Dalle immagini che in tempo reale ci arrivano dalla webcam posizionata all'interno della centrale di Fukushima si nota che i lavori si stanno concentrando sull'unità 4, con un balletto di gru e di macchinari pesanti che gli girano intorno. Se una buona parte degli operai sono occupati in queste operazioni di preparazione all'installazione della struttura protettiva per l'unità 4, un'altra buona fetta è impegnata nella costruzione del nuovo sistema per la decontaminazione multi-isotopo per l'acqua.
L'acqua contaminata, presente in abbondanza sul sito della centrale in varie strutture di contenimento, era ed è un punto cruciale nella gestione della quotidianità di questo incidente. A provarlo, non ci sono solo le centinaia di cisterne che sono state installate, o la tabella comparativa con l'evoluzione nel breve termine della situazione, ma anche il fatto che gli operatori preferiscano rinunciare ad un po' dell'acqua di raffreddamento dei reattori, piuttosto che generare altra acqua contaminata da trattare in seguito. Durante questa settimana, le portate del raffreddamento dei reattori 2 e 3 sono state diminuite di circa mezzo metro cubo all'ora ciascuno per un risparmio di poco più di 1 metro cubo all'ora. Questo metro cubo è da confrontarsi con i 40 m3/h di capacità di trattamento di SARRY e degli ulteriori 20 del sistema Kurion. Dai grafici riportati qui sotto, notate come in entrambi i casi, ad essere stata diminuita è la portata attraverso il core spray, ovvero il sistema più efficace per il raffreddamento della parte alta del vessel e del combustibile.
Oltre a risparmiare acqua, ridurre la portata significa anche diminuire la quantità di rifiuti secondari (filtri, torri eccetera) prodotti dai sistemi di decontaminazione e che necessitano di uno stoccaggio in sicurezza.
Situazione dell'acqua
Viene quindi spontaneo domandarsi come sia la situazione dell'acqua contaminata; la fotografia più aggiornata che abbiamo è datata 14 agosto ed è contenuta in questo documento che cerchiamo di riassumere con la tabella qui sotto e lo schema a lato. Sono quasi 170 mila, 3 mila in più rispetto alla scorsa settimana, le tonnellate dell'acqua che abbiamo soprannominato "parzialmente decontaminata". A questa è stato efficacemente levato il cesio, presente in tracce minime se non addirittura assente, dai due sistemi (SARRY e Kurion). Restano però presenti altri isotopi, in particolare i beta emettitori, fino ad anche 100mila Bq/cm3.
Il motivo per cui quest'acqua parzialmente decontaminata non viene utilizzata direttamente per raffreddare i reattori è la necessità di rimuovere i cloruri contenuti per evitare che le strutture metalliche si possano rovinare ulteriormente. Analogamente, l'acqua ripescata dagli interrati degli edifici dove si accumula necessita di essere ripulita prima di essere utilizzata: i tecnici sono forse più spaventati dalla presenza di corrosivi rispetto ai contaminanti, che continuano a scendere come dimostrato da questa tabella.
Settimana precedente | Previsione per questa settimana | Settimana presente | Previsione per la settimana successiva | |
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Acqua nei reattori + turbine | 82 000 | 84 100 | 83 400 | 82 900 |
Acqua nello stoccaggio | 21 870 | 18 660 | 18 370 | 18 820 |
Totale | 103 870 | 102 760 | 101 770 | 101 720 |
La previsione della settimana è stata raggiunta e migliorata di oltre mille tonnellata, mentre la previsione per la prossima settimana è praticamente invariata rispetto ai livelli attuali.
Piccoli incidenti
Riportiamo anche tre piccoli incidenti avvenuti in questa settimana. Il primo riguarda il guasto ad una pompa per il sistema di aspirazione dell'aria dalle torri esauste per l'eliminazione del cesio. Questi elementi vengono stoccati all'interno di un edificio e il gas contenuto all'interno delle cisterne viene estratto per evitare che si accumuli l'idrogeno eventuale prodotto dalla radiolisi (scissione della molecola dell'acqua a causa delle radiazioni). Non si sta parlando di grandi quantità di idrogeno, nemmeno paragonabili a quelle che hanno prodotto le esplosioni agli edifici dei reattori, ma è più che altro una precauzione sul medio-lungo periodo. Questa pompa ha iniziato a buttare fumo bianco e si credeva potesse prendere fuoco. E' stata arrestata e sostituita. Il guasto potrebbe derivare dal surriscaldamento del motore che è inserito in una scatola per proteggerlo dall'acqua piovana.
Gli altri due piccoli incidenti riguardano perdite d'acqua. Entrambe sono state confinate all'interno delle strutture apposite di contenimento e quindi non hanno potuto inquinare il mare. La prima, avvenuta sulla linea di trasferimento dell'acqua dall'edificio turbine 4 coinvolge uno dei tubi corrugati proprio in fase di sostituzione. La seconda, invece, riguarda il sistema ad osmosi inversa numero 3, dove un grosso giunto metallico (vedi foto) si è rotto provocando la fuoriuscita dell'acqua già trattata.
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