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16 agosto 2008

L'altra faccia della spirale


Titolo: L'altra faccia della spirale
Autore:
Asimov, Isaac
Ambientazione:
Nella nostra galassia, nel lontano futuro.
Giudizio:
Buono

Commento: Bella conclusione della trilogia della galassia. Con un ritmo un po' piu' lento dei precedenti due capitoli, l'altra faccia della spirale tiene incollato il lettore alle sue pagine facendo aumentare la suspence circa l'esistenza e l'ubicazione della seconda fondazione.


(ATTENZIONE: nel seguito viene rivelata parte della trama)

I veri protagonisti di questo terzo ed ultimo capitolo sono gli abitanti della Seconda Fondazione. Questa seconda fondazione era stata creata dallo stesso Seldon, contemporanemente alla prima, ma con uno scopo ben diverso. Non si sarebbe dovuta occupare del progresso dell'umanita' nell'ambito delle cosidette scienze fisiche, ma in quello delle scienze mentali, ovvero nelle enormi capacita' comunicative che gli uomini spesso non coltivano e non sanno neppure di avere. Inoltre gli uomini della Seconda Fondazione, sono gli unici a conoscenza della psicostoriografia e anche i soli a poter davvero seguire il progresso del Progetto Seldon.

La prima fondazione e' stata sconfitta dal Mule e il Progetto Seldon sembra ormai definitivamente perso. Il motivo e' che il Mule non e' un umano, ma un mutante in grado di controllare le menti e l'emozioni degli altri proprio come i membri della seconda fondazione sanno fare. La presenza del Mule nel corso della storia non poteva essere prevista e tanto meno il suo spregiudicato comportamento da conquistatore. Solo grazie al prezioso intervento di alcuni uomini della seconda Fondazione, il Mule viene sconfitto e si riaprono le speranze per la Prima Fondazione. Questo evidente intervento della seconda fondazione rende pero' ancora piu' critico il percorso del Progetto Seldon. Gli abitanti di Terminus infatti sono divisi in due fazioni in contraddizione: ci sono quelli che confidano ciecamente negli abitanti della seconda fondazione per l'adempiersi del Progetto e quelli che invece li ritengono un grosso pericolo perche' credono di essere loro gli unici a poter fare nascere il secondo Impero nei prossimi secoli.

L'atteggiamento della seconda fondazione e' molto piu' cauto. La loro missione e' quella di aiutare lo sviluppo temporale del progetto introducendo il minor numero possibile di variazioni dal piano originale. A loro non interessa essere i fondatori del secondo impero, interessa soltanto che l'umanita' esca da questo periodo di barbarie nel tempo prestabilito di mille anni. Su Terminus, intanto scoppia la paura nei confronti di questi scienziati mentali in grado di condizionare il pensiero umano. Tutti si sentono in pericolo e, come gia' successo nel secondo volume della saga, inizia una disperata ricerca del pianeta dove si nasconde la Seconda Fondazione.

Il finale e' veramente emozionante. Nel giro di poche pagine, il lettore e' portato a credere che la sede della seconda fondazione sia su alcuni dei pianeti che ormai ha imparato a conoscere: inizialmente gli viene fatto credere che la Seconda Fondazione non esiste proprio, poi che ha sede su Kalgan, il pianeta dei divertimenti situato solo a 50 parsec da Terminus, in fine, e' portato a credere che la sede sia proprio su Terminus e che le due fondazioni abbiano convissuto in segreto fin dalla loro creazione. In realta' nessuna di queste ipotesi e' quella vera, ma questo non importa, perche' i moderni psicostoriografici hanno calcolato che con questa convinzione in mente, le probabilita' del progetto Seldon tornano a diventare molto alte.

Volete sapere dove veramente si trova la seconda fondazione? Il consiglio e' quello di leggere le ultime pagine del libro, ma se volete provare ad indovinare vi do qualche suggerimento. In una galassia a spirale, dove tutti i bracci portano al centro della galassia, qual e' l'opposto della periferia? Si' e' proprio come state pensando e come dice un antico proverbio galattico: tutte le strade portano a Trantor!

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