L'intera settimana...
In realtà è da lunedì scorso che le cose non girano come dovrebbero. In particolare, al lavoro, la nostra ciclotrona (per chi ci legge oggi per la prima volta, il nostro ciclotrone è una signora) non funziona bene e ogni mattina mi sono sorbito le lamentele dell'operatore della notte. Avete in mente le discussioni tra i piloti di Formula 1 con i loro ingegneri di macchina? Ecco, i nostri debriefing erano una cosa del genere, solo molto più animati.
Il problema è che la sorgente di ioni, da cui arrivano le particelle che acceleriamo, si comporta in un modo strano, non pericoloso e nemmeno fuori specifica, ma semplicemente differente dal solito. La sorgente, di cui vedete una parte fondamentale in questa foto, è un plasma, ovvero un gas ionizzato in cui quindi oltre alla specie neutra dell'atomo o molecola (nel nostro caso H idrogeno) ci sono anche singoli protoni (H+), singoli elettroni e persino H- ovvero atomi di idrogeno con un elettrone in più. Per trasformare il gas di idrogeno in un plasma, facciamo passare una corrente elettrica attraverso una colonnina di gas, proprio come quando un fulmine si scarica sulla terra. Le caratteristiche macroscopiche con cui caratterizziamo la nostra sorgente sono 3 e sono correlate tra loro: la prima e più importante è la corrente elettrica, questa definisce il numero di protoni che andremo ad accelerare. La seconda è la quantità di gas all'interno della sorgente, maggiore è il gas minore sarà l'impedenza del plasma e la terza, conseguenza delle altre due, è la tensione elettrica a cui il plasma viene mantenuto.
La stranezza è che da qualche tempo, la tensione per i valori di corrente e di gas standard è cambiata. La conseguenza è che il plasma sta "bruciando" in un modo diverso dal solito e la conseguenza più evidente è che la sorgente è molto più sensibile agli aggiustamenti e la regolazione del fascio deve essere fatta con molta cautela, un po' come guidare l'auto sulla neve. Ci sono volute 16 ore di lavoro per individuare una regione di stabilità del plasma, ma questa mattina pilota e ingegnere si sono sentiti per telefono tutti soddisfatti dell'ottimo run, nella speranza di ripetere la prestazione anche domenica sera.
Luna Rosa
Tutto bene quel che finisce bene? Non direi visto che ho ancora il mal di pancia a pensare alla mia Meriva, ma l'unico modo per ritirarmi un po' su il morale è guardare questa fotografia che ho fatto mercoledì mattina andando al lavoro. Il nostro satellite nella sua interezza che si appresta a tramontare alle spalle del gruppo del monte Rosa.
una foto come quella ti rimette in pace con il mondo...comunque (della serie non è vero ma ci credo) munisciti di grosso corno rosso !!!
RispondiEliminaquale delle due foto: quella con il copertone distrutto o quella del monte rosa? :))
RispondiEliminaLa mattina precedente lo spettacolo era ancora migliore. Il cielo era più limpido e la luna era veramente piena (nella foto non lo è già più!). E alla stessa ora, la luna si trovata in una valle tra due creste della montagna. Sembrava veramente un paesaggio futuristico. Peccato che non avevo la macchina fotografica. La mattina successiva quando ho visto il cielo terso ho preso la macchina e fatto questo scatto che resta comunque accettabile.