Nutria o topolone?

Immaginatevi di essere sul bordo di uno stagno popolato da anatre e oche e anche da tante tartarughe e di aver portato con voi un po' di pane raffermo da dare agli animali. Dopo aver lanciato in acqua il primo boccone, scorgete una sagoma scura che nuota veloce usando come timone la grossa coda. La prima impressione non è proprio piacevole, sareste pronti a giurare che è un topo di fogna di quelli ben nutriti e sareste tentati di riprendervi il pezzo di pane se non fosse che dovreste entrare in acqua.

Nella foto vedete di cosa sto parlando. Io l'ho subito battezzata una pantegana, per fortuna che un ragazzino in bicicletta si è fermato e ci ha spiegato trattarsi di una nutria. E così mi sono fatto una ricerchina e ho scoperto che in effetti il castorino, altro nome del roditore, è originario dell'America Latina, ma si è ambientato benissimo anche in Italia.


Sono tanti dettagli a distinguere la nutria dal topo, ma forse il più evidente anche per un occhio poco allenato come il nostro sono le zampe posteriori palmate che gli conferiscono l'agilità natatoria che abbiamo visto di persona. Purtroppo non ho avuto il piacere di vederla camminare fuori dall'acqua e di verificare la sua vera identità, ma ormai mi sono convinto fosse un castorino. Nella sequenza qui sotto, altre immagini delle sue nuotate e un suo scontro con una grossa tartaruga.

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