Ovvero perche' scrivere qui tutte le cose che ci capitano? Mi sono fatto questa domanda ieri sera mentre leggevo un dialogo tra due personaggi di un racconto di Joyce nella raccolta Gente di Dublino. Ve la riporto qui sotto:
She asked him why did he not write out his thoughts. For what, he asked her, with careful scorn. To compete with the phrasemongers, incapable of thinking consecutively for sixty seconds? To submit himself to the criticisms of an obtuse middle class withch entrusted its morality to policemen and its fine arts to impresarios?
James Joyce (Dubliners)
La reazione dell'amico mi ha fatto riflettere, e mi sono posto la stessa domanda. E la mia risposta e' per lasciare un segno del mio passaggio senza disturbare troppo, per ricordare gli amici e farsi ricordare, per dire la propria e ascoltare le reazioni degli altri. Insomma perche' no!