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13 gennaio 2013

L'Egitto made in Como

Foto CEFB.
Ogni tanto mi viene chiesto se quell'unico nel titolo del nostro blog sia un aggettivo o qualcos'altro. In effetti c'è un gioco di parole dietro e la contrazione delle parole Università di Como è uno dei significati. La collocazione geografica si è un po' andata perdendo nel corso degli anni di vita del diario on-line visto che in molti abbiamo trasferito le attività professionali altrove, ma la matrice comasca è rimasta ben solida.

Così quando capita di leggere una notizia scientifica che riguarda la nostra città e uno dei suoi centri di eccellenza non possiamo fare a meno che esserne fieri e darne il necessario risalto. Lo scopriamo grazie ad un tweet dell'ANSA che comunica una scoperta importante in Egitto ad opera di un gruppo comasco. Si tratta del CEFB - Centro di Egittologia Francesco Ballerini che ha sede presso il Collegio Gallio della città.

In effetti la scoperta c'è. Il gruppo stava effettuando uno scavo all'interno del tempio di Amenhotep II quando ha trovato quella che potrebbe essere una necropoli. La notizia si riferisce alla scoperta di quattro canopi, ovvero quei vasi utilizzati per conservare gli organi interni del defunto mummificato. Questi sono generalmente quattro, uno per il fegato, uno gli intestini, uno lo stomaco e uno i polmoni e ognuno di essi ha una sembianza esterna particolare. Anzi a dire la verità, di Canopi ne hanno trovati 5, quindi è verosimile che ce ne siano altri tre ancora da scoprire... perché i misteri (quelli veri) nella scienza non mancano mai.

Vi consigliamo la lettura del diario di scavo, molto dettagliato che il gruppo riporta sul loro sito. Sembra quasi di essere lì con loro e sentire il caldo e il sapore della polvere.

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6 commenti:

  1. Bella notizia. Ora sono di fretta, ma da appassionato ultra-dilettante dell'Egitto che sono (nel senso peggiorativo del termine :-) ), aspettati lunghi commenti!

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  2. Non vorrei deluderti @ValerianoB:disqus ma la mia conoscenza d'Egitto si ferma ad una visita al museo di Torino quando andavo alle scuole medie. Solo che quando ho letto Como nella notizia dell'Ansa non ho resistito alla tentazione.

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  3. no certo :-) ma è già bello che hai riportato la notizia. Io al museo di Torino devo ancora andarci, e sono due anni che ci penso. E' il secondo al mondo dopo quello del Cairo e ci sono alcuni pezzi di importanza storica notevole.

    Tranne il più importante, che si sono fregati gli inglesi :-)


    Ho già il diario di scavo aperto qua a fianco, vado a gustarmelo.

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  4. Bello, e i canopi sono superbi.

    http://www.cefb.it/immagini/notizie/diario15/09.jpg

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  5. Bella la citazione dell'esploratore inglese Wilfred Thesiger, nel diario “Nessuno può vivere questa vita e non uscirne cambiato. Porterà con sé, per quanto debole, l'impronta del deserto... questa terra crudele può gettare un incantesimo che nessun clima temperato può eguagliare”

    RispondiElimina
  6. Sono due anni che penso anche all'Egitto, Cairo + crociera sul Nilo con tappa in tutti i monumenti principali. Poi complice la rivoluzione e una "riallocazione imprevista delle risorse" non ne ho fatto più niente.
    Quest'anno dovrei riuscirci, speriamo!
    Ma temo che l'Egitto degli archeologi non sia quello dei turisti.

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