La settimana è stata dominata dalla situazione poco chiara della stabilità della portata di raffreddamento ai reattori dal 1 al 3 della centrale di Fukushima Daiichi. Per chi non ricordasse i fatti consigliamo di leggere rapidamente quanto abbiamo scritto nel post tecnico precedente. La nostra intuizione si è rivelata corretta, l'origine dell'intoppo che causava la perdita di portata andava ricercata a monte delle varie valvole di distribuzione, e infatti l'analisi visiva dei depositi sul fondo della buffer tank ha dimostrato la presenza di sporco in grande quantità. TEPCO ha presentato un documento dettagliato di quanto fatto che vi andiamo a presentare.
Oltre alle misure già implementate, come la pulizia delle valvole di regolazione e l'aggiunta di una linea di miniflusso per poter operare con una maggior apertura delle valvole, ne sono state eseguite altre come l'ispezione del tratto di tubazione (rettangolo azzurro nello schema) che collega la cisterna di buffer (cilindro verde) con la pompa (cerchio blu) e ancora più importante è stato controllato e sostituito il filtro a y (nel riquadro giallo) installato lungo il circuito di refrigerazione dell'acqua. Nella foto qui a lato, potete vedere la grande quantità di detriti che si sono andati ad accumulare in questo filtro e vi ricordo che questo sistema è in funzione solo dalla fine di luglio.
Gli effetti
Queste manovre hanno avuto il risultato sperato, anche se adesso sarà necessario implementare un'opera di pulizia approfondita dell'acqua contenuta nella cisterna. Partiamo dalla notizia più importante, cioè che dal 3 settembre non è più necessario aggiustare continuamente l'apertura delle valvole per mantenere una portata stabile. La situazione è riassunta bene nel grafico qui a lato in cui si mostrano le portate per il circuito CS (blu) e FDW (rosso) per il reattore 2. A differenza dei nostri grafici, questo ha una frequenza temporale molto più fitta (15 o 30 minuti) e sono anche riportati i momenti degli interventi. La linea verticale rossa rappresenta il momento in cui è stata eseguita la pulizia delle valvole di dosaggio a valle, mentre quella verdina è in corrispondenza della messa in servizio della linea di miniflusso. Ogni linea verticale blu rappresenta una regolazione delle valvole di dosaggio: notate come a partire dal 3 settembre il flusso sia praticamente costante.
I filtri
La situazione è andata nettamente migliorando anche osservando i depositi sui filtri di carta. Hanno filtrato alcuni litri d'acqua direttamente in uscita dal sistema ad osmosi inversa e dell'altra acqua in uscita dalla cisterna di buffer. Nell'immagine a lato vedete i risultati dei quattro esperimenti, con la prima riga riferita ai prelievi eseguiti il primo settembre, mentre la seconda è del 3. Nella colonna di sinistra vedete come si presentano i filtri dopo aver filtrato 8 litri di acqua proveniente dalla buffer tank. Nella colonna di destra vedete il risultato di aver filtrato 6 litri di acqua in uscita dal sistema ad osmosi inversa. Oltre al colore, decisamente differente, anche il peso dei depositi è indicazione della quantità di sporco nell'acqua: il filtro in alto a sinistra ha accumulato ben 60 milligrammi di depositi, mentre gli altri 3 solo 10.
L'idrogeno
Cambiamo argomento e passiamo per un attimo a parlare della situazione dell'idrogeno nel reattore 1. Gli osservatori più attenti dei grafici dei reattori avranno notato che negli ultimi mesi compiano alcuni picchi nell'andamento della concentrazione di idrogeno nel gas estratto dal contenimento primario dell'unità 1 (grafico). Non si tratta di grosse concentrazioni (ricordiamo che il limiti di infiammabilità è il 4% e qui stiamo parlando di 0.1%), ma poteva essere il sintomo della presenza di una sacca di idrogeno accumulata da qualche parte. L'idrogeno essendo più leggero degli altri gas, tende ad andare verso l'alto, ma può facilmente rimanere intrappolato in una conca. L'ipotesi proposta da TEPCO era la presenza di una sacca di idrogeno nella parte alta della camera di soppressione (il toro) e per dimostrarla hanno iniettato azoto proprio all'interno del toro per spingere fuori l'idrogeno. L'ipotesi, come vedete dall'importante picco nel grafico qui a fianco, si è rivelata più che giusta. L'azoto è stato iniettato solo per 6 ore, ed eventualmente l'operazione verrà ripetuta in futuro se necessaria.
La situazione dell'acqua
Concludiamo con il consueto sguardo sulla situazione dell'acqua contaminata accumulata sul sito. Anche questa settimana i sistemi di decontaminazione hanno lavorato piuttosto bene, con risultati migliori rispetto alle previsioni e un'ulteriore diminuzione della quantità d'acqua contaminata.
Settimana precedente | Previsione per questa settimana | Settimana presente | Previsione per la settimana successiva | |
---|---|---|---|---|
Acqua nei reattori + turbine | 79 900 | 80 700 | 75 500 | 78 400 |
Acqua nello stoccaggio | 18 370 | 16 740 | 18 870 | 18 660 |
Totale | 97 270 | 97 770 | 94 370 | 97 060 |