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1 dicembre 2012

Dentro al reattore 3 e stabilità del 4


Il resoconto settimanale degli sviluppi della situazione nella centrale di Fukushima si incentra in modo particolare su due argomenti: l'ispezione robotica all'interno del pian terreno del reattore 3 e la conferma, la terza, della stabilità dell'edificio dell'unità 4. Sono anche state presentate tutta una serie di contromisure per evitare il ripetersi di piccoli incidenti avvenuti nelle settimane passate e che, nonostante non fossero gravi, possono mettere in crisi la stabilità dell'impianto.

Iniziamo con il commentare l'ispezione del reattore 3 che doveva essere anche l'occasione per provare un nuovo modello di robot FRIGO-MA, ma che a causa di un guasto non è stato utilizzato, a favore dei tradizionali Packbot e Quince 2 che si sono fatti l'ennesimo giro dentro un reattore di Fukushima. Lo scopo principale dell'operazione era il controllo periodico, l'ultimo risaliva a circa un anno fa, della tubazione utilizzata temporaneamente per estrarre il gas dal contenimento primario e inviarlo al sistema di trattamento e decontaminazione. Nella foto di apertura, il tubo in questione è quello bianco in primo piano avvolto in una protezione di nylon utilizzata spesso in ambito nucleare come prima barriera per evitare la dispersione di materiale potenzialmente contaminato.

Allo stesso tempo è stata un'occasione importante per ripetere una mappatura della dose atmosferica in alcuni punti ritenuti critici. Nella mappa del piano terreno qui a lato si vedono le misure di dose durante il tragitto dall'ingresso (punto 1) fino al punto 7 dove sono state scattate le foto al tubo. In prossimità del punto 7, potete vedere quel grosso portone che attraversa l'intero spessore di quell'anello che rappresenta la sezione del contenimento primario. Questa zona era già stata al centro dell'attenzione durante la precedente ispezione di novembre 2011 e di cui vi avevamo dato i nostri pareri a questo indirizzo. Grazie al prezioso lavoro di Mamoru (giappopazzie) avevamo pubblicato un video con la ricostruzione dell'unità 3 e la posizione esatta di questa grossa penetrazione rispetto alla posizione del nocciolo.

Durante la precedente ispezione era stata individuata come sorgente di radiazione della fanghiglia intrappolata tra le rotaie utilizzate per movimentare il plug (questo è il nome tecnico con cui viene identificato il portone). Anche questa volta, le misure di dose in prossimità del portone e delle rotaie è risultata parecchio elevata. A parte la misura al punto 1 che è stata effettuata a livello del pavimento, le altre sono state fatte a 40 cm di altezza. Nel confronto con le misure del 2011 si nota un aumento generalizzato anche se da prendere con estrema cautela perché l'accuratezza di queste misure, fatte da un robot e magari con strumenti differenti, lascia un po' a desiderare. Sarebbe interessante sapere se i robot hanno scattato fotografie dello stato delle rotaie per vedere la presenza di nuova melma. Non dimentichiamoci che il corio è continuamente raffreddato con acqua all'interno di vessel di pressione e il contenimento primario danneggiato, quindi non c'è da stupirsi troppo se poltiglia contaminata si infiltra da sotto il plug.

Stabilità dell'edificio 4

Eseguita anche la periodica ispezione per la verifica della stabilità del reattore 4. E' la terza che viene effettuata in modo così approfondito e il risultato è sempre che, nonostante i danni provocati dal terremoto e dalle esplosioni, la stabilità della struttura è garantita e superiore alle richieste di progettazione dell'impianto. Anche questa volta si è proceduto con quattro test distinti:

  1. Misura del livello dell'acqua nelle piscine. Non tanto per capire quanta acqua è contenuta nelle vasche, ma per verificare che il quinto piano sia parallelo alla superficie dell'acqua.
  2. Misura delle deviazioni orizzontali delle pareti esterne. Attraverso l'utilizzo di strumentazione ottica di precisione, viene misurato quanto le pareti esterne siano inclinate. Nelle due immagini qui a lato vedete i punti di misura e le deviazioni orizzontali in millimetri. La deviazione massima è stata misurata al terzo piano e di 44 millimetri, uno in meno rispetto alla precedente misurazione. I numeri in blu tra parentesi rappresentano le variazioni rispetto alla misura precedente di agosto, ma attenzione che il metodo di misura ha un'incertezza intrinseca di circa 2mm e che il cambio di stagione influisce sulla dilatazione delle strutture. 
  3. Ricerca di crepe nelle pareti interne e riparazione di tutte quelle di larghezza superiore al millimetro. Anche in questa tornata di controlli nessuna crepa di queste dimensioni è stata rinvenuta. 
  4. Verifica della resistenza strutturale non distruttiva. Utilizzando il martello di Schmidt sulle pareti portanti è possibile valutarne la resistenza strutturale. Anche in questo testo, tutti i punti controllati sono risultati ben al di sopra delle specifiche di resistenza di progetto e in sostanziale accordo con quelle effettuate nelle precedenti analisi. I risultati delle tre serie di misure sono riportati nel grafico a barre qui sotto dove è rappresentata dalla riga rossa la resistenza strutturale di progetto. 


In un aggiornamento precedente abbiamo stressato l'importanza di stabilire azioni correttive e preventive atte ad evitare il ripetersi dei tanti piccoli incidenti che si verificano nella centrale. Questa è una pratica comune in tutti gli ambienti industriali incluso ovviamente l'ambito nucleare. Questa settimana sono stati pubblicati i risultati delle indagini e le azioni correttive dei seguenti incidenti:
  • Perdita d'acqua dalla linea di ventilazione di SARRY, di cui vi abbiamo dato resoconto la scorsa settimana. L'uscita della linea di ventilazione è stata collegata ad una cisterna in modo da raccogliere eventuale acqua di scarico. In più sono state implementate azioni di mitigazione delle radiazioni, perché il cemento della pavimentazione ha assorbito superficialmente i contaminanti radioattivi (link). 
  • Perdita di acido cloridrico sistema osmosi inversa piscina 3. Di questo problema vi avevamo dato notizia alla fine del mese di ottobre. La causa scatenante del guasto è stato un sensore di troppo pieno. Questo è doppio e indica due livelli, quello alto in cui viene arrestato il riempimento, mentre quello di emergenza in cui viene arrestato l'intero sistema. Il primo sensore non ha funzionato e la cisterna si è riempita fino al livello d'allarme. In questa situazione, un porta-gomma, ovvero un giunto per collegare un tubo flessibile, è rimasto immerso nell'acido cloridrico per un tempo sufficiente a dissolverlo completamente da cui la perdita. Le contromisure sono state la pulizia di entrambi i sensori di livello e l'utilizzo di materiali adeguati al contatto prolungato con l'acido (link).
  • Interruzione potenza elettrica causa cortocircuito. Avevamo parlato di questo incidente all'inizio di novembre quando una delle linee elettriche che alimentano il reattore 1 è stata interrotta a causa di un cortocircuito e il tubo corrugato in cui era contenuta ha avuto un principio di incendio. La causa è stata un errore umano, infatti un tecnico durante il taglio del tubo corrugato ha inavvertitamente segato il cavo elettrico correndo anche un forte rischio. Come in tutti gli incidenti dovuti ad un fattore umano, le contromisure sono molto più complesse e richiedono l'individuazione della catena di responsabilità come potete leggere nel documento allegato.  
Vale la pena di ricordare anche un altro piccolo incidente che è accaduto questa settimana al sistema di raffreddamento del reattore 3. Durante le operazioni di sostituzione del materiale isolante antigelo che avvolge le tubazioni del raffreddamento, il tecnico impegnato ha variato la portata dei due sistemi di raffreddamento provocando un aumento di oltre 1 m3/h nell'arco di 24 ore violando una delle prescrizioni dell'impianto. Potete vedere questo incidente sul grafico della portata e indicato dalla lettera B. 

La situazione dell'acqua

Chiudiamo questo aggiornamento con il consueto aggiornamento della situazione dell'acqua contaminata come è stato fotografato dal più recente bollettino del 27 novembre 2012. Stanno facendo un po' di confusione con questi resoconti, in particolare la versione in inglese di questa settimana riporta in realtà i dati di quella scorsa che nella versione in inglese era sbagliata. Nella tabella qui sotto, la situazione descritta dal bollettino in lingua giapponese. Le previsioni di aumento sono state rispettate anche se non così pesante. Per la prossima settimana è prevista una leggera diminuzione.


Settimana precedentePrevisione per questa settimanaSettimana presentePrevisione per la settimana successiva
Acqua nei reattori + turbine77 30079 30078 10077 500
Acqua nello stoccaggio18 73020 50018 36018 920
Totale 96 03099 80096 46096 420

Clicca qui per il più recente aggiornamento tecnico su Fukushima

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