So let me do this unusual thing of blogging in English that is not my native language and will make my post not as nice and smooth as it deserves.
Today was a great day! After a week of really hard work we were able to upgrade our beloved telescope adding a third arm made of three new large area sensors completely digital. Since last Monday we did a hugh improvement and now we can see tracks crossing all 9 planes. I believe that for "normal" people this doens't mean too much, but you should have seen our faces while looking at the online monitor for the correlation plots to get filled. When we saw that faint straight line crossing diagonally all the planes we were all so happy that all the strain of these days vanished immediately. This is the first step toward the final upgrade that will take place in autumn and will consist in the replacement of the six old, analog and slow sensors with 6 brand new, twice as large and ten times faster detectors.
Today was also a sad day, unfortunately. Tomorrow I'll be leaving CERN and the test beam crew to go back home (this is the nice part ;-), but this means that today was my last day at an EUDET testbeam. My friends - they are definitely more than colleagues - decided to celebrate this event (that accidentally occurred in coincidence with the successful telescope upgrade) with a delicious cake, a bottle of coke (we're not allowed to drink alcohol in lab) and a present for me. They gave me a CERN "geek" T-shirt and a Swiss army knife I will for sure need in my new job.
EUDET was a fantastic project. I was lucky enough to join it when I was turning from a kid to a grown-up, in my professional life, of course. They gave me some work to do and even more important the gave me the responsibility for that. I'll never forget for the rest of my life when at the first test beam we had, when we were about to start taking data, the boss asked me: how much statistics do we need for this experiment? I was astonished! Not much because of the question, but because she was asking that question to me and the other were all looking at me for an answer. Since then, quite a long time has passed and now I'm not surprised any more when somebody asks me an advice or an explanation, but that one was the first time ever I was really feeling an important part of the team. I always try to do my best and I think I did something useful in the last almost four years, but thanks goes to my colleagues who believed in me.
EUDET was a fantastic team. As I said, I can't call my team-mates colleagues. Spending all this time, day and night together, made us good friends. If it was a pleasure working with them, it was even better enjoining a beer together. I will miss them very much. Among all, there a couple of people I will miss most. First of all the boss: Ingrid knows how to speak to people, she can be pushy but at the same time she will never ask for something that is not within your reach. Angelo, my living technical encyclopedia: everything you need to know, he always has the right answer. Daniel, a quick-witted person who likes good food and wine and can be a good friend. Emlyn is writing code the same way Shakespeare would write a sonetto. And then Livio, Philipp, Marie and Joerg: it was a pleasure and a unique opportunity working with them.
So what else should I say: call it a day!
Ps. Are you wondering why there is a lizard picture in this post? Yes? So try to guess...
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30 luglio 2009
27 luglio 2009
2 0 1 2
Se credete che il 2012 sarà un anno come tutti gli altri è perché vi informate solo tramite i mezzi convenzionali e credete solo alle cose che vi vogliono far passare per vere senza nemmeno cedere alla tentazione di farvi delle domande senza senso. In poche parole: guardate più Voyager e meno i TG!
Il contenuto di questo video è chiaramente ironico e divertente. Questo video lo potete guardare in tutta tranquillità, ma l'originale, cioè Voyager è fortemente sconsigliato ad ogni tipo di pubblico. Così magari la smetteranno di trasmettere trasmissioni totalmente inutili. Lo so, sono un povero illuso... se ci va bene lo sostituisco con un altro grande fratello.
26 luglio 2009
Hardronic festival
A dirlo non sembra nemmeno possibile: un intero festival (hard) rock organizzato nella terrazza del ristorante 3 al CERN, eppure è proprio stato così. Organizzata dall'associazione del personale, la ventesima edizione del Hardronic festival (solo i fisici - purtroppo - possono capire il gioco di parole) è stata una vera festa per tutti. L'inizio alle 4 del pomeriggio con attività per i bambini è stata un'ottima iniziativa per attirare le numerose famiglie con i rispettivi pargoli che si sono divertiti a salire sui giochi gonfiabili e a farsi dipingere il viso con diagrammi di Feyman, rigorosamente con soli stati finali adronici. Verso le 7 il banchetto del BBQ ha cominciato ad affollarsi e con due barioni, l'equivalente di 4 € in moneta locale, si potevano gustare saporite merguez e kefta.
Non appena il cielo si è fatto buio e i bimbi sono andati a letto, i gruppi musicali sul palco si sono fatti, diciamo, più cattivi e le esibizioni decisamente più interessanti. L'attrazione principale della serata erano The Danglers con il loro incontenibile chitarrista direttamente da Santa Cruz, California. Questo è a dir poco un personaggio: lunghi capelli, camicia bianca con gilerino nero, pantaloni in pelle traslucida totalmente ambigui e, ovviamente, anfibi neri tenuti insieme da un paio di giri di nastro americano argentato. Sul palco era accompagnato da un bassista Turco e da una bionda tipo barzellette sulle bionde.
A parte una manciata di summer students che si sono subito fatti prendere dal pogo, anche un numeroso branco di scienziati saltellava sull'erba a ritmo, per lo meno nel tentativo di scaldarsi vista la temperatura tipicamente Ginevrina.
Un momento topico della serata è stata la prima esibizione sul palco del giovanissimo (11 anni) bassista, accompagnato dal fratello sedicenne alla batteria e la mamma che urlava come una sciamannata nel microfono e il papà scatenato alla chitarra. Indovinate un po' di dove sono? Italians of course... Il gruppo si chiama Sour Hurricane e trovate i video sul loro canale sul tubo.
La nottata si è conclusa verso le 2 del mattino e in molto hanno deciso di far ritorno alle loro abitazioni a piedi per evitare spiacevoli conseguenze mettendosi alla guida dopo qualche birretta di troppo. Sta mattina ci sono ancora parecchie auto posteggiare nei dintorni del palco che aspettano un proprietario assonnato che le venga a riprendere.
Morale della favola: il turno di notte è sempre il migliore!
Non appena il cielo si è fatto buio e i bimbi sono andati a letto, i gruppi musicali sul palco si sono fatti, diciamo, più cattivi e le esibizioni decisamente più interessanti. L'attrazione principale della serata erano The Danglers con il loro incontenibile chitarrista direttamente da Santa Cruz, California. Questo è a dir poco un personaggio: lunghi capelli, camicia bianca con gilerino nero, pantaloni in pelle traslucida totalmente ambigui e, ovviamente, anfibi neri tenuti insieme da un paio di giri di nastro americano argentato. Sul palco era accompagnato da un bassista Turco e da una bionda tipo barzellette sulle bionde.
A parte una manciata di summer students che si sono subito fatti prendere dal pogo, anche un numeroso branco di scienziati saltellava sull'erba a ritmo, per lo meno nel tentativo di scaldarsi vista la temperatura tipicamente Ginevrina.
Un momento topico della serata è stata la prima esibizione sul palco del giovanissimo (11 anni) bassista, accompagnato dal fratello sedicenne alla batteria e la mamma che urlava come una sciamannata nel microfono e il papà scatenato alla chitarra. Indovinate un po' di dove sono? Italians of course... Il gruppo si chiama Sour Hurricane e trovate i video sul loro canale sul tubo.
La nottata si è conclusa verso le 2 del mattino e in molto hanno deciso di far ritorno alle loro abitazioni a piedi per evitare spiacevoli conseguenze mettendosi alla guida dopo qualche birretta di troppo. Sta mattina ci sono ancora parecchie auto posteggiare nei dintorni del palco che aspettano un proprietario assonnato che le venga a riprendere.
Morale della favola: il turno di notte è sempre il migliore!
24 luglio 2009
Una strana sensazione
Credo che la vita mi abbia riservato fino ad oggi un ragionevole numero di buone soddisfazioni e oggi me ne ha regalata un'altra. È da qualche anno ormai che sto attivamente collaborando nella scrittura di un software per l'analisi dati del nostro amato telescopio - dico nostro anche se, tra meno di dieci giorni non sarà più mio, ma è talmente tanto il sudore e la fatica che ci ho buttato dentro che almeno un po' mio resterà per sempre. Di questo software, anche se non in maniera ufficiale, sono stato il responsabile sin dal suo inizio e, con il passare del tempo, non solo tra i miei collaboratori, ma anche all'esterno del gruppo ha cominciato a suscitare interesse.
Attualmente ci sono una decina di gruppi sparsi per l'Europa che provano ad usarlo, magari adattandolo alle loro specifiche esigenze e, ovviamente chiedendomi un po' di supporto. Ma oggi ho provato veramente una strana sensazione quando, passando alle spalle di un ragazzo che non avevo mai visto prima, ho visto sul suo display la caratteristica schermata del nostro software. Immediatamente ho notato che aveva mal impostato un parametro e che l'analisi non avrebbe mai funzionato a dovere se non lo avesse modificato. Quando gli ho suggerito come modificarlo, lui mi ha guardato un po' strano, come per dire: ma come fai a saperlo, anche tu lo usi? Non ho osato dirgli che era in gran parte opera mia e in un minuto d'orgoglio mi sono goduto appieno questo istante di successo!
Attualmente ci sono una decina di gruppi sparsi per l'Europa che provano ad usarlo, magari adattandolo alle loro specifiche esigenze e, ovviamente chiedendomi un po' di supporto. Ma oggi ho provato veramente una strana sensazione quando, passando alle spalle di un ragazzo che non avevo mai visto prima, ho visto sul suo display la caratteristica schermata del nostro software. Immediatamente ho notato che aveva mal impostato un parametro e che l'analisi non avrebbe mai funzionato a dovere se non lo avesse modificato. Quando gli ho suggerito come modificarlo, lui mi ha guardato un po' strano, come per dire: ma come fai a saperlo, anche tu lo usi? Non ho osato dirgli che era in gran parte opera mia e in un minuto d'orgoglio mi sono goduto appieno questo istante di successo!
23 luglio 2009
La gomma e la vite
Se sul Guinness dei primati ci fosse la categoria: più alto numero di gomme bucate nella propria vita, io probabilmente sarei il detentore di questo ambitissimo primato. Questa mattina, tornando dalla colazione ho notato qualcosa brillare sulla ruota anteriore sinistra della mia auto. Incuriosito mi avvicino per guardare meglio e cosa vedo? Vedo la testa svasata di una vite a croce, ad occhio del 3 lunghezza 6 millimetri ben avvitata dentro il battistrada.
Ero tentato di levarla con le dita, o addirittura recuperare un cacciavite per svitarla, ma ho preferito andare subito dal gommista per farla riparare prima di peggiorare ulteriormente la situazione. E qui comincia la fase comica: io dal gommista francese che a gesti spiegavo che avevo una vite conficcata nella gomma... per chi ci avesse visto la situazione doveva essere più o meno come quella della famosa canzone:
Ero tentato di levarla con le dita, o addirittura recuperare un cacciavite per svitarla, ma ho preferito andare subito dal gommista per farla riparare prima di peggiorare ulteriormente la situazione. E qui comincia la fase comica: io dal gommista francese che a gesti spiegavo che avevo una vite conficcata nella gomma... per chi ci avesse visto la situazione doveva essere più o meno come quella della famosa canzone:
Per chi non credesse alle mie doti di particolare bucatore di pneumatici, questa è la seconda volta che buco ad un test-beam.... insomma quando uno è fortunato...
21 luglio 2009
L'ultimo pranzo
La fotografia ricorda solo vagamente il Cenacolo di Leonardo e, voglio anche sperare, che la fine riservata al festeggiato sia di tutto altro tipo. Oggi l'unico-lab ha alzato i calici colmi di Pepsi per un amico che se ne va: io.
Da queste pagine ho scritto gli addii ad altri amici ed oggi tocca a me medesimo, scrivere il mio lasciandomi, incredibili dictu, senza parole. È un saluto che posso tirare in lungo, infatti fino a fine mese sarò ancora comasco, ma in trasferta a Ginevra e solo dal 3 di agosto il mio nuovo contratto di lavoro diventerà effettivo. Per i prossimi tre anni sarò dipendente del Centro di Ricerca della Commissione Europea - Sito di Ispra, ma del nuovo incarico avrò modo e tempo di parlarvene in futuro.
Ieri sera, ho cominciato a sgomberare la scrivania portando a casa i miei quaderni, gli appunti, gli articoli, le bozze... sono un condensato del mio lavoro e del mio impegno che ho investito nell'avventura comasca. Li ho presi, li ho messi in uno scatolone e li ho portati a casa. Ma l'unico-lab è qualcosa di più, qualcosa che non si può impacchettare e mettere via. Mentre vi scrivo, sono da solo nell'open space e già so che mi mancherete tutti. Lo dico per esperienza, perché ho già provato una volta ad andare via e non è stato facile, e adesso, pronti via da capo.
Qualcuno mi ha detto: fa sempre dispiacere andarsene..., e come! - aggiungo io - però mi piace pensare che questo non sia un troncare con il presente, ma un ripartire di slancio grazie alla spinta che mi avete dato. Ho imparato tanto da voi, non lo dico come una frase di circostanza, ma è una perla purissima di verità: mi avete insegnato l'importanza dell'impegno e allo stesso tempo l'essenzialità del meritato riposo; mi avete trasmesso la capacità di giudizio e la preziosa dote della mediazione; mi avete tirato su come un buon scienziato e io spero di rendervi onore anche al di fuori di queste mura. Mi avete sostenuto da veri amici quando mi sono ritrovato schiacciato in quelle strane pieghe del libro della vita e avete festeggiato con me ad ogni occasione.
Qualcuno mi ha detto: chi lascia la strada vecchia..., sante parole, altrimenti non ne facevano un proverbio. Ma siamo scienziati, e come Colombo, se non abbandoniamo quello che conosciamo per correre incontro all'ignoto non ci sentiremmo realizzati e anche se dispiace è un'opportunità che dobbiamo tenere in considerazione. E poi, iniziare a percorrere una strada nuova, non significa dimenticare la vecchia via, o no?
Qualcuno mi ha detto: facciamo come i Marines, se ci sono problemi veniamo a prenderti! Grazie. È bello sapere che ovunque sei c'è sempre un posto che puoi chiamare casa e che comunque vada ti aspettano per cena.
In tanti mi hanno detto: buona fortuna, in bocca al lupo! Crepi! La mia razionalità mi spingerebbe a dire che la fortuna non serve, però grazie lo stesso credo che ne avrò bisogno. Oggi abbiamo persino giocato al super-enalotto che con 100 milioni ci facciamo un'università tutta nostra dove ci assumiamo tutti.
Da parte mia, posso solo dirvi ancora una volta grazie. Oggi non sono passato a salutarvi uno per uno perché mi conosco troppo bene e so come sarebbe andata a finire. Non sentitevi offesi, vi prego, è solo che l'emozione è tanta e io sono fatto così, e comunque vi basti sapere che già mi mancate... E visto che i saluti lacrimosi non mi piacciono, facciamo che ci rivediamo tutti per un BBQ alla fine del mese!
20 luglio 2009
Moonshot
Ragazzi, ho appena visto Moonshot, un film documentario sull'Apollo 11 e ho ancora gli occhi pieni di quelle immagini con la sfera blu che sorge sulla superficie curva del nostro satellite. Veramente da pelle d'oca.
Deve essere stata davvero un'avventura esaltante anche solo da guardare in TV dal vivo e poter gridare urla di esultanza nel momento in cui i terrestri hanno espanso il loro mondo fino nello spazio.
Deve essere stata davvero un'avventura esaltante anche solo da guardare in TV dal vivo e poter gridare urla di esultanza nel momento in cui i terrestri hanno espanso il loro mondo fino nello spazio.
Pensierino della buona notte. Quando Niel e Buzz sono allunati avevano più o meno la mia età e lavoravano nel più grande centro di ricerca del mondo. Se oggi dovessimo tornare sulla Luna, il modulo lunare sarà costruito da un esercito di precari, ma indovinate chi ci sarà a guidarlo?
18 luglio 2009
Clavius è partito
Un nuovo progetto, un nuovo inizio, ma sempre il solito entusiasmo. Finanziato dalla Regione Lombardia e dal Canton Ticino, ieri abbiamo dato il via al nostro nuovo (piccolo) progetto di ricerca scientifica e tecnologica denominato appunto Clavius. Accolti dai colleghi e amici dell'Istituto Ricerche Solari Locarno, abbiamo tirato un pugno in faccia alla scaramanzia dando il via al nuovo progetto in un venerdì 17 e sedendo a tavola esattamente in 13.
Caratteristica dei nostri progetti è quella di avere un evidente aspetto applicativo, ma di non trascurare mai anche l'aspetto di pura ricerca e, questa volta, puntiamo veramente in alto: l'obiettivo scientifico più ambizioso dell'intero progetto sarà proprio la misura del diametro del Sole.
Apparentemente facile, questa misura è parecchio impegnativa se la si vuole ottenere con elevata precisione. Abbiamo tutti provato a misurare il nostro astro oscurandolo dietro il pollice, ma quello che ci prefiggiamo di fare è di andare ben oltre questa tecnica e di abbattere di un fattore dieci l'attuale incertezza di questo parametro.
Sapere se il Sole è ingrassato o sta dimagrendo è infatti una questione di rivelante importanza nel mondo della fisica solare e di converso anche dell'astrofisica e astronomia più in generale. Il primo a ipotizzare che il sole potesse aver cambiato il suo girovita, fu proprio l'astronomo salesiano Cristoforo Clavio, vissuto a cavallo tra il 1500 e il 1600. Ieri ci ha presentato la figura del secondo Euclide, il prof. Costantino Sigismondi dell'International Center for Relativistic Astrophysics presso l'Università la Sapienza di Roma. L'osservazione di due eclissi di Sole (una totale e una anulare) lo portarono ad affermare che la dimensione del sole fosse cambiata rispetto a quella precedentemente conosciuta e in base alla quale eclissi anulari non dovessero esistere.
Seguendo la via segnata dai grandi osservatori del passato, speriamo di poter dire la nostra e di collaborare alla costruzione di quel grande libro vivente che è la Scienza.
Nuovo look
Era ora di cambiare aria, l'estate è arrivata, siamo tutti o quasi pronti per le vacanze e una ventata di aria fresca non può che farci piacere, nonostante i temporali notturni che abbassano la temperatura.
Quello che sta per arrivare sarà un periodo di grandi cambiamenti (rimanete sintonizzati se ne volete sapere di più) e così anche il blog ha avuto la sua rivoluzione con un bel nuovo look dall'aspetto più mistico e accattivante e decisamente più elaborato del precedente.
Speriamo di avervi fatto una bella sorpresa, se così non fosse, basta dirlo e vedremo cosa fare a riguardo.
16 luglio 2009
La Gelmini insubre
Eccoci, e' un po' che non vi sottoponevamo un sondaggio... cmq oggi nel nostro openspace e' entrata una cara amica e non abbiamo potuto esimerci dal farlo. Purtroppo per facilitarvi il compito abbiamo dovuto proporvi un primo piano della nostra collega, ma vi assicuriamo che sono la sua "mise" e soprattutto la sua ''attitude'' a renderla UGUALE alla cara ministra!
14 luglio 2009
Tutti sulla Luna
Mancano solo 6 giorni al fatidico 20 luglio, giorno in cui l'umanità tutta festeggerà i 40 anni dall'allunaggio. Qualche giorno fa, il Corriere pubblicava il racconto dell'evento come l'aveva vissuto l'allora giovane Oriana Fallaci (*) e mi ha colpito il fatto che ha definito quel 20 luglio come la fine della schiavitù umana, perché finalmente l'uomo era riuscito ad abbandonare il pianeta che lo ha da sempre tenuto prigioniero.
Mio papà in un qualche cassetto di casa conserva ancora le foto che in quella lunghissima notte aveva scattato al televisore acceso e che teneva incollati milioni di esseri umani.
Mio papà in un qualche cassetto di casa conserva ancora le foto che in quella lunghissima notte aveva scattato al televisore acceso e che teneva incollati milioni di esseri umani.
Nella speranza di vedere presto qualche buon documentario alla Tv che ricordi l'evento, ho fatto la mia donazione su Complottilunari per l'acquisto di materiale video in alta risoluzione che verrà trasformato in un video gratuitamente distribuito sulla rete a celebrazione del quarantennale.
Nell'attesa, mi godo la mia piccola esplorazione lunare su Google Moon, ovvero la versione lunare di Google Earth che ti permette di visualizzare i luoghi degli sbarchi con le foto in alta risoluzione e ti trova la strada più corta per raggiungere l'altopiano di Fra Mauro partendo dal Mare della Tranquillità.
(*) Lo sapevate che il Comandante dell'Apollo 12, il terzo uomo a sbarcare sul satellite, ha portato con sé una fotografia della giornalista italiana?
13 luglio 2009
4 luglio 2009
IE8 fa vomitare
Se credete che questo sia il solito post di parte scritto da un sostenitore accanito del software libero contro la piaga del ventunesimo secolo, cioè la Microsoft, vi sbagliate di grosso.
Non sono mica io a dire che il nuovo browser di Microsoft fa letteralmente vomitare, è proprio la software house ad affermarlo con la loro ultima trovata pubblicitaria. Non ci credete... guardate qui sotto...
Non sono mica io a dire che il nuovo browser di Microsoft fa letteralmente vomitare, è proprio la software house ad affermarlo con la loro ultima trovata pubblicitaria. Non ci credete... guardate qui sotto...
Per restare sul sicuro è da un paio di giorni che mi sono installato Firefox 3.5 che è veramente una scheggia e per lo meno non ha controindicazioni con la digestione!
3 luglio 2009
2 luglio 2009
Scusate...
Scusate, ma stamattina, bloccata nel traffico (e non ancora incazzata nera) mi sono sentita una cover di 'Almeno tu nell'Universo' cantata da Elisa.
Brava, ma Mia Martini era, e' un'altra cosa...
Brava, ma Mia Martini era, e' un'altra cosa...
Speriamo che il clima si stemperi. Chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri come al solito tutti qui!
1 luglio 2009
Benvenuti ai tropici
Ve ne siete accorti anche voi? L'Italia non appartiene più alla fascia temperata, ma ci siamo spostati ai tropici e in questo periodo ci troviamo nella stagione delle piogge. Indipendentemente dal tempo metereologico del mattino, alla sera verso le sette, garantito al limone, che ci si sarà un bel temporale.
Se fosse solo questo, non sarei preoccupato, però avrei preferito avere anche le spiagge dei tropici oltre che alle tempeste.
Due altre cose completamente fuori tema. Vorrei segnalarvi la vicenda dell'ennesima precaria della ricerca che è stata "cacciata" negli Stati Uniti. Trovate dettagli sul Corriere On line, ma non solo. L'altra cosa riguarda la lodevole iniziativa del caro Paolo Attivissimo, di aprire una raccolta per l'acquisto delle immagini a colori, in alta risoluzione e rimasterizzate dello sbarco sulla Luna dell'Apollo 11, per la realizzazione di un documentario a distribuzione gratuita per celebrare il quarantesimo dello sbarco. Io il mio deca di sicuro lo donerò, voi fate come meglio credete!
Se fosse solo questo, non sarei preoccupato, però avrei preferito avere anche le spiagge dei tropici oltre che alle tempeste.
Due altre cose completamente fuori tema. Vorrei segnalarvi la vicenda dell'ennesima precaria della ricerca che è stata "cacciata" negli Stati Uniti. Trovate dettagli sul Corriere On line, ma non solo. L'altra cosa riguarda la lodevole iniziativa del caro Paolo Attivissimo, di aprire una raccolta per l'acquisto delle immagini a colori, in alta risoluzione e rimasterizzate dello sbarco sulla Luna dell'Apollo 11, per la realizzazione di un documentario a distribuzione gratuita per celebrare il quarantesimo dello sbarco. Io il mio deca di sicuro lo donerò, voi fate come meglio credete!
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