscine 1, 2 e 3, da 10 a 100 volte superiori a quelli dell'acqua altamente contaminata accumulata sul sito. Questi numeri non ci devono trarre in inganno, infatti l'acqua che fuoriesce contaminata dai reattori è fortemente diluita rispetto a questa che è in quantità molto minore. I valori di cesio nella piscina 4 sono circa mille volte inferiori a quelli delle altre 3. Uno potrebbe pensare che questo valore così basso sia legato all'evaporazione dell'acqua che si è portata via la differenza, ma se riprendiamo le misure effettuate il 29 aprile (tabella) ci accorgiamo che in quel momento il valore di cesio era di circa 50 Bq/cm3 che convertito in Bq/l fa 5E+4. Abbiamo anche una misura del 16 aprile (tabella) per l'acqua della piscina 2 in perfetta linea con i valori misurati in questa settimana.
Concludiamo questo aggiornamento con la situazione dell'acqua nel porto della centrale.
Ricordiamo che al momento le operazioni in corso nel porto sono più di contenimento piuttosto che di riduzione della contaminazione. I lavori di installazione delle paratie sul lato sud stanno smuovendo il fondo che contiene gran parte dei contaminanti e l'effetto si nota in quelle forti oscillazioni. All'imboccatura del porto i valori di concentrazione restano quasi sempre sotto i limiti di rivelabilità ad esclusione di pochi giorni in cui il valore sale di poco oltre la soglia.
Le note in piccolo
clicca qui per leggere la lista completa con gli avvenimenti
24/08/2011:
- Sono stati aggiunti dei punti di misura della contaminazione del pulviscolo atmosferico anche nel mare antistante la centrale. L'idea è misurare l'andamento delle misure lato mare e lato monti in funzione del vento per stimare le nuove emissioni. Ecco la posizione dei punti di misura.
- Nella giornata di ieri, il sistema ad osmosi inversa 1B ha subito uno stop per circa 2 ore. Non vengono spiegate le cause del guasto/interruzione. (fonte)
- Schema dei trasferimenti di acqua dai reattori 2 e 3 agli edifici per lo stoccaggio e il successivo trattamento. Si vede che è aumentata la portata del sistema di decontaminazione perché adesso si pompa con due pompe dai reattori verso lo stoccaggio (fonte).
- Arrivano i risultati sulla situazione dell'acqua. Bene, ma non benissimo. Il totale di acqua da trattare è diminuito di 320 metri cubi, ma è stato necessario aggiungere quasi 400 metri cubi circa di acqua fresca a causa della sospensione dei lavori dovuti all'installazione di SARRY. Il sistema ad osmosi inversa non riesce a tenere il passo e si sono accumulati in una sola settimana 800 metri cubi di acqua già decontaminata e in attesa di rimozione dei sali.
- Disponibili i risultati delle analisi dell'acqua delle 4 piscine di combustibile (link). Iodio sotto i livelli di rivelabilità, che porta a pensare che nelle precedenti misure dove era stato riscontrato dello iodio questo provenisse in gran parte dal fall-out. I valori di cesio-134 sono pressoché identici a quelli di cesio-137, quindi il radiocesio totale è praticamente il doppio del valore di cesio-137. Per le unità dalla 1 alla 3 si va da 1.8E7 a 1.1E8 Bq/L (tra dieci e cento volte più contaminata dell'acqua contaminata in stoccaggio sul sito). Circa 1000 volte più bassi i valori per la vasca del numero 4.
- Risultati della analisi della contaminazione dell'aria sopra al reattore 3. Il lato a ovest è il peggiore con concentrazioni dell'ordine 1e-3 Bq/cm3 di cesio che restano al di sotto dei limiti ammissibili per i lavoratori esposti alle radiazioni. Lungo gli altri lati, la situazione è molto meglio. Ecco come hanno fatto le misure (foto).
- Localizzazione della perdita di olio ad un trasformatore. (foto)
- Mappatura radiologica della centrale.
- Problema al sistema per la rimozione del cesio. Non ci viene detto quale, se SARRY o Kurion. Il sistema è andato in arresto automatico intorno alle 14 a causa di un sovraccarico di una pompa, non sappiamo se si sia già ripreso o meno (fonte).
- Tolta la corrente all'impianto di trattamento dell'acqua per cambio linee. (fonte)
- Mappatura della dose sul sistema di trattamento dei gas del reattore 4. Analogo di quello del reattore 1 dove erano stati trovati valori molto alti (Sv/h). In questo caso si parla al più di qualche milliSv/h. L'averlo presentato così potrebbe indicare che vogliono fare qualcosa, come per esempio utilizzarlo per filtrare l'aria nel PCV.
-----
Higgs o non Higgs
Al momento direi più no che sì, nel senso che va ad aumentare il range di masse esplorato in cui non è stato trovato il bosone, ma prima di correre a conclusioni affrettate facciamo un breve punto della situazione.
Era la fine di luglio, i fisici delle particelle di tutto il mondo si erano radunati a Grenoble per EPS-HEP, ovvero la conferenza della società europea di fisica sulle alte energie, e gli occhi di tutti erano puntati sui possibili segnali della scoperta del bosone di Higgs. I due grossi esperimenti a LHC incentrati su questa ricerca avevano individuato una regione di massa con lieve eccesso di eventi, un abbozzo di quello che poteva essere la grande scoperta. Nessuno però si era lasciato andare a facili entusiasmi e tutti con i piedi saldamente incollati a terra si erano dati appuntamento all'altra grande conferenza estiva con più dati analizzati perché se sono rose fioriranno e se è il bosone Higgs non può continuare a nascondersi a lungo.
E così ci ritroviamo a Mumbai, per la conferenza Lepton-Photon 2011, per riprendere il discorso da dove lo avevamo interrotto. Tutti speravamo che raddoppiando la quantità di dati accumulati, quel piccolo eccesso di eventi sarebbe divenuto ancora più pronunciato e invece la sua significatività statistica è passata da 2.8 a circa 2 sigma, che in termini più semplici significa che la probabilità che quello sia veramente un bosone di Higgs è passata dall'oltre 99% al 95%. Questa tendenza, esattamente opposta a quella che ci stavamo aspettando, è frutto sia dei nuovi dati sia della migliore comprensione di tutti i meccanismi di produzione di quella tipologia di eventi che non comprendono l'esistenza del bosone di Higgs.
Se quindi da un lato scendono le speranze di aver trovato il tanto cercato bosone, dall'altro si estende sempre maggiormente l'intervallo di masse in cui ne è esclusa la presenza. Gran parte della regione di massa compresa tra 145 e 466 GeV è stata esclusa al 95%, il che significa che il bosone di Higgs ipotizzato dal modello standard non ha una massa appartenente a quell'intervallo e questa previsione ha un livello di confidenza già piuttosto alto.
Questa informazione è racchiusa nei grafici che vi riporto qui a lato. Sono quelli di ATLAS, combinati su tutti i canali di decadimento e con luminosità integrata (leggi campione statistico) fino a 2.3 fb-1, oltre il doppio dei grafici di luglio. I due grafici sono di fatto lo stesso, solo che mentre il primo spazia da 100 a 600 GeV per la massa dell'Higgs, il secondo è uno zoom nella regione tra 100 e 240. L'interpretazione di questi grafici è un po' complessa, ma cerco di illustrarvela con parole semplici. La linea nera tratteggiata, etichettata come expected rappresenta il risultato delle simulazioni fatte al computer se il bosone di Higgs previsto dal modello standard non esistesse. Questa linea tratteggiata è circondata da una banda verde più stretta e da una gialla più larga che rappresenta l'errore di questa simulazione. La linea nera continua invece rappresenta quello che è veramente osservato nell'esperimento: quando la linea continua scende sotto il livello di 1 (linea tratteggiata orizzontale) allora la presenza del bosone di Higgs per quella massa viene esclusa. Dobbiamo cerca il bosone di Higgs in tutti quei punti in cui la linea nera è più alta di 1 e quando lo troveremo, la linea nera si allontanerà parecchio non solo da quella tratteggiata, ma anche dalle regioni colorate.
L'eccesso che era stato misurato a luglio compreso tra 125 e 160 GeV circa si è ridotto a quella montagnola di eventi che vedete centrata a 127 GeV e che sfiora la parte superiore della banda gialla.
A questo punto non ci resta che attendere nuovi dati, e parafrasando le parole del direttore della ricerca del CERN, l'italiano Sergio Bertolucci, la scoperta è garantita entro i prossimi 12 mesi: se l'Higgs esiste, non avrà più spazio per nascondersi e se non esiste, quella sarà già una scoperta!
Era la fine di luglio, i fisici delle particelle di tutto il mondo si erano radunati a Grenoble per EPS-HEP, ovvero la conferenza della società europea di fisica sulle alte energie, e gli occhi di tutti erano puntati sui possibili segnali della scoperta del bosone di Higgs. I due grossi esperimenti a LHC incentrati su questa ricerca avevano individuato una regione di massa con lieve eccesso di eventi, un abbozzo di quello che poteva essere la grande scoperta. Nessuno però si era lasciato andare a facili entusiasmi e tutti con i piedi saldamente incollati a terra si erano dati appuntamento all'altra grande conferenza estiva con più dati analizzati perché se sono rose fioriranno e se è il bosone Higgs non può continuare a nascondersi a lungo.
E così ci ritroviamo a Mumbai, per la conferenza Lepton-Photon 2011, per riprendere il discorso da dove lo avevamo interrotto. Tutti speravamo che raddoppiando la quantità di dati accumulati, quel piccolo eccesso di eventi sarebbe divenuto ancora più pronunciato e invece la sua significatività statistica è passata da 2.8 a circa 2 sigma, che in termini più semplici significa che la probabilità che quello sia veramente un bosone di Higgs è passata dall'oltre 99% al 95%. Questa tendenza, esattamente opposta a quella che ci stavamo aspettando, è frutto sia dei nuovi dati sia della migliore comprensione di tutti i meccanismi di produzione di quella tipologia di eventi che non comprendono l'esistenza del bosone di Higgs.
Se quindi da un lato scendono le speranze di aver trovato il tanto cercato bosone, dall'altro si estende sempre maggiormente l'intervallo di masse in cui ne è esclusa la presenza. Gran parte della regione di massa compresa tra 145 e 466 GeV è stata esclusa al 95%, il che significa che il bosone di Higgs ipotizzato dal modello standard non ha una massa appartenente a quell'intervallo e questa previsione ha un livello di confidenza già piuttosto alto.
Questa informazione è racchiusa nei grafici che vi riporto qui a lato. Sono quelli di ATLAS, combinati su tutti i canali di decadimento e con luminosità integrata (leggi campione statistico) fino a 2.3 fb-1, oltre il doppio dei grafici di luglio. I due grafici sono di fatto lo stesso, solo che mentre il primo spazia da 100 a 600 GeV per la massa dell'Higgs, il secondo è uno zoom nella regione tra 100 e 240. L'interpretazione di questi grafici è un po' complessa, ma cerco di illustrarvela con parole semplici. La linea nera tratteggiata, etichettata come expected rappresenta il risultato delle simulazioni fatte al computer se il bosone di Higgs previsto dal modello standard non esistesse. Questa linea tratteggiata è circondata da una banda verde più stretta e da una gialla più larga che rappresenta l'errore di questa simulazione. La linea nera continua invece rappresenta quello che è veramente osservato nell'esperimento: quando la linea continua scende sotto il livello di 1 (linea tratteggiata orizzontale) allora la presenza del bosone di Higgs per quella massa viene esclusa. Dobbiamo cerca il bosone di Higgs in tutti quei punti in cui la linea nera è più alta di 1 e quando lo troveremo, la linea nera si allontanerà parecchio non solo da quella tratteggiata, ma anche dalle regioni colorate.
L'eccesso che era stato misurato a luglio compreso tra 125 e 160 GeV circa si è ridotto a quella montagnola di eventi che vedete centrata a 127 GeV e che sfiora la parte superiore della banda gialla.
A questo punto non ci resta che attendere nuovi dati, e parafrasando le parole del direttore della ricerca del CERN, l'italiano Sergio Bertolucci, la scoperta è garantita entro i prossimi 12 mesi: se l'Higgs esiste, non avrà più spazio per nascondersi e se non esiste, quella sarà già una scoperta!
27 agosto 2011
Il grande buio
Le due settimane lavorative che si sono appena concluse sono state di quelle che lasciano un segno. L'ultima, caratterizzata dalla manutenzione preventiva, è stata faticosa come sempre, ma quella prima è stata stressante come poche altre. Ed è di questa che vi voglio scrivere.
La finestra temporale era stata accuratamente studiata: la settimana di agosto subito dopo il 15 e prima della manutenzione offriva grossi vantaggi. Poca gente in laboratorio a spingere per avere un irraggiamento dell'ultimo minuto, poco carico per le produzioni notturne, insomma il momento perfetto per sostituire i quadri elettrici (foto qui a lato) del ciclotrone. L'intera zona controllata, con i laboratori e l'acceleratore prendono corrente da due quadri elettrici che come il resto dell'edificio hanno una buona trentina d'anni sulle spalle. I quadri con quegli interruttori giganteschi, le batterie di fusibili di altri tempi e gli indicatori analogici di tensione e corrente, funzionavano ancora alla grande, ma tutti i componenti sono andati fuori produzione e anche un semplice guasto ad un elemento avrebbe potuto mettere in ginocchio l'intero laboratorio per giorni. Così abbiamo preso la decisione, sofferta, di cambiare tutto e rimpiazzarli con due quadri moderni assicurando altri 30 anni di speranza di vita all'impianto. Cambiare i quadri è soprattutto un gran lavoro di identificazione delle linee perché si devono staccare tutte le utenze da quelli vecchi e riattaccarle allo stesso modo (senso di rotazione delle fasi, in particolare) su quelli nuovi. Ma il punto che noi temevamo maggiormente era il fatto di dover mandare l'intero edificio in black-out per alcuni giorni nella speranza di riportare tutto in funzione al termine dei lavori. Spegnere l'acceleratore è una cosa normale che si fa tutti i giorni, ma ci sono alcuni sottosistemi, come quello del raffreddamento delle pompe o del PLC di controllo, che restano perennemente accesi.
Il programma iniziale prevedeva che tutti i lavori preparatori terminassero il giovedì sera, così il venerdì mattina alle 6 in punto si potesse iniziare la procedura di messa in sicurezza e andare in black-out alle 8 in modo da lasciare alla squadra degli elettricisti due giorni interi di lavoro, venerdì e sabato, e la domenica come riserva in caso qualcosa fosse andato storto. In realtà gli omoni in tuta blu, tutti bergamaschi DOC, avevano già preso un impegno alla festa degli alpini per la domenica e quindi avrebbero fatto il possibile, l'impossibile e anche i miracoli per finire tutto entro sabato. A dirigere le operazioni della fase finale ci sarebbe stato il nostro grande boss che rientrava dalle ferie appositamente il venerdì mattina e a cui lasciavo volentieri l'onere della direzione dopo una settimana di supervisione ai lavori preparatori.
Ma... c'è sempre un ma nella vita! Come nella migliore tradizione, il planning non è stato rispettato, e strano a dirsi, è stato tutto anticipato di circa 6 ore. Infatti, un problema su una delle linee ci ha imposto di sospendere la produzione nella notte tra il giovedì e il venerdì e così ci siamo ritrovati il giovedì pomeriggio a poter togliere tensione all'impianto. Il capo elettricista mi si presenta e mi dice: "Possiamo spegnere tutto?" Ed io, dopo aver disturbato il grande capo al telefono in rientro dalle vacanze, rispondo con un sospirone: "Sì iniziamo la procedura". Stampo il file "What to do when" devi spegnere tutto e poi faccio lo shutdown del computer. La procedura è scritta bene, passo dopo passo, ben dettagliata e non ci sarebbero stati problemi a seguirla se non fosse stato che ogni due secondi venivo fermato da qualche collega con una richiesta inaspettata.
Nei giorni precedenti avevo già letto tutta la procedura un paio di volte per assicurarmi che tutto fosse pronto per il momento cruciale, ma con un altro spirito perché sapevo che alla fine non sarei stato io a metterla in atto. Spegnere l'acceleratore, come ho già detto, è facile, lo si fa ogni giorno. Spegnere il sistema di vuoto è un po' più complesso perché deve essere effettuato nell'ordine corretto per non rovinare le pompe. E poi ci sono tutti i servizi, come per esempio assicurarsi che il monitore mani-piedi che comanda l'apertura della porta continuasse a ricevere corrente da una linea del cantiere. I rivelatori di radiazione devono continuare a funzionare anche in assenza di corrente e le batterie tampone hanno una durata di sole 8 ore, in genere sufficienti per ripristinare una perdita di corrente, ma certo non in grado di superare questa lunga interruzione. E poi chiamare i pompieri e la vigilanza, perché nessuno sapeva come avrebbero reagito gli impianti d'allarme e anti-incendio alla mancanza di tensione.
E' tutto pronto, sguardo d'intesa con il capo elettricista e poi lui grida: "Quadro 1 giù" seguito dal canglore metallico di un interruttore che da anni non vedeva la posizione "off". Il rumore è stato seguito alla velocità della luce da imprecazioni bilingue provenienti dall'ufficio della radioprotezione, che essendo situato tra la zona controllata e quella di libero accesso, pensavamo fosse alimentato dal quadro esterno, ma evidentemente ci sbagliavamo. C'è pure stato un secondo imprevisto: un allarme del vecchio sistema di estintori ad halon, non più in uso, ma la cui centralina ha reagito emettendo un sibilo. Tacitato l'allarme, l'intero edificio è piombato nella semioscurità e nel silenzio: la sala controllo privata di tutte le sue lucine colorate sembrava triste e sconsolata. Quella vista ci ha proiettato in un futuro, speriamo lontano, in cui il ciclotrone verrà spento e questo buio sarà la condizione quotidiana.
Gli elettricisti hanno mantenuto la promessa e il lunedì successivo i corridoi erano già pieni di luce. I nuovi quadri hanno l'aspetto fin troppo moderno e i nuovi interruttori differenziali hanno dovuto essere opportunamente calibrati per reggere il carico della nostra macchina per nulla banale. L'analizzatore di rete ci permette anche di sapere il consumo in tempo reale, così per la prima volta posso dire con certezza che quando stiamo lavorando a pieno carico assorbiamo una potenza dell'ordine del mezzo megawatt. Mica male vero, per piccini che siamo!
Questo post vi arriva con una settimana di ritardo a causa dell'intenso traffico aereo!
La finestra temporale era stata accuratamente studiata: la settimana di agosto subito dopo il 15 e prima della manutenzione offriva grossi vantaggi. Poca gente in laboratorio a spingere per avere un irraggiamento dell'ultimo minuto, poco carico per le produzioni notturne, insomma il momento perfetto per sostituire i quadri elettrici (foto qui a lato) del ciclotrone. L'intera zona controllata, con i laboratori e l'acceleratore prendono corrente da due quadri elettrici che come il resto dell'edificio hanno una buona trentina d'anni sulle spalle. I quadri con quegli interruttori giganteschi, le batterie di fusibili di altri tempi e gli indicatori analogici di tensione e corrente, funzionavano ancora alla grande, ma tutti i componenti sono andati fuori produzione e anche un semplice guasto ad un elemento avrebbe potuto mettere in ginocchio l'intero laboratorio per giorni. Così abbiamo preso la decisione, sofferta, di cambiare tutto e rimpiazzarli con due quadri moderni assicurando altri 30 anni di speranza di vita all'impianto. Cambiare i quadri è soprattutto un gran lavoro di identificazione delle linee perché si devono staccare tutte le utenze da quelli vecchi e riattaccarle allo stesso modo (senso di rotazione delle fasi, in particolare) su quelli nuovi. Ma il punto che noi temevamo maggiormente era il fatto di dover mandare l'intero edificio in black-out per alcuni giorni nella speranza di riportare tutto in funzione al termine dei lavori. Spegnere l'acceleratore è una cosa normale che si fa tutti i giorni, ma ci sono alcuni sottosistemi, come quello del raffreddamento delle pompe o del PLC di controllo, che restano perennemente accesi.
Il programma iniziale prevedeva che tutti i lavori preparatori terminassero il giovedì sera, così il venerdì mattina alle 6 in punto si potesse iniziare la procedura di messa in sicurezza e andare in black-out alle 8 in modo da lasciare alla squadra degli elettricisti due giorni interi di lavoro, venerdì e sabato, e la domenica come riserva in caso qualcosa fosse andato storto. In realtà gli omoni in tuta blu, tutti bergamaschi DOC, avevano già preso un impegno alla festa degli alpini per la domenica e quindi avrebbero fatto il possibile, l'impossibile e anche i miracoli per finire tutto entro sabato. A dirigere le operazioni della fase finale ci sarebbe stato il nostro grande boss che rientrava dalle ferie appositamente il venerdì mattina e a cui lasciavo volentieri l'onere della direzione dopo una settimana di supervisione ai lavori preparatori.
Ma... c'è sempre un ma nella vita! Come nella migliore tradizione, il planning non è stato rispettato, e strano a dirsi, è stato tutto anticipato di circa 6 ore. Infatti, un problema su una delle linee ci ha imposto di sospendere la produzione nella notte tra il giovedì e il venerdì e così ci siamo ritrovati il giovedì pomeriggio a poter togliere tensione all'impianto. Il capo elettricista mi si presenta e mi dice: "Possiamo spegnere tutto?" Ed io, dopo aver disturbato il grande capo al telefono in rientro dalle vacanze, rispondo con un sospirone: "Sì iniziamo la procedura". Stampo il file "What to do when" devi spegnere tutto e poi faccio lo shutdown del computer. La procedura è scritta bene, passo dopo passo, ben dettagliata e non ci sarebbero stati problemi a seguirla se non fosse stato che ogni due secondi venivo fermato da qualche collega con una richiesta inaspettata.
Nei giorni precedenti avevo già letto tutta la procedura un paio di volte per assicurarmi che tutto fosse pronto per il momento cruciale, ma con un altro spirito perché sapevo che alla fine non sarei stato io a metterla in atto. Spegnere l'acceleratore, come ho già detto, è facile, lo si fa ogni giorno. Spegnere il sistema di vuoto è un po' più complesso perché deve essere effettuato nell'ordine corretto per non rovinare le pompe. E poi ci sono tutti i servizi, come per esempio assicurarsi che il monitore mani-piedi che comanda l'apertura della porta continuasse a ricevere corrente da una linea del cantiere. I rivelatori di radiazione devono continuare a funzionare anche in assenza di corrente e le batterie tampone hanno una durata di sole 8 ore, in genere sufficienti per ripristinare una perdita di corrente, ma certo non in grado di superare questa lunga interruzione. E poi chiamare i pompieri e la vigilanza, perché nessuno sapeva come avrebbero reagito gli impianti d'allarme e anti-incendio alla mancanza di tensione.
E' tutto pronto, sguardo d'intesa con il capo elettricista e poi lui grida: "Quadro 1 giù" seguito dal canglore metallico di un interruttore che da anni non vedeva la posizione "off". Il rumore è stato seguito alla velocità della luce da imprecazioni bilingue provenienti dall'ufficio della radioprotezione, che essendo situato tra la zona controllata e quella di libero accesso, pensavamo fosse alimentato dal quadro esterno, ma evidentemente ci sbagliavamo. C'è pure stato un secondo imprevisto: un allarme del vecchio sistema di estintori ad halon, non più in uso, ma la cui centralina ha reagito emettendo un sibilo. Tacitato l'allarme, l'intero edificio è piombato nella semioscurità e nel silenzio: la sala controllo privata di tutte le sue lucine colorate sembrava triste e sconsolata. Quella vista ci ha proiettato in un futuro, speriamo lontano, in cui il ciclotrone verrà spento e questo buio sarà la condizione quotidiana.
Gli elettricisti hanno mantenuto la promessa e il lunedì successivo i corridoi erano già pieni di luce. I nuovi quadri hanno l'aspetto fin troppo moderno e i nuovi interruttori differenziali hanno dovuto essere opportunamente calibrati per reggere il carico della nostra macchina per nulla banale. L'analizzatore di rete ci permette anche di sapere il consumo in tempo reale, così per la prima volta posso dire con certezza che quando stiamo lavorando a pieno carico assorbiamo una potenza dell'ordine del mezzo megawatt. Mica male vero, per piccini che siamo!
Questo post vi arriva con una settimana di ritardo a causa dell'intenso traffico aereo!
26 agosto 2011
Mi passi la brugola del 6?
Avete in mente quei casi di pessima sanità dove ad un povero paziente dopo mesi di dolori atroci scoprono di essersi dimenticati all'interno una garza o una pinza? Ecco a noi è successo più o meno la stessa cosa, tranne che anziché ad un paziente sofferente abbiamo lasciato una sorpresa nella panza del ciclotrone.
Al tempo però che vi spiego i dettagli. Questa è la settimana della manutenzione preventiva, che come sovente ripete il mio collega è un po' come fare le pulizie di primavera tre volte all'anno e un bel cambio di guardaroba. Il mio compito di lunedì era tirare a lucido una delle due torri della radiofrequenza. Questa è una struttura alta due metri o poco più completamente ricoperta di rame che funge da cassa di risonanza per le onde elettromagnetiche allo stesso modo della cassa per le vibrazioni acustiche di una chitarra. In parole molto semplici, un'onda elettromagnetica come quella che trasporta il segnale della vostra radio del cuore entra nella torre dove trova l'ambiente giusto per assorbire tutta la potenza che noi siamo in grado di fornirgli. Per sintonizzarsi sulla frequenza giusta, all'interno della torre c'è un coperchio mobile che spostandosi cambia la dimensione della camera. E' il fenomeno della risonanza di cui però parleremo un'altra volta.
Vi dicevo che stavo tirando a lucido le pareti di rame (faccio anche paioli, pentole e suppellettili per prezzi modici), quando dopo aver finito il lato sinistro mi arrampico di nuovo in cima per attaccare il lato destro e per un attimo i miei occhi mettono a fuoco un qualcosa che il mio cervello impiega qualche secondo a decodificare. Mi era parso di vedere appoggiata sulla parte mobile una chiave a brugola tutta bruciacchiata. Incuriosito riporto lo sguardo verso l'oggetto incriminato e sì è proprio una chiave a brugola del 6 che da qualche mese probabilmente giace in questo forno a radioonde e che si è veramente presa una scottata come una salamella sulla brace.
Con molta cura per evitare che i frammenti di pelle della chiave potessero cadere nella torre che ho per metà già pulita, la recupero e la porto al super boss per una diagnosi. L'aspetto positivo è che, ancora una volta, le cose che si imparano a scuola sono proprio vere e oggi abbiamo ri-imparato l'effetto pelle ovvero la tendenza della corrente elettrica alternata a distribuirsi in modo più importante sulla superficie di un conduttore piuttosto che su tutto il suo volume. Se guardate bene la fotografia della brugola noterete come l'interazione con il campo elettromagnetico stesse rimuovendo sottilissimi strati di metallo, un foglio alla volta. L'effetto diventa molto più marcato alle alte frequenze, come nel nostro caso, ma è anche il motivo per cui i grossi conduttori sono realizzati da tanti piccoli fili intrecciati piuttosto che da un solo grosso cavo.
Che bello quando non si smette mai di imparare.
Al tempo però che vi spiego i dettagli. Questa è la settimana della manutenzione preventiva, che come sovente ripete il mio collega è un po' come fare le pulizie di primavera tre volte all'anno e un bel cambio di guardaroba. Il mio compito di lunedì era tirare a lucido una delle due torri della radiofrequenza. Questa è una struttura alta due metri o poco più completamente ricoperta di rame che funge da cassa di risonanza per le onde elettromagnetiche allo stesso modo della cassa per le vibrazioni acustiche di una chitarra. In parole molto semplici, un'onda elettromagnetica come quella che trasporta il segnale della vostra radio del cuore entra nella torre dove trova l'ambiente giusto per assorbire tutta la potenza che noi siamo in grado di fornirgli. Per sintonizzarsi sulla frequenza giusta, all'interno della torre c'è un coperchio mobile che spostandosi cambia la dimensione della camera. E' il fenomeno della risonanza di cui però parleremo un'altra volta.
Vi dicevo che stavo tirando a lucido le pareti di rame (faccio anche paioli, pentole e suppellettili per prezzi modici), quando dopo aver finito il lato sinistro mi arrampico di nuovo in cima per attaccare il lato destro e per un attimo i miei occhi mettono a fuoco un qualcosa che il mio cervello impiega qualche secondo a decodificare. Mi era parso di vedere appoggiata sulla parte mobile una chiave a brugola tutta bruciacchiata. Incuriosito riporto lo sguardo verso l'oggetto incriminato e sì è proprio una chiave a brugola del 6 che da qualche mese probabilmente giace in questo forno a radioonde e che si è veramente presa una scottata come una salamella sulla brace.
Spessore della pelle di conduttore al variare della frequenza e del materiale |
Che bello quando non si smette mai di imparare.
25 agosto 2011
Quel maledetto divano letto...
Il pirata Jack |
Trasferiti sì, ma non certo ai poli, ci siamo accontentati di preparare un divano letto matrimoniale e allestire due lettini da campeggio per i bambini in taverna, che con i suoi 23 gradi offre un ambiente molto più accogliente.
Come accade a tutti quelli che utilizzano il divano letto solo in rare occasioni, il semplice fatto di eseguire la trasformazione diventa un'acrobazia. Nel tentativo di ricordarmi come avevo fatto la volta precedente, ho tirato un po' qua, alzato un po' là, sudato tanto e alla fine mi sono lasciato cadere la base del letto dritta su un piede. Con le lacrime agli occhi ho infilato il piede in una ciabatta di ghiaccio e ho finito di preparare la branda.
Il risultato finale non è stato così male, un po' scomodo forse, ma dormire al fresco è tutta un'altra cosa rispetto a rosolarsi tra le lenzuola. Così decidiamo di lasciare montato l'aggeggio e continuare nell'esperienza. La seconda notte, cioè ieri sera, il maledetto letto ha colpito ancora. Questa volta il bersaglio è stato il piccolo Jack e le conseguenze ben più gravi e dolorose: uscendo di corsa dalla sala giochi e scivolando sul pavimento, è andato a sbattere il sopracciglio sinistro dritto contro lo spigolo del letto. Risultato: corsa di gran carriera all'ospedale, paura e stress per mamma e papà e il piccolo Jack che si laurea pirata con quattro bei punti di sutura proprio dove anche sua zia (stesso carattere e stessa dinamicità) ha un ricordo di una caduta contro il letto.
Lui è stato veramente un grande, molto coraggio e nemmeno una lacrima. Molto più coraggioso del padre, che appena vede una goccia di sangue va in modalità standby e non è facile riavviarlo. Al termine della sutura, Giacomo era ancora un po' intimorito, ma come vedete anche nella foto, non troppo scombussolato. Io ero talmente pallido e stralunato che l'infermiera mi ha chiesto se volevo qualcosa. Volete sapere la mia risposta? Uscire al più presto da questo posto!
Sono i suoi primi punti e la nostra prima corsa all'ospedale. Speriamo che serva di lezione, a lui e anche a noi.
24 agosto 2011
Cartolina gluista dall'Alta Tuscia
Si vede che l'estate è ormai agli sgoccioli e anche gli ultimi villeggianti stanno adempiendo ai loro compiti vacanzieri. Tra questi, uno che spesso viene sempre rimandato fino all'ultimo è quello di scrivere le cartoline agli amici o parenti, non tanto perché non li si voglia ricordare, ma perché è un po' come decretare la fine delle proprie vacanze e riportare la testa già alla quotidianità di casa.
Qualche giorno fa ho ricevuto e molto apprezzato questa cartolina gluista dall'Alta Tuscia, regione a cui sono molto affezionato avendo vissuto nella provincia Viterbese per due anni e avendo lì un numero spropositato di amici di cui ho splendidi ricordi.
Del tondo lago di Bolsena, in cui è ambientato questo evento gluistico, ricordo una spiaggetta nei pressi di Marta dove abbiamo posteggiato il camper sotto grossi alberi ombrosi e dopo una bella giornata di sole e lago, una fantastica serata con gli amici. Ma il lago di Bolsena era solo una sosta prima della tappa obbligata alle mitiche Terme di Saturnia. Tempi passati...
Grazie Roberto per i saluti e buon gluismo a tutti!
Qualche giorno fa ho ricevuto e molto apprezzato questa cartolina gluista dall'Alta Tuscia, regione a cui sono molto affezionato avendo vissuto nella provincia Viterbese per due anni e avendo lì un numero spropositato di amici di cui ho splendidi ricordi.
Del tondo lago di Bolsena, in cui è ambientato questo evento gluistico, ricordo una spiaggetta nei pressi di Marta dove abbiamo posteggiato il camper sotto grossi alberi ombrosi e dopo una bella giornata di sole e lago, una fantastica serata con gli amici. Ma il lago di Bolsena era solo una sosta prima della tappa obbligata alle mitiche Terme di Saturnia. Tempi passati...
Grazie Roberto per i saluti e buon gluismo a tutti!
Questo video partecipa al Concorso Gluisti 2011, votalo e fallo votare. Se vuoi partecipare mandaci una tua video cartolina gluista!
23 agosto 2011
Raffreddamento alternativo per il reattore 3
E' partito l'esperimento Core Spray
Qui un articolo di approfondimento.
Due grafici e due reattori a confronto
Guardate i due grafici qui sotto, entrambi rappresentano l'andamento temporale della temperatura nella parte alta (linea blu) e in quella bassa (linea rossa) dell'RPV. Nel grafico di sinistra vedete la situazione per il reattore 1 di cui abbiamo annunciato la discesa sotto i 100 gradi proprio nell'aggiornamento precedente. A destra invece vedete l'andamento per il reattore 3 in cui da qualche giorno la temperatura della parte alta era tornata a risalire per il fatto che TEPCO sta sperimentando l'andamento della temperatura con la diminuzione della portata dell'acqua.
L'obiettivo di questa seconda fase della roadmap è quello di portare tutti e tre i reattori con il nocciolo carico in uno stato di cold shutdown, con temperatura al di sotto dei cento gradi e nuove emissioni di contaminati molto ridotte. Ovviamente la risalita della temperatura nel reattore 3 va contro l'obiettivo dei 100 gradi, ma il fatto che serva molto più portata d'acqua rispetto agli altri due reattori e anche rispetto alle stime effettuate da TEPCO sul calore di decadimento prodotto dal combustibile, ha generato anche qui sul blog una serie di preziose discussioni (una e due). La nostra conclusione è che l'acqua di raffreddamento non riusciva a raggiungere in modo efficace il nocciolo caldo, lasciando particolarmente scoperta la parte alta del vessel.
La nostra ipotesi non si discosta di molto da quella che ha esporto TEPCO in una conferenza stampa nella giornata di oggi.
Come migliorare il raffreddamento
L'idea alla base di questo esperimento per raffreddare il nocciolo del reattore 3 è ben illustrata dal grafico qui a fianco. Quella che vedete è una parte dell'RPV al cui interno vedete il cosidetto shroud, ovvero un cilindo vuoto posto a protezione del nocciolo. Negli ultimi mesi, l'acqua di raffreddamento è stata buttata all'interno dell'RPV attraverso la linea principale dell'acqua (FDW) che nello schema è rappresenta dalla linea blu scuro. Vedete che l'acqua fredda entra all'interno del vessel, sbatte contro lo shroud e quindi si accumula nella parte bassa del contenitore. Questa in effetti è una strategia ottima per raffreddare la parte bassa del combustibile, ma perde di efficace per la parte alta che invece è rinfrescata solo dal vapore prodotto dall'acqua sottostante. Bisogna anche aggiungere che nell'eventualità di una fusione importante del combustibile questo si è depositato sul fondo e quindi viene efficacemente raffreddato attraverso il sistema appena descritto.
Immagine del core spray. Sotto i getti d'acqua si intravedono gli elementi di combustibile |
Per poter realizzare questa tipologia di raffreddamento è necessario accedere alla linea di ingresso del core spray attravero la valvola identificata MO-14-12B nello schema qui sotto e che si trova all'interno dell'edificio del reattore.
I lettori più attenti si ricorderanno che gli operatori della centrale avevano già effettuato due sopralluoghi all'interno del reattore 3 per verificare la fattibilità di questa operazione e che a frenare l'entusiasmo iniziale era stata l'individuazione di un punto "molto caldo" (280 milliSv/h in contatto) proprio nella zona in cui si sarebbe dovuto lavorare per connettere il sistema. In questo altro schema del 27 luglio venivano messi in evidenza due punti importanti e che probabilmente (purtroppo non riusciamo al momento ad essere più precisi) corrispondono ai punti indicati nel cerchio rosso nella schema qui sopra.
La scala dei tempi e il passaggio graduale
Il progetto era probabilmente nella mente degli operatori della centrale da qualche tempo e certamente non verrà messo in pratica senza prima aver effettuato una prova almeno su un reattore simile. E' dalla giornata di ieri che gli operai stanno simulando un'operazione analoga sul reattore 5 che è al momento tranquillo in cold-shutdown. A partire dal 25 agosto, invece, inizieranno a stendere i tubi necessari e a fare i necessari collegamenti all'interno dell'edificio del reattore 3. Quindi venerdì dovrebbe essere tutto pronto per iniziare la fase sperimentale vera e la validazione di questo metodo di raffreddamento. Il passaggio avverrà per gradi, come prima cosa la portata del reattore 3 verrà abbassata a 6 metri cubi e venerdì quando il sistema verrà messo in funzione si inizierà con un solo metro cubo all'ora di acqua iniettata attraverso il core spray. Nei due giorni successivi, la portata del CS verrà via via incrementata fino ad arrivare ad una portata totale di 9 metri cubi all'ora (come era la scorsa settimana, ma solo attraverso il FDW). A questo punto si dovrebbe evidenziare una netta diminuzione della temperatura nella parte alta e quindi si procederà a diminuire la portata nel circuito dell'acqua primaria di un metro cubo ogni due giorni. Dopo dieci giorni si dovrebbe arrivare ad una portata totale di acqua iniettata di 6 metri cubi all'ora, suddivisa equamente tra i due sistemi.
Ovviamente ci risentiremo al più presto per darvi ulteriori aggiornamenti e anche sulla situazione della decontaminazione dell'acqua visto che proprio oggi SARRY ha avuto il primo inconveniente.
Le note in piccolo
clicca qui per leggere la lista completa con gli avvenimenti
21/08/2011:
- Sono state rimesse in funzione le linee 1A e 1B del sistema di rimozione dei sali ad osmosi inversa. Riparte oggi dalla fine di luglio quando erano stati fermati? (fonte)
- L'acqua dal locale turbine di R3 viene ora trasferita all'edificio dell'inceneritore da dove SARRY pesca l'acqua da processare.
- L'acqua che si era travasata nel site bunker (link) è in corso di trasferimento verso l'edificio principale da cui proveniva.
- Giornata estremamente tranquilla in centrale. Non sono riportati eventi o operazioni importanti. Ma c'è un dato interessante in questo rapporto: Da ieri acqua viene pompata dai reattori allo stoccaggio, di conseguenza il livello nelle cantine è sceso. Ma per la prima volta da quando il sistema è in funzione è sceso anche il livello dell'acqua nello stoccaggio, segno che la portata dell'impianto è veramente aumentata di parecchio.
- Presentazione del sistema misto di raffreddamento del reattore 3. Interessante!
- Posizione del punto caldo su SARRY. Possibile spiegazione dell'origine di questo hot spot. Circa 7 ore di stop a causa di questo problema, quando in realtà doveva essere molto più veloce.
- Ancora una perdita sul circuito primario della piscina 4 (fonte)
Prezzi carburanti in Svizzera (22 agosto 2011)
Clicca qui per i prezzi più recenti
E' veramente un'eternità che non ci aggiorniamo su questo fronte e purtroppo la situazione non è per nulla migliorata. I prezzi dei carburanti in Italia sono arrivati a toccare un picco intorno alla fine di luglio e adesso stanno leggermente scendendo. Il prezzo attuale è molto simile a quello dello scorso maggio, come potete vedere nel grafico del nostro archivio. Se ci spostiamo oltre confine, il prezzo in Franchi è precipitato a livelli di parecchio tempo fa, ma una volta fatta la conversione vi ritrovate con prezzi molto simili a quelli italiani specie se potete usufruire della carta sconto
Altri link utili:
E' veramente un'eternità che non ci aggiorniamo su questo fronte e purtroppo la situazione non è per nulla migliorata. I prezzi dei carburanti in Italia sono arrivati a toccare un picco intorno alla fine di luglio e adesso stanno leggermente scendendo. Il prezzo attuale è molto simile a quello dello scorso maggio, come potete vedere nel grafico del nostro archivio. Se ci spostiamo oltre confine, il prezzo in Franchi è precipitato a livelli di parecchio tempo fa, ma una volta fatta la conversione vi ritrovate con prezzi molto simili a quelli italiani specie se potete usufruire della carta sconto
In Italia | In Svizzera | |
Benzina verde al litro | € 1.540 | CHF 1.59 = € 1.401 |
Gasolio al litro | € 1.410 | CHF 1.72 = € 1.515 |
Altri link utili:
22 agosto 2011
Fukushima: rapporto sulla contaminazione alimentare del 26/08/2011
Rapporto sulla contaminazione alimentare del 22/08/2011
Clicca per nascondere gli aggiornamenti del 22 agosto
Lista degli alimenti al di sopra dei limiti di legge. Due soli gli alimenti riportati al di sopra dei limti di legge:
- prefettura di Fukushima, area non comunicata. Carne di manzo con contaminazione fra i 500 e 1000 Bq/kg circa di cesio totale,
- prefettura di Chiba, area di Yachimata-shi e Sammu-shi. Foglie di the non raffinate coltivate all'aperto trovate fra i 700 e i 1200 Bq/kg circa di cestio totale.
- Prefettura di Akita, area nord e sud. Nessuna contaminazione rivelata.
- Prefettura di Iwate, area non comunicata. Nessuna contaminazione rivelata.
- Prefettura di Tochigi, area di centro e sud. Nessuna contaminazione rivelata.
- Prefettura di Miyagi. Area di Osaki-shi: 9 Bq/kg, area di Tome-shi: non contaminato, area di Shiroishi-shi: 4 Bq/kg.
- Prefettura di Niigata, area di Niigata-shi, Kamo-shi e Tagami-machi. Nessuna contaminazione rivelata.
Rapporto sulla contaminazione alimentare del 24/08/2011
Clicca per nascondere gli aggiornamenti del 24 agosto
Lista degli alimenti al di sopra dei limiti di legge. Un solo alimento riportato al di sopra dei limiti di legge, si tratta di carne di manzo nella prefettura di Myiagi con un valore di 610 Bq/kg di cesio totale. Lista degli alimenti con contaminazione importante. Anche qui un solo alimento, si tratta ancora di carne di manzo della prefettura di Tochigi, Fukushima, Myiagi e Iwate. I valori oscillano fra 100 e 420 Bq/kg di cesio totale. Alimenti riportati con contaminazione lieve o nulla. Estesa la lista di alimenti non contaminati. Cominciamo con l 'esaminare quelli più importanti. Il latte misurato nelle prefetture di Fukushima (Fukuhsima-shi, Motomyia-shi, Iwaki-shi, Aizubange-machi) e Kanagawa (Ebina-shi) è risultato completamente pulito. Misure di riso effettuate nelle prefetture di Chiba, Saitama e Ibaraki sono risultate completamente pulite. Le misure sono state effettuate in molte aree diverse, pertanto consigliamo la consultazione delle mappe e/o dei rapporti. Misure di suino nella prefettura di Fukushima sono anch'esse risultate pulite. Fra i vegetali, fagiolini, cipolle, cetrioli, melanzane, peperoni e pomodori di serra nella prefettura di Fukushima sono risultati puliti. Lieve contaminazione (valori in media di 50 Bq/kg di cesio totale) trovata nelle pesche; della prefettura di Fukushima e nelle erbe per la zuppa miso. Una misura nella prefettura di Niigata è invece risultata pulita. Una misura di pollo nella prefettura di Tochigi (Sakura-shi) è risultata pulita. Come al solito, consigliamo la consultazione delle mappe e dei due rapporti completi:
Rapporto sulla contaminazione alimentare del 26/08/2011
Clicca per nascondere gli aggiornamenti del 26 agosto
Rapporti molto consistenti quelli di questi due giorni, con 857 alimenti riportati. Passiamo ad analizzare le informazioni più importanti di questi rapporti.
Lista degli alimenti al di sopra dei limiti di legge.
Sempre pochi gli alimenti trovati con contaminazione al di sopra dei livelli di legge, tutti nella prefettura di Fukushima, area di Iwaki-shi (tranne che per la carne, docve l'area non è comunicata). Si tratta di pesci Hexagrammidae, alcuni generi di merluzzo, razza, passera di mare, riccio di mare, alga fucus e la solita carne di manzo.
Lista degli alimenti con contaminazione importante.
Gli alimenti con contaminazione importante (superiore a 100 Bq/kg ma inferiore ai limiti di legge) sono sostanzialmente quelli riportati nella lista di sopra, con l'aggiunta di carne di manzo nelle prefetture di Tochigi, Myiagi e Yamagata. Da segnalare foglie di the nella prefettura di Kanagawa, area di Minamiashigara-shi, con valori fra i 210 e 430 Bq/kg di cesio totale.
Alimenti riportati con contaminazione lieve o nulla.
Cominciamo la lista di alimenti trovati senza contaminazione o con livelli bassi dai cereali.
Le misure di grano e grano saraceno effettuate nella prefettura di Fukushima (aree di Furudono-machi, Shirakawa-shi, Tamura-shi, Izumizaki-mura, Aizuwakamatsu-shi) sono risultate pulite, tranne una misura nell'area di Nihonmatsu-shi con 37 Bq/kg di cesio totale. Stesso discorso per il riso delle prefetture di:
- Fukushima (Aizubange-machi),
- Chiba (Tako-machi, Nagareyama-shi, Futtsu-shi, Kimitsu-shi, Mobara-shi, Yokoshibahikari-machi, Shibayama-machi, Oamishirasato-machi, Sammu-shi, Togane-shi, Tohnosho-machi),
- Ibaraki (Toride-shi, Hitachiota-shi, Goka-machi, Toride-shi)
- Yamaguhi (Yamaguchi-shi)
- Kanagawa (area non comunicata)
- Nagano (Minamiminowa-mura, Minamimaki-mura)
- Hiroshima (Shobara-shi)
- Iwate (Kuzumaki-machi)
- Kanagawa (Ebina-shi)
- Yamanashi (Hokuto-shi, Yamanashi-shi, Kai-shi, Chuou-shi)
- Ibaraki (Jyousou-shi)
- Miyagi (Tome-shi, Shiroishi-shi)
- Gunma (Midori-shi, Isesaki-shi, Chiyoda-machi, Ora-machi)
Commento sulla situazione generale della contaminazione
Dopo tutto questo tempo e tante misure, è forse possibile cominciare a tirare qualche conclusione e delineare una situazione generale sulla contaminazione in Giappone. Sottolineaiamo però che questo è la nostra impressione, basata sui rapporti pubblicati dal Ministero della Salute.
- Per quanto riguarda i cereali, il riso, il latte, la contaminazione è di fatto inesistente allo stato attuale delle cose. Trattandosi di alimenti di base, questa è una eccellente notizia.
- Per quanto riguarda vegetali e frutta, la grossa contaminazione vista nei primi tempi sembra sostanzialmente sparita o ridotta di molto. Probabilmente, perché la contaminazione iniziale era dovuta essenzialmente al fall-out e non a contaminazione "interna" della catena vegetale. Analisi avevano mostrato, d'altra parte e fortunatamente, che la contaminazione a livello del suolo di è arrestata ai primi centrimetri di terreno.
- La contaminazione dei prodotti ittici continua invece a farsi sentire. Non presenta in genere valori enormi tali da destare preoccupazione, ma è senz'altro uno dei settori alimentari che ha risentito di più dell'incidente. Questo è senz'altro dovuto al riversamento in mare delle acque contaminate, che ha permesso alla contaminazione da cesio (quella da iodio è ormai sparita) di entrare nella catena alimentare ittica.
- La carne, l'altro settore alimentare che ha risentito parecchio della contaminazione, il maggiore attualmente, merita un discorso a parte. Senza voler entrare in polemiche, è innegabile che la diffusione e l'entità della contaminazione della carne di manzo è stata frutto non tanto dell'incidente in sé, ma di manovre e decisioni umane errate.
Per concludere, qui potete trovare i link ai due rapporti completi:
Gluismo provenzale
Ci sono quei giorni in cui fa talmente tanto caldo che non hai voglia di fare proprio nulla. Hai sete, ma appena bevi ricominci a sudare; hai fame, ma non ti va di mangiare; hai sonno, ma quando vedi le lenzuola roventi cambi idea. In queste situazioni l'unica tua àncora di salvezza è il gluismo: il solo sentire il rumore di un sasso che cade in acqua producendo il fatidico glu ti mette l'anima in frigo.
Cosi hanno fatto due nostri amici, li vedete in una foto eccezionale che li ritrae in posa plastica poco prima del momento dello sgancio. Li riconoscete? Dai guardate bene negli avatar dei commenti per individuare qualche somiglianza. La location è d'eccezione, il piccolo paesino di Tourrettes sur Loup non lontano da Vence, in Provenza, piuttosto distante dall'affollata Nizza. Nella culla della cultura dei cavalieri medioevali e della lingua d'oc, i due hanno trovato una fontana per assecondare il bisogno di gluismo e poi si sono diretti a soddisfare un altro bisogno primario: gustare il più saporito couscous di Francia preparato dalla nonna (è il nome del ristorante!).
Qui sotto c'è il video con cui ci inviano i loro saluti dalla Francia, che ovviamente partecipa all'attuale concorso gluisti. Se vi piace - notate la finezza dell'inquadratura a 9:16 e la disponibilità dell'HD - mettete un bel pollice verso su youtube, votatelo e fatelo votare.
Non dimenticate di inviarci i vostri video o di caricarli su youtube e di farci avere l'indirizzo.
Una menzione speciale a chi indovina i nomi dei protagonisti!
Cosi hanno fatto due nostri amici, li vedete in una foto eccezionale che li ritrae in posa plastica poco prima del momento dello sgancio. Li riconoscete? Dai guardate bene negli avatar dei commenti per individuare qualche somiglianza. La location è d'eccezione, il piccolo paesino di Tourrettes sur Loup non lontano da Vence, in Provenza, piuttosto distante dall'affollata Nizza. Nella culla della cultura dei cavalieri medioevali e della lingua d'oc, i due hanno trovato una fontana per assecondare il bisogno di gluismo e poi si sono diretti a soddisfare un altro bisogno primario: gustare il più saporito couscous di Francia preparato dalla nonna (è il nome del ristorante!).
Qui sotto c'è il video con cui ci inviano i loro saluti dalla Francia, che ovviamente partecipa all'attuale concorso gluisti. Se vi piace - notate la finezza dell'inquadratura a 9:16 e la disponibilità dell'HD - mettete un bel pollice verso su youtube, votatelo e fatelo votare.
Non dimenticate di inviarci i vostri video o di caricarli su youtube e di farci avere l'indirizzo.
Una menzione speciale a chi indovina i nomi dei protagonisti!
21 agosto 2011
Il reattore 1 scende sotto i 100 gradi
Sotto i cento gradi
Partiamo dallo stato dei reattori e delle piscine come ben riassunto dai vari grafici nella tabella qui sotto.
La notizia del giorno è che entrambe le linee, sia quella blu della parte alta sia quella rossa della parte bassa del contenimento di pressione (RPV), nel reattore 1 sono scese sotto la soglia dei 100 gradi. Si tratta di un traguardo importante perché rappresenta una delle condizioni stabilite da TEPCO in accordo con le agenzie governative per stabilire l'avvenuto raggiungimento del cold-shutdown. Le altre condizioni riguardano la stabilità della temperatura, anche in condizioni critiche e di emergenza e il quasi totale annullamento delle emissioni di nuovi contaminanti dall'unità. Il numero 1 è sicuramente il più avanti su questa strada, non solo per la temperatura, ma anche per i lavori di copertura che procedono e diventano anche visibili all'esterno grazie alla webcam.
Contro tendenza l'andamento del reattore 3, la cui temperatura dopo essere scesa e anche parecchio nelle scorse settimane, è tornata a salire specie nella parte alta (linea blu) negli ultimi giorni. Il motivo è molto semplice e si può facilmente correlare con il grafico della portata dell'acqua di raffreddamento. Nell'ultimo aggiornamento alla roadmap TEPCO aveva annunciato una fase sperimentale proprio sui reattori 2 e 3 per vedere come la temperatura del nocciolo reagisse alle variazioni di portata per individuare il miglior compromesso tra temperatura e portata d'acqua. Per questo motivo è stata installata una valvola di regolazione che negli ultimi giorni è stata prima settata a 8 e infine a 7 metri cubi all'ora contro i 9 di qualche giorno fa. TEPCO potrebbe voler continuare a testare la situazione anche a portata più basse, come per allinearsi agli altri due reattori. Ricordiamo che in base alle recenti stime sul calore di decadimento, circa 2 metri cubi orari di acqua fresca dovrebbero essere in grado di bilanciare completamente il calore prodotto. Questi tentativi e il fatto che non c'è stata nessuna comunicazione ufficiale nella presentazione dell'aggiornamento alla roadmap ci lascia pensare che TEPCO stia al momento lasciando in secondo piano la possibilità di utilizzare il circuito ECCS per raffreddare il reattore.
Restiamo ancora per un attimo sulla portata dei circuiti di raffreddamento. Guardando i grafici non si riesce ad apprezzare il problema perché la granularità temporale è troppo larga, ma praticamente ogni giorno gli operatori sono costretti ad aggiustare la portata delle pompe perché o è diminuita o è aumentata rispetto al precedente settaggio. Sono stati installati degli allarmi (flussimetri) per misurare la portata ed avvisare subito il personale in caso di abbassamento sotto una certa soglia minima, ma questa instabilità potrebbe essere sintomo di un problema più grave ancora da individuare.
La piscina 4 e la rimozione dei sali
Passiamo all'andamento della temperatura nelle piscine. Non c'è nulla di anomalo nei grafici, a parte un piccolo innalzamento per la numero 4 qualche giorno fa dovuto ad una interruzione del ricircolo d'acqua con lo scopo di sostituire un tubo del circuito primario con una lievissima perdita. Nonostante l'interruzione, la temperatura è restata parecchio distante dai quegli 80/90 gradi che per mesi sono stati la sua temperatura abituale. Nella foto qui a fianco e anche in quella d'apertura vedete il nuovissimo impianto per la filtrazione e la purificazione dell'acqua contenuta all'interno della piscina 4. Installati su quei quattro camion ci sono i vari stadi di un sistema di rimozione dei sali basato sull'osmosi inversa e che ha come scopo primario quello di ridurre la concentrazione di sali nell'acqua per evitare che questi attacchino e danneggino ulteriormente le barre di combustibile ivi contenute. E' evidente che anche parte degli eventuali contaminanti radioattivi verrà fermata in questi filtri. Lo stesso sistema, non è chiaro se esattamente questo o repliche di questo, verrà applicato anche alle piscine 1 e 3.
Intanto, nei giorni scorsi è stato effettuato un campionamento dell'acqua delle quattro vasche per misurarne la contaminazione e dovremmo conoscere i risultati nelle prossime ore.
Sarry va da solo
Ci sono buone notizie anche sul fronte dell'impianto di decontaminazione dell'acqua che già la scorsa settimana aveva fatto segnare un record. Terminata la fase di test, SARRY è stato collegato dapprima in serie agli alti strumenti di decontaminazione. Per dirla in parole più semplici, l'acqua da decontaminare veniva fatta passare attraverso tutti e tre i dispositivi principali: Kurion, quindi Areva e infine SARRY. In questo modo è possibile migliorare il fattore di decontaminazione, ma non certo la quantità di acqua trattata in un'ora. Visto che la coppia Kurion + Areva è già in grado di ottenere fattori di decontaminazione dell'ordine del milione, SARRY è stato messo in parallelo come vedete dallo schema a fianco. In altre parole, SARRY sta prendendo acqua direttamente dallo stoccaggio dell'acqua contaminata e consegna l'acqua in uscita direttamente ai sistemi di desalinizzazione. SARRY da solo non riesce a garantire i medesimi fattori di decontaminazione di Kurion + Areva, si arresta a solo 50 mila (risultati), ma la portata dell'intero sistema è passata in questo modo da 40 a 70 tonnellate di acqua all'ora. Questo numero deve essere confrontato in primo luogo con la necessità di acqua fresca necessaria per il raffreddamento che è dell'ordine di 15/16 tonnellate orarie.
Torniamo rapidamente sul fattore di decontaminazione di SARRY. E' vero che 50mila è inferiore al milione ottenuto dagli altri due e che nell'acqua trattata rimane qualcosa dell'ordine di 40 Bq/cm3 di cesio totale, ma non dobbiamo dimenticarci lo scopo di questa decontaminazione, che non è restituire l'acqua all'ambiente, ma riutilizzarla per raffreddare i reattori danneggiati ed inevitabilmente tornare a contaminarsi. Lo scopo secondario è quello di ridurre la quantità di acqua altamente contaminata stoccata sul sito e il livello in uscita da SARRY è decisamente più facile gestire. Restiamo in attesa del bilancio settimanale (mercoledì prossimo) sul sistema di decontaminazione per valutare numericamente l'impatto di queste migliorie.
Le note in piccolo
clicca qui per leggere la lista completa con gli avvenimenti
18/08/2011:
- Risultati dei fattori di decontaminazione dell'acqua trattata da SARRY. L'acqua in ingresso era quella mediamente contaminata. E' difficile fare una stima dell'effettivo FD perché l'acqua in uscita risulta sotto i limiti di rivelabilità. Il limite inferiore è fissato ad almeno qualche migliaio (dati).
- Schema aggiornato dell'impianto di decontaminazione. Apparentemente SARRY può lavorare anche in solitaria oltre che affiancare Kurion e Areva. (schema)
- Installata una valvola di regolazione della portata sul raffreddamento del numero 3. Abbassata portata a 8 m3/h. (fonte)
- In un messaggio un po' criptico si dice che è stata aggiunta acqua alla cisterna buffer. Potrebbe essere acqua nuova. Non capisco la ragione visto che il sistema di decontaminazione ha continuato a lavorare. Vedremo la prox settimana l'entità di questa iniezione. (fonte)
- Ufficialmente partito SARRY (fonte)
- Iniziato monitoraggio aria della centrale su più punti con strumenti ad alta sensibilità. (link)
- Mastodontico report a NISA sugli effetti del terremoto.
- Nessuna grossa conseguenza dal terremoto. (fonte)
- SARRY settato in parallelo. (fonte) Qui ci sono i risultati del FD sull'acqua fortemente contaminata del sistema Kurion + SARRY. Ordine del milione per il cesio e i soliti mille per iodio. Buone performance.
- Campionata acqua nella piscina 1, 2 e 3.
- Ulteriore riduzione della portata di acqua nel reattore 3. Da 8 a 7 metri cubi all'ora (fonte)
- Entra in funzione l'impianto di desalinizzazione della piscina 4. (fonte)
- Risultati dei fattori di decontaminazione per il solo SARRY (linea B) che adesso sta lavorando da solo. Il valore per il cesio è di circa 50 mila. Rimane una misurabile concentrazione di cesio dopo il trattamento, non particolarmente elevata e probabilmente può essere utilizzata direttamente per il raffreddamento. (dati)
- Campionata acqua nella piscina 4.
-----
Iscriviti a:
Post (Atom)
Lista degli alimenti al di sopra dei limiti di legge.
Solo tre gli alimenti riportati in questa categoria, per un totale di 9 misure. Ecco la lista completa:
Lista degli alimenti con contaminazione importante.
Come è da aspettarsi, la maggior parte di questa categoria è rappresentata dalla carne di manzo (prefetture di Iwate, Myiagi, tochigi e Fukushima). Altre segnalazioni riguardano funghi shitake, karasutake, corallo e apricot nella prefettura di Fukushima e una misura di fichi (prefettura di Fukushima, area di Date-shi).
Alimenti riportati con contaminazione lieve o nulla. Cominciamo in queta categoria con le misure di latte e latticini. Tutte le misure di latte, riportate nella lista seguente, sono risultate pulita tranne una sola (evidenziata di seguito):
Passiamo a riso e cereali. Per quanto riguarda il grano, le uniche misure riportate in questi rapporti riguardano la prefettura di Aomori e sono risultate pulite. Il riso nelle prefetture di Fukushima, Saitama, Chiba, Hyogo e Ibaraki è risultato completamente pulito, tranne una sola misura nella prefettura di Fukushima (area di Nihonmatsu-shi).
Per quanto riguarda i vegetali, ancora una volta segnaliamo una generale assenza di contaminazione, tranne alcuni casi di contaminazione lieve riguardanti fichi (circa 90 Bq/kg di cesio totale), diversi tipi di funghi, mela (fra i 11 e 63 Bq/kg di cesio totale), pere, uva e Prezzemolo giapponese nella prefettura di Fukushima. Una misura di castagne nella prefettura di Chiba (area di Chiba-shi) ha riportato circa 60 Bq/kg di cesio totale. Melanzane, cavoli, cetrioli, cipolle, porro, spinaci, zucca sono risultati completamente puliti in tutte le misure riportate.
Stessa considerazione per la carne suina e il pollo.
Consigliamo come al solito la consultazione delle mappe per i dettagli precisi e i rapporti completi: