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30 marzo 2013

Il programma dei prossimi mesi a Fukushima


Durante questa settimana, TEPCO, la società che gestisce la centrale incidentata di Fukushima Daiichi, ha rilasciato due documenti sull'avanzamento di importanti opere in corso di realizzazione presso la centrale e che svolgeranno un ruolo centrale nelle operazioni di recupero e bonifica. Si tratta del sistema per la decontaminazione completa (ALPS) dell'acqua contaminata presente sul sito e del sistema di pompaggio dell'acqua di falda (doc) a monte dei reattori.

La tempistica di questi documenti non è esattamente azzeccata perché per entrambi si attendono novità importanti a partire dall'inizio del prossimo mese di aprile, quindi magari sarebbe valsa la pena di aspettare una o due settimane per poter poi dare un quadro della situazione ben più completo. Nel resto dell'aggiornamento vedremo di dare spazio a questi due documenti, iniziando dal bypass dell'acqua di falda.


Bypass dell'acqua di falda

Abbiamo già parlato altre volte (uno e due) dell'emungimento dell'acqua di falda che si vuole attuare nella centrale. Per chi non volesse rileggersi gli articoli precedenti, il riassunto è molto semplice: si vuole abbassare dinamicamente il livello dell'acqua di falda in modo che questa non vada a mischiarsi con quella contaminata che attualmente riempie i piani interrati degli edifici reattore e turbine. Dinamicamente significa che anziché costruire un muro, si procederà ad un pompaggio continuo a monte facendo scorrere l'acqua verso il mare in superficie anziché sotto terra. Ci saranno 12 pozzi  profondi (foto) a monte dei reattori divisi in tre gruppi da cui verrà pompata acqua con una portata di circa 40 m3/giorno per ognuno di essi.

TEPCO intende trasferire quest'acqua verso un sistema di grosse cisterne lo stoccaggio temporaneo dove ne verrà verificata la contaminazione prima del rilascio in mare. Va sottolineato che quest'acqua di falda sarebbe comunque andata a finire in mare. Nella foto vedete le capienti cisterne sullo sfondo con in primo piano le grosse condutture che porteranno acqua dai pozzi e verso il mare.

Per il momento sono stati effettuati test di radioattività sia sull'acqua sia sulla superficie interna di uno solo dei 12 pozzi. Per gli altri 11, le analisi sono attualmente in corso sia da parte di TEPCO sia da un laboratorio d'analisi esterno. L'idea è di confrontare i valori di contaminazione misurati con quelli dell'acqua dei fiumi circostanti - leggermente contaminata a causa dell'incidente - e di quella di falda pescata in profondità all'ingresso della centrale così da verificare che non vi sia contaminazione derivante dall'acqua presente sul sito.

L'abbassamento dell'acqua di falda deve avvenire lentamente in modo da bilanciare la portata del pompaggio dai locali turbine per evitare il fenomeno inverso: anziché avere l'acqua di falda che entra nei locali turbine si avrebbe l'acqua contaminata dal locale turbine che esce verso la falda.

In base al programma, si attende di ricevere i risultati dei test nei prossimi giorni mentre se ci sarà l'accordo con le autorità competenti e l'associazione dei pescatori, si procederà con un test funzionale e l'eventuale messa in funzione del primo dei tre sistemi a partire da fine aprile. Gli altri due sistemi entreranno in funzione nel mese di maggio.

ALPS: decontaminazione acqua

Abbiamo visto come l'abbassamento dell'acqua di falda deve essere seguito di pari passo da un'abbassamento dell'acqua contaminata. In quest'ottica è altrettanto importante avere un sistema per la gestione dell'acqua contaminata che crei una quantità minima di rifiuti secondari e sia in grado di ridurre il volume di acqua contaminata e parzialmente trattata presente sul sito.

Nella foto qui a lato scattata il 27 marzo mostra la struttura che contiene l'impianto di ALPS con i suoi tre sistemi identici che saranno in grado di trattare fino a 250 m3 ciascuno di acqua contaminata al giorno.

Anche qui la situazione è in attesa: con l'inizio del mese di aprile si attendono le autorizzazioni delle autorità competenti per far partire un cosiddetto hot-test, ovvero una prova di funzionalità su uno dei tre sistemi in modo da verificare le effettive capacità di rimozione di contaminati, che stando ai test precedenti sono molto buone, e anche la capacità di funzionare sul lungo periodo mantenendo le prestazioni richieste.

Questo test a caldo durerà 121 giorni proprio per verificare anche le prestazioni sul lungo periodo e durante questa operatività verranno verificati i fattori di decontaminazione e l'implementazione delle eventuali contromisure per correggere problemi emersi durante l'utilizzo. Se tutto andrà a buon fine si potrà iniziare il test degli altri sistemi e la funzionalità su larga scala a partire da agosto e settembre.

La situazione dell'acqua

Chiudiamo questo post con il consueto aggiornamento della situazione dell'acqua contaminata come è stato fotografato dal più recente bollettino del 26 marzo 2013.


Settimana precedentePrevisione per questa settimanaSettimana presentePrevisione per la settimana successiva
Acqua nei reattori + turbine74 30075 30074 30073 800
Acqua nello stoccaggio19 31019 86019 07019 380
Totale 93 61095 16093 37093 180

Clicca qui per il più recente aggiornamento tecnico su Fukushima

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