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19 novembre 2010

Ma cosa ci trova da ridere?

E' la notizia degli ultimi giorni e, grazie anche alla mini-polemica Maroni - Saviano, ha occupato moltissime prime pagine e un numero imprecisato di minuti nei telegiornali di tutte le reti. Quello che mi lascia più perplesso della cattura del latitante Iovine è quell'immagine che sta facendo il giro del mondo: lui circondato dalla polizia e da un folto gruppo di persone che applaudono e lui che se la ride. Appare contento, per nulla arrabbiato per essere stato catturato e risponde con sorrisi e sguardi ammiccanti ai numerosi flash dei fotografi e sarebbe persino pronto a rilasciare una breve intervista ai microfoni dei giornalisti. Insomma, è stato arrestato un pericoloso latitante, ma l'atmosfera sembra quella con cui è accolta l'uscita di una star dai camerini al termine di uno spettacolo di successo.

Non ci credete? Guardate le immagini che ha trasmesso il Tg2.



Più lo vedo e meno lo capisco. Mi sembra un assurdo. A prescindere dal fatto che sia un malvivente e che si stesse nascondendo, il suo piano - anche se dopo ben 14 anni - è fallito e ora lo aspetta il carcere a vita, ma tutto questo non lo turba affatto. Il fallimento, che in genere crea un sentimento di insoddisfazione, sembra non sfiorarlo nemmeno. Allora non mi resta che pensare, visto che non credo che si tratti di una messa in scena, che in fondo anche l'arresto rientrava nei suoi piani, o che comunque la sua vita non cambierà poi tanto.

Prima di chiudere, mi viene alla mente un'altra domanda: come è possibile per un uomo restare nascosto per tutto questo tempo nel mezzo di una cittadina? Possibile che nessuno ha mai visto qualcosa di strano o anche solo uno sbadato che suona il campanello sbagliato? Basta chiudo, perché mi stanno venendo troppi, ma proprio troppi, dubbi.

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