Abbiamo tante cose di cui parlare nell'aggiornamento di questa settimana, dallo sviluppo della situazione del vapore che è fuoriuscito anche questa settimana dalla parte alta del reattore 3 (articolo precedente), alle nuove perdite di acqua contaminata nel porto della centrale che hanno fatto tornare Fukushima sulla prima pagina dei giornali on-line italiani. C'è anche la situazione della pressione all'interno del reattore 2 (grafico) che non è un'anomalia, ma un test in corso. Restando sempre nell'ambito delle notizie apparse on-line e diventate virali sui social-network, ci piace dare risonanza all'articolo del CICAP apparso su Queryonline che dimostra come la verdura e la frutta mutata di Fukushima non sia di Fukushima.
Iniziamo dal vapore che esce dal reattore 3. Il fenomeno si è ripetuto anche questa settimana, nelle ore mattutine del giorno 23 luglio. TEPCO, che aveva sospeso a titolo precauzionale i lavori di rimozione dei detriti, tutti ovviamente con apparecchiature remotizzate, ha eseguito due indagini termografiche utilizzando camere a raggi infrarossi. La seconda di queste riprese, ad un'altezza di soli 5 metri rispetto al piano operativo, ha messo in evidenza una zona più calda appena sotto alla superficie del quinto piano come potete vedere nell'immagine di apertura.
Le due strutture allungate e quasi verticali che si vedono nelle immagini nel visibile e sono ricostruite in tratteggio in quelle nell'infrarosso, sono i binari del carroponte che prima dell'esplosione erano collocate sul soffitto dell'edificio. La struttura circolare è il cosiddetto "shield plug", ovvero un inserto di cemento utilizzato per coprire il "tappo" del contenimento primario che si trova proprio lì sotto. Lo schermo viene rimosso durante le operazioni di ricarica del combustibile.
Qui di seguito riportiamo la spiegazione sull'origine del vapore che TEPCO si è data a seguito delle misure di contaminazione in aria (tutte negative) e sulla mappatura della dose ambientale effettuata ad un metro di altezza rispetto al piano operativo.
The steam is estimated to be the rainwater, which was streamed down the gap of the shield plug and was heated by the head of the PCV. Also, there was a difference between the nitrogen injection amount (16m3/h) and the extracted amount (13m3/h) of the RPV and the PCV. Therefore, the gas including this difference amount of water vapor (approx. 3m3/h) is likely to be leaked from the head of the PCV, etc. It is estimated that this water vapor was cooled since the surrounding air was relatively cold when it was emitted to the upper part of the fifth floor of the Reactor Building via the gap of the shield plug, and it was observed as the steam.
La traduzione dice che l'origine potrebbe essere acqua piovana che si è infiltrata nelle fessure non (più) sigillate dell'inserto schermante e si è scaldata sul tappo del contenimento primario molto più caldo dell'ambiente circostante. Questo farebbe pensare che l'origine del vapore è completamente dovuta a cause esterne e non proviene dall'interno del reattore. Ma, aggiungono e in un certo senso contraddicono quanto detto prima, che il bilancio tra azoto gassoso iniettato nel reattore e fase gassosa estratta attraverso il sistema di gestione del gas non è in equilibrio e ci sono delle perdite. In altre parole dicono che è possibile che questi 3 metri cubi all'ora di vapor acqueo siano usciti dalla testa del contenimento primario, si siano raffreddati venendo in contatto con le pareti dello schermo, certamente più fredde, diventando visibile.
Hanno comunque deciso di continuare le operazioni di rimozione detriti, anche per abbassare i livelli di rateo di dose ed essere più sensibili circa l'individuazione di eventuali rilasci di radioattività in ambiente.
L'acqua contaminata in mare
La stampa italiana e non solo si è subito affrettata a dire che TEPCO per la prima volta ammette che acqua radioattiva sta finendo in mare. L'affermazione ci sembra poco corretta perché abbiamo visto tutti in diretta Tv le immagini di quelli che sembravano letteralmente fiumi di acqua estremamente più contaminata di questa che finivano in mare durante i primi mesi dell'emergenza.
Quello che è sicuramente vero è che TEPCO non può più dire che la situazione della gestione dell'acqua sul sito sia sotto controllo. Sono mesi che continuiamo a ripetere che era solo questione di tempo e che prima o poi la situazione sarebbe passata da critica a ingestibile.
TEPCO ha pubblicato un rapporto completo su quello che è successo e sull'origine di quest'acqua che trovate a questo link. Vale la pena di leggerlo perché spiega bene tutti i meccanismi che sono stati tenuti in considerazione nella valutazione, incluse le oscillazioni della marea e del livello dell'acqua di falda dovuto alle precipitazioni. In base al monitoraggio fatto dentro il canale dei reattori, nel porto e fuori dal porto, il documento conclude che:
Based on the above, the fluctuations in radiation concentrations are limited to inside the Unit 1-4 open culvert and have no impact offshore or inside the harbor. These results will be subject to a quantitative assessment through analysis of the behavior of concentrations within the harbor, and external third-party experts will be asked to make an assessment.
Ovvero che le fluttuazioni nel contenuto di radiazioni dovute ai nuovi rilasci in mare sono visibili solo all'interno del canale antistante i reattori 1-4 e che è separato dal resto del porto e anche dall'oceano esterno. Questi risultati qualitativi verranno poi seguiti da analisi quantitative anche di esperti esterni per fare una stima dei nuovi rilasci.
La sezione 2 del documento si riferisce alle contromisure che TEPCO sta implementando per arrestare queste perdite ed evitarne di simili in futuro. L'obiettivo finale è la realizzazione di un muro impermeabile lato oceano, di cui abbiamo già parlato spesso in passato, ma il cui completamento è previsto non prima del 2014. Nel frattempo continueranno con la realizzazione delle iniezioni di sigillante chimico e svuoteranno e sigilleranno la fitta rete di tubazioni e trincee localizzata nella zona. La situazione potrebbe tornare sotto controllo, ma resterebbe ugualmente critica fin tanto che non si eliminerà la sorgente del problema, ovvero la grande quantità di acqua nei locali interrati dei reattori e turbine.
La pressione del reattore 2
Una parola per la pressione del contenimento primario del reattore 2 che nell'ultima settimana ha presentato un picco pronunciato raggiungendo valori anche importanti come mostrato nel grafico qui incluso. In realtà non è un'anomalia e nemmeno un problema, ma solo un test in corso (link) per verificare se il contenimento primario è in comunicazione con la camera di soppressione toroidale. Durante il test è stata iniettata una maggior quantità di azoto gassoso rispetto al gas rimosso. Il fatto che la pressione sia aumentata è di fatto un risultato positivo.
La copertura del reattore 4

La situazione dell'acqua
Concludiamo con i numeri dell'acqua contaminata fotografati nel bollettino emesso il 24 luglio.
Settimana precedente | Previsione per questa settimana | Settimana presente | Previsione per la settimana successiva | |
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Acqua nei reattori + turbine | 75 000 | 74 400 | 75 400 | 76 900 |
Acqua nello stoccaggio | 16 090 | 17 000 | 16 440 | 15 820 |
Totale | 91 090 | 91 400 | 91 840 | 92 720 |
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