Cerca nel blog

Loading

22 giugno 2013

E' l'acqua contaminata il maggior problema a Fukushima


L'aggiornamento di questa settimana è interamente incentrato sulla discussione di due documenti (uno e due) rilasciati in questi giorni da TEPCO, operatore della centrale, e che descrivono lo stato della qualità dell'acqua di falda ad est dei reattori. Per chi non fosse troppo pratico di punti cardinali e non conoscesse la geografia della centrale, ricordiamo che i quattro reattori della centrale sono disposti in linea (verticale) numerati in ordine crescente da nord a sud. Sul loro lato orientale (a est quindi, o sulla loro destra guardando la cartina) si trovano gli edifici che contengono le turbine e quindi a poca distanza l'acqua del mare del porticciolo della centrale. Questa precisazione è d'obbligo perché non va assolutamente confusa l'acqua di falda a monte dei reattori (ovest o sinistra se preferite) e i suoi livelli di contaminazione trascurabili, con l'acqua di falda a valle (quella al centro del documento in questione) che è sicuramente più contaminata. Un'ultima precisazione di carattere geografico: spesso vediamo rappresentati negli schemi (come quello qui riportato) i reattori allineati orizzontalmente e numerati da sinistra a destra; in quel caso dovete fare lo sforzo di operare una rotazione in quanto il nord risulta sul lato sinistro (vedi freccia).


Nello schema d'apertura c'è un errore di trascrizione all'interno dei fumetti gialli che indicano le posizioni dove in passato sono state identificate grosse perdite di acqua contaminata. Ad essere sbagliato è l'anno, non è il 2013, ma il 2011, a pochissimi giorni dall'inizio dell'incidente (2 aprile 2011 e 11 maggio 2011). Al fine di monitorare lo stato dell'acqua di falda proprio in prossimità del mare, in corrispondenza dei tre pallini arancioni sono state effettuate delle perforazioni profonde 16 metri rispetto al livello del terreno e analizzata regolarmente l'acqua prelevata. L'andamento dei risultati dei test è riportato nella tabella qui sotto.


Ad un primo colpo d'occhio si vede che la presenza di radioisotopi è praticamente limitata a stronzio (Sr-90) e trizio (H-3), mentre tutti gli altri sono vicinissimi se non al di sotto dei limiti di rivelabilità dello strumento. A far scattare il campanello dall'allarme è stato l'aumento importante per questi due isotopi nel periodo che va da dicembre 2012 a maggio di quest'anno. Se da un lato, sappiamo che il trizio non rappresenta un grosso problema dal punto di vista dell'impatto sull'ambiente e sull'uomo, il discorso è differente per lo stronzio. Ancora più importante è capire la causa  di questa variazione in modo da individuare l'origine di questa nuova perdita di materiale radioattivo in modo da limitare danni peggiori.

Per il momento la variazione sembra essere limitata al punto di osservazione 1, mentre per gli altri due la situazione è stabile. La spiegazione che TEPCO con l'aiuto di un gruppo di esperti si è data è che parte dell'acqua altamente contaminata che è fuoriuscita nella perdita del 2011 sia rimasta intrappolata sotto terra e che adesso lentamente stia muovendosi nel terreno. L'assenza di cesio, che pure era presente in enormi concentrazioni in quell'acqua, è da ricondursi alla sua scarsa mobilità nel terreno, mentre il trizio, che dal punto di vista chimico è idrogeno ha una mobilità molto più elevata. Anche lo stronzio è leggermente più mobile del cesio. In base a studi effettuati a seguito dell'incidente di Chernobyl e delle esplosioni nucleari si è constatato che gran parte del cesio è rimasto bloccato nei primi 5 cm di terreno e che non ha mai superato i 30 centimetri. Per lo stronzio (link) si stima che il 95% si fermi nei primi 30 cm di terreno. Quindi se esiste questa sacca di acqua accumulata deve trovarsi particolarmente vicina al carotaggio in modo da permettere allo stronzio di arrivare, ma sufficientemente distante per il cesio e visto che le distanze percorse da cesio e stronzio sono di poco differenti la zona in cui cercare l'accumulo non è particolarmente vasta.

Per questo motivo TEPCO ha intensificato subito i controlli, sia dal punto di vista temporale, sia geografico aggiungendo altri 4 punti di osservazione intorno al numero 1. E sta programmando di cementificare tutti i canali di drenaggio generalmente riempiti di ghiaia nei dintorni.

La paura più grande, non è tanto questo ulteriore rilascio in mare di trizio, ma che possa essere cambiato qualcosa nel delicato equilibrio che esiste tra il livello dell'acqua contaminata che si accumula negli interrati delle turbine e l'acqua di falda. Fino ad oggi si è sempre riscontrato l'effetto contrario, ovvero che il livello di falda fosse più alto e che quindi entrasse a mischiarsi con quella accumulata. Questo evento potrebbe aver segnato l'inversione di tendenza con un abbassamento della falda e una conseguente fuoriuscita di acqua contaminata. Se questa fosse la causa, allora bisogna subito aumentare la portata della rimozione dell'acqua contaminata dagli interrati, e questo è possibile se i sistemi di decontaminazione hanno capacità disponibile al trattamento.

La situazione dell'acqua contaminata è estremamente difficile, lo ripetiamo da parecchi mesi. E' dal termine della roadmap (gennaio 2012) che è chiaro come il punto più critico di questo incidente non era più il raffreddamento dei noccioli, ma la gestione dell'enorme massa di acqua contaminata. Per noi la soluzione resta una sola, anche se non proprio perfetta, rappresenta sicuramente una delle meno peggio. Raffreddare i noccioli usando acqua pescata e filtrata direttamente dagli interrati; i livelli di contaminanti ivi presente è ora sufficientemente basso da permettere questo passaggio veloce. Allo stesso tempo rimuovere acqua contaminata da mandare a decontaminare attraverso i sistemi già installati e per bilanciare la diminuzione di livello si deve procedere con l'abbassamento di falda di cui già più volte abbiamo parlato. La ragione per cui è la soluzione meno peggio è che si produrranno nuove emissioni, perché l'acqua ripulita da ALPS, anche se contenente trizio dovrà venire rilasciata (in atmosfera o in mare) per evitare di ricoprire tutta la centrale con cisterne che prima poi andranno a perdere comunque.

La situazione dell'acqua

Concludiamo con i numeri dell'acqua contaminata e ricordando che il test a caldo del sistema A di ALPS è stato arrestato a causa di una microperdita (qualche goccia) da una cisterna, mentre una ben più grave fuoriuscita di acqua (intorno a 300 litri) ha coinvolto uno dei sistemi di rimozioni di sali per osmosi inversa. Non è la prima volta che questi sistemi con membrana osmotica soffrono di perdite importanti, sarebbe il caso di indagarne le cause per evitare il riprodursi di queste situazioni. Nella tabella qui sotto il riassunto della situazione dell'acqua contaminata preso dal bollettino emesso il 19 giugno.


Settimana precedentePrevisione per questa settimanaSettimana presentePrevisione per la settimana successiva
Acqua nei reattori + turbine75 10074 80074 80074 800
Acqua nello stoccaggio18 64018 94018 70019 000
Totale 93 74093 74093 50093 800

Clicca qui per il più recente aggiornamento tecnico su Fukushima

Chiunque può lasciare commenti su questo blog, ammesso che vengano rispettate due regole fondamentali: la buona educazione e il rispetto per gli altri.

Per commentare potete utilizzare diversi modi di autenticazione, da Google a Facebook e Twitter se non volete farvi un account su Disqus che resta sempre la nostra scelta consigliata.

Potete utilizzare tag HTML <b>, <i> e <a> per mettere in grassetto, in corsivo il testo ed inserire link ipertestuali come spiegato in questo tutorial. Per aggiungere un'immagine potete trascinarla dal vostro pc sopra lo spazio commenti.

A questo indirizzo trovate indicazioni su come ricevere notifiche via email sui nuovi commenti pubblicati.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...