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5 novembre 2012

Il ritorno

E' un po' che volevo ricominciare a scrivere sul blog... quale occasione migliore???
Mio fratello diceva che voleva vincere, io non ci credevo. Da buona scaramantica mi aspettavo una bella batosta e non osavo immaginare diversamente. Non mi sono nemmeno sentita troppo in colpa per non aver concesso a mio marito un rientro anticipato con conseguente possibilita' di sfruttare sky dal Morlo. Insomma mi sono vista Shrek4 a cuor leggero... Il televideo, alla prima pubblicita', alle 20.50 circa mi ha dato anche ragione... Insomma la solita storia: 'vediamoci 'sto Shrek e basta', mi sono detta. 
E INVECE NO!!!! Per fortuna alla fine la mia curiosita' ha vinto e a film finito me lo sono riguardata il televideo e ho visto subito: 1-3! e non lampeggiava!!! Insomma risultato definitivo! Ce l'abbiamo fatta!!! Abbiamo espugnato lo juventus (di latta) stadium.
Cosi' a cuor leggero! Spensierati!
Eccola la foto che ci rappresenta, tutti dietro a un vero capitano, beccatevela e apprezzatela...



Lo so 'cosi' non vale' direte, 'Facile parlare dopo aver vinto', 'Facile non vedere la partita' (in realta' me la sono rivista ieri...), 'Che tifosa sei?!'...
Beh, la sapete una cosa: NON ME NE FREGA NIENTE!!! IO SONO CONTENTA LO STESSO! SONO CONTENTA PERCHE" ABBIAMO VINTO E PERCHE' 49 non e' 50 e lo e' ancor di meno se a fermarli siamo stati noi!!!!! AH AH AH AH
GRANDE GRANDISSIMA INTER!!!!!

1 luglio 2012

Spagna campione d'Europa

Niente trombe e schiamazzi questa sera. Spagna campione
Hanno vinto, stravinto, meritato, decisamente surclassato e umiliato forse eccessivamente la squadra azzurra. Lo sapevamo erano i favoriti e noi gli outsider e così loro sollevano la coppa e noi prendiamo la medaglia di consolazione.

Non è stata una bella partita, o meglio non lo è stata se tifavi Italia. La Spagna ha giocato a modo suo, segnato dopo un quarto d'ora e messo in cassaforte la partita alla fine del primo tempo. Noi non siamo mai riusciti ad essere pericolosi, questa volta più che per demerito nostro soprattutto per il merito degli Iberici che hanno fatto la partita perfetta anche in difesa.

Il secondo tempo poteva riservarci un po' di speranza, ma loro non si sono affatto accontentati dei due gol e ne hanno aggiunti altri due al conto finale.

Siamo tristi del risultato, ma siamo anche onesti, viste le premesse il secondo posto è già un traguardo quasi insperato, quindi gioiamo di questo. Andrà meglio la prossima volta e ancora tanti complimenti agli Spagnoli.

28 giugno 2012

Adoro i piani ben riusciti: finale!!!

(A message for my German friends at the end...)

Super Mario Balotelli
Super Mario Balotelli!
Detta così sembra quasi impossibile: un panzer di quelli della seconda guerra mondiale che si avvia giù lungo un sentiero di campagna. C'è una margherita in mezzo alla strada e il panzer anziché schiacciarla si disintegra. L'Italia, la nostra povera Italia che con fatica ha passato il turno, schiaccia la Germania come un moscerino e si guadagna la finale. Oserei dire pure meritatamente, perché questa sera abbiamo proprio giocato bene, forse sprecato un po' troppo, ma che bella partita che è stata.

Quindi Germania fuori dall'Euro (come mi piace questa frase!!!) e il nostro bronzo di Riace (vedi foto) ci trascina di testa e di cuore in finale dove troveremo gli amici spagnoli che ci daranno filo da torcere, ma è certo che non abbiamo paura. Anzi!




For my German friends. This is footbal, sometimes you win, sometimes you loose. Next time could be better, perhaps if not against Italy!

25 giugno 2012

Semifinali e adesso Germania

Dopo il biscotto, ecco il cucchiaio
Foto by Andrea
E' stata una notte difficile... dopo i calci di rigore faccio sempre molta fatica a prendere sonno causa la grande quantità di adrenalina generata. Ma per lo meno ero contento. La partita è stata bella, abbiamo giocato bene, attaccato e persino creato occasioni, sarebbe stata la partita perfetta se solo avessimo segnato qualche gol. A parer mio è un'Italia che ancora manca di concretezza, ma il trend è positivo.

L'Inghilterra ha giocato come l'Italia e l'Italia ha giocato come la Spagna a parte i gol che non ha fatto. Quando siamo arrivati ai rigori temevo il peggio e quando Montolivo ha calciato a lato ero praticamente certo della nostra uscita. E invece Buffon ha tirato fuori un colpo da maestro e noi siamo in semifinale e l'Inghilterra torna a casa a salutare la regina. Domanda: anche a voi si è fermato il cuore guardando il rigore di Pirlo entrare lentamente in porta? 

Vorrei concludere con una battuta rubata all'amico Teo.

Al termine di Inghilterra - Italia è squillato il telefonino a Prandelli che dopo una breve comunicazione appende e si rivolge alla squadra, che ancora sta festeggiando il passaggio in semifinale, dicendo: Mi ha chiamato Monti, ha detto che ha sentito la Merkel e che se andiamo in finale noi, allora il prossimo stipendio sarà in lire!

17 giugno 2012

L'incubo biscotto, fate il vostro pronostico

Guardate come hanno scritto la data. Spiritosi gli Svedesi
Dopo spread, biscotto sta guadagnando posizioni nella classifica delle parole chiave della lingua italiana. Tra tutti i problemi che affliggono l'Italia e l'Europa, sembra che l'unico grosso dramma sia quello della Nazionale Italiana di calcio nel disperato tentativo di restare a galla in questo Europeo 2012. Sarà forse un segno del destino, o più probabilmente una pura casualità, ma la Grecia è riuscita nel miracolo di salvarsi, almeno nel torneo continentale, mentre i cittadini greci sono oggi chiamati alle urne per un importante passo per il loro futuro.

9 giugno 2012

E' (solo) eurocalcio

I problemi li hanno le persone che sono a casa e che non hanno la casa, i nostri terremotati. Questi sono i problemi della vita. Si sta parlando di calcio, tante volte ci prendiamo troppo sul serio. Mi sembra che gli Spagnoli, sotto questo punto di vista, siano molto più sereni e molto più felici di giocare a calcio. 
Con queste parole, concludeva la conferenza stampa il commissario tecnico della nostra nazionale Cesare Prandelli. Sante parole, sarà pure europeo, a volte anche mondiale, ma è sempre e solo calcio. Uno sport che come tale va onorato e un gioco che merita di essere giocato con il massimo impegno, ma tutto qui. Giochiamoci, tifiamo per i nostri beniamini e soprattutto divertiamoci tutti senza perdere la testa come spesso accade, facendo prevalere la violenza o ancor peggio la smania del denaro che mina alla base il concetto stesso di sport.

E' cominciato l'europeo 2012 e non mi vergogno affatto nel dire che mi piace vedere le partite e non solo quelle della nostra nazionale. Guardo o ascolto alla radio tutte quelle che posso e al fischio d'inizio mi ritrovo a domandarmi per quale tifare; ci sono alcune squadre che mi stanno più simpatiche di altre, forse perché la punta di diamante gioca anche nel mio club del cuore come l'Olanda di Sneijder e poi ci sono i miei amici. Ne ho tanti in tutta Europa e allora Polonia - Grecia si trasforma in Marcin contro Yorgos, Valery contro Jan è Russia - Repubblica Ceca e così via. Delle 16 squadre solo per la Svezia non posso dire di avere un amico, non male.

E allora che vinca il migliore e che si divertano tutti!

2 aprile 2011

Il milan ha vinto e l'inter ha perso

E va bene. E' così. Che vi piaccia o meno: il milan ha vinto e l'inter ha perso. Con un forte mal di stomaco devo ammettere che il milan ha pure giocato meglio e che il secondo tempo era già finito dopo 20 minuti.

Non metto nessuna foto di proposito perché non ho voglia di ricordare, anche se so che voi farete di tutto per farlo. E anche perché resterà nei miei incubi Eto'o che calcia fuori un pallone che praticamente era già dentro, dando l'illusione che ci fosse ancora una tenue speranza.

Sfogatevi e accanitevi pure, tanto meglio prima che dopo

1 aprile 2011

Milan - Inter: intervista doppia

Il derby si avvicina e la tensione sale, forse mai come quest'anno la stracittadina della Madunina sarà così sentita e forse fondamentale per il campionato. Noi per sdrammatizzare abbiamo deciso di realizzare una sorta di intervista doppia sul modello delle iene, ma visto che non abbiamo i potenti mezzi Mediaset, l'intervista è semplicemente scritta qui sotto. I due protagonisti sono assidui frequentatori dello stadio Meazza, ovviamente con maglie di colori differenti e non si sono mai visti prima. Grazie per esservi prestati a questo gioco spiritoso.


Cocco Fra

Saluta l'altro/a
Ciao,,,ah, ti interessi anche tu di calcio??? CIAO STORDITO bilanista

Su una scala da 1 a 10
quanto ti senti carico per questo derby?
811!!

E la tua squadra?
la mia squadra spero 10!Spero 12!!

Dove vedrai la partita? E perché?
San Siro, secondo anello arancio, ovviamente sono abbonato.Grigliata a casa di amici, tutti interisti... perché i bilanisti, dato che volevano uno stadio solo rossonero, hanno dato pochi biglietti all’Inter, e non sono riuscita a prenderli.. e poi.. l’ultima grigliata (con gli stessi amici) si è conclusa con il Capitano che alzava la Coppa a Madrid!!

Chi sarà secondo te il giocatore
chiave della tua squadra e perché?
Robinho, perchè non segnerà ma farà i movimenti più giusti. Julio Cesar, perché parerà uno dei rigori che “casualmente” daranno al bilan...

Chi sarà il giocatore più pericoloso
della squadra avversaria?
Quello con le rose nel metrò.....Balotelli! Viste le sue ultime performance, potrebbe sparare delle freccette dalle tribune...

Quanto peseranno le assenze di Ibra e di Lucio?
....Direi 90 kg quella di Ibra e 75 kg quella di Lucio....Ibra chi? Quello che vince tutto? Ahahaha! Mi dispiace che non ci sia.. lui è fondamentale nelle partite importanti.. ahahah.. L’assenza di Lucio peserà abbastanza, soprattutto se giocheranno Cordoba o Materazzi che a volte si confondono e segnano dalla parte sbagliata!!

Sei scaramantico?
No, i più forti alla lunga vincono e i più deboli perdono, la scaramanzia non c'entra.DI BRUTTO!!

Quali sono i tuoi riti?
Nessuno...Non si dicono, se no non sono più validi! Non li sa neanche il mio moroso...

Fai uno sfottò all'altro
Vi auguro di rifare il triplete....ma diluito in 20 anni.Dai che quest’anno anche voi fate il TRIPLETE: Campionato, Coppa Italia e Trofeo Berlusconi! E una canzoncina: Perchè perchè tu alla coppa ci credevi per davvero / e al primo tempo vincevi 3 a 0 .. / perchè perchè? / 3 a 1 / 3 a 2 /3 a 3!

Facci un pronostico della partita
2-1Non posso, ho le mani impegnate a toccarmi..

Va bene adesso rifallo
senza fare gesti scaramantici mentre lo dici
Sempre 2-1MAI! Neanche sotto tortura!

Secondo te chi vince il derby vince il campionato?
Certo che si.No, perché poi ci sono altre 7 partite... Su cantiamo tutti insieme rossoneri [BIIIP], / emme i elle a enne va cagà.. / E il milan.. va cagà.. / il milan.. va cagà.. / E per sempre NEROAZZURRO io sarò..

Vi siete divertiti? Allora potete lasciare le vostre risposte alle domande dell'intervista secondo la vostra fede calcistica. E se non siete né Milanisti né Interisti potete gufare per la squadra che preferite.

Eccovi per comodità l'elenco delle domande da copiare e incollare nel box dei commenti con le vostre risposte. Mi raccomando... la buona educazione!

  1. Saluta l'altro
  2. Su una scala da 1 a 10 quanto ti senti carico per questo derby? 
  3. E la tua squadra?
  4. Dove vedrai la partita? E perché?
  5. Chi sarà secondo te il giocatore chiave della tua squadra e perché?
  6. Chi sarà il giocatore più pericoloso della squadra avversaria?
  7. Quanto peseranno le assenze di Ibra e di Lucio? 
  8. Sei scaramantico? Quali sono i tuoi riti?
  9. Fai uno sfottò all'altro
  10. Facci un pronostico senza fare gesti scaramantici mentre lo dici
  11. Secondo te chi vince il derby vince il campionato?

20 marzo 2011

Differita della 30esima giornata

Meno due
Due come i gol chiave di questa giornata, uno per tenere viva la speranza e l'altro per dormire poco la notte. Due come i punti tra le prime due in classifica e una terza è lì subito dietro. Due come le settimane che mancano a quello che sarà un momento decisivo, un asso piglia tutto, un derby della madunina carico di aspettative come mai. Due come le dita di Pazzini per festeggiare il suo sesto gol con l'Inter, tutti nei secondi tempi. Due come i gol di Totti che supera i due-cento centri in serie A con una sola maglia, che lo si ami o lo si odi, resta sempre un personaggio chiave del nostro campionato.

In attesa del posticipo del San Paolo tra Napoli e Cagliari, questa giornata di campionato passerà alla storia come quella del numero 2. Il consueto post bar-sportivo della domenica lo scrivo io, interista da sempre, perché sono convinto che i miei amici e blog-collaboratori milanisti non saranno troppo entusiasti dell'accaduto.

Ho visto la partita Inter Lecce, così anche per distrarmi un po' dalle notizie (una e due) che in questi giorni mi stanno tenendo sulle spine e molte ore davanti al Pc. Ve lo dico subito, non mi è piaciuta. Dopo i primi minuti, ho persino rischiato di addormentarmi complici la pasta al forno e la cazzuola di mia mamma. Alla fine del primo tempo ero rassegnato, dicevo: la partita epica questa settimana ce la siamo già giocata e speriamo solo di non perdere. Poi è arrivato il Pazzo Pazzini che con uno stop di petto, checché ne dicano i cugini, ha cambiato il risultato sul tabellone. Da quel momento in poi, la solita partita dell'Inter fatta di tanta sofferenza per i suoi tifosi, ma con una grande gioia finale: siamo a meno due e il derby può fare la differenza.

Moratti ha dichiarato che non gli piace arrivare al derby come favoriti, onestamente nemmeno a me, ma non riesco a capire perché dovremmo esserlo. Quello che so è che sarà una partita fondamentale seguita da altre sei partite ad alta tensione e io sono già in clima pre-derby.

Dichiaro aperto il bar-sport dove tutti possono diventare allenatori, commentatori e tecnici almeno per un'ora e davanti ad una bella birra!

6 marzo 2011

Quasi diretta della 28esima giornata

Gattuso segna una ciofeca da tre punti pesantissimi
Questa volta il riassunto della giornata calcistica lo scrivo io, perché ho finalmente potuto vedere una bella partita dell'Inter e perché il match del posticipo di questa sera è decisivo solo per la lotta ad un posto Champions.

Il piatto forte era chiaramente la partita dell'Olimpico di Torino, dove la vecchia Signora ospitava i diavoli rossoneri. Non ho visto la partita perché in notturna, ma mio papà l'ha seguita minuto per minuto e dal suo resoconto bisogna dire che il Milan ha vinto meritatamente. Il primo tempo ha lasciato tutti un po' scontenti, clamorose occasioni sprecate dai milanisti che però a metà del secondo tempo hanno concretizzato con un tiraccio inguardabile - a detta dell'esecutore - e portato a casa tre punti in una gara che non possiamo negarlo è fondamentale per il proseguo del campionato.

E ora il sondaggio della settimana...

Come giudicate il derby di Milano in vista della volata scudetto?

Pazzini segna il suo quinto
gol in neroazzuro e riporta
in parità il match con il Genoa
L'Inter oggi doveva vincere. E' il destino di che è costretto ad inseguire, vincere indipendentemente dal risultato di chi ti precede. Nel primo tempo, specie nel primo quarto d'ora, si è vista un'Inter padrona del campo schiacciare il Genoa che però non si tirava mai indietro quando c'era l'occasione per ripartire. Così quando mancano cinque minuti dall'intervallo, una bella azione di rimessa giocata alla perfezione porta gli ospiti in vantaggio facendo ritornare l'inverno sugli spalti di San Siro nonostante la giornata primaverile.

Vanno negli spogliatoi e Leonardo deve aver pronunciato le parole magiche perché al rientro succede il finimondo. Pandev sostituisce Stankovich che non aveva giocato male, ma a differenza di altre occasioni, stavolta il Macedone si rivela decisivo. Passano cinque minuti e siamo uno a uno. Segna Pazzini, ma bisogna erigere un monumento a Maicon che si è fatto il campo tutto in una tirata per poi concludere la corsa con un assist perfetto.

Samuel Eto'o devastante manda i Genoani a
vendere le rose sul metrò
Nemmeno un minuto e sulla ribattuta di un tiro di Pandev, Eto'o insacca da sotto porta. Partita ribaltata e da adesso in poi tutta in discesa. Il terzo gol, il 18esimo in campionato per il Camerunese nasce da una disattenzione della difesa Genoana, ma è un capolavoro di finte e contro finte. Il quarto è la giusta ricompensa per Pandev dopo una giocata perfetta di Eto'o e un assist di Sneijder. Il quinto è il tripudio del Sol Levante con flash e souvenir manco fosse la coppa del mondo. La partita finisce cinque a due, grazie alla realizzazione allo scadere di Boselli e poi tutti sotto la doccia.

Ho sentito l'intervista rilasciata a Sky da Leonardo che con la vittoria di oggi detiene il record di punti ottenuti nel minor numero di partite e che fino ad adesso apparteneva a Mister Capello. Mi è piaciuto perché è un ragazzo pulito: ha detto che nel derby di inizio Aprile ci giocheremo tanto, ma prima di quell'appuntamento ci sono altre due partite più quella fondamentale a Monaco.

Prima di concludere con i miei complimenti alle due squadre di Milano, vorrei rendervi partecipi di una scenetta che ho visto ieri sera nel posteggio dell'oratorio di Olgiate al termine della partita dei ragazzi. Due amici, con giacca e borsone della divisa e gelato di ordinanza, andavano con la mamma di uno a prendere l'auto posteggiata. E uno dice soddisfatto alla mamma: almeno oggi non abbiamo preso tanti gol. E lei: sì solo dieci. Che bello quando il calcio è uno sport!

1 marzo 2011

Differita dallo stadio: 27a giornata

Questo è il mio primo post... e, onestamente, non avrei mai pensato di scriverne uno. Lo faccio descrivendo la 27a giornata di A, giornata del grande scontro tra la prima e la seconda in classifica.


Prima però rispondete al sondaggio del giorno...

Dopo la sconfitta con il Milan e l'eliminazione dall'Europa League, riuscirà il Napoli ad arrivare in zona Champions?
Vediamola in dettaglio: ennesimo ko della Juve (difficilmente Del Neri vedrà la colomba...); dopo la vittoria nel recupero, la Roma pareggia 2-2 contro il Parma di Amauri (che gol il primo!!); l'Udinese gioca a tennis con il Palermo, e per questo Delio Rossi non si potrà gustare la primavera siciliana: al suo posto un redivivo Serse Cosmi. Per quanto riguarda la seconda squadra di Milano, mi affido al commento di un interista DOC, Alessandro Berra, che su facebook si chiedeva "ma come ca..o state giocando...". Potrei non aggiungere altro se non il risultato finale che vede cmq l'Internazionale di Milano F.C. vittoriosa sulla Sampdoria 2-0 e seconda in classifica.

Ieri sera big match: la capolista Milan sfida uno straordinario Napoli, reduce tuttavia
dall'eliminazione in Europa League. E qui il commento è semplice: il 3-0 ci sta tutto. Ma proprio tutto. Napoli sottotono, fermo e mai incisivo. Milan non di certo trascendentale ma meritevole grazie a Kevin Prince Boateng e Alexandre Pato. Ora so già che la bile interista farà gridare allo scandalo per il rigore dubbio (in effetti moooolto dubbio), ma il bello del calcio è che i puòvincere anche giocando male (come voi domenica) oppure con un rigore dubbio per sbloccare la via per una vittoria meritata.

Ora il calendario si fa decisamente più ostico, ad iniziare dalla Juve di domenica e il ritorno di Champions... Spero di scrivere un nuovo post entusiasta tra qualche settimana!

21 febbraio 2011

La differita della 26esima giornata

L'esultanza del Genoa al termine
dell'incredibile rimonta 4 a 3 sulla Roma
Una giornata no, quasi un completo fallimento per molte delle squadre impegnate nel nostro campionato. Cominciamo dal tonfo più eclatante che è quello che coinvolge la squadra capitolina. La Roma, che nei precedenti campionati ci aveva abituato al calcio più bello e spettacolare della serie A è veramente in una crisi nerissima confermata dalla peggiore delle sconfitte ottenute ieri contro un cinico e spietato Genoa. Oltre ai punti, la Roma perde anche l'allenatore, Ranieri infatti decide di lasciare la panchina in modo da generare una scossa nella squadra e nella società. Non so se la scelta si rivelerà vincente...

Al secondo posto nella classifica delle cadute troviamo la Juve che dopo essersi esaltata per la vittoria contro i nemici neroazzurri è andata a prendere due pappine a Lecce, giocando per 80 minuti in dieci uomini a causa dell'espulsione del portierone nazionale. Ho visto il primo tempo e devo dire che i pugliesi hanno giocato con molta intelligenza. Prima ci hanno messo la forza e spinto moltissimo creando occasioni compresa quella che ha portato al rosso. Poi ci hanno messo la testa e visto che Delneri ha lasciato due punte in campo togliendo Krasic, hanno aspettato che i bianconeri si scoprissero un po' per colpirli dritti al cuore. Bravo Lecce, non è facile trovare la giusta concetrazione in quelle situazioni specie quando si sta giocando contro una prima della classe.

Al terzo posto troviamo la squadra degli arbitri che hanno inevitabilmente condizionato le partite delle squadre di Milano. Il gol dell'Inter contro il Cagliari è l'esempio tipico per spiegare il concetto di fuorigioco alla morosa e persino i bambini sanno che a calcio non si possono usare le mani come ha fatto Robinho a Verona.


Certo i tifosi di Milano (io incluso) potranno dire che è andata pari e patta, ma provate a chiederlo a quelli di Cagliari o del Chievo.

14 febbraio 2011

Diretta dallo studio




Ma sì, oggi tocca a me: non volevo scrivere post sulla partita di ieri sera, dato che non l'ho vista (pattinata sul ghiaccio in notturna: bellissimo!). Ma che importa? Sono juventino fino al midollo e oggi tocca a me parlare, e non dirò niente di tecnico o tattico, né tantomeno dirò qualcosa di sportivo (tipo "un pareggio ci poteva stare"...). Dirò solo che godo. Da ormai quasi sedici ore, ininterrottamente. E appena questa paradisiaca sensazione di euforia cala un pochino, mi basta andare un attimo su Tuttosport (perché la Rosa è per i milanesi) e vedere un po' di celebrazioni della Signora, complimenti mirabolanti, anche le opinioni di Big Luciano che esprimono pensieri di molti tifosi della Juve.


Sì, perché se il resto dell'Italia calcistica s'è messo il cuore in pace con le sentenze di Calciopoli, agli juventini qualcosa non torna. Ma non è il giorno per sollevare altre polemiche. Oggi è un giorno da godere, tutto intero, senza interisti bauscia (concedetemi almeno questa, sto già censurando abbastanza!) che esaltano a dismisura una squadra antipatica, fortunata, uscita miracolosamente intatta da polemiche che avrebbero affondato altre società, con una dirigenza che definire arrogante (caratterialmente, politicamente e socialmente!) è davvero eufemistico.


Certo, i risultati non si contestano e neanche il bel gioco mostrato (a tratti) negli ultimi anni. Ma oggi non si parla di Inter. Oggi si parla di Juve, della prova di carattere, della superiorità, e della pappina di Matri che ha fatto godere milioni di italiani (scommetto più di quelli che celebreranno l'unità d'Italia). Come già detto, la partita non l'ho vista, quindi parlo semplicemente da tifoso. Perché oggi mi è concesso. Poi, per citare Rossella O'Hara, il prossimo turno è un altro giorno!


E stasera tutti a tifare Novara, che contro il Torino (week end di emozioni forti, per uno juventino novarese!) si gioca il primato nel campionato cadetto!

6 febbraio 2011

Inter - Roma: una partita epica

Sembra un mito greco e invece è solo Inter Roma. Solo si fa per dire, perché una partita così vale bene l'abbonamento annuale a Sky o Premium o magari anche la stagione allo stadio. Sono senza voce io che ho visto la partita con una palpitazione costante seduto in salotto, non oso immaginare gli interisti allo stadio tra cui la nostra Fra che sicuramamente domani ci racconterà.



Il tabellone dice 5 a 3, ma non si può riassumere con due numeri  le emozioni vissute in 90 minuti che sembravano non finire mai. Il primo tempo era iniziato in discesa, Sneijder che è tornato quello dello scorso campionato fa un capolavoro dei suoi e Julio Sergio non può che guardare la palla finire nel sacco. Troppo in discesa per i miei gusti. Infatti passano pochi minuti e non solo il risultato torna ad essere di parità, ma la Roma sembra più squadra e meglio organizzata. Le sue punte fanno sfracelli là davanti, ma noi abbiamo un muro umano a difendere i pali. Si chiama Julio anche lui, ma di cognome fa Cesar... e lui è veramente epico su quella triplice respinta che ha fatto morire di crepacuore non suo quanti tifosi giallorossi.

Come spesso succede nel calcio, nel momento migliore della Roma, una ripartenza dell'Inter la ferisce e si va negli spogliatoi con il risultato a favore dei Neroazzurri e con Eto'o ancora una volta a segno. Il secondo tempo inizia come è finito il primo. Niente cambi, giù la testa e correre da una porta all'altra, senza sosta e con occasioni da entrambi i lati. Pazzini riceve un lancio lungo e segna, ma viene segnalato in fuorigioco, secondo me dubbio. Ma quando, pochi minuti più tardi, il copione si ripete, Burdisso lo stende in area: rigore e rosso ineccepibili. Eto'o realizza e siamo 3 a 1.

Finita? Neanche per scherzo, ci pensa Thiago Motta, fresco di convocazione nella nazionale azzurra a fare il quarto e adesso sembra tutto facile. Leonardo sconvolge la squadra, fa riposare Sneijder ed esordire Nagatomo. Se non fosse che due buone iniziative della Roma portano il risultato in bilico. Quattro a tre e il mio cuore torna ad impazzire. Le due squadre sono rotte in due, la Roma si trova bene con scambi stretti e filtranti, mentre l'Inter colpisce duro dalle fasce dove Maicon spinge come un treno. Milito sbaglia un gol che sembrava già fatto e J. Sergio si riscatta del primo tempo mediocre, per fortuna Cambiasso sull'azione insistente interista e su assist del capitano mette il sigillo al risultato.

Nell'intervista a fine partita su Sky, fanno notare al portierone interista che il 6 gennaio il giorno dell'esordio di Leonardo, tra Milan e Inter c'erano 13 punti, oggi, un mese dopo, solo 5. Gli hanno chiesto se il Milan ha paura dell'Inter e lui ha risposto che devono chiederlo a loro, ma - aggiungere io - noi non abbiamo paura di loro!

3 febbraio 2011

Certe cose non le sopporto

Ci sono gesti che non tollero. Posso capire che in un'azione un terzino entri duro su di un avversario e un fallo onesto di gioco si trasformi in una gran botta e magari un infortunio. Ci sta, si chiede scusa, si accetta la punizione e si va avanti. Ma una testata o un pugno non li capisco. Cosa ti salta per la testa di tirare un cazzotto sul naso ad un tuo avversario, ma manco fosse un incontro di boxe. E' quando vedo questi episodi, specie da quei giocatori da cui non te lo aspetti, che capisco che il calcio è uno sport malato.

Il folle gesto che costerà un buon numero di giornate
di squalifica con la prova TV.


Aggiornamento dopo la pubblicazione iniziale. Chivu si presenta alle telecamere e rilascia la seguente dichiarazione:


Difficile spiegare cosa è successo, perché ho perso un attimo di lucidità. Sono qui per chiedere scusa a Marco Rossi perché ho un briciolo di dignità e voglio chiedergli scusa. Non è da me, mi spiace, mi sento un uomo di merda. Non l'ho mai fatto e chiedo scusa a tutti quelli che guardano il calcio e seguono la squadra. Soprattutto chiedo scusa alle mie due bambine, che potrebbero vedere quello che è successo. 

Questo già mi fa sentire meglio, perché riconoscere il proprio errore senza cercare scuse è sempre il primo passo verso il miglioramento.


Finita la predica, della partita ho poco da aggiungere. Lo scorso fine settimana esaltavamo il tridente offensivo dell'Inter e ricordo di aver scritto che il ritorno di Sneijder avrebbe aggiunto ulteriore peperoncino. Questa sera è stato proprio così: la partita è cambiata con l'ingresso in campo dell'Olandese.

Il gol del Pazzo è arrivato come la ciliegina sulla torta. Mio papà aveva appena finito di dire: questa sera Pazzini non è nemmeno uscito dagli spogliatoi ed ecco che la butta in porta. Un minuto dopo, sempre mio papà ha aggiunto: arbitro fischia la fine se non vuoi che il Bari ne prenda tre, e così è stato.

Conclusione: altri due punti recuperati, ma con un po' amarezza...

PS. Stiamo per lanciare una nuova rubrica calcistica: tenetevi pronti perché la redazione insubre si sta dando molto da fare!

30 gennaio 2011

Un dream day per Giampaolo Pazzini

Giampaolo Pazzini, all'esordio in neroazzuro fa
la partita perfetta: in 45 minuti due gol ed
rigore. Questo è lo spirito giusto
Il titolo già dice tutto: prendi un bravo giocatore mettilo insieme ad una squadra di campioni e ne viene fuori una partita spettacolare finita 3 a 2 per i campioni del mondo e in cui il Palermo in trasferta non ha per niente demeritato. Se poi a questo aggiungi il ritorno del grande Julio che para un rigore e fa magie a ripetizione, allora lo spirito della grande squadra torna nei cuori di tutti i tifosi che ancora non hanno perso la speranza nella rimonta. Quando vedo queste esultanze, quando vedo Leonardo girarsi verso gli spalti e gioire con il pubblico, allora ci credo anch'io che per natura sono uno scettico.

Non ho visto tutta la partita, purtroppo solo gli ultimi 20 minuti. Poi ho sentito i commenti e visto gli highlights. Che si sia trattato di una splendida partita lo dimostra il fatto che il riassunto del match in onda su Sky dura 10 minuti, nel video qui sotto ci sono solo i 5 gol.


Adesso impazza la domanda: dopo questo successo in rimonta con tre punte: Eto'o, Milito e Pizzini, Leonardo deve continuare con il tridente? Io dico che se il tridente vuol dire spettacolo, allora sia per lo spettacolo e la rimonta anche se con il batticuore.

16 gennaio 2011

Zanetti: un grande uomo e un grande giocatore

Ieri sera a San Siro l'Inter di Leonardo ha travolto il Bologna con una partita di sostanza, ma la vera festa è stata per il numero 4, il nostro capitano, un grande giocatore, ma ancor di più un grande uomo.

Vi riporto qualche video rubato su youtube. Ecco il primo giorno del capitano alla pinetina.


Una carrellata di successi targata 2010/2011:


E la festa di ieri sera:


La colonna sonora:


18 dicembre 2010

Inter 5!

Ero in sciopero, ora non più. Questa sera, come in settimana, non ho visto la partita del "Mundialito", un po' per mantenere il mio impegno di protesta e anche - e soprattutto - perché non ho accesso ai contenuti di Mediaset Premium. Non posso quindi commentare come la nostra squadra ha vinto questo campionato del mondo per club, potrei al più riportarvi i commenti degli altri, ma questo varrebbe proprio poco.

Il grande Mancio l'aveva chiamato Trofeo dell'Amicizia, quando in finale c'erano Milan e Boca. In effetti aveva ragione allora e anche ora, visto che per diventare campioni del mondo ci sono bastate due partite: una contro una squadra Coreana e l'altra contro un'Africana. Qualcuno maliziosamente aveva detto prima dell'incontro: se perdete avrete perso contro uno sconosciuto e se vincete avrete vinto contro nessuno. Come dargli torto... però questa sera siamo ancora noi ad alzare la coppa e lasciamo agli altri il gusto di giudicare quanto questa pesi.


21 novembre 2010

Rafa, adios!

Sono ufficialmente in sciopero. E sono anche, altrettanto ufficialmente, incazzato nero! E non perché abbiamo perso, ancora e male, ma perché non abbiamo affatto giocato.

Basta! Da ora in avanti e fino a quando l'Inter non tornerà a giocare a calcio, io non sarò più suo spettatore. Resterò tifoso per tutta la vita, continuerò a soffrire con i neroazzurri, ma non potete chiedermi di guardare quella schifezza che i miei paladini credono che sia calcio. Giuro che non guardo più una partita, iniziando da quella di coppa della settimana a venire.

Non ci sono scusanti, non ci sono allevianti. Non ditemi che mancano tanti, troppi giocatori. Oggi quello che mancava era la voglia di fare gol. Il commentatore di Sky ha detto: "Sembra che tutto stia andando storto, anche le cose più semplici non funzionano", ma io dico, e ne sono convinto, che bisogna metterci del proprio per far si che le cose funzionino.  A testimonianza di questo stato di completa incoscienza, c'è l'incomprensibile testata di Eto'o, così adesso con la prova Tv prenderà le sue belle giornate di squalifica e l'Inter si può anche dimenticare il gol della bandiera.

E' colpa di Benitez? Non lo so, non sono così esperto in tattiche e strategie per capirlo. Ma oggi il nostro allenatore non ha fatto nulla per rimettere in carreggiata una partita iniziata male e finita peggio. Altre volte si è giustificato che ha dovuto fare sostituzioni dettate da infortuni; oggi che ha potuto scegliere si è visto come ha scelto bene. Non so se resterà per il panettone, o se preferisce il pandoro, certo è che se l'Inter (non) gioca così non sarò certo io a stappare lo spumante.

7 novembre 2010

Rumore di vetri rotti

E' la stessa sensazione che si prova da bambini quando si resta imbambolati a fissare il gioco preferito appena rotto, irreparabilmente a pezzi e insostituibile. Eppure lo sapevo che prima o poi sarebbe dovuto succedere: ogni cosa ha le sue stagioni e il calcio non fa certo eccezione. E' ufficiale: la stagione delle vittorie dell'Inter è finita, o almeno questo è quello che appare agli occhi dei tifosi che ieri sera fischiavano i campioni d'Europa mentre cercavano disperatamente il pareggio con il Brescia.

Ma si può sapere cosa è successo e cosa è cambiato? Innanzitutto, il cambiamento più evidente - a parte i risultati - è l'allenatore. Non voglio dire che Mourinho era meglio di Benitez, ma di sicuro sono due personaggi differenti e anche il solo cambiamento non ha giocato bene. I giocatori devono imparare a conoscere il nuovo allenatore e  a rispettarlo come professionista. Vi ricordate due  campionati fa quando esordì il Mou? L'inizio non fu certo dei migliori e lui continuava ad arrabbiarsi con i giornalisti - che altro non facevano che riportare i mormorii dei tifosi - che paragonavano la sua Inter a quella di Mancini. Eppure lo stesso Mou è adesso osannato e innalzato agli onori degli altari .

Poi ci sono i giocatori. Apparentemente quelli non sono cambiati: Balotelli se ne è andato, e sono arrivati altri giovani già di proprietà dell'Inter. Eppure se guardo il poster commemorativo della finale di Champions e confronto le facce con quelle tristi che ieri sera hanno lasciato San Siro, ne riconosco solo qualcuna. Certo non voglio portare a scusante gli infortuni: quelli devono essere evitati con la giusta preparazione che evidentemente è mancata e continua a mancare. Ma è anche vero che se cambi cinque, sei o anche sette undicesimi di una squadra è lecito aspettarsi risultati diversi.

Ancora peggio è che è cambiato l'atteggiamento in campo. L'anno scontro, si giocava per vincere. Oggi si entra in campo con la presunzione che forse si vincerà e che comunque non potrà poi andare così male. Sbagliato. E' che non abbiamo più fame. Le vittorie dell'anno scorso hanno saziato la nostra fame atavica e adesso sappiamo che tanto non si potrà mai più fare di meglio e non vale nemmeno la pena di sbattersi per ottenere il minimo sufficiente. E pensare che proprio in settimana era arrivata la strigliata di Moratti che aveva avvertito tutti ad un radicale cambiamento di rotta. Visto il primo tempo di ieri sera direi che non è proprio servita a nulla. 

Cosa dobbiamo fare allora? Tornare a fare i piangina d'Italia come prima? No direi proprio di no. Una volta che ci si è seduti sul trono non si può più tornare a fare i giullari. Innanzitutto bisogna prendere coscienza che c'è qualcosa che non va bene, che c'è un problema e che deve essere affrontato. E voglio proprio sperare che la deludente prestazione di ieri sera sia da stimolo per iniziare un lungo processo di guarigione.