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13 luglio 2013

Ancora sull'acqua di falda di Fukushima


C'è parecchia confusione circa quanto sta succedendo all'acqua di falda compresa tra i reattori e il mare nella centrale incidentata di Fukushima Daiichi. Qualche settimana fa, TEPCO aveva rilasciato dei documenti circa un repentino aumento dei beta emettitori (trizio e stronzio) nell'acqua di falda pescata a valle dei reattori e prima di andare al mare. Nel relativo aggiornamento settimanale avevamo spiegato l'ipotesi fornita da TEPCO, ovvero il fatto che acqua contaminata proveniente dalle grosse perdite iniziali fosse rimasta intrappolata e che adesso si stesse pian pianino muovendo verso il mare.

Al fine di monitorare più nel dettaglio la situazione, TEPCO aveva ordinato di scavare altri pozzetti di ispezione poco distanti da quello in cui era stato individuato l'aumento dei beta emettitori e di tenerne controllata l'acqua con frequenza regolare. Il risultato è stato che questa settimana la situazione ha rischiato di precipitare perché è comparsa anche una grande quantità di cesio in quell'acqua. Le ipotesi, più drastiche, tipo una nuova perdita di acqua contaminata dai locali turbine, sembrano essere scongiurate dalle misure successive che hanno individuato l'origine del cesio da una cross-contaminazione con la terra del pozzetto esplorativo. In parole povere, durante la fase di trivellazione e il successivo campionamento, parte della terra circostante, che sappiamo essere contaminata da cesio, è caduta in acqua trasferendone il radioisotopo. Non è la prima volta che TEPCO cade in questo errore, che se vogliamo è doppio, perché non solo è stata contaminata acqua di cui si voleva misurare la contaminazione, ma non ce ne si è nemmeno accorti prima di rilasciare le informazioni che hanno subito fatto pensare al peggio.

La situazione rimane pressoché stabile, con la chiazza di beta emettitori più o meno stazionaria ai pochi passi dal mare, condizione che ha spinto TEPCO ad iniziare subito i lavori di impermeabilizzazione del terreno. Il piano è quello di scavare due file di pozzetti profondi intercalate e di iniettarvi all'interno una miscela chimica in grado di solidificare e creare un muro impermeabile. TEPCO intende ultimare i lavori in un tempo record, con la prima fila di ultimata entro la metà di luglio, quindi l'inizio della prossima settimana, e la seconda al più tardi alla fine del mese.

Se la tecnica si rivelasse efficace, allora varrebbe la pena di estenderla anche al perimetro dei locali interrati delle turbine dove spesso abbiamo visto l'acqua di falda entrare e mischiarsi con l'acqua contaminata nell'attesa che inizi l'emungimento di falda già programmato.

La situazione dell'acqua

Concludiamo con i numeri dell'acqua contaminata fotografati nel bollettino emesso il 10 luglio.


Settimana precedentePrevisione per questa settimanaSettimana presentePrevisione per la settimana successiva
Acqua nei reattori + turbine74 60073 90072 90075 400
Acqua nello stoccaggio17 58019 49018 65017 490
Totale 92 18093 39091 55092 890

Clicca qui per il più recente aggiornamento tecnico su Fukushima

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