Sei ore per percorrere la bellezza di trentacinque chilometri. Con una velocità media di 5.83 km/h, sono partito dal lavoro ad Ispra alle 16:30 che appena appena nevicava e ho raggiunto la mia abitazione alle 22:30 nel pieno di una bufera di neve che poi è andata avanti tutta la notte e apparentemente andrà avanti anche questa mattina.Nelle lunghe ore passata seduto dietro al volante ho avuto ll tempo per riflettere su molte cose, ma la cosa più divertente che ho trovato è stata stilare la classifica dei comportamenti odiosi degli italiani al volante in occasione di condizioni meterologiche avverse. Vi vado ad elencare le prime tre posizioni, partendo dal gradino più basso del podio.
- La medaglia di bronzo va ad un ex equo raggiunto dagli esageratamente prudenti e dai dannatamente imprudenti. Alla prima categoria appartengono quegli automobilisti che quando vedono un fiocco di neve se la fanno letteralmente sotto anche se vi giureranno che non è vero. Il loro non è timore di danneggiare l'auto o ancor peggio di farsi o fare male a qualcuno. No, loro hanno proprio paura della neve in quanto entità maligna. Mettono la prima fissa, non superano mai i 5 chilometri orari e suonano prima di affrontare le curve, come se fossero su un tornante di montagna. Letteralmente opposti quelli della seconda categoria, ovvero quelli che generalmente guidano normalmente, ma quando vedono un fiocco di neve cadere allora si trasformano di botto in piloti di rally e ne fanno veramente di ogni. Per intenderci, sono quelli che vedete in giro su fondo completamente innevato a sorpassare i superprudenti e gridar loro dietro frasi del tipo: Se non sei capace stai casa tua, a meno di trovarli pochi metri avanti con l'auto con due ruote sul guard-rail.
- La medaglia d'argento se l'aggiudicano gli insofferenti della coda. Questi personaggio li trovate in auto dietro di voi, e tutti siete incolonnati da minuti sotto una neve incessante e non si vede segno di movimento. Ecco questi non esiteranno a suonarvi se la coda si sposta in avanti di un metro e mezzo e voi che avevate il motore spento e vi stavate godendo lo spettacolo dei fiocchi immacolati, non siete pronti ad appiccicarvi al paraurti dell'auto che vi precede.
- Il gradino più alto del podio va agli automobilisti speciali. Vi descrivo il prototipo. Sulla vostra destra una fila interminabile di camion è posteggiata sul bordo della strada e i vari camionisti si aiutano reciprocamente nel montaggio catene. Sulla vostra sinistra, con una frequenza non troppo elevata, sopraggiungono auto dalla direzione opposta coperte di neve come se arrivassero direttamente dal monte Bianco. Davanti a voi solo una fila interminabile di stop rossi e colonnine di gas di scarico che salgono al cielo a distanze regolari. Ma l'automobilista speciale, grazie ad un dono dell'onnipotente, è autorizzato a percorrere la terza via: prende e sorpassa tutti, schiva imprudentemente le auto nella direzione opposta e voi invano pregate che in fondo alla colonna ci sia un'auto della polizia. E se gli chiedete il perché, lui probabilmente vi risponderà che ha fretta e che in fondo, lui è lui e voi non siete un cazzo (cit. Marchese del Grillo - Grazie Giulio)
Adesso aspetto curioso cosa succederà l'anno prossimo. L'anno passato, l'amministrazione provinciale comasca ha scaricato il barile dicendo che erano i cittadini che viaggiavano sprovvisti di catene e così quest'anno ci ha obbligato a comprarle. L'anno prossimo diranno che la colpa era dei cittadini che viaggiavano senza il loro mini-kit spalaneve da applicare sul paraurti frontale... Oh povera Italia...