Nonostante abbia fatto il grande passo e mi sia convertito al Mac da alcuni mesi ormai, continuo a nutrire un vivo interesse per la mia distribuzione linux preferita. Principalmente perche' credo Linux un ottimo sistema operativo ed e' installato su tutti i computer che uso per lavoro e svago a parte il mio laptop. Un'altra cosa bellissima del mondo Linux e' la comunita' di mattacchioni che ci lavora dietro in un modo veramente professionale e come se fossero una software house da un milione di dollari di fatturato al mese. Invece, nonostante i dollari siano molto vicini a zero l'entusiasmo e' alle stelle.
Ma veniamo al tema di questo post. Tra ieri e oggi (a seconda del fuso orario) e' stata messa a disposizione in Rawhide (ovvero la versione di Fedora correntemente in sviluppo) la cosidetta Final Development Freeze release, ovvero una versione contente tutte le funzionalita' previste per Fedora 10. Da oggi, fino alla release ufficiale (25/11) saranno possibili solo correzioni di bachi e un'ultima Preview release prevista per il 4/11 (schedula completa).
Ogni nuova versione di Fedora contiene delle perle di novita' rispetto alle precedenti anche se questa volta mi sembrano un po' scarsine. Vediamole insieme...
- KDE 4.1 Finalmente. Chi si fosse divertito a provare la versione 4 di KDE dovrebbe essere contento che ora venga distribuita la versione punto 1. Onestamente ho usato la 4 in tutte le salse e devo dire che sotto molti aspetti era troppo sperimentale per poter essere considerata un ambiente di lavoro vero e proprio. Come tutte le punto 1, questa dovrebbe avere un'elevatissima usabilita' mantenendo la freschezza del look & feel introdotta nel nuovo KDE.
- 30SecondStartup. Ma non ci doveva essere gia' in F9? Si tratta di un nuovo tentativo di velocizzare le operazioni di startup del sistema. Quando Linux e' nato era normale avere un booting time cosi' lento, ma adesso, nella spietata lotta tra sistemi operativi, non si puo' impiegare piu' di 30 secondi per avviare il proprio laptop... Altrimenti si e' perso in partenza, nel vero senso della parola.
- Glitch Free Audio. Si tratta di una riscrittura di Pulse Audio piu' performante e senza latenza per le applicazioni audio. Glitch Free Audio si basa sullo stesso meccanismo di Apple CoreAudio e di Windows Vista. Speriamo in bene... Onestamente non sono mai risucito a fare funzionare Pulse Audio con F9 sul mio vecchio portatile e ho sempre dovuto installare ALSA per avere una buona qualita' sonora sia in riproduzione, sia in registrazione. A dirla tutta, credo che il sottosistema audio di Linux e quello di Fedora specialmente, sia un po' troppo macchinoso e poco affidabile. I romani dicevano panem et circenses, i moderni dicono youtube e multimedia: quindi se si vuole raggiungere le masse serve il coraggio di ripensare da capo (ancora una volta) al sistema audio, renderlo infallibile, miscelato e... credo che per il momento basti.
- Ad hoc connection sharing. Questa mi attira molto. Si tratta della possibilita' di utilizzare il proprio computer come punto di accesso alla rete. Facciamo un esempio pratico. Immaginate di essere collegati alla rete cablata e di voler permettere ad un vostro collega di accedere alla rete attraverso il wireless. Quello che dovete fare e' accendere la vostra scheda wifi, far partire la connection sharing e il gioco e' fatto. Il vostro collega si connette alla vostra rete wireless e potra' usare il vostro PC come access point. Ovviamente il gioco funziona in tutte le direzioni, ovvero potete mettere in sharing qualunque connessione, cablata, wifi, 3G, Bluetooth... In realta' questa non e' una novita', ma il settaggio della condivisione di una connessione richiedeva l'intervento di un esperto, mentre adesso sara' possibile in pochi click attraverso l'uso di NetworkManager. Bello, ben fatto!
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