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4 maggio 2011

Fukushima in cucina...


Dato che sono un S. Tommaso ed avevo un pochino di iodio bisublimato in casa, mai farsi mancare niente..., ho deciso di fare un piccolo esperimento per verificarne la solubilita' in acqua a diverse temperature.

Materiale:

  • 100 ml di acqua della brita
  • 1 punta di spatola di I2
  • 1 termometro graduato da 0 a 110 °C
  • 1 cilindro graduato 1 ml classe B
  • 1 contenitore in pyrex




Ho messo 100 ml di acqua nel contenitore in pyrex, misurato la T 20°C. Ho aggiunto una punta di spatola di I2; non si scioglie ( ma questo lo sapevo gia').
Ho quindi acceso il gas sotto il contenitore in pyrex e ho misurato la temperatura:

  • a 40°C insolubile
  • a 70 °C insulubile
  • ad 80°C inizia a solubilizzarsi
  • a 95°C quasi sciolto completamente ; la soluzione diventa gialla
  • ad ebollizione, circa 97°C, e' quasi totalmente solubilizzato.
L'ho lasciato bollire 2 minuti; al termine dell' esperimento la soluzione e' ritornata trasparente, segno che l'I2 si e' volatilizzato, lasciando un caratteristico profumo di iodio in cucina.
Ergo se lo iodio del reattore non e' in qualche forma chimica differente ( ioduro o iodato ) e' stato disperso nell'atmosfera. Ho provato a recuperarlo con un cappello di metallo,
ma era troppo poco per solidificare sulle pareti fredde.
Ecco
le foto, fatte con il cellulare di mia moglie, scarsa qualita' ma la EOS300D aveva le pile scariche.

A sinistra la soluzione a circa 95 C e a destra la stessa dopo due minuti di ebollizione.



















Adesso un po' di chimica dello iodio nell'ambiente di reazione del BWR; gli anioni I- ed IO3- , necessari per spiegare l'attivita' dell'acqua contaminata ( lo iodio molecolare a quelle temperature evolve come gas come dimostrato dal nostro esperimento ), potrebbero formarsi in quanto:
  • prodotti della reazione dei radicali OH e HO2 provenienti da radiolisi dell'acqua per lo ione IO3-
  • prodotti di reazione con l' H2 per quanto riguarda l'anione I-
Dobbiamo inoltre tener presente che lo iodio I2 in presenza di ioni I- porta alla formazione di I3- che e' solubile in acqua; la stabilita' di quest'ultimo in acqua bollente non mi e' purtroppo nota.

Un altro esperimento da fare?

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8 commenti:

  1. Allora adesso preparo subito il post con i conti di quanto iodio c'è per ogni barra di combustibile...

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  2. @Toto: :-))) tu sei tutto fuori:-)))))) usi acqua depurata a posta??

    RispondiElimina
  3. @ilmarion scusa avevo capito che fosse opera tua.....ma toto li devi mettere la sua firma però:-)))) altrimenti si pensa che sia stato tu a farlo :-))) senti un po ilmarion....non avevi detto che ci invitavi a cena tutti???? No ma sai... perché mi sono ricordata che ero e sono e sarò impegnatissima in questi prossimi giorni /mesi/ :-)))))))))))))) (ragazzi diamoci a gambe levate..chissà cosa ci darebbe da mangiare ilmarion nel caso di un suo invito eventuale ...c'e poco da fidarsi:-)))!!!!!!!!!!!!!!!! )

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  4. Ma certo che c'è la firma de ilmarion... e poi la mia cucina così in ordine non lo è mai!

    ps. anch'io ho una brita!

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  5. @plutoto...te in silenzio e studia va ...che si avvicina il 6 Maggio e stiamo in attesa del tuo video!:-)))) quindi nemmeno da te si puo venire a mangiare....ma qui ragazzi il piatt piange!! toccherà andare da Fuertestenk o Valeriano forse (una buona cucina Russa fatta da sua moglie oppure il ristorante a Tourettes sur Loup.......a base di couscous........:-)

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Proprio bello questo post! Non avresti per caso del Cesio?

    PS la brita l'ho anche io

    RispondiElimina

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