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22 dicembre 2009

Una nevicata olimpica


Lo so che non è una competizione, ma credo proprio di essere riuscito a fare il mio bel piazzamento, magari non sono riuscito a vincere una medaglia, ma sicuro sono arrivato tra i primi.
Sei ore per percorrere la bellezza di trentacinque chilometri. Con una velocità media di 5.83 km/h, sono partito dal lavoro ad Ispra alle 16:30 che appena appena nevicava e ho raggiunto la mia abitazione alle 22:30 nel pieno di una bufera di neve che poi è andata avanti tutta la notte e apparentemente andrà avanti anche questa mattina.
Nelle lunghe ore passata seduto dietro al volante ho avuto ll tempo per riflettere su molte cose, ma la cosa più divertente che ho trovato è stata stilare la classifica dei comportamenti odiosi degli italiani al volante in occasione di condizioni meterologiche avverse. Vi vado ad elencare le prime tre posizioni, partendo dal gradino più basso del podio.

  • La medaglia di bronzo va ad un ex equo raggiunto dagli esageratamente prudenti e dai dannatamente imprudenti. Alla prima categoria appartengono quegli automobilisti che quando vedono un fiocco di neve se la fanno letteralmente sotto anche se vi giureranno che non è vero. Il loro non è timore di danneggiare l'auto o ancor peggio di farsi o fare male a qualcuno. No, loro hanno proprio paura della neve in quanto entità maligna. Mettono la prima fissa, non superano mai i 5 chilometri orari e suonano prima di affrontare le curve, come se fossero su un tornante di montagna. Letteralmente opposti quelli della seconda categoria, ovvero quelli che generalmente guidano normalmente, ma quando vedono un fiocco di neve cadere allora si trasformano di botto in piloti di rally e ne fanno veramente di ogni. Per intenderci, sono quelli che vedete in giro su fondo completamente innevato a sorpassare i superprudenti e gridar loro dietro frasi del tipo: Se non sei capace stai casa tua, a meno di trovarli pochi metri avanti con l'auto con due ruote sul guard-rail.
  • La medaglia d'argento se l'aggiudicano gli insofferenti della coda. Questi personaggio li trovate in auto dietro di voi, e tutti siete incolonnati da minuti sotto una neve incessante e non si vede segno di movimento. Ecco questi non esiteranno a suonarvi se la coda si sposta in avanti di un metro e mezzo e voi che avevate il motore spento e vi stavate godendo lo spettacolo dei fiocchi immacolati, non siete pronti ad appiccicarvi al paraurti dell'auto che vi precede. 
  • Il gradino più alto del podio va agli automobilisti speciali. Vi descrivo il prototipo. Sulla vostra destra una fila interminabile di camion è posteggiata sul bordo della strada e i vari camionisti si aiutano reciprocamente nel montaggio catene. Sulla vostra sinistra, con una frequenza non troppo elevata, sopraggiungono auto dalla direzione opposta coperte di neve come se arrivassero direttamente dal monte Bianco. Davanti a voi solo una fila interminabile di stop rossi e colonnine di gas di scarico che salgono al cielo a distanze regolari. Ma l'automobilista speciale, grazie ad un dono dell'onnipotente, è autorizzato a percorrere la terza via: prende e sorpassa tutti, schiva imprudentemente le auto nella direzione opposta e voi invano pregate che in fondo alla colonna ci sia un'auto della polizia. E se gli chiedete il perché, lui probabilmente vi risponderà che ha fretta e che in fondo, lui è lui e voi non siete un cazzo (cit. Marchese del Grillo - Grazie Giulio)
Come sempre però, in questi eventi olimpici, il ringraziamento dei partecipanti deve andare all'organizzazione che, anche stavolta, è stata puntuale e impeccabile. Una letterale vergogna. Posso capire quando come l'anno scorso una nevicata abbondante aveva imbiancato tutto in poche ore e durante la notte. Ma di questa nevicata sapevamo tutto: l'ora in cui sarebbe incominciata, l'intensità eccezionale e persino l'ora in cui sarebbe finita. E lo sapevamo oramai da qualche giorno. Persino io, generalmente disorganizzato, ero preparato all'evento: catene a bordo, in rispetto della legge vigente, paio di scarponi pesanti indossati nel viaggio per poter uscire sotto la neve senza inzaccherarmi i piedi, paio di guanti in nitrile per montaggio delle catene anche con mani fredde gelate. Insomma, le uniche cose che mi mancavano erano una porzione di insalata per la cena e un contenitore per la raccolta delle urine!

Adesso aspetto curioso cosa succederà l'anno prossimo. L'anno passato, l'amministrazione provinciale comasca ha scaricato il barile dicendo che erano i cittadini che viaggiavano sprovvisti di catene e così quest'anno ci ha obbligato a comprarle. L'anno prossimo diranno che la colpa era dei cittadini che viaggiavano senza il loro mini-kit spalaneve da applicare sul paraurti frontale... Oh povera Italia...

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3 commenti:

  1. Toto, in realta io ieri sono uscita presto dal lavoro (16.00) e in un ora ero a casa... certo, ho fatto la solzago e non ho trovato traffico, ma alla fine ho incontrato un paio di vigili che chidevano le strade 'pericolose' e soccorrevano i primi incauti...
    Non so, vi raconto un aneddoto: ieri, sorpassando una ragazza ferma e in panico SULLA SOLZAGO le ho chiesto 'hai le gomme da neve?' lei: 'no!', io: 'hai le catene?' lei: 'no'. Rimane una sola domanda: MA HA UN CERVELLO????

    Comunque stamattina io sono arrivata a como 5 minuti prima del solito!!!! Strade pulitissime! Mi spiace Toto, ma quest'anno dal mio punto di vista la protezione civile, l'ansa, i vigili o chi che siano, si sono meritati un bel BRAVI!

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  2. Di aneddoti potrei raccontarne per circa 6 ore, dal furgoncino rimasto senza benzina e che era trasportato a spinta da due operai mentre il terzo - verosimilmente il padroncino - guidava al camion per trasporto autoveicoli carico con 6 camper intraversato. Ma le scene più apocalittiche li ho viste intorno alle 21 sulla salita del ponte di Vedano, dove acconto a macchine abbandonate c'erano automobilisti senza catene che improvvisavano un balletto sulle quattro ruote.

    Per quanto riguarda la protezione civile, l'ansa, aiscat, meteosat, pin pin cavalin, cgil, cisl e uil probabilmente erano tutti impegnati a pulire e tenere pulita la Solzago!

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  3. Vedrai in Germania le squadre di spalatori appena si avvista un fiocco di neve. E' una cosa che mi ha impressionato a Berlino e Pozdan (vero è che li sono prussiani, non semplici tedeschi). Neanche 1cm di neve e le fermate degli autobus erano già pulite. Tanto è vero che con la gelata della notte i marciapiedi erano rimasti agibili (dico con -15°C, mica bruscolini). A Pavia con 1cm di neve ghiaccia, i marciapiedi sono impraticabili e la gente va in strada con picco di ricoveri al pronto soccorso per piccoli e medi traumi da caduta. Ricordo che persino a Milano andava meglio di Pavia.
    :)
    SM

    RispondiElimina

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