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Impianto per il pompaggio dell'acqua a valle dei reattori |
L'aggiornamento di oggi, l'ultimo prima della mia partenza per le vacanze e quindi una breve pausa in questi articoli periodici, vuole essere una sorta di riflessione sulla delicata questione della gestione dell'acqua. Sia chiaro, la tanta acqua accumulata nella centrale di Fukushima è si un problema, ma più che altro gestionale non tecnicamente difficile. Voglio dire che la movimentazione e lo stoccaggio di acqua sono opere civili che si fanno da centinaia di anni. La decontaminazione, intesa come la rimozione della radioattività, è assolutamente fattibile, più o meno come si rende potabile l'acqua che arriva ai nostri rubinetti. La gestione dei rifiuti secondari radioattivi prodotti durante la decontaminazione sono un affare di cui l'industria nucleare si occupa sin dalla sua nascita. La grande quantità rende più complessa la gestione, ma come dicevamo è solo un problema di gestione; un conto è gestire mille litri un conto è gestire 300 mila tonnellate. La scusante della fretta causa emergenza, mi dispiace per TEPCO, ma non esiste più, non ce n'è più motivo.
Questa settimana TEPCO ha
iniziato il pompaggio dell'acqua di falda a valle dei reattori, per evitare che questa scavalchi il muro "chimico" realizzato recentemente e finisca in mare. Quest'acqua viene mandata in cisterne per poi essere trattata. Ma, ci dispiace dirlo, è l'ennesimo tappabuchi. Da parecchie settimane continuiamo a ripetere come una litania che bisogna prendere il toro per le corna e affrontare il problema all'origine e non ricorrere continuamente a cerotti e fasciature. Ripetiamolo ancora una volta:
primo, abbassare l'acqua di falda a monte, bypassando l'area occupata dai reattori e scaricando a mare, dopo una verifica che l'acqua sia pulita, o almeno sotto i limiti di balneabilità (10 Bq/L di cesio totale).
Secondo, anzi contemporaneamente, serve abbassare il livello dell'acqua nei locali interrati per evitare che ci sia un reflusso di questa che è seriamente contaminata. Questa sì che va trattata.
Terzo bisogna semplificare la logistica e iniziare a liberare tutta l'acqua trattata ora presente sul sito in modo da avere disponibilità per eventuali problemi imprevisti da gestire.
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Schema del nuovo sistema di pompaggio dell'acqua
di falda a valle dei reattori. |
La domanda legittima è: ma perché se è così facile, non lo stanno facendo? In parte è dovuto al fatto che TEPCO non sembra dimostrare grandi doti organizzative (tralasciamo di raccontare come abbiano contaminato i lavoratori usando un umidificatore), ma in parte è anche legato al fatto che non glielo lasciano fare. Per poter abbassare l'acqua di falda -
primo passo - devono poter mettere in funzione il sistema che hanno già preparato, ma la cui attivazione resta in attesa di approvazione dal Governo e dalle autorità competenti. E qui entra in scena l'altro attore immobile, ovvero l'NRA e di conseguenza il Governo. Loro si trovano nella situazione di decidere e per il momento stanno facendo il possibile per non decidere, rimandando continuamente all'ottenimento di un fantomatico consenso che non potrà mai arrivare. Attenzione però che non è una vittoria del movimento antinucleare, ma è una duplice sconfitta, perché a furia di aspettare, l'acqua contaminata andrà comunque a finire in mare e senza possibilità di controllo con conseguenze peggiori sia per l'ambiente sia per la credibilità di TEPCO (comunque già a livelli infimi) e del governo. Per citare il commento di un nostro lettore, il consenso va cercato durante la fase di progettazione e realizzazione di un impianto, ora che la frittata è fatta, l'autorità deve fare l'autorità e decidere con razionalità il da farsi, senza farsi sottomettersi dal consenso. Invece di decidere razionalmente, la NRA ha imposto l'ennesima soluzione tampone di svuotare la falda a valle, generando altra acqua da trattare e complicando la logistica, che già abbiamo visto complessa.
Ci vuole coraggio, prendere scelte difficili, apparentemente impopolari, ma che puntano alla soluzione e non a prendere e perdere altro tempo.
La situazione dell'acqua
Concludiamo con i numeri dell'acqua contaminata fotografati nel bollettino emesso il
14 agosto.
| Settimana precedente | Previsione per questa settimana | Settimana presente | Previsione per la settimana successiva |
Acqua nei reattori + turbine | 77 200 | 76 400 | 76 600 | 75 400 |
Acqua nello stoccaggio | 15 630 | 16 550 | 16 550 | 17 880 |
Totale | 92 830 | 92 950 | 93 150 | 93 280 |
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