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17 agosto 2009

Datemi un martello

Tranquilli, non lo voglio dare in testa a nessuno; era solo un modo simpatico per dire che oggi ho finalmente cominciato a lavorare sul serio! Mi spiego, altrimenti qualcuno potrebbe pensare che in queste due settimane abbia solo rubato lo stipendio. Fino a questa mattina, il mio compito principale era quello di studiare i 10 volumi di manuale con corrispettivi disegni tecnici e schemi elettrici del nostro ciclotrone (vi spiegherò meglio cos'è e come funziona in un prossimo post) intervallato da visite mediche, corsi sulla sicurezza, pratiche burocratico-amministrative ecc.

Insomma, non una gran'eccitazione, almeno fino ad oggi che abbiamo dato inizio ad un'intera settimana di manutenzione preventiva della macchina. Il che vuol dire che ciascun elemento critico verrà ispezionato, pulito e in caso sostituito. Il tutto tenendo conto che si tratta di un acceleratore di particelle e che quindi il pericolo - radiazioni, alta tensione, campi magnetici - è sempre dietro l'angolo.

Questa mattina prima di entrare nella sala dove l'acceleratore è installato, due dei nostri fisici sanitari hanno segnato su una mappa i livelli di radioattività presenti in modo che noi lavoratori fossimo a conoscenza dei rischi. Giusto per non dimenticarlo, hanno persino appeso degli adesivi sui vari componenti che dovevamo ispezionare con il livello preciso di dose "a contatto". Provate ad immaginare la mia tensione! Ogni giro di vite pensavo a quanto tempo ci stavo impiegando e se potevo farlo schermandomi meglio e come se non bastasse uno dei miei 5 dosimetri emette un bip tutte le volte che accumula un micro-Sievert di dose.

Tra le altre cose, oggi abbiamo anche smontato una super-valvola di potenza. 15 kg di peso per circa 30 mila euro di costo! Per la prima volta nella mia vita maneggiavo un componente elettronico così pesante e allo stesso tempo così costoso. Se pensate che una valvola sia una roba da museo della scienza e della tecnica - anch'io onestamento lo pensavo - dovete ricredervi! Le valvole sono ancora ineguagliate per prestazioni e robustezza in applicazioni di elevata potenza specialmente nell'ambito delle radio-frequenze. Questo significa che ciascuna stazione di trasmissione radio deve averne una di dimensione simili alla nostra, tanto che vengono ancora prodotte e sono disponibili a catalogo contrariamente a molta elettronica a stato solido la cui obsolescenza è velocissima.

Chissà cosa mi aspetta domani...

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