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25 maggio 2013

I consigli di IAEA per Fukushima


Dedichiamo l'aggiornamento di questa settimana a discutere alcuni aspetti del rapporto della missione dei tecnici IAEA presso la centrale di Fukushima nello scorso mese di aprile e di cui potete trovare il testo integrale in lingua inglese a questo indirizzo.

Lo scopo della visita era quello di valutare la roadmap, ovvero il progetto ambizioso che nel corso di alcune decine di anni dovrebbe vedere un prato verde al posto della centrale incidentata. IAEA vuole vedere il progredire dei lavori, collocarne gli sviluppi sul progetto dandogli una prospettiva temporale e una fattibilità tecnica e suggerire ambiti di miglioramento e aree che non sono state sufficientemente analizzate. IAEA ha dalla sua il vantaggio di avere un pool di esperti mondiali e di poter guardare la situazione da una distanza sufficiente da avere una visione di insieme. Non ultimo, IAEA vuole imparare; non solo quello che è già stato fatto, ovvero l'analisi delle cause dell'incidente in modo da evitare il ripetersi di incidenti simili in altri impianti, ma anche aspetti di decommissioning. Portare a prato verde la centrale di Fukushima significa dover necessariamente fare tanta ricerca e questa potrà avere ricadute positive anche sullo smantellamento di altri impianti giunti alla fine del loro ciclo produttivo.



I diciassette consigli

Il capitolo più interessante è il terzo dove vengono messe in evidenza alcune aree di azione per le quali IAEA ha dei consigli per il futuro prossimo insieme, in alcuni casi, a degli apprezzamenti per quanto è stato fatto e progettato per il momento. Non sono tutte rose e fiori e lo si capisce subito dall'incipit di questo capitolo dove IAEA dice che la roadmap è ben pensata, come programma di massima, ma non certo come piano operativo. Non solo l'asse temporale del progetto è piuttosto fumoso e in alcuni casi quasi indefinito, ma vista la grande quantità di incertezze, i piani di riserva e le contromisure (contigencies) non sono sempre soddisfacenti.

Secondo IAEA, uno degli aspetti non adeguatamente considerati è quello della gestione dei rifiuti. Le operazioni di recupero dell'incidente e quelle di disattivazione (decommissioning) produrranno grandi quantità di rifiuti radioattivi di diversa attività e pericolosità. Si va dal combustibile irraggiato e danneggiato, di cui non si conosce al momento la quantità e la posizione, ai rifiuti secondari degli impianti di decontaminazione dell'acqua; dalle opere civili della centrale contaminate a causa dell'incidente alla immensa quantità di rifiuti tecnologici (guanti, tute, maschere, fogli di vinile, tubi corrugati...) che pur avendo attività e livelli di contaminazione bassi andranno trattati come rifiuti radioattivi.

Il piano di TEPCO è di spostare tutti questi rifiuti in un altro sito, ancora da definire e quindi diventa fondamentale il rapporto con tutti gli altri interlocutori coinvolti, come l'agenzia incaricata dal governo per sorvegliare le operazioni e anche la cittadinanza. Il compito non facile sarà di mostrare con franchezza e trasparenza quello che si vuole ottenere e come lo si andrà a fare. Ancora una volta diventa fondamentale una giusta e corretta informazione e formazione, senza le quali tutti questi sforzi saranno inutili.

Paragrafo interessante è quello dedicato al cosidetto licensing, ovvero a quell'insieme di prescrizioni normative che regolano il funzionamento di un'installazione nucleare. Questo apparato di leggi definisce come devono operare gli impianti, in altre parole definisce tutto quanto si può e non si può fare all'interno di una centrale. Fukushima è ancora governata dalla stessa licenza con la quale è stata costruita, anche se i nuovi impianti installati, come ALPS per esempio, hanno una licenza separata. TEPCO deve avere un atteggiamento più proposito nei confronti del governo che sta definendo una nuova licenza "speciale" per questo impianto che non ha più nulla di ordinario.

Il raffreddamento e l'acqua

IAEA descrive la situazione attuale del raffreddamento dei reattori e non manca di osservare che questo è un presupposto imprescindibile per i prossimi 20 o 30 anni. Quindi tutto quanto TEPCO ha messo insieme ora in modo un po' di fortuna deve diventare una struttura stabile, con un piano di manutenzione ben definito in modo da limitare i danni dall'invecchiamento; tutti i punti deboli delle varie catene, come il guaio causato dal topolino nel quadro elettrico, devono essere rimossi e rinforzati.

C'è, poi, tutto il complesso discorso delle perdite, punto cruciale per poter applicare il resto del piano. Senza chiudere le perdite sarà impossibile sommergere il contenimento primario e di conseguenza rimuovere gli elementi di combustibile. Per ora la ricerca delle perdite è stata fatta in modo piuttosto approfondito solo nell'unità 2, ma senza fortuna. Ora i tecnici stanno elencando tutta una serie di altri posti dove cercare e le ispezioni verranno effettuate non appena le condizioni radiologiche lo permetteranno.

E veniamo al capitolo dell'acqua di cui vi riportiamo l'analisi di IAEA:
Nevertheless, the quantity of water requiring storage is enormous. The treated water still has
substantial residual radioactivity due to the presence of strontium and other radionuclides, and therefore its storage contributes to worker dose and presents the risk of leakage and potential spread of contamination. The situation can be alleviated if the treated water is discharged to the sea after removing all radionuclides down to levels below the stipulated discharge limits after getting approval of relevant ministries and stakeholders. The Roadmap prescribes that discharges to the sea must not be performed without the approval of the relevant ministries. A new advanced liquid-waste processing system for removing other radionuclides from cesium treated water has been commissioned and is currently undergoing hot tests. However, this facility does not remove tritium. In addition, it has not yet accomplished the expected result of removing some radionuclides in the hot tests. The possibility of dilution to attain the discharge limit also does not help because in the current situation treated water cannot be readily discharged to the ocean without approval of relevant ministries and stakeholders even if its radioactivity is within the stipulated discharge limits. It is indispensable to foster relevant stakeholders understanding for the discharge to the sea in conjunction with the on-going efforts to remove radionuclides from cesium treated water

Lo sappiamo quanto duro è lo scoglio dell'acqua. Le informazioni di IAEA su ALPS (il sistema avanzato che citano) sono un po' in contraddizione con le più recente rilasciate da TEPCO dove sembra il test a caldo stia procedendo secondo le aspettative e che nei prossimi mesi entreranno gradualmente in funzione anche gli altri due sistemi identici. A parte i possibili problemi tecnici, non trascurabili, ci sono anche tutte le relazioni con le parti in causa. Spingere per avere un sistema all'avanguardia in grado di rimuovere tutti i nuclidi e poi non poter scaricare i rifiuti anche se sotto i limiti perché non si è ottenuta l'approvazione è, per lo meno, un piano miope e destinato a fallire. IAEA raccomanda una pianificazione di insieme dove si deve avanzare su tutti i fronti senza dimenticarsi di controllare approfonditamente i vari sistemi di stoccaggio che possono avere perdite e far precipitare la poca fiducia riconquistata.

Le dosi e i limiti

IAEA si sofferma anche sulle dose e i limiti che TEPCO si è posta come traguardo, ovvero 1 solo milliSv all'anno per un membro del pubblico che abitasse sul confine della centrale legato a nuove emissioni gassose o liquide. IAEA ritiene questo limite pressoché inutile se non addirittura un freno per lo sviluppo del piano di rimedio; non tanto perché si vuole innalzare il limite, ma perché il fondo dovuto all'incidente al confine della centrale è tale da richiedere l'evacuazione di queste aree e quindi, di fatto, non ci sono membri del pubblico che possono prendere questo milliSv aggiuntivo di dose. Insomma, ancora una volta IAEA suggerisce sia a TEPCO sia al governo una discussione franca con i rappresentati locali che devono essere informati sui benefici sia all'interno sia all'esterno della centrale dell'avanzamento dei lavori.

La situazione dell'acqua

Chiudiamo questo post con il consueto aggiornamento della situazione dell'acqua contaminata come è stato fotografato dal più recente bollettino dell'21 maggio 2013.


Settimana precedentePrevisione per questa settimanaSettimana presentePrevisione per la settimana successiva
Acqua nei reattori + turbine75 00075 50075 90075 800
Acqua nello stoccaggio19 06018 86018 30018 610
Totale 94 06094 36094 20094 410

Clicca qui per il più recente aggiornamento tecnico su Fukushima

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