
Il telecronista RAI in un momento di ispirazione letteraria citava il titolo di un famoso thriller di Stephen King A volte ritornano. Lui si riferiva al CT Marcello Lippi, io la trovo piu' azzeccata se riferita all'ennesimo colpo di c..., scusate, fortuna, che la nazionale di Lippi ha tirato fuori dal cilindro.
Tutti si ricordano i mondiali di Germania 2006. Visto che abbiamo vinto, la memoria tende a ricordare solo la notte di Berlino e magari solo il rigore di Fabio Grosso che ha messo nelle mani del nostro capitano la Coppa del Mondo. Ma se, con uno sforzo di memoria, ripercorriamo il cammino azzurro verso la finale, allora noteremo solo una gran sequenza di colpi di fortuna: a partire dalle avversarie nel girone di qualificazione (Ghana, Usa, Repubblica Ceca) per finire con quel pallone stampato sulla traversa da Henry.
La mia conclusione e' che la differenza tra il Lippi campione del mondo e il Donadoni cacciato a meta' europeo e' solo nel fattore C, perche' la tecnica, la preparazione e il gioco messi in campo ieri sera erano esattamente identici, se non un po' peggio.
La dura legge del gol, come direbbe Max Pezzali, ha fatto si' che la squadra forte che ieri sera ha sfidato una squadra di medio basso livello ne e' uscita sconfitta. Si' avete capito bene, Cipro, la squadra forte, quella che voleva vincere e per un pelo non c'e' riuscita, si e' dovuta piegare di fronte al fattore C della squadretta avversaria. Dopo che san Gigi Buffon ha parato il parabile, mentre la sua difesa ha cercato in tutti i modi di metterlo in difficolta', all'ultimo minuto, anzi due minuti dopo il termine regolamentare del match, un'altra magia dell'unico altro italiano sceso effettivamente in campo ha risolto la situazione.
Visto i precedenti, non ci resta che dire: continuate cosi'!
La dura legge del gol, come direbbe Max Pezzali, ha fatto si' che la squadra forte che ieri sera ha sfidato una squadra di medio basso livello ne e' uscita sconfitta. Si' avete capito bene, Cipro, la squadra forte, quella che voleva vincere e per un pelo non c'e' riuscita, si e' dovuta piegare di fronte al fattore C della squadretta avversaria. Dopo che san Gigi Buffon ha parato il parabile, mentre la sua difesa ha cercato in tutti i modi di metterlo in difficolta', all'ultimo minuto, anzi due minuti dopo il termine regolamentare del match, un'altra magia dell'unico altro italiano sceso effettivamente in campo ha risolto la situazione.
Visto i precedenti, non ci resta che dire: continuate cosi'!