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27 ottobre 2008

La solitudine dei numeri primi

Titolo: La solitudine dei numeri primi
Autore:
Giordano, Paolo
Ambientazione: Italia, nostri giorni
Giudizio: Ottimo

Commento: Bello, ma veramente bello, anzi direi imperdibile! Trecento pagine di emozioni che valgono la pena di essere lette.

(ATTENZIONE: nel seguito viene rivelata parte della trama)

Veramente un bel libro che io consiglio spassionatamente a tutti di leggere. Non fatevi spaventare dal titolo: non si tratta di un saggio di matematica, ma un bellissimo romanzo sulle vicende di due amici inseparabili eppure mai vicini abbastanza da non sentirsi soli.

La storia inizia quando i due protagonisti sono ancora dei bambini. Alice e' una ragazzina che controvoglia, ogni domenica obbedisce al padre che la vuole campionessa di sci, fin quando una volta, a causa di una serie di eventi sfortunati, finisce a testa in giu' nella neve con una gamba rigida per il resto della vita. Mattia e' nato genio, ma sembra aver rubato l'intelligenza anche della gemella che invece e' molto lenta. Un giorno, stufo di sentire il peso della sorella come un'ancora che lo tiene attaccato al suolo, la lascia da sola nel parco mentre lui si diverte ad una festa. La decisione di un instante lo perseguitera' per tutta la vita. Sia Alice sia Mattia si rinchiudono in se stessi, soli anche in mezzo ad una piazza affollata ed entrambi nascono un segreto: Alice cerca di cambiare il suo corpo deforme rimanendo il piu' magra possibile e rifiutando il cibo, mentre Mattia cerca la giusta punizione per il suo gesto fraticida, torturandosi con lame e fiamme il palmo della mano.

La loro vita sembra aver una svolta quando il destino li fa incontrare. Come due numeri primi gemelli, scoprono che appena al di la' del muro che li separa dal mondo c'e' un altro come loro, uno che capisce senza pretendere di sapere, uno che sa apprezzare la bellezza di essere soli. Le loro storie si intrecciano come tenute insieme da un elastico troppo debole per farli incontrare per davvero, ma che non gli permette di allontanarsi troppo l'uno dall'altra. Il balletto della loro relazione alterna momenti di assoluta vicinanza a lunghi periodi di lontananza, ma quel debole filo che li tiene uniti li fa sempre ricongiungere nei momenti di massimo bisogno.

Veramente un bel libro e spero che Paolo Giordano, studente di dottorato in Fisica, presso l'Universita' di Torino, torni presto a deliziarci con un altro suo capolavoro.

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