
Lo stupore è ulteriormente aumentato quando ieri ho trovato un articolo sulla Repubblica circa questo perlomeno strano comportamento. Nell'articolo si spiega anche la ragione per questo rialzo retroattivo: questa tassa addizionale andrà in parte ad arricchire le casse dei comuni dotati di un aeroporto, e in parte al Fondo speciale per il sostegno al reddito, all'occupazione e alla riconversione e riqualificazione del personale del trasporto aereo. Da qui si capisce la reazione di easyJet che afferma:
"Il governo italiano ha imposto una tassa di 2 euro ai passeggeri, retroattiva al 28 ottobre 2008, su tutti i voli in partenza da un aeroporto italiano al fine di sovvenzionare Alitalia. EasyJet si è opposta fermamente a questa tassa. Infatti, mai nella storia dell'aviazione civile, i passeggeri sono stati obbligati a pagare una tassa per sovvenzionare la bancarotta di una compagnia aerea"
In effetti il ragionamento non fa una piega, va bene aiutare i poveri comuni che hanno la sfortuna di avere un aeroporto sul loro territorio e quindi nessun vantaggio economico da questo (!!!), ma anche dover aiutare un proprio concorrente a non fallire nonostante una politica aziendale che farebbe rabbrividire chiunque. Adesso sono proprio indeciso: pagare o non pagare? Questo è un bel dilemma!