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21 aprile 2009

Acci - dente!

Una data da ricordare per un appuntamento importante: oggi, un giorno prima del suo quinto complimese, Giacomo ha visto il suo primo dentino spuntare! Io sono ad Amburgo da lunedì quindi non ho potuto assistere di persona, ma Francesca dice che il dente è spuntato senza troppi problemi e senza una lacrima di troppo. È semplice comparso e basta!

Come se non bastasse, per festeggiare, oggi per la prima volta ha gustato un bel piatto di pappa! Le settimane scorse aveva provato a mangiare la mela e altri frutti omogeneizzati, ma non avevano riscosso un grande successo. La pappa invece sì, così almeno racconta la mamma. Bene Jack, continua così!

11 aprile 2009

Felice come una Pasqua

E' da un paio di giorni che sono contento, ma proprio contento! Non me ne abbiano le migliaia di persone che stanno soffrendo ancora per il terremoto che ha sconvolto un'intera regione del nostro Bel Paese, ma una sequenza di eventi positivi, mi ha messo di buon umore.

Sono felice perché ieri il nostro Giacomino ha fatto la seconda vaccinazione e se l'è cavata con solo qualche linea di febbre e una dose supplementare di coccole. Questa mattina si era già dimenticato delle due punturine del giorno prima e, in perfetta forma, ci sorrideva dalla sua sdraietta mentre noi facevamo colazione.

Sono felice perché finalmente dopo un esodo durato una settimana abbondante il mio computer è tornato a vivere. Un guasto alla sua scheda madre me lo aveva portato via e un duplice intervento di un centro specializzato è stato necessario per rimetterlo in funzione, e già che c'ero, fargli fare un'aggiuntina di RAM che non guasta mai.

Sono felice perché dopo una settimana di lavoro intenso e veramente produttivo, sono riuscito a risalire di parecchio nella coda di cose da fare che andava da parecchio tempo sempre più allungandosi. In più ieri ho scritto il mio primo script in Python, nulla di veramente fantascientifico, ma è stato un buon incipit. Sul mio curriculum c'è sempre stato scritto che conosco il linguaggio Python, ma questo era vero solo nel senso che sapevo leggere un pezzo di codice scritto in Python, ma non tanto capace di mettere per iscritto due righe di codice. Ora questa lacuna è stata colmata e, anche se l'evoluzione del Perl, continua ad avere molti misteri, non lo rimarranno per molto. Vi consiglio di leggervi l'introduzione al Python che trovate sulla sua guida on-line: fa veramente venire l'acquilina in bocca!

Sono felice perché il mio piano dieta per il ritorno in forma sta funzionando. Non si può parlare di un piano bikini, in fondo non lo faccio mica per l'apparenza, ma soprattutto per la salute, visto che il tasso di colesterolo nel mio sangue stava raggiungendo livelli davvero preoccupanti. Il medico mi ha consigliato una dieta a basso contenuto di grassi e, anche se ancora non so se sta portando i frutti attesi per il colesterolo, di sicuro sta facendo l'effetto desiderato sulla bilancia. Oggi la Wii Fit mi ha confermato che ho perso 2.1 kg in 34 giorni e sono rientrato nel mio peso forma raggiungendo l'obiettivo molto prima del previsto. Adesso devo solo continuare così e saziare la fame con abbondanti bicchieri di te amaro e gambi di sedano.

Sono felice perché domani è Pasqua, la festa del passaggio, del rinnovamento e della vita nuova. Il mio augurio per tutti è di non perdere l'occasione di accorgersi che la speranza è già dietro l'angolo e che dopo ogni venerdì santo viene sempre la domenica di Pasqua!

6 aprile 2009

L'inaspettato che ti toglie il fiato

Oggi è stata una giornata grigia, iniziata come al solito con il telegiornale del mattino con il suo triste annuncio e continuata con le immagini dolorose pubblicate sui quotidiani on line. Appena saputo del sisma ho fatto mente locale cercando di ricordare se qualcuno dei miei amici o conoscenti potesse essere nei guai, poi mi sono reso conto di quanto egoista fossi stato. Amici o no, qualcuno stava male e qualcuno ha perso una persona cara, l'amore della propria vita e l'unica ragione dell'esistenza.

Quello che più pesa e lascia sconcertati è l'assoluta mancanza di preavviso. Quando ci lascia qualcuno che per settimane ha sofferto sul letto di un ospedale, per lo meno abbiamo avuto la possibilità di rendercene conto e, nonostante la speranza sia l'ultima a morire, si ha la possibilità di farsene una ragione. Un terremoto non lascia tempo per piangere: arriva come un fulmine a ciel sereno, nel cuore della notte e spazza via tutto, bambini che dormono tranquilli nel letto con i loro genitori e anziani inconsapevoli nelle loro case.

Oggi ho il cuore triste e pesante e non so se questa notte riuscirò a dormire sereno. In fondo poteva capitare a noi, potevamo essere noi quelli che oggi vagavano tra le macerie con gli occhi gonfi e alla ricerca di un flebile segno di vita. Di proposito non voglio pubblicare nessuna foto, spero solo che questo ricordo doloroso passi in fretta, ma non dimenticato e che in futuro si possa fare di più, se non per prevedere i terremoti, almeno per prevenire le stragi.

Una preghiera per tutti quelli che stanotte non riusciranno a dormire...


1 aprile 2009

Aviofobia

Della paura di volare ne avevo sentito parlare, ma mai avevo visto di persona qualcuno soffrirne, fino al volo di questa mattina. Un distinto giovane con giacca e cravatta, dopo essersi bevuto mezzo litro di acqua praticamente tutta di un fiato, ha chiamato la hostess confidandole di essere terrorizzato e ormai sull'orlo di una crisi di nervi. E vi assicuro che non si trattava di una scusa per attaccare bottone con l'assistente di volo.

Agli occhi di un esterno, come me, la scena poteva sembrare ridicola: la ragazza che cercava di rassicurare il poverino con sorrisi a 48 denti, parole dolci e persino offrendogli una bottiglietta d'acqua, che su un volo easyJet, è veramente un regalo di Natale in anticipo. Dico sembrare, perché il malcapitato stava male sul serio: tremava come un ossesso e sudava come dentro ad un microonde, mentre io a fatica riuscivo a tenere gli occhi aperti vista l'alzataccia (4 a.m.).

Proprio quando stavo pensando, ma come si fa ad aver paura di volare, mi è venuta in mente la mia di fobia, nome in codice: aicmofobia, ovvero la paura degli oggetti accuminati, come gli aghi, che possono ferire e produrre fuoriscite di sangue (emofobia). Insomma, quando io devo fare il prelievo del sangue, sono più o meno nelle stesse condizioni del viaggiatore di stamattina, e vi posso assicurare che non c'è nulla di ridicolo, anzi!