Il tabellone dice 5 a 3, ma non si può riassumere con due numeri le emozioni vissute in 90 minuti che sembravano non finire mai. Il primo tempo era iniziato in discesa, Sneijder che è tornato quello dello scorso campionato fa un capolavoro dei suoi e Julio Sergio non può che guardare la palla finire nel sacco. Troppo in discesa per i miei gusti. Infatti passano pochi minuti e non solo il risultato torna ad essere di parità, ma la Roma sembra più squadra e meglio organizzata. Le sue punte fanno sfracelli là davanti, ma noi abbiamo un muro umano a difendere i pali. Si chiama Julio anche lui, ma di cognome fa Cesar... e lui è veramente epico su quella triplice respinta che ha fatto morire di crepacuore non suo quanti tifosi giallorossi.
Come spesso succede nel calcio, nel momento migliore della Roma, una ripartenza dell'Inter la ferisce e si va negli spogliatoi con il risultato a favore dei Neroazzurri e con Eto'o ancora una volta a segno. Il secondo tempo inizia come è finito il primo. Niente cambi, giù la testa e correre da una porta all'altra, senza sosta e con occasioni da entrambi i lati. Pazzini riceve un lancio lungo e segna, ma viene segnalato in fuorigioco, secondo me dubbio. Ma quando, pochi minuti più tardi, il copione si ripete, Burdisso lo stende in area: rigore e rosso ineccepibili. Eto'o realizza e siamo 3 a 1.
Finita? Neanche per scherzo, ci pensa Thiago Motta, fresco di convocazione nella nazionale azzurra a fare il quarto e adesso sembra tutto facile. Leonardo sconvolge la squadra, fa riposare Sneijder ed esordire Nagatomo. Se non fosse che due buone iniziative della Roma portano il risultato in bilico. Quattro a tre e il mio cuore torna ad impazzire. Le due squadre sono rotte in due, la Roma si trova bene con scambi stretti e filtranti, mentre l'Inter colpisce duro dalle fasce dove Maicon spinge come un treno. Milito sbaglia un gol che sembrava già fatto e J. Sergio si riscatta del primo tempo mediocre, per fortuna Cambiasso sull'azione insistente interista e su assist del capitano mette il sigillo al risultato.
Nell'intervista a fine partita su Sky, fanno notare al portierone interista che il 6 gennaio il giorno dell'esordio di Leonardo, tra Milan e Inter c'erano 13 punti, oggi, un mese dopo, solo 5. Gli hanno chiesto se il Milan ha paura dell'Inter e lui ha risposto che devono chiederlo a loro, ma - aggiungere io - noi non abbiamo paura di loro!
Partita bellissima e tre punti importantissimi in cassaforte. LEOMOUNTADA possibile. :)
RispondiEliminaLeNny
;)
Scusate il ritardo, ma questa vita da statale a volte mi logora!
RispondiEliminaTornando a cose più serie.. CHE PARTITA RAGAZZI!
Cosa posso dirvi in più? E' stata semplicemente fantastica, non mi potevo distrarre un attimo.. tutte e due le squadre hanno giocato al VERO calcio.. Però ragazzi.. ogni volta i Neroazzurri ci fanno davvero sudare.. e che dire della "bagnolada" contro l'arbitro gobbo/bilanista? TROPPO RIDERE!
Cmq.. NAGATOMO, UNO DI NOI! Quando è entrato in campo, c'è stato un boato da far cadere le gradinate del Meazza!
Vi lascio con una canzoncina (direttamente dalla Curva Nord) che da ieri sera non mi esce dalla testa..
Eto'o.. Eto'o.. Eto'o.. Eto'o.. Eto'o..
Io di ibra me ne frego, perchè è uno zingaro!!
Io la partita non l'ho vista perché impegnata a curare il Jack e la pancia, ma dalle grida che sentivo arrivare dal salotto doveva essere proprio una gran sfida.
RispondiEliminaTata, ancora nulla? :P
RispondiEliminaE no LeNny ancora nulla
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