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26 luglio 2010

Bee movie, un cartone di serie B

L'ape Barry, il protagonista principale
di Bee Movie
Per il piccolo Jack è arrivata l'età dei cartoni animati. Abbiamo passato un mesetto che a cena il protagonista doveva essere Shrek, l'orco verde e la sua saga in tre episodi - speriamo esca presto il DVD del quarto. Poi, siamo riusciti a convincerlo che si poteva sopravvivere anche guardando qualche altro cartone, così abbiamo introdotto i due episodi di Madagascar e poi - novità degli ultimi giorni - anche Bee Movie.

Quest'ultimo lungometraggio animato ha come protagonista principale Barry, una simpatica ape, che decide di ribellarsi alle ferree leggi apesche e intavola una relazione con gli esseri umani. La situazione diventa critica quando scopre che gli umani hanno capito come sfruttare le api per la produzione del miele e guadagnano sulle spalle dei poveri insetti, indefessi lavoratori. Non vi svelo il finale, qualora decidiate di volerlo vedere.

Il film è divertente e leggero, ma adesso che lo vedo con gli occhi di un papà, mi accorgo che è pieno di errori, talmente tanti che lo stesso Barry si ribellerebbe per queste storpiature. La società delle api è una delle più antiche, meglio organizzate e anche meglio conosciute che esistono. Si tratta di un mondo talmente tanto intrigante che non è necessario ricamarci su con la fantasia cinematografica per renderlo interessante. E invece ben poche delle realtà descritte nel film corrispondono alla realtà.

Ve ne racconto solo alcune in ordine sparso e senza pretesa di completezza.

I fuchi fichi

Questa è stata la goccia che mi ha fatto traboccare. Non sono un perfetto conoscitore delle api, ma quando nel film ho sentito nominare i fuchi fichi rappresentati come Top Gun a caccia di polline, ho voluto andare a controllare se questo era - o meno - corrispondente alla realtà. Niente di più sbagliato. Questo è quello che riporta la Wiki italiana a riguardo:

Un fuco, in primo piano, con altre operaie attorno
Il fuco, chiamato anche pecchione è il maschio dell'ape domestica. Nasce da uova non fecondate di ape regina feconda o vergine o dalle uova deposte da api figliatrici. Il suo corpo è grosso e coperto di peli; la ligula è corta per cui non può bottinare, ma solo assorbire il miele dai favi e deve essere nutrito di polline dalle operaie; non possiede pungiglione. Non lavora all'interno dell'arnia e il suo unico scopo è quello di fecondare la regina; per questo motivo i fuchi si raccolgono in località, a volte piuttosto lontane dagli alveari, in attesa del passaggio di regine da fecondare.

E da questo già si capiscono due errori: i fuchi sono gli unici maschi di tutto l'alveare e tutte le altre api sono di sesso femminile. Il secondo è che sono le uniche api a non raccogliere il polline. Capisco che esigenze cinematografiche avrebbero reso difficile rappresentare un intero universo fatto solo da femmine e in cui il ruolo dei maschi è limitato alla fecondazione una tantum della regina, ma per lo meno si poteva utilizzare il giusto tipo di ape: la bottinatrice!



L'impollinazione

Un ape ricoperta di polline
E' un fenomeno fondamentale, senza il quale molte specie vegetali non esisterebbero più. Precisamente si intende con impollinazione, il trasporto di polline dalla parte maschile a quella femminile dell'apparato riproduttivo di una pianta o di piante diverse. Può avvenire grazie a diversi vettori e uno di questi è proprio il trasporto grazie agli insetti che prende il nome di impollinazione entomogama. Le api sono uno dei tanti tipi di insetti che contribuiscono a questa tipologia di impollinazione, ma non sono gli unici. In altre parole, quello che voglio dire, è che senza il contributo delle api, ci sarebbe una forte crisi nell'agricoltura e floricoltura, ma forse non la loro estinzione in massa.

C'è anche un altro aspetto erroneo nel film. Barry, salva il regno vegetale riportando una grande quantità di fiori recisi a New York per ridare il via all'impollinazione. Ma perché l'impollinazione sia efficace devono esistere fiori - vitali - in grado di ricevere il polline e quindi produrre nuovi semi. Quindi se a New York ci fossero stati fiori vivi pronti a ricevere altro polline, l'impollinazione poteva ripartire da quegli stessi fiori senza dover andare al torneo delle rose di Pasadena. Messa come nel film, sembra che il polline sia il seme per nuove piante e invece così non è.



Candele con cera d'api
I prodotti dell'alveare

Nel film viene nominato spessissimo il miele, come prodotto dell'alveare e oggetto dello sfruttamento umano. In realtà, il miele è sì il maggior prodotto dell'apicoltura, ma di certo non è l'unico! A questi vanno aggiunti la pappa reale, il polline, la propolis e la cera. Insomma, sarebbe come dire che l'unica auto Fiat è la Panda solo perché è la più venduta, dimenticandosi di altri modelli ben più lussuosi e rappresentativi.



Il pungiglione

La parte terminale del pungiglione
In questo caso non si tratta di un'inesattezza, ma più che altro di una curiosità che non viene rivelata. Tutti sanno che la puntura di un'ape è molto spesso fatale per il piccolo insetto. Questo è vero però solo quando la puntura è inferta verso i tessuti molli, come la pelle dei vertebrati - uomini compresi. In questo caso infatti, oltre al pungiglione, penetrano nel bersaglio anche dei piccoli uncini che si trovano alla sua base, rendendo di fatto l'estrazione del pungiglione impossibile. L'ape è quindi costretta a strapparsi il pungiglione e con esso anche alcune ghiandole, gesto che le costerà la vita nel giro di un paio di giorni.

Quando però combatte contro altri insetti, con una corazza dura, allora il pungiglione penetra quel tanto che serve per iniettare il veleno e poi può essere retratto senza causare la morte della coraggiosa ape.

Insomma, in conclusione, abbiamo tre episodi di Shrek, due di Madagascar, ma non ne avremo due di Bee Movie!

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