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26 maggio 2008

Nucleare? Si' forse!

E' di ieri la notizia che la neo eletta presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia abbia espresso parere favorevole nel riconsiderare la produzione di energia nucleare nel nostro Paese. Questi discorsi, ultimamente si fanno sempre piu' frequenti e giungono da svariate posizioni, ad esclusione delle fazioni ambientaliste.

In qualita' di scienziato laureato in fisica, non posso che vedere di buon grado il fatto che la nostra classe dirigente faccia almeno lo sforzo di programmare una politica energetica, cosa che e' complementamente mancata negli ultimi decenni.

In qualita' di avido consumatore (e pagatore) di energia, sarei molto favorevole a risparmiare qualche euro producendo l'energia sul territorio nazionale, anziche' acquistarla salata dalle centrali nucleari francesi. Siamo gia' dipendenti da altre nazioni per altre non meno importanti fonti energetiche come i derivati del petrolio e il gas naturale, ma in quel caso possiamo fare poco se non abbiamo i giacimenti. Ritengo pero' che sia stupido non produrre energia nucleare in Italia e acquistarla a piu' caro prezzo dai francesi che l'ottengono con lo stesso mezzo.

In qualita' di cittadino italiano sarei contento di vedere il mio Paese muovere i primi passi verso la tecnologia nucleare per la produzione di energia anche se non nascondo qualche preoccupazione. Lo so, ne sono convinto, che il nucleare non e' la panacea di tutti i mali. Ci sono alcuni aspetti che devono necessariamente essere tenuti sotto stretto controllo.

Primo tra tutti, il problema delle scorie. In un paese dove a fatica riusciamo a smaltire i rifiuti, diciamo, normali, non riesco nemmeno ad immaginarmi quali complicazioni potranno nascere dallo stoccaggio di scorie radioattive. Gli altri paesi produttori di energia nucleare hanno costruito enormi centri di stoccaggio in ex cave e miniere e da anni portano avanti ricerche per lo sviluppo e l'identificazione delle migliori tecniche di contenimento di questi rifiuti speciali. Noi non abbiamo ne' questi enormi spazi a causa della nostra geomorfologia, ne' abbiamo mai studiato il problema in troppo dettaglio.

Secondo e' il problema della sicurezza. Costruire centrali nucleari che rispettano i piu' alti criteri di sicurezza non e' impossibile, ma bisogna farlo seriamente. Quello che piu' temo non sono gli errori che tecnici e ingegneri possano commettere in fase di progettazione, ma che qualche appaltatore senza scrupoli possa voler guadagnare una lira in piu' puntando al risparmio in fase di realizzazione. Non appena il nucleare oltre ad una fonte di energia diventera' anche una fonte di denaro, tutti vorranno spremerne il piu' possibile.

Terzo e' la mancanza di una politica energetica. Gia' lo citavo precedentemente. Dal 1987, quando gli Italiani hanno deciso di abbandonare l'energia nucleare con un referendum, in Italia sono stati quasi completamente abbandoni progetti di ricerca e sviluppo nell'ambito dell'energia nucleare. Visto che non ci si inventa produttori di energia nucleare da un giorno all'altro, dobbiamo velocemente riallinearci con gli altri paesi produttori se veramente vogliamo trarre vantaggio da questa fonte energetica. Ma non solo. Non credo che il nucleare cosi' come e' sia una fonte sostenibile. Serve investire in ricerca oggi se vogliamo essere domani sul palcoscenico internazionale come attori di primo livello e non come comparse. Fino ad oggi l'idea alla base della nostra politica energetica e' stata: non e' affar nostro perche' tanto compriamo tutto dall'estero. E' questa idea che dobbiamo rivoluzionare!

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2 commenti:

  1.  sei proprio un coglione...

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  2. Mi spiace Pobescion, se hai critiche/suggerimenti/opinioni intelligenti sono le benvenute, se vuoi insultare hai sbagliato posto. Il tuo commento è stato cancellato per questo motivo.

    RispondiElimina

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