
Non ho genitori: Cielo e Terra sono i miei genitori.
Non ho potere magico: la forza interiore è la mia magia.
Non ho né vita né morte: l’eterno è la mia vita e la mia morte.
Non ho corpo: la forza è il mio corpo.
Non ho occhi: i miei occhi sono la luce del lampo.
Non ho orecchi: le mie orecchie sono la sensibilità.
Non ho membra: le mie membra sono la prontezza.
Non ho progetti: i miei progetti sono l’occasione.
Non ho miracoli: i miei miracoli sono la legge universale.
Non ho principi: i miei principi sono l’adattamento.
Non ho amici: i miei amici sono lo spirito.
Non ho nemici: i miei nemici sono l’imprudenza.
Non ho corazza: buona volontà e rettitudine sono la mia corazza.
Non ho castello: lo spirito impassibile è il mio castello.
Non ho katana: la forza della mia mente è la mia katana.
(E' il codice di condotta dei guerrieri giapponesi, ispirato ai principi del buddhismo e del confucianesimo.
Tale codice, esigeva il massimo rispetto dei valori di onestà, lealtà, giustizia, pietà, dovere e onore che dovevano essere perseguiti fino alla morte.
Il venir meno a questi principi causava il disonore del guerriero, che espiava le sue mancanze con il seppuku, il suicidio rituale)