E' stata una settimana di quella che ormai è divenuta l'ordinaria amministrazione alla centrale di Fukushima Daiichi. L'abbassamento della temperatura dei reattori continua e la parte bassa del contenitore di pressione del reattore 3 è ormai scesa sotto i 70 gradi. Nell'aggiornamento mensile della situazione, presentato il 17 ottobre scorso in concomitanza con l'aggiornamento della roadmap ci mostra un'ulteriore diminuzione delle emissioni di contaminanti freschi dai reattori anche grazie a queste temperature più basse. Le ultime stime (per eccesso) parlano di 100 MBq di radiocesio emessi ogni ora. L'abbassamento della temperatura fa si che anche le concentrazioni di contaminanti e di conseguenza i livelli di radiazione all'interno degli edifici dei reattori vadano ad abbassarsi permettendo interventi da parte degli operatori più lunghi e proficui.
Nel video qui a lato, vedete una lunga esplorazione dell'edificio del reattore 2, su tutti e cinque i suoi piani che ha permesso di ottenere una mappatura dei livelli di dose e di temperatura da confrontare con quelli presi nel passato. La temperatura si attesta intorno ai 24 gradi centigradi, mentre i livelli di radiazione mostrano un trend generale di diminuzione rispetto alle misure passate (dove disponibili). Il valore più alto di dose (se non mi sono sbagliato nel leggere la cartina) è stato misurato al quinto piano, nei pressi della vasca tecnica, quella opposta alla piscina per combustibile esausto ed usata per lo stoccaggio schermato di parte attivate del reattore. E' verosimile che l'acqua ivi contenuta, che ha la sola funzione di schermatura, sia evaporata e non essendo più stata rimpiazzata abbia lasciato scoperto le parti attive. Nel reattore 4, per esempio, durante i lavori di rinforzo della piscina del combustibile esausto, la vasca tecnica è stata rabboccata proprio per abbattere l'esposizione dei lavoratori.
Ci sono stati altri due lavori portati a termine questa settimana sull'unità 2: innanzitutto è stato installato il sistema di gestione del gas contaminato contenuto all'interno del PCV. Ricordo l'idea di base che è quella di estrarre lentamente l'aria contenuta all'interno del contenimento primario, essiccarla e quindi decontaminarla prima di rilasciarla pulita in ambiente. I lavori sono stati eseguiti al primo piano dell'edificio del reattore e come vedete dalle immagini tutto è pronto per essere messo in funzione. Un sistema simile è in corso di installazione nel reattore 1 e nel 3.
L'altra attività portata a termine riguarda il misuratore di livello di acqua all'interno del RPV. L'installazione vera e propria era stata effettuata a fine giugno ma le temperatura era talmente alta da far evaporare l'acqua contenuta nel dispositivo indispensabile per fissare il valore di pressione idrostatica. Nella giornata odierna è stata immessa acqua nel tubo e si attendono i riscontri sul funzionamento dello strumento. Qualora funzionasse ci confermerebbe il livello di acqua liquida contenuta all'interno del RPV.
Nell'attesa di poter ispezionare, in qualche modo, direttamente o per lo meno con l'ausilio di qualche robot, lo stato del fondo del vessel di pressione, i tecnici della centrale si stanno adoperando per sfruttare tutti i modi possibili per reperire informazioni utili. Nel corso di questa settimana hanno sfruttato le connessioni ai rivelatori di neutroni installati all'interno del nocciolo proprio con questo scopo, ma il risultato non è stato positivo. Infatti tutte le connessioni di questi rivelatori sono risultate interrotte o in corto circuito. L'idea di base è la seguente: i rivelatori sono posizionati all'interno del nocciolo e vengono letti dalla sala controllo, quindi esiste un cavo coassiale che trasporta il segnale elettrico da questa sala, attraverso un passaggio dentro il contenimento primario (PCV) e un secondo attraverso l'RPV. E' possibile stimare la lunghezza di un cavo coassiale osservando il segnale generato e riflesso nel cavo su un oscilloscopio, è persino possibile individuare le interconnessioni ed eventualmente i danni al cavo. Nella parte inferiore dello schema a fianco, nel grafico in alto vedete la risposta di un cavo normale normale e di come il segnale propaghi dalla sala controllo al rivelatore nel nocciolo. Purtroppo per tutti i rivelatori dei reattori 2 e 3 il segnale ha mostrato o un'interruzione della linea e un corto circuito nel tratto compreso tra il PCV e l'RPV.
Non una grande settimana per il sistema di decontaminazione dell'acqua. Lo stato aggiornato al 18 ottobre ha fatto registrare una diminuzione del volume totale di acqua contaminata di 3100 metri cubi, ma a partire da mercoledì i sistemi sono stati arrestati per effettuare dei potenziamenti ai quadri di distribuzione dell'energia elettrica. Inoltre, è stato individuato un accumulo d'acqua in uno dei contenitori del sistema Kurion, mentre poche ore dopo la ripartenza di SARRY una pompa si è guastata e il sistema ha continuato a funzionare a portata ridotta. Sempre ottimi, come al solito i fattori di decontaminazione di entrambi i sistemi. E' da notare come i livelli di contaminazione dell'acqua in ingresso al sistema stiano scendendo e siano passati ora nell'ordine di qualche centinaia di kBq/cm3, mentre erano MBq/cm3 di radiocesio all'inizio delle operazioni. L'acqua trattata in totale è già oltre 120 mila metri cubi, ovvero la quantità totale stimata essersi accumulata fino a giugno.
Arriva l'aggiornamento della roadmap. Tutti i documenti sono disponibili a questo indirizzo. Ecco alcuni spunti interessanti.
Innanzitutto il bel documento per immagini che descrive lo stato di avanzamento dei lavori e quanto è in progetto. Un'immagine vale mille parole davvero. Sono 47 pagine, non tutte le immagini sono nuove, ma vale la pena di essere visionato.
Interessante a pagina 2 la possibilità che si sta valutando di accorciare il circuito chiuso per il raffreddamento dei reattori. In pratica, anziché decontaminare l'acqua attraverso l'intero percorso, una pompa manda l'acqua dai sotterranei dei reattori ad uno scambiatore e quindi di ritorno negli RPV. La soluzione era già stata pensata in precedenza, ma non applicata. Ora viene rivalutata come soluzione per il medio e lungo termine.
Ci viene spiegato nel dettaglio come fanno a fare la misura delle nuove emissioni. La loro stima attuale è di 100 MBq ogni ora. A pagina 17 si trova una bella descrizione. Usando le misure fatte sopra i tre reattori si arriva ai seguenti numeri: 40 MBq/h per l'unità 1, 10 per l'unità 2 e 40 per l'unità 3. La stima fatta usando le postazioni a 2 km in mare (dove non si ha l'effetto della ri-dispersione dei contaminanti è di 70 MB/h. Quindi fatta una bella approx per eccesso arrivano alla stima di 100 MB ogni ora. Questo rateo di emissione è tale da produrre una dose annua sul bordo della centrale di 0.2 milliSv, quindi al di sotto del target che si erano imposti di 1 milliSv. Questi 0.2 milliSv sono da considerarsi come provenienti dalle sole nuove emissioni e non comprendono la dose proveniente da tutto quanto già rilasciato.
18/10/2011:
Sospeso il funzionamento del sistema di rimozione del cesio 1 alle 6 JST e il secondo alle 9 per lavori sul quadro elettrico del sistema ad evaporazione. (fonte). Dovrebbero riprendere il funzionamento appena terminati i lavori di potenziamento.
Sospeso il trasferimento dai locali interrati dei reattori allo stoccaggio acqua per decontaminazione.
E' stata individuato un accumulo d'acqua in uno dei filtri del sistema KURION. Stanno indagando.
19/10/2011:
Resta fermo anche il trasferimento acqua, per il momento viene solo travasata acqua dall'edificio dell'on-site building a quello principale. (fonte)
Riparte solo SARRY nel pomeriggio perché per KURION si sta cercando una spiegazione per l'accumulo trovato ieri. (fonte)
Hanno reso pubblici i dati delle misure di impedenza effettuate sui cavi di collegamento dei rivelatori di neutroni all'interno del RPV. Lo scopo è più che altro verificare lo stato del fondo del RPV, ma purtroppo nessun cavo risulta ancora essere integro nei reattori 2 o 3. O sono interrotti o sono in corto. La misura è stata effettuata misurando l'impedenza del cavo coassiale.
Arriva la situazione dell'acqua. Volume totale diminuito di 3100 tonnellate rispetto alla scorsa settimana.
Alle 21 JST circa, una delle pompe di SARRY è andata in blocco automaticamente, restano in funzione le altre. Al momento la portata è di 17 m3/h anziché 20. Si cercano le cause del guasto. (fonte)
20/10/2011:
E' ripartito il trasferimento di acqua dagli interrati di R2 e R3 verso gli stoccaggi. Ancora nessuna novità circa il funzionamento di Kurion e della pompa guasta di SARRY. (fonte)
21/10/2011:
Ritornano a lavorare sul misuratore di livello dell'acqua nel RPV del reattore 2. Questa è misurata con un misuratore di pressione differenziale, ma la colonna d'acqua nel tratto che attraversa il PCV era tutta evaporata. Il lavoro era stato abbandonato alla fine di giugno (22 - 24 giugno) quando la temperatura nel PCV era fino a 100 gradi, mentre adesso è scesa di almeno 20 gradi. (Schema). Il tubo è stato riempito nella mattinata in Giappone. (fonte)
I fattori di decontaminazione dei due sistemi di rimozione del cesio (Sarry e Kurion) sono sempre molto buoni. Da notare come il livello di contaminazione dell'acqua in ingresso stia iniziando a scendere. Prima era oltre 1E6 Bq/cm3, adesso è nell'ordine di 1E5.
Risultati dosimetrici e di temperatura dell'esplorazione di tutti e 5 i piani del reattore 2 effettuata con Quince nella giornata di ieri. Ci sono anche due foto (foto1 e foto2). E qui il video.
Nella giornata di ieri è stato installato il sistema di gestione dell'aria nel PCV del reattore 2. Ci attendiamo che venga messo in funzione nelle prossime ore. (schema)
Ispezione al condensatore di isolamento del reattore 1. Video
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15/10/2011:
20/10/2011:
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