Cerca nel blog

Loading

30 novembre 2011

Stato del corio nei tre reattori di Fukushima



Nella giornata di oggi, TEPCO ha rilasciato un documento piuttosto importante che riporta i risultati di uno studio circa lo stato del combustibile nucleare fuso all'interno dei tre reattori di Fukushima che erano in funzione al momento del terremoto dell'11 marzo scorso. Di fatto questo nuovo studio sostituisce ed integra le simulazioni che erano già state presentate nel mese di maggio. Nel video a lato la conferenza stampa di presentazione del documento.

Questo nuovo studio, ritenuto più attendibile, perché include oltre alle informazioni sul mancato raffreddamento nei momenti successivi all'arrivo dello tsunami, anche informazioni riguardanti le misurazioni di temperatura del gas all'interno del contemimento primario (PCV) e della superficie esterna del vessel di pressione (RPV) in punti differenti.

Riassumendo al massimo il messaggio contenuto nel documento, possiamo dire che dal punto di vista dello stato del combustibile, il reattore numero 1 è quello messo peggio, con praticamente l'intero nucleo fuso e gran parte di esso fuoriuscito dal vessel di pressione. Per il numero 2 e il numero 3, si stimano frazioni rilevanti di combustibile severamente danneggiato e di cui piccole parti potrebbero essere fuoriuscite dall'RPV per accumularsi sul fondo del contenimento. 

Ripetiamo che questo è il risultato di uno studio, non l'effettivamente osservazione dei fatti; ciononostante riteniamo che se TEPCO ha deciso di divulgare questi risultati è perché sono convinti si fondino su basi valide e possano essere ritenuti attendibili.

Una precisazione iniziale per tutti coloro che si stessero domandando cosa sia il corio. Questo è l'insieme delle pastiglie di uranio leggermente arricchito utilizzato come combustibile e che ovviamente contiene tutti i prodotti di fissione radioattivi, la lega di zirconio che forma la struttura quadrata che contiene le singole barre di combustibile, le barre di controllo, realizzate principalmente in boro e l'acciaio di cui è fatto il vessel di pressione.

I dettagli del numero 1

Ci soffermiamo in modo particolare sullo stato del reattore 1, che come abbiamo già detto, è quello con il nocciolo più gravemente danneggiato. Nello schema qui a lato, potete vedere il risultato della simulazione eseguita da TEPCO in base a tutti i dati disponibili. Potete vedere che di fatto il vessel di pressione è praticamente vuoto e che solo piccole quantità di corio sono rimaste al suo interno. Nella parte bassa del vessel di pressione, dove sono posizionate tutte le penetrazioni delle barre di controllo - ovvero tutti i buchi che ne permettono l'inserimento e l'estrazione nel nocciolo, il combustibile ha fuso l'acciaio spesso ed è caduto sul fondo in calcestruzzo del contenimento. Il reattore viene raffreddato con acqua iniettata attraverso il sistema principale dell'acqua (FDW), e questa possibilmente bagna sia il combustibile rimasto nel vessel sia quello accumulato sul fondo.

Il combustibile interagisce con il cemento e lo consuma mischiandosi ad esso. Durante il processo, oltre a distribuirsi, il combustibile tende a perdere densità di calore proprio mischiandosi con il calcestruzzo. La simulazione di TEPCO, nel caso in cui l'intero contenuto di combustibile si sia accumulato sul fondo del PCV, è che circa 70 cm di cemento siano stati mangiati dal corio. Questo spessore di 70 cm è da confrontare con lo spessore del cemento all'interno del rivestimento di acciaio del PCV e anche con l'intero spessore del basamento in cemento sottostante. Esattamente sotto il centro del vessel di pressione, lo strato di cemento all'interno del PCV è di 2.6 m; a causa della forma arrotondata della struttura del contenimento primario, questo spessore tende ad assottigliarsi spostandosi dall'asse verticale del reattore - verso il bordo quindi - dove però è anche meno probabile un grosso accumulo di materiale nucleare. Al di fuori della copertura d'acciaio del PCV, lo spessore del basamento è di altri 7.6 metri.

L'interazione del corio con il cemento è un fenomeno molto studiato, proprio per comprendere meglio gli effetti e gli sviluppi degli incidenti nucleari (video in francese). TEPCO è convinta che al momento attuale il corio sia fermo, solidificato e che non stia più ulteriormente scavando il cemento e basa queste convinzioni sia sull'osservazione della temperatura all'interno del contenimento sia sull'assenza dei gas prodotti da questa interazione.

La situazione del 2 e del 3

Se comparata al reattore 1, lo stato del combustibile negli altri due reattori è migliore. Il raffreddamento avviene sia attraverso il core spray e il sistema principale dell'acqua. Il fatto che in entrambi le unità, la temperatura esterna del RPV sia scesa rapidamente dopo la messa in funzione del sistema di raffreddamento a spruzzo è un'ulteriore conferma che gran parte del combustibile è contenuto all'interno vessel di pressione.  Dei due possibili scenari presentati nell'analisi di maggio (vedi 15 maggio), lo studio recente sembra favorire quella meno drastica, pur non escludendo che piccole quantità di corio fuso possano essere fuoriuscite dal vessel di pressione.

Valutazione e commenti

In attesa di poter leggere la versione in lingua inglese del documento che TEPCO ha rilasciato, ci sentiamo di concludere che il recente studio descrive la situazione del reattore 1 in modo peggiorativo rispetto alle previsioni precedenti. Ciononostante la situazione attuale sembra comunque aver trovato una certa stabilità come anche dimostrato dalla diminuzione delle emissioni e dalla cessazione di quella perdita di vapore che proveniva dai piani inferiori dell'edificio. Da un punto di vista prettamente tecnico, questo nuovo aggiornamento non fa altro che confermare quanto difficile sarà il lavoro di rimozione del combustibile che avverrà nella fase a lungo termine del piano di recupero.

29 novembre 2011

Come si misurano le nuove emissioni


Il piano di recupero dell'emergenza di Fukushima è quello di arrivare entro la fine dell'anno al cold shutdown. Questo è stato definito in accordo tra TEPCO e NISA utilizzando due parametri importanti: la temperatura del fondo del vessel di pressione che deve essere stabilmente sotto i 100 gradi e la dose al pubblico dovuta alle nuove emissioni deve essere mantenuta al di sotto del limite di 1 milliSv per anno. Se misurare la temperatura dei vessel è una procedura relativamente facile, stimare la dose aggiuntiva non è così semplice e il punto principale è avere una misura accurata delle nuove emissioni dai reattori incidentati.

Inizialmente, TEPCO aveva considerato di misurare le nuove emissioni dalla centrale monitorando i valori di contaminanti presenti in aria come rivelati dai monitori sul confine della centrale e quelli montati su barche in mare. Successivamente, per ottenere misure più precise, TEPCO ha messo in piedi un protocollo che richiede la misura dei contaminanti in aria rivelati nella parte superiore dei reattori 1, 2 e 3. Le condizioni dei tre, però, sono molto differenti. Il numero 1 è ora completamente inglobato all'interno della copertura, il numero 2 ha l'edificio esterno praticamente intatto tranne che per un pannello di cemento, il numero 3 ha l'edificio esterno quasi completamente distrutto e con nessuna capacità di contenimento per la radioattività. Nei prossimi paragrafi vedremo come il modello di emissione è stato adattato. Trovate tutti i dettagli in questo PDF.

Quello che esce dalla copertura di R1

Il reattore 1 è totalmente coperto e l'aria al suo interno viene costantemente filtrata da un sistema di filtri assoluti in modo da rilasciare in ambiente solo aria pulita. In questa configurazione è relativamente facile misurare la quantità di nuovi contaminanti rilasciati in ambiente. Come vedete nello schema qui a fianco, la concentrazione di contaminanti viene misurata in tre punti, due all'interno della copertura e uno all'esterno, prima di entrare nel sistema di filtraggio. L'idea è che a valle del filtro, l'aria sia completamente pulita, quindi tutto quello che scappa dalla copertura può essere stimato come la somma delle misure effettuate nei punti interni alla copertura a cui viene sottratto tutto quello che arriva al filtro. Le ultime misure, effettuate all'inizio di settembre indicano che le nuove emissioni dal reattore 1 sono dell'ordine di qualche MBq (milioni di decadimenti) ogni ora di radiocesio. Questo valore è approssimato per eccesso a 10 MBq/h.

Il reattore 2 includendo i gas nobili

Per il reattore 2, la concentrazione di contaminanti viene misurata in un solo punto, in corrispondenza del pannello rimosso e come vedete nello schema a lato. In questo caso ci sono poche cose da calcolare, se non il flusso d'aria attraverso il pannello mancante e la quantità di contaminanti per metro cubo d'aria. La presenza dell'edificio esterno, quasi intatto, permette un buon contenimento del contaminante lasciando come unica via di fuga il buco al quinto piano. In base alle misure di inizio novembre, le emissioni di radiocesio sono stimate essere dell'ordine di 4 MBq/h, anche in questo caso approssimate per eccesso a 10 MBq/h.
Per questo reattore, esiste anche un sistema per la gestione del gas, ovvero un sistema per estrarre il gas contenuto all'interno del PCV, inviato ad un sistema di filtri e quindi in atmosfera. Proprio questo sistema ha permesso di identificare la presenza di gas nobili (Kr e Xe) radioattivi prodotti dalla fissione spontanea del combustibile nucleare nel nocciolo. Essendo gas nobili, interagiscono molto difficilmente con filtri e sistemi di contenimento, ma allo stesso modo hanno interazioni trascurabili con i sistemi biologici e sono caratterizzati da vite medie molto brevi. Di fatto, nonostante la quantità di gas nobili emessi continuamente si aggiri intorno a 14 000 MBq/h non sono di rilevanza per le valutazioni di dose al pubblico.

Il reattore 3

Decisamente più complessa la situazione per il reattore numero 3 dove l'edificio esterno non ha alcuna capacità di contenimento, quindi non esiste una via di uscita unica come nel caso dei reattori precedenti. Il monitoraggio diventa più complesso e la somma di alcuni punti di misura deve essere considerata. In base alle misure effettuate durante la prima decade di novembre, le emissioni sono al livello di 34 MBq/h approssimati a 40 MBq/h, di gran lunga il più importante punto di emissione di tutta la centrale.


L'esposizione che ne deriva

A questo punto possiamo tirare le somme e stimare quanti nuovi contaminanti, in modo particolare radiocesio, viene emesso ogni ora dai reattori danneggiati. In totale abbiamo un'emissione di circa 60 MBq/h, valore che può oscillare a causa delle condizioni meteorologiche, in particolare del vento.

Con questa informazione si può calcolare la dose che ne deriva per la popolazione che vive sul confine della centrale. Questa dose tiene conto di tre fattori: la componente di irraggiamento esterno che deriva dal passaggio della nuvola di nuove emissioni; la componente sempre di irraggiamento esterno che deriva dal contaminante che precipita sul suolo e, infine, la componente che deriva da irraggiamento interno legato all'inalazione del cesio in sospensione. La somma di queste tre componente, prese in considerazione le attuali emissioni, ammonta a 0.1 milliSv per anno, ovvero un decimo del limite fissato dalla legge. Per confronto la dose derivante dai gas nobili è dell'ordine di 0.1 microSv, quindi un millesimo di quella relativa al cesio. Attenzione, che questi valori di dose sono calcolati a partire dalle nuove emissioni e quindi non contemplano la componente di dose che deriva dal contaminante già depositato.

28 novembre 2011

Fukushima: rapporto sulla contaminazione alimentare del 01/12/2011


Rapporto sulla contaminazione alimentare del 28/11/2011


Clicca per leggere gli aggiornamenti del 28 novembre

Lista degli alimenti al di sopra dei limiti di legge.
Solo 4 misure di funghi (prefetture di Tochigi e Fukushima, superiori a 1 kBq/kg di cesio totale) e una misura di pesce (rock fish nella prefettura di Fukushima, circa 600 Bq/kg di cesio totale) al di sopra dei limiti legali.

Lista degli alimenti con contaminazione importante.
Nessuna novità di rilievo, a parte 6 misure di prugne essiccate (Motomiya-shi e Nihonmatsu-shi) e una misura di yuzu (Hirono-machi) nella prefetura di Fukushima . Tutte queste misure non raggiungono i 300 Bq/kg di cesio totale.

Alimenti riportati con contaminazione lieve o nulla.
Cereali, mais e derivati
dodici misure di grano saraceno in diverse forme (grano saraceno e spaghetti di grano saraceno) sono risultate tutte pulite:
  • Prefettura di Chiba, areae di Nagara-machi, Noda-shi
  • Prefettura di Fukushima, area di Hinoemata-mura
  • Prefettura di Gunma, area di Ota-shi
  • Prefettura di Ibaraki, area di Omitama-shi
  • Prefettura di Saitama, aree di Fukaya-shi, Kitamoto-shi, Kuki-shi
  • Prefettura di Shizuoka, area di Fukuroi-shi

Nessuna misura di orzo e mais comunicate in questo rapporto.
Otto misure di riso, nelle prefetture di Fukushima (area di Aizuwakamatsu-shi, la sola a 93 Bq/kg di cesio totale), di Shizuoka e Yamanashi (Nirasaki-shi)

Latte, uova e derivati
Diciassette le misure di latte, cosi' ripartite:
  • Prefettura di Fukushima, area non comunicata
  • Prefettura di Iwate, aree di Shizukuishi-cho, Kuzumaki-machi, Hachimantai-shi, Ichinohe-machi, Ninohe-shi
  • Prefettura di Kanagawa, area di Odawara-shi
  • Prefettura di Miyagi, aree di Tome-shi, Osaki-shi, Shiroishi-shi
  • Prefettura di Niigata, aree di Niigata-shi, Sado-shi
  • Prefettura di Saitama, aree di Saitama Central Cooler Station, Kawagoe Cooler Station
  • Prefettura di Shizuoka, area non comunicata
Di queste misure, solo due misure nella prefettura di Miyagi (Osaki-shi, Shiroishi-shi) sono risultate appena lievemente contaminate (rispettivamente 4 e 2 Bq/kg di cesio totale) e una misura di Saitama (Kawagoe), trovata a 0.8 Bq/kg di cesio totale.
Due misure di yogurth nella prefettura di Fukushima (area non comunicata) sono risultate pulite.
Diverse misure di uova, tutte risultate pulite e cosi' ripartite:
  • Prefettura di Fukushima, aree di Hanawa-machi, Shirakawa-shi, Fukushima-shi, Yamatsuri-machi, Ishikawa-machi, Date-shi, Hirata-mura, Asakawa-machi, Aizubange-machi, Tamura-shi
  • Prefettura di Miyagi, area di Shikama-cho
  • Prefettura di Niigata, area di Murakami-shi
  • Prefettura di Shizuoka, area non comunicata

Frutta e verdura
Nessuna novità sostanziale rispetto agli alimenti già più volte notati. In particolare, segnaliamo in questi rapporti tre misure (che non costituiscono l'intero campione) di kako nella prefettura di Fukushima (Hirono-machi e Shinchi-machi) con una contaminazione variabile fra 30 e 60 Bq/kg di cesio totale.
Interessante notare che praticamente tutte le misure di kiwi (e queste tutte nella prefettura di Fukushima con l'eccezione di una sola misura nella prefettura di Saitama) hanno presentato contaminazione da cesio, con valori oscillanti fra i 6 e i 70 Bq/kg.
Un discorso analogo ai kiwi puo' essere fatto per le prugne sotto sale, cosa che era da attendersi vista la presenza di una misura nella categoria superiore. I valori in questo caso oscillano fra i 35 e i 90 Bq/kg di cesio totale e sono tutte le misure riguardano l'area di Otama-mura della prefettura di Fukushima.
I semi di soya sono invece risultati puliti, tranne alcune misure concentrate prevalentemente nell'area di Kagamiishi-machi nella prefettura di Fukushima.

Altre carni (pollame e suini)
Diverse misure di pollo, tutte risultate pulite:
  • Prefettura di Fukushima, aree di Aizuwakamatsu-shi, Date-shi, Mishima-machi, Kawamata-machi
  • Prefettura di Iwate, aree di Kunohe-mura, Ofunato-shi

Nessuna misura di suino comunicata in questi rapporti.

Qui potete trovare i link ai tre rapporti completi:




Rapporto sulla contaminazione alimentare del 01/12/2011



Anche in questi rapporti troviamo divere misure della prefettura di Aomori che si riferiscono alla seconda e terza settimana di novembre. Si tratta di una estesissima campagna di misurazioni di carne bovina (circa un migliaio di misure), che sono tutte risultate pulite.

Lista degli alimenti al di sopra dei limiti di legge.
In questa categoria troviamo essenzialmente carne di cinghiale della prefettura di Fukushima (valori attestati in medie poco al di sotto di 1 kBq/kg di cesio totale), alcuni prodotti ittici della prefettura di Gunma (valori in media intorno ai 600 Bq/kg di cesio totale) e una misura di funghi nella prefettura di Shizuoka.

Lista degli alimenti con contaminazione importante.
Questa categoria è rappresentata essenzialmente da funghi di Shizuoka e carne di manzo di Iwate (Morioka-shi, valori intorno a 150 Bq/kg di cesio totale)

Alimenti riportati con contaminazione lieve o nulla.
Cereali, mais e derivati
Nessuna misura di grano, orzo o mais comunicata in questi rapporti.
Solo quattro misure di riso in diverse forme presenti: due nella prefettura di Fukushima (Shirakawa-shi) e due nella prefettura di Akira (Kitaakita-shi e Akita-shi), tutte risultate completamente pulite.

Latte, uova e derivati
Ventuno le misure di latte riportate, tutte risultate pulite. Di queste solo 11 risultano associate ad una prefettura:
  • Prefettura di Akita, aree di Kitaakita-shi, Yokote-shi
  • Prefettura di Fukushima, aree di Ono-machi, Iwaki-shi, Minamiaizu-machi, Fukushima-shi, Motomiya-shi, Aizubange-machi, Izumizaki-mura, Koriyama-shi

Due misure di uova, una nella prefettura di Yamagata, l'altra in area sconosciuta, sono risultate pulite.

Frutta e verdura
Nessuna novità, segnaliamo pero' che a quanto pare i semi di soya stanno a cuore al Ministero della Salute, perché da parecchi rapporti ci forniscono diverse misure di questo alimento basilare, raccolte in diverse aree. Fortunatamente, non presenta un livello di contaminazione particolare, fatta eccezione per le misure della prefettura di Fukushima, in particolare nei rapporti odierni nell'area di Fukushima-shi.

Altre carni (pollame e suini)
Una misura di pollo in una prefettura non comunicata è risultata pulita.
Nessuna misura di carne suina comunicata.

Qui potete trovare i link ai due rapporti completi:
Clicca qui per il più recente aggiornamento sulla contaminazione alimentare

27 novembre 2011

Due proiettili per la cura del cancro

Stando a quanto riportato da alcune testate online, anche se non confermato ancora dai diretti interessati (CNAO), al centro nazionale per l'adroterapia oncologica sarebbe stato trattato il primo paziente affetto da un raro tumore alla testa con un fascio di protoni. A differenza della radioterapia tradizionale, eseguita presso un gran numero di ospedali italiani e in cui si utilizzano fasci di elettroni o di raggi X, l'adroterapia si basa sull'utilizzo di fasci di protoni e in alcuni casi addirittura di ioni pesanti come il carbonio per colpire in modo molto mirato ed uccidere le cellule tumorali.

L'adroterapia non è una cura magica per ogni tipo di tumore, ma su alcune tipologie si è dimostrata più efficace rispetto alle terapie tradizionali e vale quindi l'impresa di costruire un acceleratore di particelle adeguato allo scopo. Al momento in Italia, a parte il centro di Pavia, esistono già pazienti trattati per tumori all'occhio presso i Laboratori Nazionali del Sud dell'INFN di Catania e potrebbe presto esserci anche un centro analogo a Trento grazie ad un accordo siglato con IBA.

In attesa delle notizie ufficiali, e potervi dare maggiori informazioni sul centro CNAO, oggi vorremmo parlare di un secondo proiettile radioattivo per la cura del cancro e di cui ancora si sa molto poco: la radioterapia metabolica. Tendenzialmente quando si pensa alla radioterapia, ci si immagina il paziente investito da un fascio di particelle (che siano protoni, elettroni o raggi X) che colpiscono il tessuto malato dall'esterno e quindi attraversando anche parte di tessuto sano. Esiste, però un'alternativa, ancora poco conosciuta e utilizzata essendo in fase di sviluppo, che permette di colpire le cellule cancerogene con un proiettile radioattivo direttamente dall'interno.

Il come è piuttosto semplice da spiegare, meno da realizzare. L'idea è quella di utilizzare il corpo stesso e il suo metabolismo per guidare un vettore caricato con la sua "bomba atomica" direttamente verso l'organo malato che si vuole trattare. In alcuni casi, la scelta del vettore è molto semplice, per esempio nel caso del tumore alla tiroide, questo può essere efficacemente trattato somministrando al paziente dello iodio radioattivo. La tiroide, una spugna naturale per lo iodio, tenderà ad accumulare tutto lo iodio somministrato che a sua volta comincerà a sganciare le radiazioni esattamente sul bersaglio.

Per altri organi la situazione non è così banale e lo studio e l'identificazione di un vettore specifico (che sia un anticorpo, piuttosto che un peptide) richiede parecchio tempo e lavoro, ma una volta individuato il vettore il compito non è per nulla terminato. Per prima cosa bisogna essere in grado di armare il trasportatore con il suo carico radioattivo e per farlo bisogna individuare un isotopo le cui caratteristiche chimiche siano tali da rimanere stabilmente legato al vettore sino a consegna effettuata, deve avere una vita media né troppo corta (ore) né troppo lunga (mesi) per poter efficacemente distruggere il cancro e  tipologie di emissione specifiche. Quest'ultimo aspetto è particolarmente importante, infatti se l'isotopo emette un raggio gamma di alta energia, allora verosimilmente questo scapperà dalla cellula malata senza nemmeno sfiorarla e al più andrà a fare danni altrove; di particolare interesse sono gli alfa e i beta emettitori perché, a differenza dei gamma, questi generano danni molto localizzati raggiungendo lo scopo di distruggere le cellule malate. E proprio in questo momento che entrano in scena i laboratori di produzione di radioisotopi, che attraverso la scelta accurata di bersaglio e proiettile sono in grado di individuare sulla tavola dei radionuclidi quello che meglio si addice alla situazione.

Uno delle perplessità maggiori nell'utilizzo della radioterapia metabolica è la dosimetria e la dose eventualmente rilasciata fuori bersaglio. Infatti se il vettore, per un qualunque motivo, prendesse la strada sbagliata allora si rischierebbe di bombardare un tessuto sano e incolpevole. Per togliersi questo dubbio, i laboratori per la produzione di radioisotopi possono ancora venirvi d'aiuto, infatti esistono alcune elementi chimici di cui un isotopo può essere usato per la terapia (vita media di qualche giorno e beta meno emettitore) e un altro può essere usato per la diagnostica (vita media qualche ora e beta più emettitore). In questo modo si può preparare un medicinale carico a salve che permetterà al radio-oncologo di verificare la strada esatta che il vettore sta facendo con tecniche di diagnostica per immagini (PET/SPECT), per poi somministrare il medicinale con il carico vero ed essere proprio sicuri che arriverà a bersaglio.

Vi sto raccontando queste cose, perché nelle ultime due settimane, in laboratorio abbiamo finalizzato uno studio complesso proprio su uno di questi possibili farmaci del futuro. Abbiamo valutato veramente tutte le parti di interesse preclinico, come la capacità di un'officina radiofarmaceutica di produrne in tempi ragionevoli quantità sufficienti per il trattamento, abbiamo sperimentato la resa e la stabilità del legame chimico dell'isotopo al vettore metabolico in diverse condizioni di pH; abbiamo persino studiato le eventuali impurezze prodotte nel processo di irraggiamento che potrebbero danneggiare il prodotto finale, e infine, perché i soldi non puzzano, abbiamo verificato la possibilità di recuperare il costoso materiale iniziale e non utilizzato nella produzione di partite di farmaco successive. Io in tutto questo mi sono occupato di una serie infinita di irraggiamenti sulla mia linea di fascio preferita, calcolando il tempo esatto di arrivo del campione nella hot cell dove i miei colleghi radiochimici attendevano per poter applicare tutti i protocolli necessari.

Per il momento il nostro lavoro è praticamente finito, a parte scrivere l'articolo. Speriamo che presto possa essere preso in considerazione ed entrare nel lungo processo per poter essere dichiarato efficace e quindi farmaco e utilizzato.

26 novembre 2011

Gestione dell'idrogeno nei reattori


Una settimana di ordinaria gestione dell'emergenza, qualcosa a cui dovremo far presto l'abitudine se vorremo continuare a seguire le operazioni di recupero del disastro di Fukushima. Con l'avvicinarsi della fine della seconda fase della roadmap termina quella parte di lavoro per far cessare l'emergenza, ma inizia quella, altrettanto critica, di gestire un impianto incidentato e di andare a rimuovere il combustibile fuso dai reattori. Se fino a qui le cose non sono state semplici, nella fase a medio-lungo termine ci dovremo abituare a tempi lunghi, piccolissimi passi, tante inaspettate variazioni di programma e imprevisti.

Pulizia e gestione del gas in R3

Se mi chiedessero: cosa è successo questa settimana nella centrale incidentata, sarei tentato di rispondere quasi nulla, in realtà ci sono stati alcuni eventi che meritano di essere approfonditi. Innanzitutto la pulizia di una zona del pavimento del reattore 3 ad opera di due robot Quince e che vedete nei due video qui a lato (il link al secondo video). Si tratta delle rotaie incassate nel calcestruzzo su cui è possibile far scivolare un grosso portone che isola il contenimento primario (PCV) e all'interno delle quali si è accumulata della fanghiglia contenente una forte concentrazione di sostanze radioattive. Nell'immagine qui sotto vedete alcuni scatti tratti dai video che meglio rappresentano la situazione.

Nella riga in alto da sinistra a destra notate il "portone" di cui vi parlavo e le operazioni di pulizia, mentre nella seconda riga notate tre particolari della rotaia. Dalla prima immagine si intuisce che il materiale potrebbe provenire da sotto il portone, potrebbe essere una perdita d'olio di uno dei motori, ma non si vede un vero e proprio flusso d'acqua provenire dall'interno del contenimento. E' possibile che vapore acqueo si sia infiltrato sotto il portone e poi si sia condensato nella gronda. Le operazioni di pulizia sono state effettuate con lo scopo di abbattere i valori di rateo di dose nella zona per poter permettere l'accesso agli operatori per l'installazione del sistema di controllo del gas come per il reattore 2. Nell'immagine a lato vedete i valori di rateo di dose rivelato sia prima sia dopo la pulizia. Restano molto elevati, e se non si riuscirà ad ottenere una forte riduzione difficilmente si potrà mandare del personale a lavorare in quella zone. Tenete conto che la zona ad alta dose non è un punto piccolo, isolato e facile da schermare e potrebbero essere necessarie parecchie lastre di piombo per una schermatura effettiva. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di inviare robot a svolgere i lavori di installazione dell'equipaggiamento necessario per il sistema di gestione del gas.

Discussione

Nella discussione seguita (SM) alla pubblicazione di questo articolo è emerso che la causa degli alti livelli di radioattività potrebbe non essere la fanghiglia accumulata nelle rotaie, ma potrebbe provenire direttamente dal nocciolo che si trova oltre il portone e all'interno del vessel di pressione. Mamoru ci ha preparato un video con la ricostruzione tridimensionale del reattore 3 per mettere in evidenza le posizioni relative del portone e del vessel di pressione. In base alle planimetrie che abbiamo a disposizione, il pavimento del primo piano si trova 3.8 metri al di sotto del fondo del vessel di pressione e la superficie esterna del portone si trova a circa 12.8 metri dall'asse verticale del vessel di pressione. Il fondo del PCV, dove eventualmente si potrebbe essere accumulato il corio fuoriuscito dal vessel di pressione si trova da 4 a 7 metri sotto il livello della porta. 

Gestione del gas nel reattore 2 e conseguenze per gli altri

Continua nel frattempo ad operare il sistema per la gestione del gas nel reattore 2. Ricordiamo che lo scopo di questo sistema è quello di rimuovere il gas contenuto all'interno del contenimento primario in modo da ridurre le nuove emissioni di gas e particolato radioattivo e anche di tenere sotto controllo la concentrazione di idrogeno. All'interno del sistema di gestione del gas è stato installato uno strumento per la misura della concentrazione dell'idrogeno che deve rimanere inferiore al 4% in volume per restare sotto il limite dell'infiammabilità. Durante le prime settimane di operazione si è reso necessario aumentare la portata dell'iniezione di azoto per abbassare questa frazione di idrogeno ed ora è stabilmente intorno allo 0.5% in volume.
TEPCO vorrebbe fare un passo in avanti, perché se c'è dell'idrogeno all'interno del PCV questo arriva dal vessel di pressione RPV e per essere sicuri di non avere concentrazioni pericolose di idrogeno vuole procedere all'iniezione di azoto direttamente all'interno del vessel di pressione, ma la cosa potrebbe richiedere tempo per effettuare tutte le necessarie installazioni. Per il momento, come misura altrettanto efficace, stanno optando per l'aumento della frazione di vapore contenuto all'interno e per farlo stanno diminuendo la portata del raffreddamento nei vari reattori. La temperatura misurata sulla parete esterna dei reattori è si aumentata, ma non ancora drasticamente, e solo per il numero 2, l'aumento è stato piuttosto veloce. Per i reattori 2 e 3 viene diminuita la portata del raffreddamento dal circuito di core spray proprio per favorire la generazione di vapore all'interno del vessel. In questo modo, la pressione del vapore dovrebbe spingere l'idrogeno ad uscire dal vessel di pressione (cilindro bianco nell'immagine sopra) e quindi raccolto dal sistema di trattamento per il gas. Per far fronte al possibile aumento della concentrazione di idrogeno nel PCV, è stata aumentata la portata di azoto gassoso in ingresso. Per i reattori 1 e 3, dove ancora non c'è un sistema per il trattamento del gas, ci potremo aspettare un aumento nella fuoriuscita del gas radioattivo. Per il numero 1, questi gas verranno trattati dal sistema di ventilazione/filtro della copertura, mentre per il numero 3 potrebbe esserci un aumento delle emissioni in atmosfera.

Sistemi di raffreddamento e situazione dell'acqua

Una delle attività previste per il medio/lungo termine della roadmap è l'installazione di un sistema di ricircolo dell'acqua per il raffreddamento dei reattori che non necessiti di tutto il sistema di decontaminazione. In questi mesi di funzionamento, il sistema ha rimosso grandi quantità di contaminanti dall'acqua e la nuova acqua che arriva allo stoccaggio presenta concentrazioni di contaminanti decisamente inferiori rispetto all'inizio delle operazioni. Per il futuro si potrebbe considerare di installare un circuito più "breve" in cui l'acqua viene ripescata dagli scantinati, fatta passare per un filtro, eventualmente raffreddata e quindi immediatamente ributtata nei reattori. Al contempo, il sistema per la decontaminazione dell'acqua potrà continuare ad operare sull'acqua stoccata.  In attesa di poter realizzare questo piano, TEPCO sta considerando aggiungendo un'ulteriore linea di iniezione in caso di problemi come potete vedere nel diagramma qui a lato. Quando questo sistema sarà realizzato, oltre ad avere una terza linea indipendente di iniezione per l'acqua di raffreddamento, verrà ulteriormente ampliata la capacità di stoccaggio di acqua pulita.

La situazione del sistema di trattamento dell'acqua contaminata è come al solito ben riassunta nella grafica qui a lato e rilasciata mercoledì scorso. Nella tabella potete vedere come la previsione della scorsa settimana sia stata rispettata nonostante alcuni elementi dei sistemi di rimozione dei sali hanno avuto alcuni malfunzionamenti e l'intero sistema di decontaminazione è stato arrestato per una giornata intera causa manutenzione al trasformatore della linea elettrica che lo alimenta. Durante la settimana sono anche state riparate alcune piccole perdite sulle varie linee di trasferimento, per la maggior parte si è trattato di perdite su linee che trasportano acqua pulita, ma è indicazione di quanto sia importante svolgere attività di manutenzione e di controllo di tutte questi elementi.


Settimana precedentePrevisione per questa settimanaSettimana presentePrevisione per la settimana successiva
Acqua nei reattori + turbine80 15079 13078 64078 900
Acqua nello stoccaggio9 920 10 800 10 92011 860
Totale 90 07089 930 89 56090 760


Le note in piccolo
clicca qui per leggere la lista completa con gli avvenimenti

18/11/2011:
  • Pubblicata una tabella molto interessante con tutti i livelli di radioattività lungo il ciclo di decontaminazione dell'acqua. Vale la pena di essere approfondito
  • Anche a Daiichi ci si prepara per la stagione invernale.
  • Durante il pomeriggio hanno installato una linea addizionale per il raffreddamento del reattore 1 attraverso il core spray. Questa linea non dovrebbe essere messa in funzione, ma preparata in caso di necessità e per aumentare la sicurezza. Contestualmente hanno diminuito la portata del FDW da 7.5 a 5.5 m3/h. Si aspettano un aumento della temperatura del RPV e anche del PCV (fino a 65 gradi nel RPV e 70 nel PCV), ma l'innalzamento non dovrebbe essere repentino e potrebbe persino essere mitigato delle condizioni meteo esterne che si stanno facendo più rigide. Qualora la temperatura dovesse superare gli 80 gradi allora torneranno ad aumentare la portata dell'acqua.
  • Si è chiarito lo scopo della mappatura di dose effettuata all'interno del reattore 3 e immortalata anche dalla serie di tre video. L'idea  è quella di mandare personale ad installare un sistema per la gestione del gas simile a quello utilizzato per il reattore 2, ma i valori di dose sono al momento troppo alti. Ieri è stato inviato un robot per iniziare a pulire, ma ha avuto un problema al braccio meccanico. Verificato il buon funzionamento, oggi 2 robot sono rientrati per continuare a pulire. 
  • Individuata una perdita minima nella linea di iniezione d'emergenza del reattore 1. Programmata sostituzione del tubo.
19/11/2011:
  • Si vedono subito gli effetti della diminuzione della portata (da 7.5 a 5.5 m3/h) sulla temperatura del reattore 1. Guarda i grafici
  • Immagini con il prima e dopo della rimozione dei detriti dalla centrale. (link
  • C'è un problema con il raffreddamento della piscina 3, un filtro intasato o simile ha diminuito l'efficienza del raffreddamento. Adesso stanno utilizzando una seconda torre di raffreddamento per capire di cosa si tratti. 
20/11/2011:
  • Una scossa di assestamento (magnitudo 5.3), non ha provocato altri danni alla centrale. Qui il video.
  • Terminata la pulizia delle rotaie in R3. Adesso si procede alla misura di dose.
  • Arrivato il primo video della terza serie (monitoraggio radiazioni) in lingua Giapponese. 
21/11/2011:
  • Sembra essersi arrestata la salita della temperatura nel reattore 1 (intorno alla quarantina di gradi). Speriamo resti a questo livello. 
  • Iniziano controlli del mare con una barca/gommone telecomandato. 
  • Per effettuare un cambio olio di raffreddamento su un trasformatore, hanno arrestato tutti i sistemi del trattamento acqua. Continua iniezione di acqua usando la riserva accumulata. I sistemi sono stati rimessi in funzione nel pomeriggio.
  • Iniziati i lavori di indagine su una faglia sismica considerata inattiva e che forse è stata attivata dalla scossa del 7 grado dell'11 aprile (link)
  • Hanno iniziato a costruire dei sistemi ridotti per l'iniezione di acqua nei vari reattori. Da quanto scritto non è chiaro di cosa si tratti, potrebbe essere un sistema semplificato di decontaminazione e un circuito molto più piccolo.
  • Iniziato a trasferire l'acqua dal condensatore del vapore al locale turbine dell'unità 3.
      22/11/2011:

      • Hanno pulito la zona ad alto rateo di dose in R3. Non ci sono enormi diminuzioni, ma qualcosa in meno. Difficile progettare di fare entrare a lavorare umani. 
      23/11/2011:
      • Pubblicati 2 video riguardo alle pulizie di ieri (uno e due).
      24/11/2011:
      • Lo stop del sistema di decontaminazione acqua a causa del cambio di linea elettrica, non ha influito sul target previsto per questa settimana. 
      • Previste variazioni per la portata dei raffreddamenti in modo da aumentare il vapore all'interno del PCV e iniettare azoto nel RPV. L'idea è che ci possa essere dell'idrogeno accumulato nel vessel di pressione che è meglio eliminare al più presto.
        25/11/2011:
        • Ecco applicate le variazioni di portata. E' un po' presto per parlare di effetti sulla temperatura che vedremo nei prossimi giorni.
        • Potrebbe esserci un errore nella lettura della pressione del PCV di R1.

        ----
        Clicca qui per il più recente aggiornamento tecnico su Fukushima

        25 novembre 2011

        Prezzi carburanti in Svizzera (25 novembre 2011)

        Clicca qui per i prezzi più recenti
        E' da qualche giorno che noto un rinnovato interesse, tra i lettori del blog, circa i prezzi e l'eventuale convenienza del rifornimento oltre confine, così, la Tata ha fatto una tappa nel Canton Ticino per reperire i prezzi per verde e gasolio così da confrontarli con gli italici



        In Italia In Svizzera
        Benzina verde al litro € 1.560 CHF 1.63 = € 1.320
        Gasolio al litro € 1.498 CHF 1.84 = € 1.491

        Per entrambi i carburanti esiste un margine di convenienza a rifornirsi in Svizzera, per il diesel è una questione di millesimi e non è detto che esista visto che non si possono escludere prezzi ribassati e offerte per i carburanti italiani. Per la benzina senza piombo, al momento, è conveniente recarsi in Svizzera anche se dotati di carta sconto.

        Altri link utili:

        24 novembre 2011

        Messaggio ai connazionali in Giappone dall'Ambasciata




        Riceviamo da Daniele C. la comunicazione inviata dalla nostra ambasciata a Tokyo a tutti i connazionali residenti in Giappone circa lo stato della situazione nella centrale di Fukushima, il monitoraggio ambientale, la sicurezza alimentare e le informazioni importanti per chi intende intraprendere un viaggio. Sperando di fare cosa gradita ai nostri lettori, ripubblichiamo in toto il messaggio originale. A Daniele il nostro ringraziamento

        1. Con nostro aggiornamento dello scorso 2 novembre avevamo riferito in merito alla possibilità di nuove situazioni di criticità del reattore numero 2 dell'impianto di Fukushima-I. L'Agenzia per la Sicurezza Nucleare e Industriale (NISA) e la stessa TEPCO hanno successivamente potuto accertare che le rilevazioni di tracce di isotopi radioattivi dello Xenon non sono attribuibili a una "riattivazione" del combustibile all'interno del reattore (cosiddette ri-criticità), ma al fenomeno di fissione spontanea che interessa alcuni degli isotopi contenuti nel combustibile nucleare (più probabilmente dell'elemento Curio). Un rapporto dettagliato della TEPCO su questo argomento è disponibile a questo link.

        2. Nella periodica revisione dello status della "roadmap" per fronteggiare l'emergenza nucleare dell'impianto di Fukushima I, le Autorità hanno confermato che si prevede il completamento della Fase-2 entro i termini stabiliti. In particolare, l'aspettativa è quella di raggiungere lo stato di "fermo a freddo" (cold shutdown) per i tre reattori interessati dall'incidente entro la fine dell'anno. Il Governo giapponese ha comunque tenuto a precisare che prima di dichiarare raggiunto l'obiettivo dovranno essere verificate le condizioni di sostenibilità nel tempo delle condizioni di sicurezza dei reattori su una proiezione di diversi anni, anche a fronte di eventuali, futuri eventi sismici che dovessero colpire la zona.

        3. Per quanto concerne la sicurezza alimentare, le autorità della Prefettura di Fukushima hanno deciso di vietare la distribuzione di riso prodotto nella zona di Onami, a est della città di Fukushima. Questo provvedimento è stato adottato dopo che è stata rilevata una concentrazione di Cesio radioattivo pari a 630 Bq/kg nel riso prodotto in una delle fattoria della zona in questione. Il limite di riferimento di contenuto di Cesio nei prodotti agricoli è stato fissato dalle Autorità giapponesi a 500 Bq/kg ed è la prima volta che viene rilevato un valore superiore a questo limite nel riso prodotto in Giappone dopo l'emergenza nucleare dell'11 marzo. Il risultato appare compatibile con il livello di deposito di Cesio radioattivo registrato nella zona, che risulta superiore ai 300 kBq/mq, come riportato dal monitoraggio effettuato dal MEXT (vedi figura allegata).

        Sono inoltre stati resi noti i primi risultati dei test su prodotti alimentari effettuati dal "Tokyo Metropolitan Institute of Public Health (TMIPH)". Rispetto ai test finora effettuati dalle competenti autorità delle Prefetture di produzione, si tratta di analisi effettuate su prodotti in vendita nei supermercati della Capitale scelti in modo casuale. I risultati dei primi test (50 alimenti vari) mostrano valori al di sotto dei livelli di rilevabilità (vedi questo link). Il TMIPH ha in programma di effettuare una trentina di rilevazioni a settimana fino al marzo 2012. La relativa documentazione e' disponibile, al momento solo in lingua giapponese, sul sito web del TMIPH.



        23 novembre 2011

        Troppe cose da fare

        Ministro della pianificazione. Il nuovo premier avrebbe dovuto aprire questo nuovo ministero ed affidarlo a me, tanto io il politico non lo voglio fare e un tecnico lo sono di sicuro. Mi piace pianificare, ovvero cercare di incastrare appuntamenti e impegni come tessere di un puzzle in un calendario già sovrassaturo di cose da fare.

        Sto giocando a questo gioco, quello del pianificatore / prestigiatore, da lunedì scorso, cercando di accontentare le esigenze di tutti i miei colleghi e visto che la scadenza per molte di queste attività è il prossimo venerdì ora mi sento in dirittura di arrivo e anche piuttosto soddisfatto.

        Ma tralasciando le cose serie e concentrandoci su quelle meno importanti, ci sono un paio di cose che vorrei fare e che però non riesco ancora a pianificare.

        Vorrei migliorare l'applicazione web per esplorare la contaminazione alimentare rendendone più veloce il caricamento e diminuendone il foot-print in memoria. Ho un'idea su come fare e richiede di eliminare il precaricamento di tutti i dati utilizzati per l'auto-complete (quella bella funzione che tu inizi a scrivere e lui ti elenca le possibili risposte) e sostituirla con una richiesta ad un database. Tecnicamente non è troppo difficile, ma comporta anche un cambio al modo in cui preparo i dati da caricare nel database pubblico e per farlo vorrei interfacciare python ad un mysql su server remoto.

        Vorrei aggiungere ai grafici dei reattori, la possibilità di guardare anche i dati archiviati, ovvero quelli più vecchi del mese corrente. Questo è tecnicamente ancora più facile, è solo una questione di tempo.

        Devo ancora aggiungere la barra di navigazione a tutti i post su Fukushima, inclusi quelli di approfondimento e quelli di live-blogging che per il momento non ne sono dotati. La presenza della barra dovrebbe rendere più facilmente accessibile la documentazione anche ai visitatori casuali che capitano su una pagina catapultati da una ricerca con Google. E già che ci sono vorrei migliorarne l'apparenza sui browser diversi da Firefox, che per il momento è l'unico che la visualizza a colori e con le sfumature.

        C'è poi tutto il capitolo mobile, la barra di navigazione non è per nulla comoda sul mio Blackberry e mi piacerebbe sapere come appare su altri dispositivi mobili evoluti. Per non parlare poi del grosso problema dei commenti via cellulare, che fin tanto che Blogger non accetterà (ancora) widget Javascript anche nella versione mobile richiedono un trattamento tutto speciale per finire anche nella piattaforma Disqus.

        Perché vi scrivo questa lista? Non tanto per voi, ma per me, per cercare di capire a quale di questi passatempi dare la precedenza senza possibilmente trascurare le cose importanti. A tal proposito, da qualche giorno seguo su Twitter il buon Gerry_Scotti che, oltre ad essere un uomo buono, conclude ogni sua giornata ricordando a tutti di trovare il tempo di vivere!

        22 novembre 2011

        Fukushima: rapporto sulla contaminazione alimentare del 25/11/2011



        Rapporto sulla contaminazione alimentare del 22/11/2011
        Clicca per nascondere/leggere gli aggiornamenti del 22 novembre

        Lista degli alimenti al di sopra dei limiti di legge.
        Otto misure di questa categoria, di cui sei solo di funghi della prefettura di Fukushima, una di the della prefettura di Saitama (Iruma-shi, 1,3 kBq/kg di cesio totale) e una di dodukami essiccato della prefettura di Fukushima (area non comunicata, 3,4 kBq/kg di cesio totale)

        Lista degli alimenti con contaminazione importante.
        Svaraite le misure presenti in questa categoria (151), costituite essenzialmente da funghi, come ormai noto, e da misure di the della prefettura di Saitama. Segnaliamo tuttavia far queste misure una di semi di soya nella prefettura di Fukushima (Sukagawa-shi, 184 Bq/kg di cesio totale) e una misura di yuzu, sempre nella prefettura di Fukushima (Motomiya-shi, 380 Bq/kg di cesio total)

        Alimenti riportati con contaminazione lieve o nulla.
        Cereali, mais e derivati
        Sei misure di grano saraceno sono risultate pulite:
        • Prefettura di Saitama, aree di Miyoshi-machi, Shiraoka-machi, Sugito-machi
        • Prefettura di Chiba, aree di Yachiyo-shi, Narita-shi, Inzai-shi

        Nessuna misura di mais e orzo comunicata.
        Solo 5 misure di riso grezzo, 4 nella prefettura di Fukfuhima (Fukushima-shi, due delle quali leggermente contaminate: 11 e 22 Bq/kg di cesio totale) e una nella prefettura di Saitama (Wako-shi)

        Latte, uova e derivati
        Diverse misure di latte, di cui solo una - indicata nella lista - risultata appena contaminata:
        • Prefettura di Aichi, area non comunicata
        • Prefettura di Akita, area non comunicata
        • Prefettura di Aomori, area non comunicata
        • Prefettura di Chiba, area non comunicata
        • Prefettura di Gifu, area non comunicata
        • Prefettura di Hokkaido, area non comunicata
        • Prefettura di Gunma, area non comunicata
        • Prefettura di Ibaraki, area non comunicata
        • Prefettura di Iwate, area non comunicata
        • Prefettura di Kanagawa, area di Isehara-shi
        • Prefettura di Nagano, area non comunicata
        • Prefettura di Saitama, aree di Kumagaya Cooler Station, Kawagoe Cooler Station (1,6 Bq/kg di cesio totale)
        • Prefettura di Tokyo, area non comunicata
        • Prefettura di Yamanashi, area non comunicata
        Nessuna misura di uova riportata.

        Frutta e verdura
        Nessuna novità sostanziale, segnaliamo pero' in questi rapporti la presenza di molte misure relative alle foglie di the della prefettura di Saitama che, a parte i casi segnalati nelle sezioni precedenti, hanno riportato diverse misure con livelli di contaminazione estesi da 0 fino al limite di 100 Bq/kg che ci siamo posti per questa categoria. E' normale trovare misure di questo tipo, vista la presenza anche di misure al di sopra dei limiti e con contaminazione che chiamiamo "moderata".

        Altre carni (pollame e suini)
        Nessuna misura di pollo o suino riportata in questi rapporti.

        Qui potete trovare i link ai due rapporti completi:

        Rapporto sulla contaminazione alimentare del 25/11/2011
        Clicca per nascondere/leggere gli aggiornamenti del 25 novembre

        E' da sottolineare che in questo rapporto sono riportate molte misurazioni effettuate nei mesi precedenti, che datano fino a luglio 2011. Si tratta soprattutto della prefettura di Aomori.

        Lista degli alimenti al di sopra dei limiti di legge.
        In questa sezionesono presenti, oltre alle solite misure di funghi e carne di cinghiale, una misura di acero essiccato, di cui però la provenienza non è nota (710 Bq/kg di cesio totale)

        Lista degli alimenti con contaminazione importante.
        In questa categoria ritroviamo misure di carne di manzo (fra i 100 e 250 Bq/kg di cesio totale), funghi e diverse misure di prodotti ittici. Una misura di yuzu della prefettura di Chiba (Abiko-shi) è stata riportata a 153 Bq/kg di cesio totale.

        Alimenti riportati con contaminazione lieve o nulla.
        Cereali, mais e derivati
        Due misure di grano nella prefettura di Aomori (Goshogawara-shi e Towada-shi), risalenti al mese di agosto, sono risultate pulite. Altre misure di grano saraceno, sempre nella prefettura di Aomori e sempre risalenti al mese di agosto (Nishimeya-mura, Aomori-shi, Sotogahama-machi), sono risultata pulite. Tre misure recenti di grnao saraceno nelle prefetture di Ibaraki (Ishioka-shi), Shizuoka (Fukuroi-shi) e Gunma (Ota-shi) sono risultate pulite.
        Una misura di mais del mese di agosto nella prefettura di Aomori è risultata pulita. Nessuna misura di orzo comunicata.
        Per quanto riguarda il riso, 12 misure nelle prefetture indicate di seguito sono risultate pulite:
        • Prefettura di Fukushima, area non comunicata
        • Prefettura di Ibaraki, area non comunicata
        • Prefettura di Kanagawa, area di Odawara-shi
        • Prefettura di Miyagi, area non comunicata
        • Prefettura di Shizuoka, area non comunicata
        • Prefettura di Yamagata, area non comunicata


        Latte, uova e derivati
        Ventisette le misure di latte in questo rapporto:
        • Prefettura di Chiba, area di Sammu-shi, Yachiyo-shi, Kisarazu-shi, Kimitsu-shi, Sodegaura-shi
        • Prefettura di Fukushima, area di Iwaki-shi, Minamiaizu-machi, Izumizaki-mura, Aizubange-machi, Koriyama-shi, Ono-machi, Motomiya-shi, Fukushima-shi
        • Prefettura di Iwate, area di Shizukuishi-cho, Kuzumaki-machi, Hachimantai-shi, Ichinohe-machi, Ninohe-shi
        • Prefettura di Miyagi, area di Tome-shi, Osaki-shi, Shiroishi-shi
        • Prefettura di Niigata, area di Niigata-shi, Sado-shi
        • Prefettura di Shizuoka, area non comunicata
        di cui solo due misure nella prefettura di Miyagi hanno riportato lieve contaminazione (2 e 4 Bq/kg di cesio totale)
        Due misure di uova nella prefettura di Aomori risalenti ad agosto sono risultate pulite. Le altre 5 misure recenti sono anch'esse risultate pulite:
        • Prefettura di Aomori, area di Hachinohe-shi, Fujisaki-machi
        • Prefettura di Miyagi, area di Shikama-cho
        • Prefettura di Niigata, area di Murakami-shi
        • Prefettura di Shizuoka, area non comunicata
        • Prefettura di Tokyo, area non comunicata


        Frutta e verdura
        Diverse misure di aglio e arctium nella prefettura di Aomori (risalenti al periodo luglio-settembre) sono risultate pulite.
        Moltissime le misure di verdura nella prefettura di Aomori che, fortunatamente, sono risultate tutte pulite, compresi gli alimenti che avevamo segnalato come più da tenere sotto controllo (mele, pere). Ancora una volta, sono le misure di semi di soya nella prefettura di Fukushima e Tochigi che presentano una lieve contaminazione.

        Altre carni (pollame e suini)
        Tre misure di pollo nelle prefatture di Gunma (area di Shibukawa-shi), eIwate (Kunohe-mura, Ofunato-shi) sono risultate pulite.
        Tre misure di suino nelle prefetture di Fukushima (Nakajima-mura), Gunma (Kiryu-shi) e Hyogo (Tatsuno-shi) sono risultate pulite.

        Qui potete trovare i link ai quattro rapporti completi:
        Clicca qui per il più recente aggiornamento sulla contaminazione alimentare

        Il compleanno d'autunno

        "Papà, hai visto che cadono le foglie? Vuol dire che è autunno ed è il mio compleanno!" È una frase che mi hai ripetuto spesso in questi giorni mentre ti accompagnavo alla scuola materna. Sei il più piccolo di tutta la scuola e solo oggi compi tre anni. Da un po' di tempo ci alleniamo a contarli sulle dita e oggi hai potuto finalmente fare sfoggio della tua età ai  compagni e amici.

        Mi fai impazzire quando di fronte ad una nuova attività mi chiedi: quando divento un po' più grande, posso farla io? Come posso risponderti di no. Oppure quando mi dici di fare attenzione, per esempio ad affettare il salame con il coltello vero ed io che per poco non ci lascio un dito.

        Oggi all'asilo sarà una grande festa perché coincidenza vuole che oltre alla torta con le candeline, alle caramelle e alla coca cola, è in programma la gita nel bosco, per uno spettacolo teatrale sul palcoscenico della natura, con le foglie scricchiolanti per terra, gli alberi spogli e quella foschia mattutina trafitta dai tenui raggi del sole che rendono l'autunno una stagione meravigliosa. Sei un amante della natura, staresti tutto il giorno in giardino o dallo zio con le tue caprette, le anatre e adesso pure le oche. Vai meno d'accordo con le castagne, perché una caduta sui ricci mentre le stavamo raccogliendo ti ha riempito una mano di spine. E che pianti e urla per torglierle!

        Questa sera ti arriverà il regalo di mamma e papà, due Buzz Lightyear, uno vero - come dice tu -, ovvero un pupazzo giocattolo, e uno da montare con i mattoncini Lego. La festa, con i nonni e gli zii, è in programma per sabato, così che avremo più tempo per stare tutti insieme.

        Tre anni sembrano tanti e invece passano in un lampo, sembrava ieri il tuo primo giorno a casa, il tuo primo dentino, il tuo primo compleanno con i tuoi primi passi e adesso è già passato anche il tuo primo giorno di scuola. Ci saranno ancora tante prime volte, tante nuove esperienze e noi ti auguriamo di viverle tutte con quel sorriso con cui ci saluti ogni mattina appena sveglio!

        21 novembre 2011

        Nostalgia da cartone animato

        Rispondo qui all'amico Giorgio che in un suo recente articolo ha parlato dei cartoni animati dei bambini degli anni 70. Io sono nato nella seconda metà di quegli anni e non ricordo cartoni animati, o meglio ho un ricordo di mio nonno - che è morto quando avevo 3 anni - che mi faceva vedere su un vecchio televisore a tre canali in bianco e nero gli episodi di Dolce Remi.

        I cartoni animati che hanno fatto la mia fanciullezza sono però altri e sono decisamente degli anni ottanta. Stiamo parlando di capolavori come Sampei il pescatore con le sue avventure che ogni bambino vorrebbe ripetere. E come dimenticare poi i giganti della robotica giapponese, come il mitico Jeeg Robot d'acciaio? Quante volte l'ho visto sfrecciare con la sua motocicletta e chiedere alla compagna di lanciargli i componenti.

        Adesso di cartoni animati ne faccio quotidianamente un'indigestione. Giacomo, ne ha parecchi preferiti. A partire dal grande schermo, i suoi disegni animati preferiti sono l'orco Shrek, Buzz and Woody della saga di Toy Story e, solo recentemente sotto l'influenza dei compagni d'asilo, anche la fiammante Saetta McQueen di Cars. A metà tra il grande e il piccolo schermo, a farla da padrone è l'inimitabile Handy Manny, l'aggiustattutto, di cui il piccolo Jack ha tutti i personaggi attrezzi. Passando alla Tv, noi dobbiamo ringraziare il digitale terrestre per il canale 43 - Rai YoYo, che trasmette solo programmi sicuri per bambini. A farla da padrone sono il postino Pat e il pompiere Sam, ma ci piacciono molto anche gli episodi di Minuscule (pure il sito è stupendo) e le Fiabe Ungheresi, che di sicuro non sono un cartone moderno, ma che ancora riscuote molto successo. 

        A proposito, potrebbe esserci una nuova invasione di cartoni animati su Facebook, quindi siete doppiamente incoraggiati a fare un viaggio nei vostri ricordi.

        20 novembre 2011

        Un webhosting gratuito con tutto quello che serve

        Vi ho già detto quanto mi trovo bene con 000webhost? Forse sì, ma vale la pena ripeterlo perché ogni giorno che passa sono sempre più soddisfatto dell'ottimo servizio. Non mi hanno pagato per raccontarvi quello che sto per dirvi, sono solo le mie oneste impressioni di un utilizzatore contento. A completare la recensione devo anche dire di non aver mai adoperato altri servizi di hosting gratuito, che magari sono persino migliori di 000webhost; in tal caso, se i lettori volessero indicarmeli, sarò contento di approfittarne.

        Partiamo con il dire quello che è: un servizio di hosting web gratuito ed estremamente versatile. Mette a disposizione di tutti 1.5 Giga di spazio disponibile e 100 GByte di banda al mese che non è una quantità esagerata, ma nemmeno troppo piccola. Ovviamente ci sono delle limitazioni ai contenuti di quello che si può caricare nello vostro spazio web, ma tutte cose ragionevoli, come il divieto di materiale protetto da copyright, o cose simili. Per farla breve, se dovete caricare roba vostra, non ci sono assolutamente problemi.

        L'hosting è basato su Apache con accesso FTP alla propria document root, quindi l'ideale per chi come me ha iniziato il suo viaggio nel web come sviluppatore da una console di linux. L'utente ha accesso ai file .htaccess e può modificarli a suo piacimento a mano oppure utilizzando un'interfaccia grafica dall'area utenti. Per i meno esperti, avere accesso ai file htaccess può sembrare una cosa inutile, invece sono una risorsa importante e potentissima per chi sa come utilizzarli. Il mio consiglio è quello di modificare il vostro .htaccess principale aggiungendo la riga 3 qui sotto.

        # Do not remove this line, otherwise mod_rewrite rules will stop working
        RewriteBase /
        php_value auto_append_file none

        In questo modo eviterete che il web server appenda ad ognuna delle vostre pagine html il richiamo ad uno script che permette a 000webhost di fare delle statistiche sui vostri accessi. Io ho preso questa decisione perché ho affidato la gestione delle statistiche di accesso alle mie pagine a Google Analytics che è di gran lunga meglio di qualsiasi altro servizio che conosco e ritengo inutile averne due.

        A parte questa, non ci sono altre intrusioni nelle vostre pagine: non siete obbligati a mettere banner pubblicitari e potete invece pubblicare la vostra tipo AdSense; verrà mostrata una finestra di pop-up con della pubblicità se e solo se non accederete per lungo tempo alla pagina di gestione del sito. In tal caso 000webhost ritiene che avete abbandonato il sito e che in cambio di mantenervelo in vita, mostrerà un po' di pubblicità.

        Dal lato server

        La prima cosa che uno si domanda è: ma quanto è affidabile? Loro garantiscono un uptime del 99%, onestamente parlando, non posso né confermare né smentire queste performance, quello che so è che non ho ancora avuto problemi di sito non disponibile o cose del genere.

        La seconda cosa che uno sviluppatore si domanda è: ma cosa ci posso mettere sul server? Di Apache abbiamo già detto, a questo si deve aggiungere PHP e MySQL, potrebbe essere meglio, certo, ma per essere gratis credo che sia già un buon inizio. Se volete qualcosa di più, Python per esempio, allora dovete upgradare il vostro account e pagare qualche euro.

        Potete configurare la posta elettronica, sia come alias, sia come vero e proprio mail server, a vostra discrezione e fate attenzione allo spam, perché sarete voi i responsabili. Vi ricordo che potete utilizzare un vostro nome di dominio, oppure ottenerne uno gratuito direttamente da loro; vi sconsiglio questa pratica, perché questi domini sono molto spesso utilizzati per spam e siti inappropriati, quindi potreste finire su una blacklist con il risultato che nessuno dei vostri link verrà abilitato su Facebook ed altri social media.

        Per che cosa va bene

        A mio parere va benissimo se volete costruirvi un vostro sito personale, non deve essere nulla di eccezionalmente grande e complesso, ma diciamo il vostro primo esperimento per iniziare l'avventura come costruttore di web. Potete decidere di installare un sito web già bello che pronto e riempirlo con i vostri contenuti, oppure potete usare il server nudo e puro mettendo insieme ogni singola pagina html a vostro piacimento. Se volete aprire un blog, allora vi consiglio vivamente di affidarvi a qualcosa di già pronto e ben rodato, come la piattaforma blogspot di Google o WordPress, ma in quel caso potrete utilizzare il vostro spazio su 000webhost per salvare i vostri fogli di stile CSS esterni o file con JavaScript.

        Non lo utilizzerei per applicazioni importanti, che necessitano di up-time certificati e con una copertura legale, ma per tutte le altre cose gli darei una possibilità. Vorrei concludere con una delle loro FAQ che ritengo molto illuminante:


        Why your service is free?

        Web Hosting
        We have 3 funding sources: we own a paid hosting company and have strong financial grounds. Our free service is also user donation supported. Each day we receive donations from happy users. Finally, we earn money by offering paid upgrades for those who need more disk space and more advanced services.

        19 novembre 2011

        I neutrini di OPERA restano i più veloci

        Aggiornamento importante: un errore di connessione avrebbe generato un errore nella misura. Ecco la notizia

        Questa mattina ho portato l'auto a far riparare dal mio amico Teo e prima ancora di chiedermi quale difetto avesse, mi ha chiesto a bruciapelo: "Ma allora sti neutrini vanno o no più veloce della luce?" Se un amante della velocità ti fa una domanda del genere, tu non puoi restare nel vago, ma devi spiegare bene. Non credo che il Teo avesse letto la mail che è circolata ieri tra tutti gli utenti del CERN, ma è chiaro che la domanda è molto attuale. Per chi volesse qui il testo integrale della mail:



        OPERA experiment update 18 November 2011

        Following the OPERA collaboration's presentation at CERN on 23 September, inviting scrutiny of their neutrino time-of-flight measurement from the broader particle physics community, the collaboration has rechecked many aspects of its analysis and taken into account valuable suggestions from a wide range of sources. One key test was to repeat the measurement with very short beam pulses from CERN.  This allowed the extraction time of the protons that ultimately lead to the neutrino beam to be measured more precisely.

        The beam sent from CERN consisted of pulses three nanoseconds long separated by up to 524 nanoseconds. Some 20 clean neutrino events were measured at the Gran Sasso Laboratory, and precisely associated with the pulse leaving CERN. This test confirms the accuracy of OPERA's timing measurement, ruling out one potential source of systematic error. The new measurements do not change the initial conclusion. Nevertheless, the observed anomaly in the neutrinos' time of flight from CERN to Gran Sasso still needs further scrutiny and independent measurement before it can be refuted or confirmed.

        On 17 November, the collaboration submitted a paper on this measurement to the peer reviewed journal JHEP. This paper is also available on the ArXiv preprint server.


        Per chi non capisce l'inglese, il testo qui sopra dice più o meno così: dopo la presentazione del 23 settembre scorso, gli scienziati della collaborazione OPERA hanno ripreso in mano le sudate carte e controllato gli aspetti più critici dell'esperimento. In particolare, uno degli aspetti più critici e criticati era il sistema utilizzato per misurare l'istante di partenza. Gli scienziati hanno utilizzato una distribuzione di probabilità basata sulla forma del pacchetto di protoni che vanno a generare i neutrini. Trovate una spiegazione di questo sistema nel post precedente. Un limite grosso e contestato di questa procedura deriva dal fatto che il pacchetto dei protoni è lungo (temporalmente) una decina di microsecondi che sono letteralmente un'eternità comparati ai 60 nanosecondi di vantaggio che i neutrini avrebbero rispetto alla luce.

        Scienziati e acceleratoristi [1] hanno cambiato le carte in tavola ed eliminato questo problema, anziché utilizzare un bunch, questo è il termine tecnico per i gruppi di protoni, lungo 10 microsecondi, ne hanno fatto uno lungo solo 3 nanosecondi e distanziati gli uni dagli altri di 524 nanosecondi. Se 10 microsecondi sono un'eternità rispetto a 60 ns (166 volte maggiore!), 3 nanosecondi sono una frazione piccola di questa differenza (20 volte). In conclusione, se l'errore che tutti stavano cercando era legato a questa procedura, l'anticipo sarebbe dovuto sparire e invece no. La statistica è solo di 20 neutrini, perché in poco più di un mese era difficile fare di meglio, ma l'anticipo sui fotoni è ancora lì.

        Questa volta, la collaborazione, anche se non tutti hanno deciso di firmare l'articolo, ha deciso di inviare un articolo comprensivo anche delle precedenti misure ad una rivista prestigiosa (Journal of High Energy Physics) e referata, il che significa che altri scienziati analizzeranno i dati e tutti gli aspetti che che necessitano chiarimenti, prima di pubblicare il lavoro.

        I nuovi dati non sono però una prova definitiva, l'errore nascosto potrebbe essere in qualche altro subdolo dettaglio che ancora non è stato scovato, un primo spigolo è stato smussato e ora ne restano altri da piallare.

        Cosa dicono gli altri

        Questo nuovo lavoro della collaborazione OPERA arriva dopo che molti gruppi e anche singoli ricercatori hanno pubblicato commenti e osservazioni relative all'esperimento. Una delle più convincenti osservazioni che i neutrini superluminari siano solo il risultato di un errore di misura arriva da un articolo teorico di Cohen & Glashow e da uno sperimentale della collaborazione ICARUS. Questo è un esperimento simile a OPERA, anch'esso installato all'interno del Gran Sasso e che riceve lo stesso fascio di neutrini dal CERN. Loro non si erano mai attrezzati per misurare la velocità dei neutrini, ma hanno applicato la teoria di Cohen e Glashow, che è facile da spiegare. Avete in mente l'effetto Cherencov, quello che colora di blu l'acqua delle piscine dei reattori nucleari? In base a questo effetto fisico, un elettrone immerso in un materiale, come l'acqua, e che viaggia ad una velocità più elevata di quella della luce in quel particolare materiale (questa non è una violazione della relatività generale!), emette un fotone, una particelle di luce, a scapito della sua energia cinetica. Ora se i neutrini fossero superluminari, allora nel percorso da Ginevra al Gran Sasso, sarebbero soggetti ad una variante dell'effetto Cherencov ed emetterebbero coppie di elettroni-positroni diminuendo la loro energia iniziale. I fisici di ICARUS, hanno confrontato l'energia dei neutrini in arrivo al Gran Sasso con quella con cui sono partiti da Ginevra e non hanno trovato nessuna differenza. Per farla semplice, se i neutrini non perdono energia lungo il tragitto, allora non hanno avuto alcun effetto Cherencov e quindi non erano superluminari.

        La risposta potrebbe venire dallo spazio

        La soluzione a questo mistero deve venire da un esperimento differente, una misura indipendente nel senso che è effettuata osservando fenomeni diversi e con fonti di errori sistematici differenti. Ricordate che la prima reazione degli astrofisici era stata che neutrini e fotoni erano arrivati pressoché simultaneamente negli eventi di esplosioni di supernovae, ma un recente articolo, sempre dello stesso Autiero, chiama ancora in causa lo spazio però stavolta a sostegno dell'anomalia. Anziché le esplosioni di stelle, Autiero ha preso in considerazione i Gamma Ray Burst (GRB), ovvero quegli eventi violentissimi in cui raggi gamma di enorme energia arrivano sulla terra da un punto ben preciso dello spazio e per una durata piuttosto breve. Questi raggi gamma, stando ad alcuni modelli (modello fireball) che tentano di spiegare i GRB, dovrebbero essere accompagnati da altrettanti neutrini di alta energia ed esperimenti come IceCube dovrebbero essere in grado di rivelarli, ma finora senza successo. Le possibilità sono due, o il modello dei GRB è completamente sbagliato, oppure i neutrini sono arrivati con anni e anni di anticipo sui fotoni!

        Per il momento abbiamo fatto solo un piccolo passo in avanti, ma gli scienziati hanno una grande costanza e un'infinita pazienza, quindi aspettiamo presto nuove puntate di questo mistero.




        [1] Che sono sempre scienziati, ma che si occupano di far funzionare bene l'acceleratore piuttosto che usarlo per altri esperimenti []