
Il primo fatto importante è che TEPCO, nella speranza di fare chiarezza ha ampliato il sito web organizzando una pagina da cui sono accessibili, con una certa logica, le informazioni riguardanti la gestione dell'acqua. Il nostro consiglio è quello di iniziare con i tre documenti rilasciati il 26 agosto e che attualmente compongono la sezione di overview, iniziando da quello che descrive la situazione attuale. In particolare si focalizzano su due problemi: quello che l'acqua di falda arriva in mare contaminata, forse a causa della presenza di sacche di acqua altamente radioattiva accumulata durante i grandi rilasci della primavera del 2011; l'altro, molto più mediatico, ma marginale rispetto al precedente, sono le perdite dalle cisterne imbullonate di cui abbiamo parlato la scorsa settimana.
Il passo successivo è quello di dare uno sguardo al documento cosiddetto fondamentale, ovvero che descrive la strategia, in parte già approvata in precedenza per la gestione dell'acqua, con la realizzazione di due barriere fisiche sul lato oceano: un muro in cemento all'interno del porticciolo e una barriera di ghiaccio tra i reattori e il muro nel mare. Ci sarà anche una barriera, dinamica questa volta, sul lato monti, costituita dall'abbassamento dell'acqua di falda. TEPCO, ribadisce, con ragione, che abbassare la falda, ovvero pescare l'acqua a monte e inviarla nell'oceano senza farla contaminare, è un punto tanto fondamentale tanto quanto il muro di ghiaccio in quanto agisce direttamente sulla sorgente dell'acqua. Quindi, riassumendo le misure fondamentali che in parte sono già state realizzate sono tre:
- Un muro impermeabile in muratura nel porto, iniziato nel maggio 2012 e di cui si prevede la conclusione nel settembre 2014
- Un muro di ghiaccio da realizzare intorno ai reattori ancora da iniziare, tecnica molto innovativa, mai provata in una situazione simile.
- Un ulteriore abbassamento di falda utilizzando i pozzetti di ispezione posizionati intorno ai reatti e agli edifici. Diciamo ulteriore perché si deve andare a sommare all'abbassamento importante effettuate con il sistema già realizzato.
Tre sono anche le misure per la gestione dell'emergenza
- La prima è la bonifica del terreno e delle fondamenta intorno agli edifici. Il lato mare del reattore 1 è già stato ultimato e adesso si sta lavorando al lato monti. Contestualmente si sta pompando l'acqua di falda contaminata a valle per evitare che arrivi al mare.
- Il secondo punto è lo svuotamento di queste sacche di acqua contaminata. TEPCO ha individuato alcuni punti dove questa potrebbe essere fermata, ora vanno svuotati e messi in sicurezza in modo da evitare situazioni simili in futuro.
- Il terzo punto, che a nostro parere è sì d'emergenza ma deve essere visto come una misura a lungo termine, è l'abbassamento di falda di cui abbiamo già accennato.
L'applicazione di questi sei punti dovrebbe portare ad una situazione più gestibile, ma ancora complicata. Si tratta solo di una tappa che permetterà di riprendere fiato e di affrontare con un briciolo più di tranqullità quanto segue: ovvero la termodistruzione delle svariate centinaia di migliaia di tonnellate di acqua di rifiuto (non tutta altamente radioattiva) presenti sul sito. Come già detto in precedenza, è ora di passare all'azione e ci potranno essere delle scelte difficili da prendere, in cui si dovrà scegliere il meno peggio. Scegliere il meno peggio sarà comunque meglio di non scegliere e lasciare che il peggio si realizzi da solo.
Consigliamo anche di dare una sbirciata alla sezione FAQ per risolvere i dubbi più comuni.
La situazione dell'acqua
Concludiamo con i numeri dell'acqua contaminata fotografati nel bollettino emesso il 4 settembre.
Settimana precedente | Previsione per questa settimana | Settimana presente | Previsione per la settimana successiva | |
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Acqua nei reattori + turbine | 76 200 | 75 000 | 75 500 | 73 700 |
Acqua nello stoccaggio | 16 270 | 17 810 | 16 660 | 18 290 |
Totale | 92 470 | 92 810 | 92 100 | 91 990 |
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