Non stenterei a definirla la partita perfetta con ottime interpretazioni da parte di tutti i giocatori e anche dell'allenatore che ha preparato con cura il match non lasciando nulla di scontato. L'unica remora che mi resta nel definirla perfetta è che gli avversari non sono praticamente scesi in campo. Lenti, macchinosi e disordinati. In ritardo su tutti i palloni, addormentati in difesa e assenti ingiustificati all'attacco. Insomma sembrava di vedere un peso massimo prendere a cazzotti un peso piuma che non sapeva nemmeno il motivo per cui si trovava su quel ring preso a pugni da tutte le direzioni.
Siamo arrivati alla fine del girone d'andata, l'Inter resta pur sempre primo in classifica indipendentemente dal risultato del posticipo di questa sera tra Lazio e Juve, ma questa china non promette niente di buono. Ricorda un po' troppo da vicino la caduta che ha caratterizzato la squadra di Moratti al termine del campionato scorso, ma adesso siamo solo alla fine del girone d'andata. Se continua così rischiamo di dover lottare per la salvezza, anziché goderci gli allori della sempre più implausibile vittoria in Champions. Settimana prossima la compagine del Mou sfiderà la Roma nella sfida secca di Coppa Italia, non oso azzardare nessun pronostico e poi domenica si ricomincia tutto da capo, speriamo con rinnovato slancio e con la voglia, oltre che di far bene, di ricompensare i tifosi che sempre presenti non smettono mai di cantare: I love you!
Amala... E meno male che ieri sera i gobbi hanno perso un'occasione... Amala!
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