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12 febbraio 2009

Era da tanto che non ci divertivamo così

Anche se non è ancora conclusa, ormai è sicuro: questa settimana passerà alla storia come una delle più divertenti perlomeno della mia vita lavorativa recente. Tranquilli curiosoni, adesso vi racconto tutto nel dettaglio.

The real boss, l'Ing ed io siamo stati incaricati di eseguire quella che tecnicamente si chiama pre-produzione di un dispositivo di nostra ideazione (nome in codice GPA), per poter fare una stima realistica dei costi e immaginare di andare (speriamo presto) sul libero mercato con il nostro bel prodotto finito e luccicante.

Così abbiamo cominciato a sfogliare cataloghi, data-sheet, disegni tecnici e siti internet, abbiamo chiesto preventivi, ricevuto offerte e emesso ordini. Non ci siamo fatti mancare nulla: dalle viti in nylon per fissare la scheda elettronica sulla scatola metallica, all'imballo di cartone per spedizione postale; dall'adesivo stampato a colori con il logo, al connettore super particolare per la calibrazione dello strumento. Dopo aver controllato che tutto il materiale richiesto ci fosse stato inviato, abbiamo finalmente iniziato la costruzione di quello che passera' alla storia come il primo prototipo di GPA realizzato dalla CaRiBu Inc. (ancora non ha un sito internet, ma presto arrivera'!). Saldatore, trapano e lima hanno sostituito i nostri strumenti tipici di lavoro, cioe' penna, foglio e tastiera; e il laboratorio si e' trasformato in sequenza in reparto montaggio, officina meccanica e persino cabina di verniciatura.

Ieri pomeriggio la GPA S/N 0001 era bella che pronta sul banco del laboratorio pronta per il cosiddetto "smoke test", ovvero se l'accendi e fa fumo allora sicuramente non funziona, ma se non puzza magari c'e' ancora qualche speranza. Inutile dire che il test e' stato positivo e la GPA ha funzionato subito senza problemi e con la spavalderia di un prodotto rodato da anni. Il programma di oggi era un po' piu' concettuale: come ogni prodotto, prima di finire nelle mani dell'utilizzatore finale, deve essere testato in tutti i suoi aspetti e qualificato per verificarne la compatibilita' con le richieste funzionali attese. In pratica si tratta di compilare un foglio di accompagnamento nel quale si dice non solo che funziona, ma anche quanto bene lo fa. Una volta trovata la giusta procedura di misura, cosa che ci ha portato via non poco tempo, abbiamo provato ad applicarla per intero al nostro prototipo e ci siamo accorti che in questo modo era impossibile abbassare i costi di produzione nemmeno assumendo un branco di scimmie addomesticate.

Come si dice, la fame aguzza l'ingegno e cosi' abbiamo messo insieme le nostre conoscenze di automazione e interfacciamento strumenti per far funzionare la catena di test tutta da sola in automatico. L'integrazione non e' ancora conclusa, ma sara' la ciliegina dolcissima su una torta buonissima che ci gusteremo domani!

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1 commento:

  1. è stato divertente e bello lavorare a questo progetto; ed è piacevole leggere che il collega Toto si sia divetito in una attività nella quale anche io ero coinvolto.
    ...oggi all'appello mancava il capo, the real boss; peccato! è stata proprio una giornata piacevole. Avrà modo di recuperare domani.

    RispondiElimina

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