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5 maggio 2012
NT Offline Windows Password editor: un software salvavita!
Non sto scherzando quando dico che è recentissima, perché non più tardi di un mese fa il suo pc aveva subito un guasto più serio e visto che non era mai stato formattato precedentemente abbiamo provveduto a reinstallare tutto da capo. Abbiamo persino pensato di fare il grande passo verso Linux, ma avremmo dovuto optare per una distribuzione "light" viste le non eccelse caratteristiche hardware del pc. Così accantoniamo per un attimo i sogni di gloria e torniamo al principio con il sistema operativo originario. Tutto bene, fino a ieri sera appunto, quando dopo aver abilitato la condivisione della stampante per accedervi anche dal portatile, al riavvio successivo Windows chiede la password per accedere, cosa che non solo non aveva mai fatto prima (avevo disabilitato l'opzione in fase di installazione), ma visto che non avevamo mai messo una password per quell'utente significava che l'account era stato bloccato.
Il software salvavita
Già mi vedevo pronto a formattare tutto e investire un'altra giornata a rimettere il sistema operativo, aggiornare tutto, reinstallare i vari applicativi, cosa non facile visto che bisogna cercarne una versione ancora compatibile con Win2k. Insomma non una cosa difficile, ma un bel giramento di scatole. Pessimismo e fastidio.
A cavarmi da questo vicolo cieco, è venuto in mio soccorso NT Offline Windows Password & Registry Editor, un nome esageratamente lungo per un software di una semplicità e utilità a dir poco imbarazzante. L'idea è relativamente semplice, ti scarichi dal sito linkato una minimale distribuzione di linux che come unico scopo nella vita ha quello di identificare la partizione che contiene il file SAM, dove ci sono le password criptate, montarla in lettura e scrittura anche se è NTFS e permetterti di modificare e inizializzare la password dei vari utenti.
Detta così sembra fin troppo semplice, ma in realtà lo è. L'unica cosa veramente complessa è l'interpretazione del file SAM che ovviamente non è dettagliatamente documentato da Microsoft. Chiaramente la password può essere sovrascritta senza conoscere quella vecchia, altrimenti lo strumento sarebbe di poca utilità, ma attenzione che in tal caso rischierete di perdere partizioni EFS crittrografate.
No panic
Per l'utente windows quadratico medio, la prima reazione nel vedere l'avvio dello strumento di password recovery, è il panico. Il software è esclusivamente testuale, con tante scritte bianche su fondo nero a tutto schermo che informano l'utente di tutto, ma solo se non è ancora terrorizzato a morte. Il messaggio no-panic ha più o meno lo stesso effetto dell'annuncio della hostess nel film l'aereo più pazzo del mondo 2. Per vincere la paura potete provare a seguire la guida passo-passo che lo sviluppatore ha messo insieme a questo indirizzo. Il mio consiglio è quello di non provare a modificare la password direttamente dallo strumento di recupero, ma di resettarla semplicemente. In questo modo potrete entrare nel vostro account senza password e quindi impostarla al valore che meglio credete.
La mia esperienza è stata decisamente positiva e lo consiglio a tutti quelli che si trovano nelle mie stesse condizioni.
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7 commenti:
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grande,...............merci Toto
RispondiEliminaah, ma allora non era la "sorella"... eri tu!! :-D
RispondiEliminano era proprio mia sorella :)
RispondiEliminaTnx della dritta, potrebbe venir utile.
RispondiEliminaBuona domenica. :)LeNny
ben tornato LeNny ! Per il momento è stata una splendida domenica... vedremo come finirà :)
RispondiEliminaGrazie Toto. Mi sono preso una pausa... Poi, in privato, ti spiegherò i motivi. :)
RispondiEliminaSono già teso per stasera... #sticazzi
LOL. :D
sai cosa mi fa venire male? è che come va, va... ma va sempre a favorire gli altri.
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