Un uomo stava camminando nella foresta quando s'imbatté in una tigre. Fatto dietro-front precipitosamente, si mise a correre inseguito dalla belva. Giunse sull'orlo di un precipizio, ma per fortuna trovò da aggrapparsi al ramo sporgente di un albero.Guardò in basso, e stava per lasciarsi cadere, quando vide sotto di sé un'altra tigre. Come se non bastasse, arrivarono due grossi topi, l'uno bianco e l'altro nero, che incominciarono a rodere il ramo.
Ancora poco e il ramo sarebbe precipitato.
Fu allora che l'uomo scorse accanto a sé una bellissima fragola. Tenendosi con una sola mano, con l'altra spiccò la fragola e lo mangiò.
Com'era dolce!
Com'è difficile in un periodo triste, buio, accorgersi che non è poi tutto così brutto, che il bicchiere è mezzo pieno, anziché mezzo vuoto. Cogliere l'attimo "fuggente", quell'istante magico che in un giornata che ti sembra uguale a tutte le altre, ti fa cambiare l'umore. Il vivere qui ed ora, senza lasciarci trasportare dal tempo, come foglie al vento, osservare ciò che ci circonda, perchè anche un particolare può essere diverso.
Basta ammirare quest'uomo che nell'istante prima di precipitare nel precipizio, nota, coglie e assapora una fragola. Non si lascia prendere e sopraffare dall'ansia e dall'angoscia, non si sfoga in assurdi pianti o inutili grida, ma vive quel attimo con tranquillità ed estrema dolcezza.
Sarebbe molto bello assumere spesso questo stesso atteggiamento se non addirittura sempre e non solo nel momento prima di "morire".
Immergersi nel presente, senza lasciare spazio ai ricchi ricordi, alle innumerevoli pagine di diario, ma nemmeno alle molte preoccupazioni future, che a volte ci spaventano. Pensare che la vita, la nostra vita è il nostro momento... tutto da vivere!