Titolo: La cruna dell'agoAutore: Follett, Ken
Giudizio: Ottimo
Ambientazione: Regno Unito - 1941
Commento: Semplicemente un capolavoro!
(ATTENZIONE: nel seguito viene rivelata parte della trama)
Per alcuni questo e' il miglior libro di Follett, per me di sicuro occupa un posto di prim'ordine, molto vicino, in termini di bellezza al supremo I pilastri della terra che comunque resta insuperabile.
La cruna dell'ago fu il primo dei romanzi di spionaggio bellico scritto da Follett, ma storicamente si colloca in sequenza subito dopo Il codice Rebecca e Le gazze ladre, anzi a fare da filo conduttore in questi tre romanzi c'e' la presenza del Feldmaresciallo Rommell e il sempre piu' imminente sbarco degli alleati nella Francia occupata dai Nazisti.
La cruna dell'ago racconta, anche con una certa perizia storica, il grande bluff messo in scesa dagli Inglesi nel tentativo disperato di spostare le attenzioni delle panzer divisioni Naziste verso Calais e il piu' lontano possibile dalle spiagge della Normandia, dove invece sarebbe poi avvenuto lo sbarco. Il romanzo prende forma quasi interamente sulle isole Britanniche, tranne che per qualche pagina ambientata nel bunker berlinese di Hitler.
Gli Inglesi, allontanata la paura di una possibile invasione nazista, stanno prendendo coraggio e preparando la loro controffensiva. Sapendo di essere leggermente inferiori come forza militare sanno che le loro uniche armi vincenti saranno la furbizia e la scaltrezza. Catturano spie tedesche e invece che fucilarle le tengono in vita e le obbligano a fare il doppio gioco. Simulano ammassamenti di truppe e costruiscono persino enormi flotte aeree di cartone per convicere il nemico tedesco che l'invasione e' sempre piu' vicina.
Il protagonista del romanzo e' una spia tedesca, o meglio, la migliore spia tedesca di tutti i tempi, talmente scaltra e spietata da essere sopravvissuta per anni in territorio ostile senza destare il ben che minimo sospetto. La sua fama e' talmente alta in patria che, persino, il Fuhrer lo considera un elemento chiave per la strategia bellica. A Cruna dell'ago, questo il suo nome in codice, che pero' preferisce non usare perche' considera insicuro, viene affidato l'incarico delicatissimo di scoprire da dove partira' l'invasione inglese e dove questa sara' diretta. Faber, questo invece il suo nome vero, fa un lavoro eccellente e, nonostante sia inseguito da tutto il servizio segreto militare inglese, riesce a fotografare la grande messa in scena di truppe e flotte costruita per depistare i Nazisti.
Ancora una volta, sara' una donna, dal coraggio e dall'eroismo incomparabile, ad arrestare la fuga di notizie e a cambiare le sorti del secondo conflitto mondiale. Lucy, prima si innamora di Faber, ma poi, una volta capita la sua vera natura, non esita a mettere in grave pericolo la sua vita e quella del suo bambino per salvare la patria.
L'unico, forse, difetto di questo romanzo e' il brusco finale. Il lettore si appassiona sempre di piu' alla lettura, pagina dopo pagina e la catarsi del finale e' un po' troppo repentina e giunge quasi inaspettata. Nonostante questo, per gli amanti di Follett e non, e' sicuramente un libro da leggere tutto d'un fiato.
La cruna dell'ago fu il primo dei romanzi di spionaggio bellico scritto da Follett, ma storicamente si colloca in sequenza subito dopo Il codice Rebecca e Le gazze ladre, anzi a fare da filo conduttore in questi tre romanzi c'e' la presenza del Feldmaresciallo Rommell e il sempre piu' imminente sbarco degli alleati nella Francia occupata dai Nazisti.
La cruna dell'ago racconta, anche con una certa perizia storica, il grande bluff messo in scesa dagli Inglesi nel tentativo disperato di spostare le attenzioni delle panzer divisioni Naziste verso Calais e il piu' lontano possibile dalle spiagge della Normandia, dove invece sarebbe poi avvenuto lo sbarco. Il romanzo prende forma quasi interamente sulle isole Britanniche, tranne che per qualche pagina ambientata nel bunker berlinese di Hitler.
Gli Inglesi, allontanata la paura di una possibile invasione nazista, stanno prendendo coraggio e preparando la loro controffensiva. Sapendo di essere leggermente inferiori come forza militare sanno che le loro uniche armi vincenti saranno la furbizia e la scaltrezza. Catturano spie tedesche e invece che fucilarle le tengono in vita e le obbligano a fare il doppio gioco. Simulano ammassamenti di truppe e costruiscono persino enormi flotte aeree di cartone per convicere il nemico tedesco che l'invasione e' sempre piu' vicina.
Il protagonista del romanzo e' una spia tedesca, o meglio, la migliore spia tedesca di tutti i tempi, talmente scaltra e spietata da essere sopravvissuta per anni in territorio ostile senza destare il ben che minimo sospetto. La sua fama e' talmente alta in patria che, persino, il Fuhrer lo considera un elemento chiave per la strategia bellica. A Cruna dell'ago, questo il suo nome in codice, che pero' preferisce non usare perche' considera insicuro, viene affidato l'incarico delicatissimo di scoprire da dove partira' l'invasione inglese e dove questa sara' diretta. Faber, questo invece il suo nome vero, fa un lavoro eccellente e, nonostante sia inseguito da tutto il servizio segreto militare inglese, riesce a fotografare la grande messa in scena di truppe e flotte costruita per depistare i Nazisti.
Ancora una volta, sara' una donna, dal coraggio e dall'eroismo incomparabile, ad arrestare la fuga di notizie e a cambiare le sorti del secondo conflitto mondiale. Lucy, prima si innamora di Faber, ma poi, una volta capita la sua vera natura, non esita a mettere in grave pericolo la sua vita e quella del suo bambino per salvare la patria.
L'unico, forse, difetto di questo romanzo e' il brusco finale. Il lettore si appassiona sempre di piu' alla lettura, pagina dopo pagina e la catarsi del finale e' un po' troppo repentina e giunge quasi inaspettata. Nonostante questo, per gli amanti di Follett e non, e' sicuramente un libro da leggere tutto d'un fiato.
Concordo. L'ho letto moltissimi anni fa ma ne ho un ottimo ricordo. Con "I pilastri della terra" credo sia il miglior libro di Follett, un autore che ho "divorato" fino al '95. Da "Il terzo gemello" in poi, invece, mi ha un po' deluso (mi è sembrato troppo "americanizzato", come se volesse imitare uno stile che per altro io apprezzo, ma snaturandosi)tanto che gli ultimi suoi libri non li ho neppure letti.
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