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24 marzo 2012

Termometri alternativi per il reattore 2 di Daiichi


Più volte abbiamo sottolineato l'importanza di avere sensori di temperatura affidabili installati all'interno dei reattori perché è solo grazie a queste misurazioni che è possibile estrarre delle informazioni, seppur parziali, delle condizioni all'interno del nocciolo severamente danneggiato dall'incidente.

La moria di sensori che ha caratterizzato il reattore 2, oltre a far crescere i dubbi circa l'effettiva stabilità del combustibile nucleare, ha anche, giustamente, messo in allarme sia TEPCO sia altri importanti organismi internazionali sulla possibilità di mantenere in vita questi sensori nei prossimi anni che ci separano dal decommissioning definitivo del sito.


Per questo motivo sono stati inviati operatori all'interno dell'edificio del reattore 2 con lo scopo di identificare alcune penetrazioni, ovvero dei condotti che permettono di accedere all'interno del contenimento primario (PCV) e del vessel di pressione (RPV), in cui far passare delle nuove termocoppie. All'interno dei queste conduttore, in genere ci sono dei cavi collegati con altri sensori di varie tipologie che in questa situazione d'emergenza possono essere sostituite con termocoppie in grado di rimpiazzare i sensori guasti.

Sono state individuate 6 aree di interesse (PDF) sia sul piano terreno, immagine di sinistra, sia sul primo piano, immagine a destra. Attenzione che in Giappone è usanza chiamare primo piano il piano terra e che nel documento di TEPCO c'è un errore perché il secondo piano è identifica come primo.





Purtroppo i livelli di radioattività nei punti di lavoro sono piuttosto elevati tranne che per il punto D, dove il rateo di dose massima è di 3 milliSv/h, valore più basso rispetto ai precedenti. Il punto D rappresenta la sala TIP di cui avevamo già menzionato nell'aggiornamento precedente e potrebbe essere una valida alternativa perché si dovrebbe poter raggiungere persino l'interno del vessel di pressione.


In condizioni normali questi sensori TIP utilizzano un rivelatore di neutroni (camera a fissione) per misurare il flusso di neutroni all'interno del nocciolo passando attraverso alcuni canali predisposti per questa operazione. Durante il normale funzionamento, i sensori sono retratti e posizionati all'interno di strutture schermate (la camera a fissione si attiva subito dopo il primo inserimento) in un locale attiguo al contenimento primario. Per raggiungere il vessel utilizzano gli stessi condotti dei LPRM di cui purtroppo avevamo già avuto informazioni negative verso la fine di ottobre. Vedremo quali saranno le scelte degli operatori circa la selezione della penetrazione da utilizzare.

Situazione dell'acqua

Una settimana tranquilla per il sistema di decontaminazione che ha potuto lavorare secondo i ritmi stimati e il risultato si vede nel fatto che il volume totale di acqua contaminata è sceso di quasi 2 mila tonnellate, circa mille in più rispetto alle previsioni (PDF). Per la settimana entrante la previsione è ancora più ottimista con una riduzione che si avvicina a 3 mila tonnellate. E' altrettanto imponente la quantità di acqua denominata "concentrated salt water" ovvero lo scarto del sistema ad osmosi inversa in attesa di essere processato dai sistemi evaporativi. Questa tipologia di acqua, che oltre a contenere sali minerali in alta concentrazione contiene anche tutti i radioisotopi differenti dal cesio che non vengono rimossi da Kurion e Sarry, occupa un volume di quasi 110 mila tonnellate. Non ci è dato sapere a quale ritmo vengono fatti lavorare i vari sistemi evaporativi; nell'aggiornamento quotidiano si dice che vengono operati ad intermittenza in funzione dei vari livelli di acqua. Osservando lo schema qui a lato si nota che i sistemi evaporativi prendono acqua da trattare dalle 110 mila tonnellate di cui sopra e l'acqua pulita che producono va nella "Freshwater receiving tank" attualmente al 30% di occupazione e l'acqua di scarto va nel "Concentrated waste liquid storage tank" attualmente al 57% di riempimento. A fronte di questi numeri pensiamo si potrebbe o aumentare la portata dei sistemi evaporati o di installarne di nuovi. Ricordiamo che la freshwater receiving tank è il serbatoio da cui viene iniettata acqua nei reattori e quindi, significa avere più acqua per raffreddare.


Settimana precedentePrevisione per questa settimanaSettimana presentePrevisione per la settimana successiva
Acqua nei reattori + turbine80 40080 70080 20079 500
Acqua nello stoccaggio23 47022 15021 71019 460
Totale 103 870102 850 101 91098 960

Clicca qui per il più recente aggiornamento tecnico su Fukushima

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