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25 febbraio 2012

Robot subacquei per riparare i reattori di Fukushima


Una settimana piena di avvenimenti nella centrale di Fukushima a partire dalla seconda visita aperta ai giornalisti all'installazione di un piccolo inceneritore per lo smaltimento di rifiuti non contaminati, dai test preliminari per la deposizione di un fissante sul fondo del canale antistante ai reattori ad altri problemi per i termometri del reattore 2. Cerchiamo di analizzarli tutti a partire proprio dall'ultimo punto.

Non c'è pace per il reattore 2

Il titolo dell'aggiornamento della scorsa settimana recitava "Un sensore guasto per il reattore 2" e sembrava aver messo una pietra sopra al problema che si era scatenato all'inizio del mese con una delle sonde che misurano la temperatura della parte bassa del vessel di pressione che aveva fatto segnare prima un lieve aumento in contrasto con le sonde vicine che erano praticamente costanti per poi invece saltare a temperature superiori ai 300 gradi e infine precipitare sotto zero. TEPCO ha analizzato il sensore e lo ha giudicato rotto. Il nostro commento è stato che evidentemente il sensore non poteva dare un'informazione fisica affidabile essendo in aperta contraddizione con le rivelazioni vicine.


Anche IAEA, si è espressa con la massima cautela a proposito di questo sensore nel loro rapporto mensile sulla situazione a Fukushima pubblicato il 23 febbraio.


IAEA comments on the temperature increase monitored inside Unit 2 

The TEPCO assessment concludes that the temperature increase observed at one point near the bottom of the RPV most probably results from an instrumentation failure. The IAEA Safety Assessment and Evaluation Team considers this conclusion likely to be correct.

Nevertheless, it is prudent to take into account the possibility that the temperature measurements at the bottom of the RPV may have been correct in the recent past. The most common thermocouple failure modes result in low readings. Furthermore, the RPV bottom head temperature is only one of several temperature measurements that began to behave differently on 27 January. These readings and their trends might reflect a modification in the cooling paths in the reactor. This possibility should be further monitored and investigated.

Upscale failures of thermocouples can result from environmental effects. Consequently, if the bottom head thermocouple failed, additional failures may be expected over time. Furthermore, some thermocouples already seem to be failing down scale. Therefore, the IAEA Safety Assessment and Evaluation Team recommends that alternative measures to confirm continued uniform cooling of core debris should be considered.

Finally, the TEPCO assessment concludes that there has been no re-criticality based on available measurements in gas samples taken from the Primary Containment Vessel (PCV).
The IAEA Safety Assessment and Evaluation Team agrees with this conclusion, but recommends that evaluating PCV gas samples be continuously taken and evaluated.


Un breve riassunto in italiano a favore di chi non conosce l'inglese: IAEA fa osservare che in generale le termocoppie si guastano fornendo un valore di temperatura nullo o molto basso. Inoltre la sonda incriminata è solo una di alcune che hanno iniziato a segnare valori strani a partire dal 27 gennaio e che quindi non si può escludere che gli andamenti riflettano cambiamenti nel modo e nell'efficienza con cui l'acqua raffredda il corio. IAEA aggiunge che guasti con letture verso l'alto sono in genere prodotti da cause ambientali, leggi umidità e radiazioni, quindi non è da escludere che altri sensori possano nel prossimo futuro presentare difetti simili e di fatto lasciare gli operatori della centrali privi di un parametro importante del reattore. Il messaggio si conclude con l'accordo degli esperti dell'agenzia che non ci sia stata criticità, e suggeriscono di continuare a monitorare i gas nobili, cosa che in effetti stanno facendo.

Nemmeno il tempo di presentare il rapporto IAEA, che la seconda sonda inizia a guadagnare qualche grado rispetto alle altre. L'aumento in sé di temperatura non era stato visto come un problema perché avendo iniziato a diminuire la portata del raffreddamento ci si aspettava un conseguente aumento di temperatura, ma l'aumento di quella sola sonda ha fatto destare sospetti.



Il grafico qui sopra, che si aggiornerà automaticamente appena ci saranno nuovi dati presenta le nuove misure. TEPCO ha ripreso immediatamente a pubblicare i dati con frequenza oraria. La linea rossa, con il suo massimo nella notte del 24/2 è appunto la sonda numero due installata sulla parte bassa del vessel di pressione. La curva blu scura (RPV_BOT_0) manca perché è quella del sensore guasto. Le curve denominate SKIRT sono quelle dei sensori posizionati sul supporto del vessel di pressione, approssimativamente ad 1.5 m più in basso rispetto ai sensori BOT. Notate come la curva verde sia molto più rumorosa delle altre ed è quella che è installata proprio in corrispondenza del sensore RPV_BOT_0.

TEPCO ha subito effettuato test elettrici sulla sonda RPV_BOT_135 riscontrando un aumento della resistenza rispetto alla precedente misurazione, ma il sensore è al momento da considerarsi buono e le misure affidabili.

Questa mattina (25/2) non sono stati presentati ancora i dati con frequenza oraria, nemmeno sulla versione giapponese del sito. L'unico aggiornamento che abbiamo trovato è una richiesta di informazioni da parte di NISA a riguardo a cui TEPCO a risposto solo in Giapponese. Al momento in cui scriviamo la situazione è interlocutoria, visto che la curva rossa tende a scendere, vedremo se andrà a normalizzarsi come le altre nelle prossime ore. Se così fosse, allora sarebbe la prova evidente di quanto messo in luce anche dall'agenzia di Vienna ovvero dei differenti percorsi dell'acqua di raffreddamento.

Bloccare il fondo del mare

L'altro aspetto di cui vogliamo occuparci oggi è l'inizio delle attività preposte alla stesura di uno strato di contenimento sul fondo del mare nella zona interna al canale dei reattori dall'1 al 4 e di fronte al 5 e al 6 più a Nord.

L'idea è la seguente: visto che ci sono stati due grossi sversamenti di acqua contaminata in passato (guarda tabella con le quantità nell'aggiornamento del 22 maggio 2011), un'importante quantità di cesio e stronzio radioattivo si è concentrata all'interno del canale. Con il passare del tempo, i contaminanti sono precipitati sul fondale e ora l'acqua si è pulita rispetto al fondo (dati di oggi e archivio). C'è però il rischio che a causa dei lavori che sono in corso e che diventeranno sempre più importanti per la costruzione del muro a protezione del mare, questi contaminanti possano tornare in sospensione in acqua e in parte uscire in mare.

Lo scopo verrà raggiunto con una speciale imbarcazione che depositerà due differenti strati di materiali di contenimento. Il primo più simile alla sabbia servirà proprio a fissare gli elementi sul fondo, mentre il secondo, più spesso e più simile al cemento bloccherà il tutto in modo permanente. In settimana è avvenuta la posa su una superficie di prova per verificare l'effettiva tenuta, sperimentata solamente in laboratorio per il momento, per poi procedere su larga scala a partire dal canale 1-4.

Nella discussione nei commenti dei nostri lettori innescata dalla pubblicazione di questo piano dell'opera sono emerse perplessità riguardanti l'utilità di questa copertura e anche del muro a protezione dell'acqua. Quello che è certo è evitare ulteriori immissioni di contaminanti nel sistema marino.

Robot per riparare i contenimenti

Parliamo ora un po' al futuro. Nel giro di dieci anni, stando al piano del medio e lungo termine si dovranno iniziare le operazioni di rimozione del combustibile fuso dai reattori, ma il primo passo necessario è quello di poter allagare PCV e RPV. Quest'ultima operazione potrebbe risultare impossibile se non si riuscirà prima a chiudere le perdite che causano la fuoriuscita di acqua dal contenimento primario verso l'edificio del reattore e di quello turbine.  TEPCO sta seriamente valutando la possibilità di utilizzare dei robot subacquei da impegnare nell'ispezione dei locali interrati per individuare le perdite. Lo stesso robot, dotato di strumenti telescopici potrebbe anche ispezionare all'interno del contenimento primario.

La situazione dell'acqua contaminata

Concludiamo l'aggiornamento di questa settimana, con la consueta tabella riassuntiva della situazione dell'acqua stoccata. Il margine di miglioramento rispetto alla scorsa settimana è stato molto risicato anche a causa della portata elevata al reattore 2 e la previsione parecchio sbagliata.


Settimana precedentePrevisione per questa settimanaSettimana presentePrevisione per la settimana successiva
Acqua nei reattori + turbine76 85077 08078 20076 800
Acqua nello stoccaggio15 95014 03014 41013 740
Totale 92 80091 110 92 61090 540


Clicca qui per il più recente aggiornamento tecnico su Fukushima

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