Quest'oggi sono stato a Pavia per un incontro di lavoro con alcuni colleghi della bellissima cittadina universitaria lombarda e involontariamente mi sono ritrovato ad essere un promoter di Google. Tutto è nato da una telefonata che ho ricevuto, si trattava del tecnico delle caldaie che mi chiedeva quando fissare il suo intervento per la manutenzione annuale. Per verificare la mia disponibilità, ho aperto il mio Google Calendar e, successivamente inserito il nuovo appuntamento.

A me è sembrato tutto naturale, ma i miei colleghi sono rimasti stupiti e mi hanno chiesto che programma fosse. Il loro stupore è aumentato ulteriormente quando gli ho spiegato che in realtà non si trattava di un applicativo installato sul mio laptop, ma di una delle tanto chiacchierate applicazioni Web 2.0 che il colosso di Mountain View mette a disposizione per i suoi utenti.
A quel punto mi sono lanciato e ho illustrato con dovizia di particolari tecnici tutti i servizi gratuiti di BigG arricchidendoli con preziose esperienze personali, come, per esempio, la possibilità di modificare simultaneamente un Google Spreadsheet (parte della famiglia Google Doc) da parte di un gruppo di autori.
Ovviamente dopo questa sviolinata, non hanno resistito alla tentazione di farsi un account google e di provare subito tutte queste belle caratteristiche. Tanto per quello che constano!
Secondo me la forza di Google non sta solo nell'offrire servizi di qualità gratuitamente, ma nell'aver creato una mentalità che si è incuneata di prepotenza, oserei dire, nelle teste di molti internauti: non possiamo fare a meno di Google! E in effetti, io sono uno di questi google-dipendenti, ma non per questo mi sento oppresso dal gigante con la G maiuscola o temo per la mia libertà oppure senta la mia privacy violata perché il mio calendario si trova da qualche parte su un computer marchiato google. Anzi, al momento è piuttosto vero il contrario: ovvero da quando uso Google intensamente (posta elettronica, calendario, album fotografico, aggregatore di notizie, documenti... e il blog certamente!) mi sento più libero e indipendente, sicuro che ovunque mi trovi nel mondo, le mie google-cose sono lontane solo un click!