Riceviamo da Daniele C. la comunicazione inviata dalla nostra ambasciata a Tokyo a tutti i connazionali residenti in Giappone circa lo stato della situazione nella centrale di Fukushima, il monitoraggio ambientale, la sicurezza alimentare e le informazioni importanti per chi intende intraprendere un viaggio. Sperando di fare cosa gradita ai nostri lettori, ripubblichiamo in toto il messaggio originale. A Daniele il nostro ringraziamento
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Al termine del Simposio "Radiation Effects on Human Health" organizzato il prossimo 24 ottobre dall'Ambasciata presso l'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, si terra’ un incontro della comunita' italiana con il Prof. Aldo PINCHERA, principale relatore del Simposio e uno dei piu’ noti esperti mondiali della materia.
L'incontro si terra' all'Istituto Italiano di Cultura lunedi' 24 ottobre dalle ore 18:30 alle ore 19:30 ed e’ prevista una sessione di domande e risposte da parte del pubblico. Si prega di registrare la propria partecipazione a questo link.
Situazione nell'impianto nucleare di Fukushima-I
Il piano di intervento presso l'impianto di Fukushima-I sta procedendo ed e' stato recentemente raggiunto il risultato di portare la temperatura di tutti e tre i reattori coinvolti nell'incidente al di sotto dei 100 gradi centigradi. Si tratta di una condizione necessaria per il raggiungimento del fermo a freddo ("cold shutdown") dei reattori, che ora i tecnici giapponesi sperano di raggiungere entro la fine dell'anno, in breve anticipo rispetto alla tabella di marcia precedentemente stabilita. Anche la situazione della radioattivita' ambientale all'interno dell'impianto e' considerevolmente migliorata e stime recenti mostrano che le residue emissioni che ancora si registrano comporterebbero una dose assorbita in loco su base annuale di 0.2 milliSievert (inferiore al livello di riferimento di 1 milliSievert assunto come soglia di esposizione al pubblico).
Monitoraggio Ambientale
Il monitoraggio dei livelli di radioattivita' ambientale (intensita' di dose) e sul deposito di sostanze radioattive ("fall-out") rilasciate nell'ambiente in conseguenza dell'incidente all'impianto nucleare di Fukushima-I e' stato recentemente esteso e i dati disponibili ora comprendono anche l'area metropolitana di Tokyo e la prefettura di Kanagawa, oltre a tutte le altre prefetture del nord-est.
Con questi rilevamenti si confermano i livelli di radioattivita' ambientale a Tokyo, che nell'area metropolitana della citta' si mantengono al di sotto di 0.1 microSv/ora (il valore misurato a Shinjuku e' di 0.06 microSv/ora nel rilevamento delle ore 15 del 17 ottobre). Nelle zone all'estrema periferia a ovest del territorio metropolitano in alcune zone boschive i valori riportati si attestano intorno a 0.1-0.2 microSv/ora.
Nei giorni scorsi e' stato riportato un caso di rilevazione di radioattivita' molto superiore ai valori tipici della Capitale, nella circoscrizione di Setagaya-ku, in prossimità di una abitazione dove si era registrato un valore di intensita' di dose di 3.35 microSv/ora. E' stato successivamente confermato che la radioattivita' rilevata era dovuta a materiale giacente nell'abitazione da molti anni contenente un isotopo del Radio in passato (fino a circa 30 anni orsono) impiegato in alcune lavorazioni industriali. Il materiale contenente questo isotopo radioattivo non ha dunque nessuna relazione con l'incidente nucleare di Fukushima ed e’ stato rimosso e smaltito dalle Autorita’ giapponesi.
E' stata inoltre riportata la presenza di Stronzio sul tetto di una abitazione e in una grondaia nel distretto di Okurayama a Yokohama. Le autorita' locali ed il Ministero della Ricerca si sono attivati per stabilire l'entita' e le implicazioni di questa rilevazione che sono oggetto di costante monitoraggio anche da parte dell’Ambasciata.
In generale, si deve tener conto che fenomeni di accumulazione in aree verdi e canali di scolo possono dare origine a punti isolati di concentrazione della radioattivita' che comportano un aumento dell’intensita' di dose locale, ma che influiscono in modo trascurabile sull'esposizione media ed in particolare su quella di lungo periodo. A titolo esplicativo e di confronto, ricordiamo che i valori di radioattivita' ambientale durante voli intercontinentali (per esempio Roma-Tokyo) l'intensita' di dose e' tipicamente 5 microSv/ora, ma l'esposizione media che ne risulta alla luce del limitato tempo di esposizione e' tale da non generare effetti significativi sulla salute.
Sicurezza Alimentare
Le autorita' locali delle Prefetture continuano l'attivita' di monitoraggio della radioattivita' degli alimenti. Ad oggi (dati fino al 16 ottobre) sono state effettuate analisi su 34.911 campioni di alimenti. Su questi, un totale di 718 (di cui 456 su prodotti della Prefettura di Fukushima) sono risultati contenenti valori di radioattivita' superiori ai livelli di riferimento.
A seguito dei risultati di tali rilevazioni sono oggi esclusi dalla distribuzione commerciale 26 diversi tipi di alimenti prodotti nella Prefettura di Fukushima. Al di fuori di questa Prefettura sono attualmente in vigore restrizioni per le foglie di te' prodotte a Ibaraki, Gunma, Tochigi, Chiba e Kanagawa e per la carne bovina di alcuni allevamenti di Iwate, Tochigi e Miyagi (vedi questa scheda). Casi isolati di contaminazione sono stati riportati per alimenti specifici come selvaggina cacciata nelle prefetture di Fukushima, Miyagi e Tochigi, nonche' alcune specie di funghi delle prefetture di Shizuoka, Chiba ed Ibaraki.
Per quanto concerne il pescato, livelli di contaminazione superiori ai limiti di riferimento sono stati rilevati esclusivamente nelle acque della Prefettura di Fukushima (dove le attivita’ di pesca sono tuttora sospese) e in alcuni casi nelle acque settentrionali della prefettura di Ibaraki. I risultati di tutti i controlli effettuati sul pescato sono riassunti in questi grafici (mappa1, mappa2)
Il consumo occasionale di cibo contaminato non comporta necessariamente un effetto diretto sulla salute, e' tuttavia buona norma diminuire le possibili occasioni di esposizione mantenendo una dieta variegata e assicurando una adeguata differenziazione delle zone di approvvigionamento degli alimenti consumati.
Assieme ai partner europei e’ stato recentemente elaborato un testo condiviso da tutti i Paesi UE con alcune valutazioni e raccomandazioni riguardanti la sicurezza alimentare in Giappone. Il testo e' disponibile a questo link.
Raccomandazioni particolari e avvisi di viaggio
La situazione all'impianto nucleare di Fukushima-I, assieme ai risultati sul monitoraggio dei livelli di intensita’ di dose e di "fall-out" sul terreno, consente, anche a seguito di coordinamento con i partner europei e con i principali paesi occidentali, di ridurre la zona in cui si sconsiglia ogni tipo di viaggio ad un’area di 30km dalla centrale di Fukushima I e nelle zone di “evacuazione allargata” a nord ovest di suddetta area dove si registrano livelli di radioattivita’ ambientale superiori a quelli consentiti (vedi questa mappa).
Ferma restando tale zona di esclusione, e’ opportuno che quanti si trovino a risiedere o decidano di stabilire la propria residenza in un’area compresa nel raggio di 80km dalla centrale di Fukushima-I consultino regolarmente le Autorita' locali per avere informazioni in merito all’evoluzione dei livelli di radioattvita' ambientale e ricevere raccomandazioni volte a limitare, per quanto possibile, l’esposizione.
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