Ma sì, oggi tocca a me: non volevo scrivere post sulla partita di ieri sera, dato che non l'ho vista (pattinata sul ghiaccio in notturna: bellissimo!). Ma che importa? Sono juventino fino al midollo e oggi tocca a me parlare, e non dirò niente di tecnico o tattico, né tantomeno dirò qualcosa di sportivo (tipo "un pareggio ci poteva stare"...). Dirò solo che godo. Da ormai quasi sedici ore, ininterrottamente. E appena questa paradisiaca sensazione di euforia cala un pochino, mi basta andare un attimo su Tuttosport (perché la Rosa è per i milanesi) e vedere un po' di celebrazioni della Signora, complimenti mirabolanti, anche le opinioni di Big Luciano che esprimono pensieri di molti tifosi della Juve.
Sì, perché se il resto dell'Italia calcistica s'è messo il cuore in pace con le sentenze di Calciopoli, agli juventini qualcosa non torna. Ma non è il giorno per sollevare altre polemiche. Oggi è un giorno da godere, tutto intero, senza interisti bauscia (concedetemi almeno questa, sto già censurando abbastanza!) che esaltano a dismisura una squadra antipatica, fortunata, uscita miracolosamente intatta da polemiche che avrebbero affondato altre società, con una dirigenza che definire arrogante (caratterialmente, politicamente e socialmente!) è davvero eufemistico.
Certo, i risultati non si contestano e neanche il bel gioco mostrato (a tratti) negli ultimi anni. Ma oggi non si parla di Inter. Oggi si parla di Juve, della prova di carattere, della superiorità, e della pappina di Matri che ha fatto godere milioni di italiani (scommetto più di quelli che celebreranno l'unità d'Italia). Come già detto, la partita non l'ho vista, quindi parlo semplicemente da tifoso. Perché oggi mi è concesso. Poi, per citare Rossella O'Hara, il prossimo turno è un altro giorno!
E stasera tutti a tifare Novara, che contro il Torino (week end di emozioni forti, per uno juventino novarese!) si gioca il primato nel campionato cadetto!