Questo è un articolo di approfondimento di quest'altro: Un salto nel mondo di Fedora 16 e descrive alcune impressioni più approfonditamente, anche se rimane un primo impatto. Quanto dirò qui sicuramente non troverà tutti d'accordo, ma quando si decide di cambiare il sistema operativo - che rimane la parte più importante di tutto il software di un computer - le sensazioni, la prima impressione, il colpo di fulmine è anche lui importante.
Vediamo quindi un po' meglio cosa ci riserva Fedora 16.
Vediamo quindi un po' meglio cosa ci riserva Fedora 16.
Secondo incontro con Linux Fedora 16
Dopo che il primo tentativo descritto nel post precedente non mi aveva convinto del tutto, ho deciso da dare una seconda chance al nostro pupo, questo essenzialmente per due ragioni:
- è una versione più recente (Fedora 14 è del novembre 2010 e il supporto è terminato praticamente con dicembre 2011) e
- questa sarà la strada del futuro: ormai è Gnome 3 che sarà implementato su tutte le future versioni e non più la famosa Gnome2.
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Le grand Bleu! |
Come dicevamo, tutto parte dalla voce "applicazioni", cliccandola ci si ritrova con la barra applicazioni a sinistra (che si aggiorna a seconda delle applicazioni utilizzate) e le due voci "Finestre" e "Applicazioni". Sull'estrema destra - non troppo visibile nella foto - si trova un'area a scomparsa con l'equivalente delle "zone di lavoro" delle altre versioni di Linux.
La voce "Finestre" corrisponde al desktop come lo abbiamo sempre conosciuto. Cliccando su "Applicazioni" ritroviamo invece con la splendida schermata vista nel post precedente ("il pupo emette i primi vagiti"), dove tutte le applicazioni sono messe insieme in ordine alfabetico. Non vi piace questa scelta? Beh, c'è poco da fare, ma almeno a destra ci sono una serie di filtri per cercare di mettere ordine in questo bazaar. Per esempio, queste sono le applicazioni di default per la voce "Ufficio":
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Office |
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Applicazioni? Sistema? Uh... cosa? Non ho capito di che parli... |
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Impostazioni? Sistema? Uh... cosa? Ma come sei retrò... |
Ma ancora, niente per l'aspetto grafico delle finestre. A quanto pare, i signori Gnome3 hanno deciso di blindare il tutto: il sistema così è e così te lo tieni. Vabbé, non mi piace non poter decidere dell'aspetto del mio computer, ma al limite può andare, l'interfaccia grafica è davvero bella, sola cosa negativa per la grafica sono le icone enormi!
Ma le sorprese non sono finite, ed il peggio deve ancora venire.
Apriamo una finestra. Prima cosa che notiamo è che i classici pulsanti in alto a destra (Minimizza, Massimizza, Chiudi) sono diventati... uno solo! Eh si, ormai le finestre si possono solo chiudere... d'altra parte, non esistendo la barra di controllo in basso, a che servirebbero? Mi viene un dubbio terribile...
Apriamo tre finestre:
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Dove sono le mie tre finestre??? |
- Andare a spasso con le finestre per scoprire quelle che sono nascoste sotto e cliccarci sopra, oppure...
- cliccare sulla voce "finestre", che ci propone questa schermata:
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Toh! Ecco le mie tre finestre!! |
In definitiva, siccome la barra di controllo è stata soppressa, per passare da una finestra all'altra ora bisogna fare almeno due click, mentre prima ne era sufficiente uno solo.
Vedo alcune schermate su internet con una barra di controllo in basso, quindi decido che devo trovare il modo per avere un sistema più simile a quelli "classici". I signori Gnome3 evidentemente sapevano che questa interfaccia non poteva riscuotere il consenso di tutti gli utilizzatori, quindi hanno effettivamente previsto un sistema per ritornare al vecchio stile. Bingo!!! Secondo me però, la sera prima di implementare questo meccanismo dovevano aver mangiato pesante, e parecchio. Se mettessi su una scommessa su come trovare il sistema, probabilmente diventerei milionario :-)
Ecco la soluzione del mistero: andiamo sulla voce "Informazioni sistema" (e già per passare su "Informazioni" ce ne vuole di fantasia), scegliamo la cartella "Grafica" e spuntiamo la casella "Ripiego forzato". Very user friendly, isn't it? E come per incanto, il sistema che prima era come il ranocchio della fiaba si trasforma in un... rospo :-)
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Uhm...si, però... |
Per lasciare il meglio in fondo, stavo quasi per dimenticare la cosa più importante: la scheda wireless del portatile (ricordo, un ACER 5630Z) non è correttamente gestita! Mi spiego: la scheda è riconosciuta, la rete WiFi anche, e arriva a connettersi. Ma ad ogni operazione su internet sono costretto a disconnetermi-riconnettermi. Alla lunga (ovvero: due click :-) ) non è sopportabile.
Ora, la Fedora14 riconosce la WiFi in lampo, si connette da sola e non mi ha mai dato alcun problema. Mi aspetto da una versione successiva che sia almeno lo stesso, invece no. Ora, non metto neanche in dubbio che una soluzione esista, ma se devo cercare, installare e ravanare per qualcosa che prima funzionava praticamente da sola, beh, scusate, qualcosa qui non va per il verso giusto.
Impressioni finali
La parte grafica GNOME3 è molto curata, ed è un vero piacere da vedere. Il sistema è senz'altro stabile, per quel poco che ho visto e stando agli altri commentatori in rete.D'altra parte, la regressione verso GNOME2 è molto poco curata, come d'altronde la parte KDE (stando ai commenti di altri utilizzatori). L'interfaccia vorrebbe essere semplice, ma non solo secondo me non è sempre vero (utilizzo di finestre multiple), ma elimina anche una parte dei controlli che si avevano. Per favore, almeno il colore e lo stile delle finestre fatemelo cambiare! E le icone: fatele più piccole, quelle le vedrebbe anche Stevie Wonder!
I problemi con la scheda di rete riguardano probabilmente alcuni modelli specifici e quasi sicuramente esiste il modo (che non ho cercato) per rimediare al problema: ma trovare un rimedio laddove una versione precedente non ne aveva bisogno, secondo me indica che qualcosa non va.
Una nota finale: leggendo in giro in rete, ho avuto l'impressione (che può essere sbagliata, ma spero invece giusta) che anche se rilasciata come stabile, questa non sia l'ultima parola su Fedora16. Lo spero vivamente, perché altrimenti quando il mio Fedora14 (da cui ormai scrivo in questo momento) sarà troppo obsoleto, mi sentirò costretto a cambiare varietà.