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30 ottobre 2008

Giana: un tuffo nel passato

La mia storia di dipendenza dal computer inizia quando ero ancora alle elementari, cioe' quando ci trovavamo ancora nell'era preistorica dei computer e i "Personal" erano solo di un paio di tipologie, collegati ad un mangiacassette e molto spesso ad un normale televisore di casa.

Frequentavo la terza elementare quando mio papa' ha acquistato per il suo lavoro un Commodore 64, inizialmente senza alcun "optional" per poi andarlo ad espandere trasformandolo nella Ferrari dei PC del tempo. Io non sono mai stato un grande giocatore, nel senso che avevo pochissimi giochi e mio papa' non sopportava l'idea che uno strumento tanto nobile quanto il PC potesse venir declassato a macchina per giocare. Adesso, ad essere onesto, la penso esattamente come lui, soprattutto perche' al giorno d'oggi ci sono delle Console per giocare, se proprio uno volesse. Ma allora, nel pieno della fanciullezza, ho spesso desiderato perdere interi pomeriggi armeggiando con un Joystick per superare livelli crescenti di difficolta' e uccidere mostri sempre piu' brutti e cattivi anche se dai profili molto spigolosi.

Il mio gioco preferito, che era anche il preferito da mia sorella, era la mitica Giana, ovvero la controparte femminile di Super Mario. Non so perche' ma questo gioco piaceva anche a mio papa' tanto che per convincerlo a lasciarmi giocare un po', bastava dire: "per favore, gioco solo a Giana...".

Questa mattina, leggendo Punto Informatico, ho scoperto che alcuni nostalgici sono riusciti a far tornare Giana in vita rendendola scaricabile in modo gratuito dal loro sito. Serve avere un emulatore per Commodore 64, cosa non difficile se cercate su questo sito dove ne trovate parecchie versioni per ogni sistema operativo. Quasi quasi nel week end investo un paio d'ore di buon divertimento con una cara vecchia amica.

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1 commento:

  1. Mamma mia, Toto, che flash!
    Se mi trovi anche "Gu" vengo a Como e ti bacio!
    E hai per caso mai giocato a Missione Odessa? Era un "gioco" testuale, non grafico... non son mai riuscito a finirlo ed e' una cosa che mi sta segnando l'esistenza... Eh, il Commodore64 ha segnato una generazione... anche piu' di una!

    RispondiElimina

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