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21 giugno 2008

Un letto di leoni

Titolo italiano: Un letto di leoni
Autore: Follett, Ken
Ambientazione:
Principalmente in Afghanistan negli anni '80
Giudizio:
Discreto

Commento: Un libro a meta' tra lo spionaggio e l'azione ambientato nell'Afghanistan in lotta tra i Russi invasori e i ribelli segretamente sostenuti dalla CIA. E' una storia d'amore a fare da filo conduttore alla trama, ma la sua conclusione, come spesso accade nei libri di Follett, arriva senza troppa preparazione togliendo al lettore il gusto del finale.

(ATTENZIONE: nel seguito viene rivelata parte della trama)

Il romanzo inizia nella Parigi degli anni '80, dove una giovane idealista Jane sta vivendo la sua romantica storia d'amore con Ellis, un Americano, ma con i suoi stessi ideali anticapitalistici e anticonformisti. Ellis pero' non e' quello che sembra, e nonostante il suo amore per Jane sia vero e le sue intenzioni serie, il suo lavoro lo costringe a stare nell'ombra. Ellis e' un agente della CIA sotto copertura: si finge interessato ad organizzare attentati terroristici contro obiettivi occidentali solo per sventarli. Fa questo lavoro da quando e' rientrato da una doppia ferma nella guerra del Vietman: ha capito che gli Americani avevano sbagliato, che si erano comportati come terroristi, e, di conseguenza, adesso vuole eliminare i terroristi dal mondo.

Jane viene bruscamente a scoprire la vera storia del suo amante proprio nel giorno in cui Ellis conclude di fatto la sua missione a Parigi e sta per chiederle di sposarla. Jane si sente profondamente tradita, non si fida piu' di Ellis anche se il suo cuore cerca di convincerla del contrario. La sua razionalita' la spinge a voltare completamente pagina e cosi' decide di partire per l'Afghanistan con Jean-Pierre: un giovane medico, comunista attivista e segretamente innamorato della giovane parigina.

In Afghanistan, nella valle dei cinque leoni, vivono con gli abitanti locali la vita di stenti imposta dalla guerriglia contro i Russi che vorrebbero invadere l'Afghanistan. Jane e Jean-Pierre vivono felici, si sposano e mettono al mondo una bellissima bambina di nome Chantal. Anche Jean-Pierre pero' ha un segreto: il suo essere in Afghanistan va oltre all'idealismo di curare un popolo che lotta per la liberta'. Anche lui e' una spia, legata al KGB stavolta, e il suo ruolo e' quello di trasmettere ai Russi i piani di attacco e gli spostamenti delle carovane.

E' facile immaginare quale sia lo sconforto che assale Jane non appena scopre di essere stata tradita una seconda volta, nello stesso modo, e ancora una volta da un uomo che credeva di conoscere e di amare. Con Jean-Pierre, pero', anziche' scappare, cerca di farlo ragionare e cambiare, perche' adesso tra loro c'e' anche la bambina. Il suo piano sembra quasi funzionare fino a quando un forte elemento destabilizzatore appare sulla scena. Ellis viene inviato dall'Agenzia in Afghanistan (e proprio nella valle dei cinque leoni) nel tentativo di coalizzare le varie fazioni ribelli sotto il comando di un unico capo proponendo in cambio rifornimenti e finanziamenti. In realta' il piano di Ellis e' duplice: oltre a quello affidatogli dalla CIA, vuole rivedere Jane e capire se e' ancora innamorata di lui.

Entrambi i piani di Ellis sembrano andare a buon fine: mentre Jean-Pierre e' solo un medico prestato allo spionaggio, Ellis e' una vera spia professionista e la differenza si vede sul campo. Sul lato affettivo, il cuore ferito di Jane trova naturale riparo tra le braccia di Ellis, mettendo Jean-Pierre in disparte. Sembra tutto finito, non resta che organizzare la missione di rientro in Europa, ma questa non e' cosi' facile come sembra. L'unica pista accessibile per raggiungere l'alleato Pakistan passa al di sopra della linea delle nevi perenni e non e' un viaggio confortevole se si deve portare una donna e una bambina neonata. A complicare la situazione ci sono i russi alle loro spalle e guide traditrici che rivelano la loro posizione.

Il finale arriva un po' troppo frettolosamente, difetto che piu' volte caratterizza i libri di Follett e in non piu' di due pagine, i nostri tre fuggitivi passano dall'arresto da parte dei militari russi, alla liberta'.

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2 commenti:

  1. I pilastri della terra e' un capolavoro, tutto il resto e' cosi'-cosi

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina

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