I problemi li hanno le persone che sono a casa e che non hanno la casa, i nostri terremotati. Questi sono i problemi della vita. Si sta parlando di calcio, tante volte ci prendiamo troppo sul serio. Mi sembra che gli Spagnoli, sotto questo punto di vista, siano molto più sereni e molto più felici di giocare a calcio.Con queste parole, concludeva la conferenza stampa il commissario tecnico della nostra nazionale Cesare Prandelli. Sante parole, sarà pure europeo, a volte anche mondiale, ma è sempre e solo calcio. Uno sport che come tale va onorato e un gioco che merita di essere giocato con il massimo impegno, ma tutto qui. Giochiamoci, tifiamo per i nostri beniamini e soprattutto divertiamoci tutti senza perdere la testa come spesso accade, facendo prevalere la violenza o ancor peggio la smania del denaro che mina alla base il concetto stesso di sport.
E' cominciato l'europeo 2012 e non mi vergogno affatto nel dire che mi piace vedere le partite e non solo quelle della nostra nazionale. Guardo o ascolto alla radio tutte quelle che posso e al fischio d'inizio mi ritrovo a domandarmi per quale tifare; ci sono alcune squadre che mi stanno più simpatiche di altre, forse perché la punta di diamante gioca anche nel mio club del cuore come l'Olanda di Sneijder e poi ci sono i miei amici. Ne ho tanti in tutta Europa e allora Polonia - Grecia si trasforma in Marcin contro Yorgos, Valery contro Jan è Russia - Repubblica Ceca e così via. Delle 16 squadre solo per la Svezia non posso dire di avere un amico, non male.
E allora che vinca il migliore e che si divertano tutti!