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28 febbraio 2009

Sincerità

Che settimana ragazzi! Avrete notato che non ci siamo fatti vedere fin da domenica scorsa nonostante ci fossero tanti argomenti che ci sarebbe piaciuto discutere con voi.

Per esempio, cosa ne dite del nucleare che sembra aver ritrovato nuovo vigore nel nostro Paese? Almeno così crede il presidente del Consiglio e, onestamente, anch'io spero sia vero perché anche se non come soluzione definitiva al problema energetico, il nucleare può essere una risposta alla situazione corrente. Il fatto che abbiamo scelto la via dell'accordo con la Francia, prima ancora che cercare quella con i cittadini Italiani mi lascia un po' perplesso, ma non per questo smetto di sperare. Rimanendo sul tema berlusconiano, c'è da registrare l'ennesima gaffe, ancora con il caro amico Sarko. Chissà cosa passa nella testa di quell'uomo...

Altro tema scottante, quello degli scioperi virtuali. Voi lo sapete come la penso io a proposito degli scioperi, quindi direi che la loro virtualizzazione è veramente un'idea geniale. Sono proprio curioso di vedere se adesso gli scioperi virtuali (che vi ricordo prevedono che il dipendente vada a lavorare rinunciando allo stipendio) verranno comunque organizzati per le giornate di venerdì o di lunedì!

Di calcio europeo ci sarebbe da scrivere un libro. Tristezza e delusione! Solo un miracolo, tra due settimane ci potrà restituire il sorriso.

Poi questa settimana è stata anche quella dei FIRB, esattamente due settimane dopo quella dei PRIN. Queste due sigle sono in molti casi le uniche speranze degli scienziati italiani: si tratta infatti di forme di co-finanziamento che il governo mette a disposizione delle università e degli enti di ricerca. Siamo talmente in un momento di vacche magre, che nonostante il budget complessivo allocato per i due tipi di finanziamento fosse inferiore a quello degli anni precedenti, non conosco ricercatore italiano che non abbia partecipato. Sarà proprio un bel lavoro per i valutatori che dovranno scegliere i pochi meritevoli...

Quasi dimenticavo la canzone del giorno, anzi della settimana appena trascorsa. Si tratta di un successo del Sanremo appena concluso e per tutta la settimana continuava a ronzarmi nelle orecchie. Bella canzone, vero, anzi verissimo il testo che dovremmo applicare in tutte le nostre relazioni.



Alla prossima!

21 febbraio 2009

Prezzi carburanti in Svizzera (21 febbraio 09)

(Clicca su Aggiornamento prezzi carburanti per un aggiornamento sui prezzi)

È da qualche settimana che non vedete aggiornamenti sui carburanti, il motivo, come ve ne siete accorti e' che non ci sono variazioni di rilievo nei prezzi al dettaglio, nonostante il prezzo al barile contiua a cambiare. Questi i prezzi questa sera:









































In Italia In Svizzera

Benzina verde al litro € 1.099 CHF 1.370 = € 0.924
Gasolio al litro € 1.033 CHF 1.530 = € 1.031

κρίσις

In questi giorni non si può accendere la tv, o leggere un articolo di giornale senza incappare nella parola crisi: spauracchio della recessione, del fallimento del nostro stato di benessere che da un momento all'altro potrebbe venirci a mancare. A questo proposito vi consiglio di leggere un post (Mettiamo Giacche) comparso sul blog di un amico qualche giorno fa.

In realtà non è di questa crisi che vi voglio parlare, ma di questa κρίσις. Mi ha sempre incuriosito l'etimologia della parola crisi che deriva dal termine greco che identifica la scelta. Tutta quell'accezione negativa con cui noi carichiamo la crisi, sparisce - o dovrebbe farlo - non appena ci rendiamo conto che è solo un'altra scelta che dobbiamo prendere e non rimandare.

Non mi ero mai reso conto, però di quanto una scelta possa mandare in crisi: in questi ultimi giorni, mi si è aperta una possibilità professionale nuova, inattesa e decisamente inaspettata. Questo bivio è comparso proprio mentre stavo discutendo di un altro progetto futuro che mi coinvolge in prima persona: così, come un fulmine a ciel sereno, quell'unico rettilineo che stavo percorrendo si è trasformato almeno in un bivio, se non un trivio o addirittura un quadrivio. E adesso sono in crisi in tutti i sensi!

17 febbraio 2009

Altro che balletti di scimmie...

Stanco della vita da laboratorio, ho provato quella da operaio metalmeccanico: un po' più sporchevole, devo dire.
Sono due giorni che anzichè recarmi al laboratorio CaRiBu di Como, mi reco all'officina Hyllus di Turbigo, parcheggio il "porsce" in cortile, tolgo la giacca, cambio i pantaloni, metto in tasca la cravatta, metto la bella felpona blu e ballo tra il trapano a colonna e la fresatrice con la lima in tasca.
...siamo mica in giro a fare ballare la scimmia!

Di seguito due immagini di una delle scatolette prodotte...speriamo che le schede che contengono siano ancora funzionanti!






Come all'asilo...

Il Maestro ci dice che all'asilo non aveva bisogno di scrutare sotto le gonne delle amichette perche' loro si 'mostravano' da sole! Per altri dell'Open Space la vita non e' stata cosi' benevola. Tralascio il racconto su un' avventura in piscina del mio futuro marito e del suo amico Sergio e, in ricordo dei vecchi tempi e per rallegrare un po' i miei CARI colleghi, lancio questo sondaggione! Ci saranno o no le mutandine? Se, invece, volete approfondire lo studio clickate qui.

Questa e' davvero da ridere

Mi riferisco alla possibilita' concreta che Adriano venga squalificato dal giudice sportivo (si parla di 2 o 3 giornate) a seguito del gol di testa - mano nel derby di domenica. Sarebbe, infatti, stata invocata entro i tempi tecnici consentiti, la prova televisiva per comportamenti anti-sportivi, che gia' aveva punito, meritatamente aggiungo io, qualche domenica fa lo stesso Brasiliano per un pugno ad un giocatore doriano.

Ma stavolta sembra ridicolo. A partire dal fatto che e' il regolamento che dice letteralmente che il tocco di mano e' da considerarsi falloso solo se avvenuto intenzionalmente. Ora possiamo vedere, rivedere e ri-rivedere mille volte le immagini al rallentatore del momento del gol, ma secondo me e' impossibile evincere con chiarezza e senza nessun ragionevole dubbio che il tocco sia volontario o meno. In queste situazioni si dice che l'arbitro ha visto una sola volta l'azione e a velocita' normale, ma io aggiungo che anche Adriano ha visto la palla arrivare, ha cercato malamente di colpirla di testa e l'ha vista rimbalzare sul braccio a velocita' normale. Anche se a qualcuno ricorda l'incredibile Hulk, non ha ancora il potere di rallentare il tempo per meglio aggiustare la traiettoria del pallone.

Sono onesto, e chi mi conosce sa che e' vero, non mi sarei arrabbiato se durante la partita Rosetti avesse giudicato il gol irregolare e lo avesse annullato. Magari mi sarei un po' risentito se avesse ammonito Adriano, proprio perche' non riesco a vedere nessun gesto di volontarieta' nel suo tocco. Ma questa farsa della prova Tv fa proprio ridere... Allora l'applicherei anche sul buon Inzaghi che in maniera del tutto volontaria ha mandato ripetutamente l'arbitro e i suoi assistenti a quel paese. In quel caso per la lettura del labiale non serve essere laureati in giurisprudenza!

16 febbraio 2009

Ma quanto mi costi, anche nei mari del Sud


Ok, la foto non dà molte informazioni sui prezzi. Nessun benzinaio in Polinesia Francese, effettivamente, espone i prezzi dell'essence: tutti i distributori, infatti, hanno gli stessi identici prezzi, su tutte le isole dell'arcipelago. Per il diesel, sabato 31 gennaio il prezzo è sceso di botto da 125 franchi del Pacifico (1.0475 euro, a cui era giunto in seguito alla crisi economica e all'aumento del greggio di alcuni mesi fa) a 110 franchi (0.9218 euro). Non ci sono fluttuazioni giornaliere, non ci sono differenze tra diversi distributori, il governo locale (che nonostante una buona autonomia fa capo comunque al governo francese, essendo la Polinesia un Dipartimento d'Oltre Mare dell'ottagono) concorda il prezzo con le catene di distribuzione. Bene o male? Beh, addio alla concorrenza, che comunque in Italia non sembra apportare grandi vantaggi ai consumatori. In più il governo polinesiano non è esattamente un esempio di trasparenza (il presidente appena dimesso è stato in carica per circa 15 anni consecutivi accumulando critiche e abusi di potere da fare invidia all classe dirigente italiana; la scorsa settimana l'assemblea nazionale ha eletto un nuovo presidente, ma dai commenti dell'uomo della strada non cambierà molto). Il prezzo rimane tuttavia decente. Ma non credo interessi a nessuno un "calcolo risparmio" per chi vuole andare a fare il pieno là!

Luna

Sarà perché il prossimo mese di luglio (il 20 per la precisione) si festeggierà il cinquantesimo annirversario dello sbarco umano sul nostro unico satellite naturale. Sarà che in questi giorni, giornali e telegiornali hanno dato ampio spazio alla notizia di un incidente cosmico tra satelliti artificiali in orbita intorno alla terra. Sarà che a mezzogiorno avevo mangiato pesate, e la tensione del derby non ha reso facile la digestione, sta di fatto che questa notte mi sono sognato che dovevo andare sulla Luna.

La trama del sogno può essere riassunta più o meno così. Mi arrivava la proposta di prendere parte alla missione spaziale che avrebbe ringivorito il programma mondiale di viaggi con destinazione lunare. Notare che, nonostante la mia formazione scientifica, credo di avere nessuno o molti pochi dei requisiti richiesti per questo tipo di viaggi. Per dirne una, ho paura ad andare sulle montagne russe, quindi figuriamoci su una navicella spaziale. Manco a dirlo, alla proposta rispondevo affermativamente e venivo selezionato. All'inizio ero tutto eccitato dalla prospettiva, ma con il passare del tempo e l'avvicinarsi dell'evento cominciava a montarmi la tensione accompagnata da un paura strapazza budella. Per fortuna che il giorno prima della partenza i miei cari amici organizzavano una cassolata di saluto e di buona fortuna!

15 febbraio 2009

Gran derby: il Milan gioca meglio, l'Inter vince

Dite la verità, vi aspettavate un mio post subito al termine della partita, poi visto il risultato non poteva mancare. Vincere un derby è qualcosa di più di vincere una partita, anche se i tre punti valgono sempre e solo tre.

Il titolo dice tutto. Il Milan ha giocato meglio, sembravano meglio disposti in campo, più sereni, almeno fino al 2 - 1 e con una migliore visione di gioco che sarebbe potuta essere pura magia se Kaka fosse stato della partita. Anche la foto parla da sola. Questo è stato (forse) l'ultimo derby di Mancini. Di fronte ad un tale campione, i colori delle maglie non contano e le rivalità campanilistiche devono affievolirsi, insomma un gran bel applauso ad un grande del calcio italiano e non solo.

Veniamo al dunque, l'ammissione che tutti i milanisti stanno aspettando e che io non mancherò di accontentare. Adriano ha segnato con una carambola di mano, dopo aver preso il pallone di testa. Settimana scorsa in una medesima situazione, a Seedorf hanno annullato il gol, stasera l'arbitro Rosetti ha applicato alla lettera il regolamento e convalidato il gol neroazzurro. Si tratta di un tipico caso di due pesi e due misure, altro esempio è Inzaghi che in campo da pochi minuti, venutosi a trovare in netta posizione di fuorigioco, continua l'azione interrotta e tira (e segna, gran gol!) in porta e non succede niente. Non più tardi di un quarto d'ora, Burdisso entrato in campo da 30 secondi, colpisce il pallone dopo che l'arbitro ha fischiato e giallo istantaneo. Come se non bastasse, Inzaghi ha continuato tutta la partita ad inveire contro arbitro e assistenti anche quando era evidente che aveva torto. A lui darei un rosso perpetuo.

La conclusione è che l'Inter si porta a casa il derby di ritorno pareggiando il conto con quello dell'andata. A chi dice che il campionato è finito, rispondo che a me sembra che domenica prossima si giochi ancora, l'Inter (sabato ore 16) a Bologna, la Juve (sabato ore 20.30) a Palermo e il Milan (domenica ore 15) in casa contro il Cagliari. Lo scudetto lo si vince con i punti guadagnati durante tutto l'anno, ma è solo alla fine che si tireranno le somme. E poi ci sono o meglio c'è la coppa...

12 febbraio 2009

Era da tanto che non ci divertivamo così

Anche se non è ancora conclusa, ormai è sicuro: questa settimana passerà alla storia come una delle più divertenti perlomeno della mia vita lavorativa recente. Tranquilli curiosoni, adesso vi racconto tutto nel dettaglio.

The real boss, l'Ing ed io siamo stati incaricati di eseguire quella che tecnicamente si chiama pre-produzione di un dispositivo di nostra ideazione (nome in codice GPA), per poter fare una stima realistica dei costi e immaginare di andare (speriamo presto) sul libero mercato con il nostro bel prodotto finito e luccicante.

Così abbiamo cominciato a sfogliare cataloghi, data-sheet, disegni tecnici e siti internet, abbiamo chiesto preventivi, ricevuto offerte e emesso ordini. Non ci siamo fatti mancare nulla: dalle viti in nylon per fissare la scheda elettronica sulla scatola metallica, all'imballo di cartone per spedizione postale; dall'adesivo stampato a colori con il logo, al connettore super particolare per la calibrazione dello strumento. Dopo aver controllato che tutto il materiale richiesto ci fosse stato inviato, abbiamo finalmente iniziato la costruzione di quello che passera' alla storia come il primo prototipo di GPA realizzato dalla CaRiBu Inc. (ancora non ha un sito internet, ma presto arrivera'!). Saldatore, trapano e lima hanno sostituito i nostri strumenti tipici di lavoro, cioe' penna, foglio e tastiera; e il laboratorio si e' trasformato in sequenza in reparto montaggio, officina meccanica e persino cabina di verniciatura.

Ieri pomeriggio la GPA S/N 0001 era bella che pronta sul banco del laboratorio pronta per il cosiddetto "smoke test", ovvero se l'accendi e fa fumo allora sicuramente non funziona, ma se non puzza magari c'e' ancora qualche speranza. Inutile dire che il test e' stato positivo e la GPA ha funzionato subito senza problemi e con la spavalderia di un prodotto rodato da anni. Il programma di oggi era un po' piu' concettuale: come ogni prodotto, prima di finire nelle mani dell'utilizzatore finale, deve essere testato in tutti i suoi aspetti e qualificato per verificarne la compatibilita' con le richieste funzionali attese. In pratica si tratta di compilare un foglio di accompagnamento nel quale si dice non solo che funziona, ma anche quanto bene lo fa. Una volta trovata la giusta procedura di misura, cosa che ci ha portato via non poco tempo, abbiamo provato ad applicarla per intero al nostro prototipo e ci siamo accorti che in questo modo era impossibile abbassare i costi di produzione nemmeno assumendo un branco di scimmie addomesticate.

Come si dice, la fame aguzza l'ingegno e cosi' abbiamo messo insieme le nostre conoscenze di automazione e interfacciamento strumenti per far funzionare la catena di test tutta da sola in automatico. L'integrazione non e' ancora conclusa, ma sara' la ciliegina dolcissima su una torta buonissima che ci gusteremo domani!

9 febbraio 2009

Una preghiera

C'è chi chiede silenzio dopo aver parlato tanto. C'è chi grida assassini e chi risponde sciacalli. Certo è che il cuore degli italiani tutti è pesante di pensieri e di interrogativi.

L'unica cosa che mi aiuta è recitare una preghiera, non tanto per lei, la cui sofferenza terrena è stata un'autostrada per il paradiso, ma per la sua famiglia e soprattutto per noi. La sua morte sia un segno come un seme che fiorisce e che ci fa apprezzare il dono della vita.

Vivere o morire

Chi può decidere se è giusto vivere o morire? Berlusconi? No certo che no. Napolitano e i giudici? Anche loro no. Un padre che troppo spesso si fa chiamare tutore legale? Mah, sono abbastanza perplesso.

Io sono per la vita, specialmente per quelle più indifese e tribolate. E non lo dico per la mia fede religiosa, ma per quell'istinto troppo umano che ci tiene attaccati alla vita anche quando sembra un'inutile e vuota esistenza.

Io sono per la vita, perché ho provato a far visita a malati che per anni sono rimasti sdraiati sul loro letto di morte, persone immobili, con un destino già scritto di sofferenza e solitudine e con l'unica prospettiva di una morte lenta e senza dignità. Vi posso assicurare che al termine dell'incontro ero io il malato terminale nonostante la mia vita esuberante fatta di precarie felicità, ma in confronto, vuota.

Io sono per la vita, e lo sono anche se che questa mia opinione mi attirerà critiche addosso e alcuni mi chiameranno: vecchio bigotto vaticanista, persino talebano. Ma per fortuna nessuno mi dirà Ponzio Pilato e tanto meno assassino.

Io sono per la vita, perché è l'unica che abbiamo e le difficoltà e le malattie fanno parte di essa. Sono queste, insieme alla gioia di un incontro e al ricevere un sorriso, a renderla degna di essere vissuta e difesa.

Io sono per la vita. P U N T O. Sempre. P U N T O.

6 febbraio 2009

CURIOSITA'

Ragazzi la demenza dilaga... Guardate qui le nostre due migliori menti (leggesi 1 e 2) cosa sono riuscite a produrre per ottimizzare la catena di montaggio del nostro fantastico "general purpose amplifier". E io che volevo mettere "Feeling better" come canzone del giorno... RIFARE!!! Onore al guerriero Brunetta!! Oggi ci vogliono i sette nani...



1 febbraio 2009

Se stavamo a letto era meglio

Quante volte ho detto e sentito dire questa frase, ma se ripenso alla giornata di ieri, credo non sia mai stata piu' azzeccata. Perche' tutto e' iniziato proprio ieri mattina appena alzati, mentre stavo preparando la colazione. In un colpo solo ho potuto verificare che l'acqua e' un liquido quasi ideale e come tale incomprimibile e la bonta' della portata del nostro acquedotto che distribuisce all'utenza domesitica fino a 3 bar di pressione. In parole povere, ho dimenticato un bottiglia di plastica incastrata sotto il rubinetto aperto e non appena il liquido ha raggiunto la sommita' della bottiglia, si e' verificato il famoso effetto acqua-spruzzo inondando la cucina, bagnando i muri, il lampadario, il microonde, il frigo e infiltrandosi persino dentro agli armadietti inumidendo tutto il contenuto.

Chi ben comincia..., recita un altro detto, continua sullo stesso stile. Cosi' un'oretta dopo la Tata si accorge di non aver il portafoglio nella sua borsetta, quindi pronti via, mettiamo a soqquadro tutta la casa alla disperata ricerca dello scomparso. Ore di ricerche inutili terminano con la convinzione che sia stato smarrito e poi sottratto, quindi provvediamo al blocco della carta di credito e del bancomat e poi con la denuncia alla stazione dei carabinieri. Proprio mentre Francesca sta compilando la denuncia, io, con il piccolo Jack in braccio, mi affaccio alla finestra e indovinate cosa vedo in giardino, proprio di fianco alla vasca dei pesci? Il portafoglio... Denuncia annullata, spavento rientrato, ma carte di credito ormai bloccate irrimediabilmente.

E per fortuna che non sono juventino altrimenti la giornata sarebbe finita ancor peggio!