Questa volta sono veramente arrabbiato perché ho rischiato di rovinarmi le vacanze investendo un patrimonio per far spegnere una spia luminosa sul cruscotto della mia Meriva. A peggiorare questo sentimento amaro è la sensazione che l'officina Opel Automax di Olgiate - di cui siamo clienti sin dall'acquisto della vettura - abbia voluto marciarci su, forse a causa dell'approssimarsi del periodo estivo e vista la mia incompetenza nel campo automobilistico.
Ci tengo a sottolineare che questa è una mia impressione personale derivante da un'esperienza reale e che ha rischiato di toccarmi pesantemente il portafoglio. Mi auguro che non tutti i clienti Automax abbiano avuto simili trattamenti, ma il mio consiglio è di fare molta, ma proprio molta, attenzione.
La storia passata
Ma veniamo ai fatti. Venerdì scorso (16 luglio), mia moglie - è lei che lavorando in paese si occupa di portare le auto a riparare - ha portato in
Automax la Meriva per il tagliando periodico.
Nei suoi primi 47mila chilometri di strada, la
Meriva si è sempre comportata benissimo, a parte due piccolissimi nei. Il primo riguarda l'autoradio: ogni tanto capita che accendendo l'auto, l'audio esce orribilmente distorto, ma talmente tanto brutto che non lo si può ascoltare. Devi spegnere la radio, aspettare un po' di tempo, e poi riaccenderla e miracolosamente si sistema tutto. Avevamo chiesto di ripararla, ma dato che il problema si presenta così sporadicamente era di difficile individuazione e non ci era stato risolto. Amen. Il secondo piccolo neo era apparso d'improvviso una domenica mattina di parecchio tempo fa: la spia gialla che segnala un problema con l'ESP (auto che sbanda in un triangolino) si era accesa come sempre all'avviamento, solo che non si era più spenta. Panico! Il lunedì portiamo l'auto - ancora in garanzia - all'Automax e ci dicono di stare tranquilli e pochi minuti dopo ci ridanno la vettura con la spia spenta e senza dover spendere una lira.
Il presente
Domenica scorsa (18 luglio), esattamente 48 ore dal termine del tagliando, il problema della spia gialla si ripresenta identico. Questa volta la prendiamo più tranquillamente, sappiamo che sarà questione di qualche minuto e di una stretta di mano. Lunedì (19 luglio) Francesca riporta l'auto in concessionaria. Purtroppo avendo già chiesto di poter entrare in ritardo al lavoro lo scorso venerdì, questa volta chiede di poter uscire qualche minuto prima, così riesce ad arrivare in officina quando manca un quarto a mezzogiorno. I meccanici avevano già il sapore delle tagliatelle in bocca, quando si sentono raccontare che la spia si è accesa e non più spenta.
La diagnosi è rapidissima. Dicono di aver collegato l'auto al computer e il responso è che un sensore dell'ESP è guasto e che si deve procedere con la sostituzione dell'intero piantone dello sterzo, costo intorno a 1000 euro, ovviamente con la garanzia scaduta. Francesca fa la faccia dura e chiede se non è possibile ottenere almeno un contributo parziale dalla Opel visto che la garanzia è proprio fresca di scadenza. Dicono che ci devono pensare e che la pasta si sta raffreddando.
Nel pomeriggio chiamano per darci una buona e una cattiva notizia. Quella buona è che il piantone ce lo avrebbe passato la garanzia, quella cattiva è che il problema nostro non stava nel piantone, ma in due non meglio precisati sensori che andavano sostituiti (prezzo intorno ai 370 euro). Da notare che non gli avevamo lasciato la vettura e che erano giunti a questa nuova diagnosi, degna del Dr House, semplicemente chiedendo: "La vostra auto ha i comandi al volante per l'autoradio?". Aggiungono che si erano confusi perché in officina avevano un'altra Meriva oltre alla nostra e solo per l'altra era necessaria la sostituzione dello sterzo. Ad ogni modo ci dicono che avrebbero chiesto un contributo all'Opel anche per i sensori e visto che lo avevamo ottenuto per il ben più costoso piantone, c'era da ben sperare.
Martedì mattina richiamano mia moglie. Questa volta c'è solo una, anzi due, brutte notizie. La Opel non ha intenzione di coprire la spesa dei sensori e questi vanno ordinati subito altrimenti avremmo rischiato di andare in ferie con l'auto in avaria. Quando me lo dice rimango molto perplesso. Ci sono tante cose che non mi tornano:
- Un sensore che si guasta due volte, una in garanzia e l'altra no, solo che la prima volta si aggiusta in un minuto.
- La soluzione che prima richiede la sostituzione del piantone e poi solo dei sensori.
- Cosa diavolo c'entrano i comandi al volante dell'autoradio. Sarò anche un incompetente però la cosa puzza di bruciato.
- La storia delle due merive in officina, ma avranno attaccato al computer la mia oppure l'altra?
- Fare tutto subito per evitare ritardi o - aggiungo io - ripensamenti.
Il grande oracolo
Chiedo aiuto al grande oracolo, cioè Google. Trovare l'indicazione giusta non è stato molto facile, ma quando ho visto che era sufficiente digitare fino alla p di "Meriva piantone sterzo" per ottenere centinaia di risultati, capisco che il problema è per lo meno noto in letteratura. Trovo un bel
forum di appassionati di auto e una discussione dal titolo "
MA è POSSIBILE??? sostituire il piantone per un sensore" in cui viene presentata esattamente la mia situazione, sia il problema transitorio in garanzia, sia quello attuale non più coperto. Un utente del forum suggerisce che possa esserci stato un problema con un sensore e che la centralina dell'ESP lo abbia registrato. Anche in presenza di un problema temporaneo, la centralina continua ad indicare un malfunzionamento (spia accesa) fino a quando non viene resettata. Questa è una normale pratica nei sistemi di sicurezza, perché il costruttore vuole essere sicuro che l'automobilista sia consapevole del problema. Lo stesso utente propone anche una soluzione: scollegare la batteria per una mezz'oretta in modo da resettare in maniera brutale lo stato di tutta l'elettronica di bordo. L'utente in panne ha provato e ha pure funzionato.
Tentare non costa nulla, dico io. Prendo una chiave fissa del 10, allento il bullone del collegamento di massa e vado a prendermi un caffe. Passati una ventina di minuti, ricollego la batteria e, indovinate un po'? Funziona anche per me. Spia spenta e problema sparito!
La telefonata
Questa mattina decido di chiamare l'officina e di raccontare la storia, oltre che annunciare formalmente la fine del nostro rapporto. Io sono un incompetente, lo so e non mi vergogno a dirlo, quindi ho bisogno di fidarmi ciecamente di chi mette le mani sulla mia auto. Dopo questa esperienza non ci sono più i presupposti per un rapporto di fiducia. Ma quello che mi da più fastidio, e spero vivamente di sbagliarmi, è che temo ci sia stata da parte loro un po' di malafede, che abbiano voluto approfittarsi della nostra ignoranza in materia e dell'avvicinarsi dei lunghi esodi estivi, oltre che della garanzia scaduta, per fare un lavoretto aggiuntivo. Ripeto spero di sbagliarmi e che si sia trattato di una semplice svista, ma conoscete anche voi il detto:
a pensar male della gente si fa peccato, ma molto spesso si indovina...
Per telefono, mi è stato ripetuto, più volte e ad alta voce, che loro avevano fatto tutto secondo la procedura - inclusa la diagnosi telefonica (!) - che erano stati chiarissimi nel descrivere il guasto e che eravamo noi a non aver capito. Non voglio mettere in dubbio la loro competenza, ma ormai il dado è tratto e da loro la mia auto non la riporterò mai più.
Disclaimer. I toni che ho usato nel raccontarvi questa mia esperienza sono più caldi rispetto alle altre storie raccontate in questo diario, e di questo mi scuso con i lettori. Se per caso capitasse da queste parti qualcuno dell'Automax e si sentisse offeso, mi scuso perché non era questo l'intento del post. Voglio solo essere sicuro che la mia esperienza che a momenti rischiava di costarmi fino a 1000 euro non venga dimenticata e che altri, un futuro, possano trarne dei benefici.